denunce
Denunce degli specialisti Carabinieri sulla campagna olearia 2020 (cupa colorazione nerastra del fiume Naro)
Come ormai annualmente accade l’Arma dei Carabinieri attraverso i reparti specializzati conduce particolari campagne di controlli nell’ambito di specifici settori. In particolare nei mesi che vanno da ottobre a dicembre le attività si sono concentrate sulla molitura delle olive e conseguentemente sull’annoso smaltimento delle acque di vegetazione.
Non è sfuggita ai militari dell’Arma la cupa colorazione nerastra di cui si era tinta la foce del fiume Naro nella località balneare di Lido Cannatello, per cui La Procura della Repubblica ha immediatamente disposto le indagini, circostanza peraltro denunciata anche dall’Associazione ambientalista Mareamico.
È scattata un’immediata operazione di controllo lungo l’intera asta fluviale, effettuando ricognizioni da terra e dall’alto con l’ausilio di un aeromobile del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo.
La risalita dell’asta fluviale ha condotto al punto di immissione nel corpo ricettore del depuratore di Favara, sito in contrada Chimento Burgialamone, sul quale i militari del Centro Anticrimine Natura di Agrigento unitamente al personale specializzato dell’ARPA hanno effettuato un controllo e prelevato campioni in entrata e uscita nelle 24h.
Gli esiti di laboratorio hanno fatto emergere forti criticità di funzionamento del depuratore con parametri che superano abbondantemente i limiti tabellari imposti dal D.Lgs 152/2006 T.U.A. in particolare di oltre 34 volte per l’escherichia coli
È stata accertata la circostanza di un ingresso anomalo nel depuratore proprio nei giorni in cui era comparsa la colorazione nerastra presso la foce del fiume Naro; tale ingresso anomalo è con ottime probabilità da ricondurre ad immissione in pubblica fognatura di acque di vegetazione che hanno inevitabilmente compromesso la funzionalità del depuratore stesso.
L’azione sinergica dei controlli mirati da parte dei reparti territoriali dell’Arma durante l’intero periodo della campagna olearia e l’attività ispettiva del Centro Anticrimine Natura di Agrigento hanno fatto si che nessun altro evento delittuoso fosse perpetrato in danno all’ambiente fluviale dalle acque di vegetazione, facendo rimanere quello di fine ottobre un caso isolato.
È il caso di ricordare che le acque di vegetazione opportunamente trattate possono essere utilizzate quale correttore di acidità del terreno e che possono essere oggetto di spandimento nei terreni idrogeologicamente idonei a tale scopo. Anche in questo caso una maggiore consapevolezza delle potenzialità di impiego di questa materia prima secondaria scongiurerebbe azioni in danno all’ambiente tanto inutili quanto dannose.
Messina: controlli straordinari antiCovid e antidroga dei Carabinieri che, nel corso dei servizi hanno effettuato arresti e denunce
(Foto I.G.-Archivi Sud Libertà)
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma hanno arrestato, in esecuzione di distinti provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria:
S.F., 56enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto in quanto condannato alla pena residua di anni 5, mesi 8 e giorni 5 di reclusione ritenuto responsabile dei reati di truffa, calunnia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato ristretto in detenzione domiciliare presso la propria abitazione;
C.C., 68enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto condannato alla pena residua di anni 4 e mesi 6 di reclusione poiché ritenuto responsabile del reato di truffa. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi;
I.V., 44enne messinese, arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria e condannato alla pena residua di anni 4 e giorni 12 di reclusione poiché ritenuto colpevole del reato di favoreggiamento della prostituzione. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nel corso delle attività di controllo, inoltre, i Carabinieri della Stazione di Messina Principale hanno deferito, in stato di libertà, per furto e danneggiamento, un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso da un equipaggio mentre forzava un distributore automatico di sigarette collocato in via Cesare Battisti. Il giovane, bloccato dai Carabinieri, a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di alcuni pacchetti di sigarette, provento di furto, che sono stati restituiti al proprietario.
Si apprende anche c he i Carabinieri della Stazione Messina Arcivescovado hanno altresì deferito, in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, un uomo, che, controllato in Piazza Stazione, è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno.
