Caserta: paziente legata al letto impregnata di urine impedita di assistenza familiare-Il Direttore: “Tutto regolare”

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Un caso di Sanità pubblica pieno di anomalie e perplessità a Caserta.  Un caso che mette sotto i riflettori la necessità di derogare spesso al regolamento ospedaliero delle Asl  con l’assistenza/compagnia dei familiari al paziente ricoverato. Il caso dunque.Una paziente 85enne legata al letto d’ospedale con le fasce e impregnata di urine nell’ospedale di Caserta. Un figlio denuncia l’episodio, il consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, appresa la circostanza trasmette una relazione informativa al Comando dei Carabinieri di Caserta.. Il figlio della paziente spiega: “Ci hanno impedito di assistere nostra madre, ricoverata all’ospedale civile di Caserta in seguito a una caduta accidentale, con una emorragia sub durale e un ematoma in attesa di essere operata”,

Abbiamo provato più volte a spiegare – prosegue – che nelle sue condizioni doveva esserci almeno un familiare vicino durante la notte. Gli infermieri ci hanno costretto ad abbandonare la stanza comunicando che avrebbero provveduto loro a contenere lo stato di evidente agitazione ricorrendo al sistema delle fasce di contenzione, in pratica legandola al letto. Alla nostra ferma opposizione hanno risposto che in questi casi è una pratica adottata in quell’ospedale. Il risultato è che l’abbiamo ritrovata il giorno seguente con le gambe pericolosamente incastrata nelle sbarre del letto e totalmente impregnata di urine miste a sangue“.

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I  Carabinieri fanno il sopralluogo e redigono un verbale Al termine del sopralluogo è stato concesso ai familiari dell’anziana paziente di poter rimanere ad accudirla. “Bisogna fare luce su questa vicenda  al più presto”, dichiara Borrelli, che è anche componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania. “Qualcuno ci deve spiegare – prosegue Borrelli – se sia lecito in quelle condizioni legare una paziente al letto, se sia possibile negare l’assistenza personale di un familiare a una paziente in quelle condizioni, se sia permesso negli stessi reparti la presenza di assistenti a pagamento che non sono inquadrati nel personale ospedaliero e, infine, se la presenza di persone sia consentita in caso di prestazioni intramoenia”.

Borrelli chiede al direttore dell’ospedale “come mai, solo in seguito all’intervento dei carabinieri, si sia consentito ai parenti della donna ricoverata di poter rimanere vicino a lei. Una circostanza che fa sorgere numerosi dubbi sulle regole che normano la presenza di persone nei reparti al di fuori degli orari di visita. Infine – conclude Borrelli – ho chiesto una indagine interna all’Azienda ospedaliera su una vicenda che ha troppi punti a mio avviso di enorme gravità”.

LA REPLICA DEL DIRETTORE – “.  Pasqualino De Marinis, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”, nonché vicepresidente nazionale della Società italiana di Neurochirurgia, replica dettagliatamentee alla denuncia del figlio della donna, diffusa dal consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “La paziente- spiega De Marinis – era ricoverata presso la Neurochirurgia in data 30 novembre perché affetta da ematoma subdurale cronico riacutizzato emisferico sinistro con un quadro neurologico caratterizzato da emiparesi destra. Nel rispetto delle rigorose regole della Uoc di consentire la presenza dei familiari dei pazienti  (tutti molto delicati!) solo 3 ore al giorno, in coincidenza con i pasti, ci si è attenuto rigorosamente a tale regolamento anche per la signora, nonostante le vivaci richieste di deroga, dal primo momento, da parte del figlio che lavora presso l’Aorn Cardarelli”. De Marinis sottolinea che “come spesso accade in tale patologia, la paziente presentava uno stato di agitazione che non era opportuno controllare con farmaci al fine di meglio monitorare l’evoluzione dello stato neurologico. L’assistenza infermieristica, in questo caso come sempre, era del tutto attenta e scrupolosa, provvedendo continuamente a controllare la signora, a cambiarla prontamente per gli episodi di vomito presentati e le veniva bloccata soltanto una mano con una legatura soffice atraumatica in modo da impedirle di strapparsi il catetere vescicale e il catetere di drenaggio intracranico impiantato all’atto dell’intervento chirurgico effettuato in data 5 dicembre”. Il decorso postoperatorio, prosegue De Marinis, “è stato del tutto regolare: attualmente la paziente è perfettamente sveglia e collaborante e ha ripreso la motilità degli arti in precedenza paretici; è prevista la dimissione domattina, in quarta giornata dall’intervento”. De Marinis ribadisce che “la signora è stata curata in maniera pronta ed efficace come sempre si cerca di fare nella Uoc di Neurochirurgia” e aggiunge: “Posso comprendere le ansie dei familiari di pazienti delicati che però, come sempre accade, si attengono alle regole sapendo che tali regole esistono proprio nel rispetto dei pazienti”. La dimissione “in tempi brevi e con il completo recupero – conclude De Marinis – è la miglior risposta a polemiche strumentali. Lo sforzo che tutta l’Aorn di Caserta sta facendo nell’offrire servizi sempre migliori all’utenza non può, e non deve, essere annullato da polemiche insussistenti e strumentali che contribuiscono solo, in questo caso, a gettare ombre immeritate”.

