Pochi i sapevano che tra le tante Giornate mondiali c’è anche quella dedicata agli infermieri .Anzi ,per correttezza di linguaggio dovremmo chiamarli operatori professionali collaboratori come figurano nelle Asl italiane L’umiltà è il valore più grande dell’infermiere professionale. La stragrande maggioranza di essi diplomata con le Scuole speciali infermieristiche è passata con la legge 240 nella posizione di Laureate e,livello D (1 fino alle più anziane e titolate: D6) con titolo a fregiarsi del titolo di dottoresse. Mai come quest’anno è una giornata da celebrare, ne parleremo tutti e ogni anno, da qui in poi, questa ricorrenza ci rievocherà le emozioni che abbiamo vissuto in questi mesi infernali. In particolare nelle corsie ospedaliere lombarde e bergamasche che hanno registrato il più alto numero di decessi in Italia con vittime registrate pure tra gli infermieri. Tante volte in attività senza essere stati dotati dei dispositivi necessari. Specie nei primi tempi del contagio Covid-19. E riaccenderà la nostra gratitudine a chi ha messo a rischio la propria vita per affrontare la Covid-19.
12 maggio 2020: che cosa si celebra quest’anno
Una tripla ricorrenza. Il 12 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’infermiere, che quest’anno è dedicata anche ai 200 anni dalla nascita di Florence Nightignale, fondatrice dell’infermieristca moderna. Ma questo è anche il giorno più importante dell’Anno dell’infermiere proclamato dall’OMS. Un po’ di numeri in questo caso sono d’obbligo. Si apprende che ad oggi sono stati circa 12 mila gli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus, 39 i deceduti, di cui 4 suicidi. Sono stati e sono tutt’ora in prima linea negli ospedali per assistere i pazienti accando ai medici, senza orari, troppo spesso senza ricevere adeguate protezioni.
Affermazione del presidente del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea Ivano Dionigi.«L’emergenza Coronavirus ha messo sotto gli occhi di tutti quello che i pazienti da sempre sanno: l’estrema cura che questi professionisti dedicano al proprio lavoro che, tra gli altri valori, ha anche quello di poter essere un ponte diretto tra paziente/famiglia e personale medico. Un canale di comunicazione così importante da poter a buon diritto poter essere considerato parte del percorso terapeutico»..
LAUREA : ..Un riconoscimento culturale agli infermieri professionali che elimina ogni diversità nel sistema sanitario ed affianca in maniera paritaria l’infermiere al medico senza più gerarchia o subordinazione ma con distinzione di compiti e ruoli.
A seguito dell’entrata in vigore della legge Gelmini, in particolare l’articolo 17 comma 1 e 2, l’Infermiere Professionale che ha conseguito il “vecchio” diploma, può fregiarsi in tutto e per tutto anche del titolo di “dottore”, essendo tale qualifica accademica espressamente attribuita dal legislatore.
Art. 17 della legge 30 dicembre 2010 n. 240. (Equipollenze)
1. I diplomi delle scuole dirette a fini speciali istituite ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, riconosciuti al termine di un corso di durata triennale, e i diplomi universitari istituiti ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, purche’ della medesima durata, sono equipollenti alle lauree di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.
2. Ai diplomati di cui al comma 1 compete la qualifica accademica di «dottore» prevista per i laureati di cui all’articolo 13, comma 7, del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270. Vi è da dire che tanti Ordini o Collegi infermieristici hanno omesso di divulgare questo principio nelle Asl per la concorrenza tra gli infermieri laureati con l’equiparazione di legge e gli infermieri che hanno conseguito il titolo di dottore frequentando il Corso Universitario di Scienze Infermieristiche Tra gli uni e gli altri -benchè alcuni interpretino in maniera faziosa od interessata – non intercorre più alcuna differenza nell’attribuzione del titolo di dottore.
Florence Nightingale : “l’infermiere ha un sapere che coinvolge anima,mente ed immaginazione”
“L’infermieristica non è semplicemente tecnica, ma un sapere che coinvolge anima, mente e immaginazione”: è forse questa la frase più famosa di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne nata il 12 maggio 1820. Nel 1859 fu pubblicato per la prima volta il suo libro Note sull’assistenza infermieristica: cos’è e cosa non è, un manuale di 76 pagine con appendice di 3 pagine edito da Harrison of Pall Mall, con suggerimenti pratici e motivazionali dedicati agli infermieri.