Nel corso dei medesimi servizi i Carabinieri delle Stazioni e del Nucleo Operativo sono riusciti ad intercettare, in più zone del centro cittadino, 9 giovani, che sono stati tutti segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di marijuana detenute per uso personale, con il sequestro, in totale, di oltre 20 grammi di droga.
I servizi hanno permesso anche di accertare violazioni alla normativa prevista per il contenimento della diffusione del virus covid-19, con conseguenti sanzioni amministrative elevate nei confronti di 4 persone.
Infine sono state controllate oltre 70 persone e 39 autovetture, elevando 4 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada.
MANUTENZIONE PONTI SENZA PIU’ CONTROLLO: COLLASSA PONTE CON CREPE A MASSA CARRARA. ERA STATO “RIPARATO” DALL’ANAS
Il crollo del ponte lungo la Strada statale 330 (ex Sp 79) è avvenuto alle 10.10 di stamani, come da sopralluogo dei carabinieri ..
Al momento del crollo stavano transitando sulla sede stradale i due furgoni, i cui conducenti sono rimasti leggermente feriti e sono stati trasportati in ospedale: uno al pronto soccorso della Spezia e l’altro, in codice giallo, in elisoccorso al pronto soccorso di Pisa. Il primo sopralluogo a cura dei carabinieri della compagnia di Pontremoli, con l’ausilio di un elicottero dell’Arma e dei vigili del fuoco di Aulla, ha permesso di escludere la presenza di vittime.
L’infrastruttura crollata questa mattina negli ultimi mesi era stata al centro di denunce/esposti dopo che, lo scorso novembre, in seguito a un’ondata di maltempo, si era formata una crepa notata anche da molti automobilisti. Ma dopo un intervento di riparazione e dopo il sopralluogo dei tecnici Anas era stato dato disco verde alla circolazione senza limiti al traffico.
Nella caduta entrambi i furgoni sarebbero rimasti sopra una delle solette d’asfalto del ponte, crollato su se stesso e abbattutosi sul letto del fiume Magra. La prima chiamata di soccorso era arrivata al 118 intorno alle 10.20. Sul posto sono stati inviati l’automedica da Aulla, due ambulanze della Croce rossa di Albiano, un’ambulanza di da Aulla, l’elisoccorso da Massa e un altro mezzo del 118 da Vezzano nello spezzino.
Presente sul posto anche personale di Italgas per bloccare una fuga di gas in seguito alla rottura di una condotta. Alla base dei piloni, sul fiume sottostante, stanno conducendo un sopralluogo i Vigili del fuoco.
Sono i carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara a condurre gli accertamenti sul crollo del ponte. I militari dell’Arma sono coordinati dalla Procura della Repubblica di Massa, che ha aperto un fascicolo di indagine per ricostruire le cause del collassamento del viadotto. L’inchiesta è seguita dal sostituto procuratore di turno, Alessandra Conforti. Si indaga ipotizzando il reato di disastro colposo. L’area interessata dal crollo è stata sottoposta a sequestro su disposizione del pm. Non si escludono pertanto convocazioni/rinvii a giudizio per coloro che avevano il dovere della manutenzione primaria e relazionare con urgenza assoluta.
La Regione Toscana appena appresa la notizia del crollo del ponte sul fiume Magra, si è “immediatamente attivata con la Protezione civile… Sono tutti in allarme. Anche il Genio civile che avrebbe dovuto verificare la staticità dell’opera
Presente infatti il dirigente del Genio civile Toscana Nord, ingegnere Enzo Di Carlo, per verificare gli aspetti idraulici di propria competenza e per mettersi a disposizione subito di Anas per una veloce ricostruzione.
“Siamo operativi da stamani – ha detto l’assessore regionale alla protezione civile, Federica Fratoni – , ci siamo attivati subito con la Protezione civile e le strutture del Genio civile che sono sul posto, in contatto costante con i Vigili del Fuoco, la Prefettura, il Comune e l’Amministrazione provinciale per monitorare la situazione. Questo evento ci rafforza nella convinzione che determinati tipi di interventi, quali quelli di post emergenza o prevenzione idraulica come la manutenzione delle nostre infrastrutture non possono fermarsi neanche davanti a questa pandemia. Pertanto abbiamo già allo studio nei prossimi giorni una modalità, nel rispetto delle disposizioni del governo, per garantire queste attività essenziali”.