CUPOLA SCHIACCIATA DAGLI INVESTIGATORI. ADESSO I COMMERCIANTI NON HANNO PIU’ PAURA:DENUNCIANO SUBITO…

Mafia, il capo Mineo e tre vice: ecco chi comanda la nuova cupola di Palermo

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Sono ben 27 gli episodi estorsivi documentati dai carabinieri nell’operazione “Cupola 2.0” che ieri ha portato a 46 fermi.I delinquenti si informano e riferiscono ai capi :come il caso della ” panineria ai lavori per realizzare l’Acquapark di Misilmeri, dall’officina ai lavori di ristrutturazione, persino la bancarella per la vendita di oggetti natalizi….tutto deve passare con il beneplacito dei capi…

Casi segnalati dagli inquirenti e già diffusi:   quella del bar “Al Capriccio”, a due passi dal Teatro Massimo: il titolare ha prima negato le richieste di pizzo, anche di fronte alle foto che ritraevano il presunto esattore, Giovanni Salerno, nel suo locale. Ma poi si è aperto: “Nonostante il mio timore a dirvi tutto per paura di ritorsioni nei confronti della mia famiglia – mette a verbale – non posso fare altro che raccontarvi la verità”.

Il boss Settimo Mineo

ESONDAZIONE FIUME A MAZARA DEL VALLO-MUSUMECI: PIU’ FACILE VINCERE LA MAFIA CHE LOTTARE CONTRO CERTA BUROCRAZIA”

 

MAZARA DEL VALLO –

 

(Video Vigili del fuoco)

Ancora allerta in Sicilia: dopo il Mazaro anche il fiume Delia è a rischio esondazione

L’allarme lanciato dal sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi: “Coloro che abitano o lavorano nei pressi del fiume prestino attenzione ed evitino di recarsi in questi luoghi”

Ormai il cataclisma mette in ginocchio tutte le parti della Sicilia. E siamo impreparati a fronteggiare tali evenienze perchè si scopre- come ha riferito il Presidente della Regione siciliana Musumeci – che le pratiche sono seppellite nei Geni civili dell’isola da anni e anni. E’ allerta oggi per il fiume Delia a Mazara del Vallo dopo lo straripamento del fiume Mazaro.Nove persone di due nuclei familiari e un cane, Ettore, salvati; pescatori in lacrime per la perdita delle loro barche, tre auto parcheggiate inghiottite dalle acque, strade e scantinati allagati e tonnellate di detriti finiti nel porto nuovo che per alcune ore, in via precauzionale, è stato chiuso ai pescherecci. L’ente gestore della diga Trinità di Delia, sul territorio di Castelvetrano, infatti, dopo le abbondanti piogge delle ultime ore sta aprendo alcune saracinesche per fare defluire l’acqua in eccesso che viene immessa nel fiume Delia la cui foce e’ nella costa mazarese. Il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi,  avverte: “Coloro che abitano o lavorano nei pressi del fiume prestino attenzione ed evitino di recarsi in questi luoghi. La situazione e’ sotto controllo: la Protezione civile regionale, comunale e i vigili urbani vigilano sui luoghi“.

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IL  PRESIDENTE DELLA REGIONE: “PIU’ FACILE VINCERE LA MAFIA CHE LOTTARE CONTRO CERTA BUROCRAZIA” (Riferimento ai Geni civili-lumaca-e”mafiosetti” dell’Isola)

Il fiume non viene dragato da una quarantina d’anni e da 8 anni, come ha più volte denunciato il sindaco Nicola Cristaldi, la città attende che «la Regione autorizzi i lavori per il suo assetto idrogeologico». 
Musumeci  si scaglia contro la burocrazia della Regione : ««Questa vicenda del fiume Mazaro ha dell’incredibile. Ho appena saputo che la pratica per i lavori al porto canale si trascina da anni, fra mille lacci e lacciuoli. A volte penso che sia più facile in Sicilia sconfiggere la mafia che certa burocrazia.(Genio civile n.d.r.) Ho chiesto di avere entro lunedì dettagliate relazioni dall’Ufficio del Genio civile e dal Dipartimento regionale Territorio e ambiente e capire se emergono responsabilità a carico di qualcuno.In tali ipotesi altre teste dopo quelle di Palermo e Catania con l’ex dirigente Gabriele Ragusa che bloccava tutto, cadranno. In ogni caso, i lavori vanno avviati nel più breve tempo possibile».

