Lotta alla devianza, accordo tra istituzioni a Catania L’assessore regionale Mimmo Turano: “I giovani devono trovare il piacere della libertà”

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Catania,

«L’assessorato dell’Istruzione e l’intero governo regionale sono impegnati in prima linea nel contrasto alla devianza nei quartieri a rischio. Deviare è perdere tempo, opportunità, dignità e forza: dobbiamo, come stiamo facendo con numerosi provvedimenti, rendere le scuole luoghi dove ragazze e ragazzi, anche al di fuori dell’orario curriculare e d’estate, trovino gratificazione e il piacere della libertà».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, intervenuto a Catania, nella sala del consiglio della Camera di commercio, alla cerimonia di sottoscrizione del rinnovo dell’”Accordo tra pubbliche amministrazioni volto a prevenire la devianza giovanile nell’area metropolitana di Catania e ad assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali”.

In occasione dell’incontro, convocato dalla Prefettura di Catania nell’ambito delle attività dell’Osservatorio metropolitano per la devianza minorile, Turano ha ricordato i progetti messi in campo dall’assessorato dell’Istruzione per combattere la dispersione scolastica. Tra gli altri, le più recenti iniziative inscritte nel “Piano strategico triennale per il contrasto alla povertà educativa, la riduzione della dispersione scolastica, la qualificazione e l’internazionalizzazione del sistema scolastico siciliano – Triennio 2023/2025” che si è tradotto in una delibera di giunta.

«È di pochi giorni fa – ha ricordato Turano – la circolare sul tempo pieno nelle scuole primarie, sia in orari extracurriculari che, soprattutto, nel periodo estivo: con il progetto “Fuori Orario” abbiamo appena stanziato 2 milioni e mezzo di euro. Finanziamento che si aggiunge al cospicuo impegno di “Scuola aperte”, per 27 milioni su fondi Fse, che avrà respiro triennale, destinato alle scuole medie e superiori. E ancora, i 2 milioni e 800 mila euro che abbiamo impegnato contro la violenza di genere e gli abusi sui minori, e il grande progetto di contrasto a bullismo e cyberbullismo, al quale abbiamo destinato 2,3 milioni di euro».