Cospicui fondi europei per la ricerca destinati al Polo microelettronico di Catania- Pogliese: “Sarà una spinta per il Paese”

 

 

cNR

CATANIA

Un contributo individuato dalla Regione siciliana, dal Dipartimento regionale delle Attività produttive per utilizzare fondi europei per  ricerca del Po-Fesr 2014/2020 nell’ambito della  creazione e lo sviluppo del sito di eccellenza scientifico-tecnologica e del progetto di potenziamento dell’infrastruttura di ricerca “Beyond–Nano” del Consiglio nazionale delle Ricerche nel polo microelettronico di Catania. migliorerà l’attività del Centro Ricerche di Catania.

Afferma il Sindaco Pogliese:“La concessione del finanziamento comunitario di 19 milioni di euro per il potenziamento della strumentazione scientifica necessaria per l’attività del Cnr è un fatto importantissimo per Catania, perché consente di realizzare concretamente il distretto della ricerca negli studi e i laboratori dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi di cui si parla da parecchi anni. Ricordo con orgoglio che due anni addietro, nel tempo record di appena 17 giorni, rilasciammo tutte le autorizzazioni e i pareri necessari per costruire la nuova sede nella zona industriale di Catania e richiedere il finanziamento. Un capannone aggiuntivo di circa 2300 metri quadrati dove si installeranno microscopi elettronici di altissima precisione che permetteranno di caratterizzare fino al livello della risoluzione atomica, i nuovi materiali sviluppati nei vicini siti STM”..

 “Voglio evidenziare -ha aggiunto Pogliese- come il Cnr attraverso la ricerca, per missione istituzionale, è una spinta al Paese e in particolare al suo sistema imprenditoriale particolarmente importante in Sicilia e Catania. L’investimento totale è di 40 milioni di euro. Una speranza in più per i tanti giovani ricercatori che sperano di rimanere nella nostra terra per realizzare le proprie capacità nella ricerca, elemento essenziale per lo sviluppo di una comunità. Nel nuovo laboratorio, infatti, sono previsti sia gli uffici attrezzati per ricercatori, tecnici, ma anche per borsisti, dottorandi e studenti che frequentano l’Istituto, circa 70 persone in totale, vero e proprio fiore all’occhiello del nostro distretto dell’hi tech”.

Nel nuovo laboratorio l’attività di studio sarà supportata da progettazioni teoriche e simulazioni e per questo nel laboratorio è prevista, anche l’istallazione di un centro di calcolo parallelo per simulazioni di processo, trasporto elettronico, proprietà strutturali ed ottiche, nuovi materiali per il fotovoltaico e per dispositivi biomedicali.