NAPOLI: RITROVARSI IN UN LETTO D’OSPEDALE RICOPERTO DI FORMICHE- INDAGINE DEI NAS

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Una “paziente di colore ricoperta di formiche all’ospedale San Giovanni Bosco.

La donna, originaria dello Sri Lanka, è ricoverata al San Giovanni Bosco dallo scorso 22 ottobre e,  il direttore sanitario Giuseppe Matarazzo, ” afferma di non sapere nulla e di non aver ricevuto alcuna segnalazione”. Dopo la denuncia , Matarazzo ha disposto la chiusura della  stanza del reparto di medicina per la bonifica e la pulizia, trasferendo la paziente in un’altra stanza. “Il direttore ha aperto una indagine interna interna –  per verificare come sia stato possibile ciò e punire gli eventuali responsabili”.

Nella struttura sanitaria è in corso un’ispezione dei Nas al fine di accertare le responsabilità.

Che Dio conservi la Salute degli Italiani- I medici hanno dimenticato la garza nella ferita di donna che muore

Un caso di imperizia medica clamorosa .E’ l’argomento del giorno che genera sfiducia nella Sanità ospedaliera. Operata per un ascesso all’ospedale Maresca, dopo un mese e mezzo i medici scoprono una garza nella ferita, ma la paziente muore al San Leonardo di Castellammare di Stabia pochi giorni dopo il secondo intervento, forse a causa dell’infezione.

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L’autopsia sul corpo di una 67enne di Torre del Greco toglie ogni minimo dubbio sulle  cause del sul decesso, avvenuto sabato mattina nell’ospedale stabiese. La figlia della 67enne ha sporto denuncia e la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di 17 medici e infermieri dei due ospedali e della clinica Bianchi di Portici, dove la donna aveva iniziato la riabilitazione post operatoria. Si cerca di scoprire come sia stato possibile una tale dimenticanza. L’esame autoptico sarà disposto nelle prossime ore.

La G. di Finanza di Siracusa sequestra gasolio di ignota provenienza e denuncia l’autista alla Procura

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Nel corso di un normale controllo, la Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato mille litri di gasolio in un comune della provincia. L’ispezione e’ scattata su un autocarro che trasportava visibilmente fusti metallici lungo la S.S. 124 Solarino-Floridia. Sui contenitori, costituiti da gasolio agricolo agevolato, il conducente non e’ stato in grado di  spiegare nulla o esibire alcuna documentazione per giustificare la provenienza e/o la destinazione del carburante.

Il gasolio rinvenuto e l’autocarro sono stati sequestrati mentre due persone sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per aver sottratto al pagamento delle accise il quantitativo di prodotto energetico. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per cercare di individuare i canali di approvvigionamento.

(Com. It.)

Catania: Ispezione dei NAS e chiusura immediata della mensa di via Gorgone della “ST MICROELECTRONICS” per gravi carenze igienico-sanitarie

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I Carabinieri del N.A.S. di Catania, dopo la denuncia/ segnalazione di alcuni dipendenti dello stabilimento industriale della “St MicroelectroniCs”, per gravi criticità del servizio di refezione aziendale, hanno condotto  una ispezione igienico-sanitaria all’interno della mensa ubicata nel sito di via Gorgone 36, gestito da una ditta di Albano Laziale (RM).

Il titolare della ditta, un 65enne di Terni, non nuovo a denunce in materia di violazione alle norme sulla sicurezza , è stato denunciato all’A.G. per la violazione delle leggi in materia igienico-sanitaria.

Riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie sia nel laboratorio di produzione alimenti, in cui era in corso- si apprende – il confezionamento di 2.500 pasti, che nella sala di distribuzione, in opera di restauro e tinteggiatura pareti…

Di fronte a tanta evidenza i Nas hanno disposto la chiusura del servizio mensa e del locale dove si svolgeva il servizio sospeso adesso dai Carabinieri

 

ALLARME UOVA :NAS CHIUDONO SUPERMERCATO LDL DI CATANIA, VENDEVA UOVA PIENE DI LARVE DI INSETTI

 

I controlli dovrebbero essere quotidiani in tutti i punti di vendita alimentari e panifici.  E i consumatori quando riscontrano un’anomalia o un guasto nei cibi devono immediatamente avvertire i NAS . I carabinieri del Nas di Catania, raccogliendo la segnalazione di un consumatore, hanno ispezionato un supermercato ( Lidl di via Felice Fontana a Catania)riscontrando la presenza in un reparto di 700 uova fresche, in confezioni di diverso formato, che si presentavano rotte, imbrattate e invase da larve di insetti, esposte nei banconi di vendita al pubblico.