“Siamo sconcertati – ha detto l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli – Sono già allo studio le soluzioni per individuare una viabilità locale alternativa in modo da escludere zone isolate”.
“Ho visto che la ministra De Micheli ha chiesto ad Anas una relazione sull’accaduto – ha aggiunto Ceccarelli – Non spetta a noi dare giudizi e neanche accertare le responsabilità, ma di fronte a questi fatti non possiamo che confermare la necessità di stringere i tempi e dare il via ad un piano nazionale di verifiche e interventi sulle infrastrutture.
” Proprio in questi giorni stiamo definendo una delibera per finanziare direttamente una serie di interventi manutentivi… Ci aspettiamo che siano accolte le nostre richieste di individuare a livello nazionale risorse e procedure semplificate per consentire che gli interventi necessari siano attuati il più celermente possibile”.
Messina: attività venatoria fraudolenta, tre arresti e sette denunce
Operazione dei Carabinieri di Alì Terme e Fiumedinisi e Squadrone Eliportato Cacciatori
(AGI) Mrg/C-Carabinieri
Day After Sanremo: dilettantismo nel presentare, gaffe, “trucchi”, autocelebrazioni (risapute) di Baglioni, banalità, volgarità, “pubblicità politica”
di Raffaele Lanza
Claudio Baglioni, Claudio Bisio: due artisti ma non due conduttori professionisti. Perchè la loro esibizione può essere valutata per il primo solo musicalmente, teatro-varietà per il secondo. Virginia Raffaele ha momenti di luce professionale ma non illumina da sola il difficile palco di Sanremo. I dirigenti della Rai dovevano essere più previdenti: troppe banalità, gaffe, aperture programma con la bandiera inglese non pertinente, autocelebrazioni di canzoni di Baglioni e amici suoi come fosse un concerto personale di Baglioni, pubblicità politica , volgarità nell’espressione verbale di Baglioni e Bisio che lanciano “pennacchie” per restituirle probabilmente al pubblico in sala contestatore. C’è troppo personalismo, arterie di dilettantismo in Claudio Bisio che chiede minuto dopo minuto l’applauso al pubblico, a tratti, pronto a fischiare a Baglioni. No, non è una cosa seria. Mancano le idee, solo qualche eccezione fornita da personale bravura teatrale- nella seconda serata da Virginia Raffaele. Poi il vuoto.La banalità prende il sopravvento. Ascoltiamo ritualmente canzoni del passato da parte di cantati affermati come Antonello Venditti, e altri come fosse un varietà del programma di Amedeus “Ora o mai più”. Tutto questo pagato con denaro pubblico a fior di milioni di euro. Che indecenza!
Non mancano mai accuse di plagio nei confronti di alcune canzoni in gara, come anche immense discussioni relative ai compensi, ritenuti sempre eccessivi, destinati ai vari conduttori, al direttore artistico e agli ospiti del festival…
Il retroscena: “Dietro le quinte c’è un clima orrendo” – In conferenza stampa e sul palco sorridono tutti, parlando di unità e coralità, ma dietro le quinte del Festival, l’atmosfera sarebbe del tutto diversa: “C’è un clima orrendo –– nuvole nere tra il cast artistico e i vertici di Rai 1”. I motivi? Alcuni monologhi e altre dichiarazioni dei conduttori… Possibile che i dirigenti Rai non sappiano prima i contenuti dei “presentatori”.
Non possiamo omettere di ricordare la gaffe nella prima serata di Virginia Raffaele. Sanremo 2019 si apre con un gaffe difficile da dimenticare. Claudio Bisio e Virginia Raffaele, , stavano commentando la vistosa giacca del primo quando la Raffaele se ne è uscita con un commento sui boss Casamonica di Roma. Ma che razza di battuta ha fatto? Quale diavoletto ha spinto la Raffaele a tanto?.
Anche l’attore comico ha fatto una gaffe con Andrea Bocelli, sul palco insieme al figlio Matteo con un’esibizione che ha un pò sorpreso il pubblico.
– Ora la domanda è d’obbligo: la magistratura – semmai anche quest’anno saranno confezionate denunce – potrà controllare il meccanismo di selezione dei cantanti per Sanremo”. Proprio a ridosso della prima serata del Festival della canzone italiana, continuano le polemiche che vedono protagonista Claudio Baglioni. Pioggia di accuse al direttore artistico della kermesse e al modo in cui sono stati reclutati i cantanti in gara.
