“VOLARE SUL PELO DELL’ACQUA SENZA MAI AFFONDARE”
Con partenza prevista tra lunedì 17 e domenica 23, da Torre Faro e arrivo a Cannitello (Villa San Giovanni) per una distanza di 3,2 Km dalla Sicilia verso la Calabria, scegliendo il giorno meteorologicamente più favorevole, il recordman Luca Colombo e la sua moto si preparano per una nuova avventura: la traversata dello Stretto di Messina. L’evento è patrocinato da F.M.I. Comitato Regionale Lombardia, Presidente Ivan Bidorini con la media partnership della Gazzetta dello Sport, con la collaborazione, per il Comune di Messina, del Sindaco Cateno De Luca e degli Assessori allo Sport Francesco Gallo, alle Politiche del Mare Dafne Musolino, alla Cultura Enzo Caruso, ed alla Protezione Civile Massimo Minutoli; del Moto Club Messina con Presidente Antonio Musicò; del Moto Club Arluno con Presidente Enrico Simonetti; del Moto Club dello Stretto Reggio Calabria e degli sponsor che hanno reso possibile questa impresa, OCEANO the club, BEG Sagl costruzioni edili, Magic Motorsport, Repoli Fine Jewelry, Red Moto, Caccia Novello e Stil Moto Sondrio.
Il centauro milanese che plana sull’acqua non è nuovo a imprese sorprendenti: nel 2017 ha attraversato il lago di Como e il 6 luglio 2019 ha conquistato il primato mondiale di velocità sull’acqua con una moto da cross adattata volando fino a 104 km/h.
La moto da cross di Luca Colombo è una Honda CRF 450R fornita da Red Moto di Desio, già protagonista dei record precedenti e ora completamente rinnovata nella livrea. La due ruote è stata scrupolosamente preparata nel motore e nei particolari da Giorgio Lumini tecnico motorista di numerosi campioni mondiali e da Angelo Pezzano aumentando cilindrata e potenza per affrontare l’ardua sfida del mare. Il mezzo è dotato di pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali per fornire la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull’acqua gli oltre 205 kg di peso a pieno carico. Per riuscire nell’impresa Luca dovrà completare il tragitto senza scendere mai al di sotto della velocità critica di 30 nodi (55,6 km/h), fattore decisivo per poter “volare” sul pelo dell’acqua senza affondare.
La traversata, mai tentata prima d’ora, presenta numerose difficoltà già note da millenni come testimonia la mitologia: due mostri terrorizzavano i naviganti costretti a scegliere se passare lo Stretto bordeggiando i temibili scogli di Scilla (colei che dilania) o avventurandosi verso l’immane gorgo di Cariddi (colei che risucchia). Come in passato, ancora oggi queste acque sono interessate da forti correnti dirette verso Nord e verso Sud che possono assumere un’intensità di oltre 20 km/h mentre i venti, incanalati nello Stretto, alternano momenti di stanca a forti raffiche di direzione imprevedibile che possono creare gorghi pericolosi per le piccole imbarcazioni. Inoltre al traffico sempre intenso delle grandi navi commerciali sull’asse Nord/Sud si aggiunge il continuo passaggio dei traghetti che attraversano lo Stretto da Est a Ovest e viceversa.
A incrementare la difficoltà nebbia e foschia che specialmente in questa stagione si manifestano senza preavviso. Per la sua sicurezza Colombo ha scelto di indossare al polso Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo personale di galleggiamento al mondo mentre l’eventuale recupero della moto è affidato a un dispositivo autogonfiabile che si attiverà automaticamente in caso di perdita di potenza evitando così al mezzo di inabissarsi. Durante la traversata Luca Colombo sarà affiancato dal Team K38 di Fabio Annigoni, campione nazionale di moto d’acqua e Istruttore di tecniche di soccorso con moto d’acqua (Aquabike).