Richiesto l’intervento del personale medico-veterinario dell’Asp, e per evitare l’accesso ai clienti e’ stata disposta la chiusura immediata delle corsie del reparto. Il legale responsabile del punto vendita, un 42enne di Catania, e’ stato denunciato ritenuto responsabile di avere commercializzato alimenti non idonei al consumo umano.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO :  LE UOVA AL FIPRONIL E LE ORMELETTE SURGELATE CON L’INSETTICIDA
Ricordate che in  Italia il fipronil, l’insetticida prodotto in Belgio e utilizzato anche sulle uova di allevamenti olandesi, era  arrivato a contaminare le uova depositate sui supermercati italiani  anche se non in in modo massiccio. E alcune non erano importate ma italiane. : “Si trattava di uova prodotte in Abruzzo –  in un centro di confezionamento in provincia di Ancona. 

Ricordate pure che a  Milano emergeva  un altro sequestro, precedente alle ispezioni ministeriali e relativa proprio a derivati: le ormelette surgelate con uova scoperte grazie a verifiche effettuate dall’Ats (l’ex Asl) della città metropolitana di Milano con i Nas,  risultate prodotte con “uova contaminate dal Fipronil”. L’assessore milanese al Welfare  comunicava che si trattava  del prodotto ‘Atsuyaki Tamago’, distribuito dall’azienda tedesca Kagerr, di cui l’International Trade Group è distributore per l’Italia”. Il sequestro “riguardava 127 confezioni (che riportano la data di scadenza al 16 febbraio 2018), .

Polemica tra l’assessore Roberto Lagalla e il M5S : Chiediamo all’INPS di intervenire sulla Formazione…”

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L’assessore Roberto  Lagalla risponde alle accuse del M5 S:   “Abbiamo richiesto all’Inps lo stato delle singole posizioni al fine di evitare errori o abusi..”

Apprendiamo di una replica dell’ l’assessore Roberto Lagalla  alle critiche del Movimento 5 Stelle rispetto alla segnalazione di presunti errori rinvenuti nell’albo dei formatori presso il Dipartimento regionale della Formazione siciliana. “Alla zelante analisi dei denuncianti e’ peraltro sfuggita la presenza di un contrassegno che individua nominativamente tutti gli iscritti che hanno riscontrato l’aggiornamento dell’albo promosso dall’assessorato nei mesi scorsi: circa 5.000 soggetti hanno esplicitamente manifestato interesse a permanere nel settore della formazione, aggiornando i propri dati personali. Dovrebbe essere altrettanto chiaro, a chi alzando la voce tenta di intorbidire le acque che, in forza della vigente legge 24/76, l’albo oggi ad esaurimento non puo’ essere modificato rispetto alla sua composizione storica se non a seguito di una modifica della stessa legge alla quale, immagino, i Cinque Stelle vorranno utilmente contribuire”, 

In ogni caso, al di la’ dei nove errori segnalati su circa novemila posizioni, e’ bene sottolineare come la semplice iscrizione all’albo non produca effetti individuali, se non in presenza di adesione volontaria degli iscritti alle procedure di reclutamento che prevedono priorita’, e non esclusivita’, per quanti inseriti nello stesso albo ad esaurimento. Inoltre, in vista dell’attivazione del tavolo ministeriale per il riconoscimento delle tutele sociali, l’assessorato ha provveduto a richiedere all’Inps lo stato delle singole posizioni, mettendo al riparo l’intera procedura da ogni possibile errore o abuso….”

Campofelice di Roccella: violentissima lite per un “parcheggio”-Uomo in coma

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Per motivi futili una tragedia a Campofelice di Roccella, nel Palermitano. Un uomo di 53 anni, S.T., operaio incensurato originario di Caccamo, è ricoverato in coma all’ospedale Villa Sofia di Palermo per una lite con  P.C., operaio incensurato di 20 anni di Termini Imerese. Il litigio ha avuto luogo -si apprende da un comunicato stampa d’ag. – domenica scorsa nei pressi di un locale sul lungomare del Mediterraneo. Secondo la versione degli  investigatori dell’Arma, i due avrebbero discusso animatamente a causa di un parcheggio. Poi il violento litigio

L’uomo è finito a terra, battendo violentemente la nuca sull’asfalto senza più rialzarsi e perdendo i sensi. Immediatamente soccorso dai sanitari del 118, è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Giglio di Cefalù e successivamente trasferito al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il 20enne è stato rintracciato e denunciato alla Procura competente dai Carabinieri per lesioni personali aggravate.