“Sanremo? Manifestazione truccatissima” – Il cantautore genovese Francesco Baccini, ha duramente attaccato la kermesse canora definendola “truccatissima”.
Altro motivo di contestazione . Sembra manifestato un conflitto di interesse di Claudio Baglioni, per la valutazione su molti artisti dei 24 big selezionati per Sanremo che sono inseriti nella sua agenzia. Il direttore artistico sarebbe infatti legato all’agenzia di Ferdinando Salzano, che rappresenta gli interessi di molti artisti celebri, tra cui Baglioni.
Nella foto(Archivio Sud Libertà) Francesco Baccini
Non si placa la polemica per l’esclusione della canzone di Pierdavide Carone e i Dear Jack sulla pedofilia – Sulla polemica per la bocciatura del brano “Caramelle”, Pierdavide Carone ha dichiarato in un’intervista al programma di Massimo Giletti su La 7 Non è l’Arena: “Sono molto deluso, in primis da Claudio Baglioni. Con il direttore artistico di Sanremo c’era un rapporto di stima, abbiamo anche duettato insieme. È un cantautore e mi sarei aspettato più empatia visto il tema del brano. È più facile dire di sì a un argomento scottante quando c’è il patrocinio di un gigante della musica. Se avessi portato ‘Caramelle’ con una star della musica, l’avrebbero presa. So che era piaciuta, dunque il problema era in chi la presentava: è grave e anche un po’ razzista”.
Anche il Ministro Fontana: “Dispiace per l’esclusione da Sanremo 2019 di Caramelle” – Il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana si è schierato al fianco di Pier Davide Carone e i Dear Jack, esclusi con il loro brano “Caramelle” dal Festival di Sanremo 2019.
Sanremo 2019, polemica sulle pubblicità ‘del governo’ inserite nella programmazione del Festival.
. Dal Pd: Presenteremo esposto all’Agcom. Torna a far discutere il Festival di Sanremo ma questa volta non per la satira di Pio e Amedeo. Questa volta nel mirino delle critiche le presunte pressioni del governo che avrebbe spinto la RAI a inserire le pubblicità del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100 negli spazi più caldi del palinsesto. Pressioni per modificare il palinsesto Rai inserendo pubblicità su Quota 100 e Reddito di Cittadinanza
I palinsesti della RAI sarebbero stati modificati appositamente per inserire gli spot pubblicitari dedicati a Quota 100 e Reddito di Cittadinanza. Fonti della rete di stato avrebbero confermato pressioni dai vertici per l’inserimento nella programmazione pubblicitaria degli spot sui provvedimenti bandiera del governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle. Immediate le reazioni:
Nella foto (Archivio Sud Libertà) L’On. Michele Anzaldi
Michele Anzaldi (PD): “l danno economico è evidente e gli spot veicolano un messaggio falso Il caso si è spostato ovviamente sul piano politico, con le opposizioni che protestano sia per la presunta modifica al palinsesto. Polemiche anche sul messaggio ingannevole veicolato dalle pubblicità in questione. Il Partito democratico ha fatto sapere di essere intenzionato a procedere con un esposto all’Agcom per fare luce sulla vicenda. Stando alle accuse, si tratterebbe del primo caso in cui pubblicità governative sarebbero state inserite all’interno della programmazione pianificata per il Festival di Sanremo. Dure le parole di Michele Anzaldi (Partito democratico): “Il danno economico è evidente anche ammesso che abbiano sostituito una pubblicità gratuita con questa del governo, si poteva liberare lo slot per altri acquirenti. E per di più veicolano un messaggio falso: nella comunicazione sulle pensioni si dice che si potrà accedere con 62 anni di anzianità e 38 di contributi senza pagare nulla, il che al momento è falso e mancano comunque i decreti attuativi“.
Penultimo appuntamento questa sera … Sarà la serata dei duetti, in cui tutti e 24 i cantanti in gara canteranno la loro canzone con un collega o amico. Super ospite della serata Luciano Liguabue che, dopo 5 anni, torna sul palco dell’Ariston con un omaggio a Francesco Guccini.