«Affermazione di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi). “La pandemia ci ha insegnato che occorre studiare dati e lavorare su evidenze scientifiche. Sono tutte intuizioni già presenti nel pensiero e nelle opere di Florence, ricordata come colei che ha ridotto la mortalità per malattie dei soldati nella guerra di Crimea dal 47% al 2%. Quello che, per analogia, ci auguriamo possa accadere nell’emergenza Covid-19»
L’omaggio di Banksy alle infermiere, i nuovi supereroi
“Grazie per tutto quello che fate. Spero illumini un po’ il posto, sebbene sia solo in bianco e nero”. È questo il messaggio che il 7 maggio 2020 il celebre street artist Banksy ha donato all’ospedale di Southampton, dedicata alle infermiere e agli infermieri. In bianco e nero, unica nota di colore la croce rossa sul petto dell’infermiera. Il quadro resterà esposto in ospedale fino all’autunno e poi sarà venduto per beneficienza. S’intitola “Game Changer” e rappresenta un bambino che lascia nel cesto dei giocattoli Batman e l’Uomo Ragno per scegliere un nuovo supereroe: un’infermiera con il grembiule della Croce Rossa, la mascherina e un mantello che insieme al braccio alzato ricordano Superman.
“Gli infermieri la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario”
Il riconoscimento del lavoro degli infermieri viene adesso alla luce. E’ il riconoscimento economico che si deve rivedere perchè ancorato a modelli inadeguati. Insufficienti le battaglie sindacali della categoria ..Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato che «gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario. Oggi, molti di loro si trovano in prima linea nella battaglia contro Covid-19». Mentre la Chief Nursing Officer dell’OMS Elizabeth Iro ha aggiunto che «il nostro obiettivo è quello di elevare lo status e il profilo dell’assistenza infermieristica e consentire agli infermieri di prendere il posto che spetta loro nel cuore delle sfide per la salute del XXI secolo».
28 milioni di infermieri da proteggere da “…discriminazioni sul posto del lavoro.”
Affermazione della Chief Nursing Officer dell’OMS Elizabeth Iro.«Ci sono quasi 28 milioni di infermieri in tutto il mondo che rappresentano quasi il 60% degli operatori sanitari. Sono la spina dorsale del sistema sanitario. Ma c’è bisogno di altri 6 milioni di infermieri a livello globale. Il mio invito va a governi, responsabili politici, datori di lavoro e autorità di regolamentazione: bisogna coordinare le azioni. Il sostegno a livelli di personale adeguati, la Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono essere azioni prioritari e rafforzate. Inoltre, devono essere sviluppate politiche per proteggere gli infermieri da molestie, violenza e discriminazione sul posto di lavoro»
Tutti gli eventi da seguire e alti meriti della FNOPI
Sono tante le iniziative previste per Giornata Mondiale dell’infermiere 2020. L’Ambasciata del Regno Unito, alle 20.30, proietterà sulla facciata dell’Istituto Spallanzani di Roma immagini dedicate agli infermieri (evento in diretta sulla pagina Facebook UKinItaly).
Alle 16, il Teatro Nazionale di Roma porterà sul web le storie vere di chi si prende cura di noi in momenti e condizioni di fragilità, con “L’arte di curare e di raccontare”. L’associazione “Made in Jail” offrirà una t-shirt realizzata dai detenuti allo scopo di finanziare, con parte del ricavato, il Fondo di solidarietà attivato dalla Fnopi.
Il sindaco del Comune di Zerfaliu ha reso noto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Oristano la volontà di conferire alla FNOPI la Cittadinanza Onoraria per “gli alti meriti acquisiti in relazione all’impegno costantemente profuso nell’esercizio del proprio mandato e in particolare in questa crisi derivata dalla diffusione del Covid19.”
Il codice deontologico degli infermieri
. Il 21 giugno 2019 è stato presentato ufficialmente il nuovo Codice deontologico degli infermieri, che ora dovrà essere adeguato alla nuova epidemiologia. Ma i concetti chiave dal punto di vista deontologico che rappresentano il percorso dei 450mila infermieri presenti in Italia si può articolare in un decalogo:
- L’infermiere è agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita.
- Il tempo di relazione (dell’infermiere) è tempo di cura.
- L’infermiere riconosce che la contenzione non è un atto terapeutico.
- L’infermiere non si sostituisce da altre figure professionali.
- L’infermiere ha una posizione di protezione dei confronti del cittadino assistito.
- L’infermiere presta particolare attenzione alla cura del dolore e al fine vita.
- L’infermiere ha libertà di coscienza.
- L’infermiere utilizza mezzi informatici e social media, per comunicare in modo scientifico ed etico, ricercando il dialogo e il confronto.
- L’infermiere cura la propria persona e il decoro personale.
- L’infermiere non svolge attività di natura consulenziale e peritale se non è in effettivo possesso delle specifiche competenze.