Incidente sul lavoro a Belpasso: perde la vita un operaio

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Incidente sul lavoro nel catanese Ripropone il problema della sicurezza nelle aziende siciliane. Un operaio è morto a Belpasso.  un 55enne, che stava lavorando nei locali della sua ditta, in contrada Pantano,  è stato schiacciato da un lastrone di pietra lavica.

Secondo una prima versione dei fatti ricostruiti, la vittima insieme a un collega stava spostando la pesante lastra per prelevare un’altra sottostante.     La valutazione  risultata errata e  ha condotto al cedimento del materiale che è caduto     sull’operaio. Nulla da fare, decesso immediato.. . Sul posto  personale del 118 e i vigili del fuoco oltre che i Carabinieri che stanno indagando sulle misure pure di sicurezza adottate dall’azienda.

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NAPOLI: DECESSO MEDICO PER TUBERCOLOSI RIPROPONE IL PROBLEMA DEI RISCHI D’INFEZIONE

Napoli, dottoressa muore di tubercolosi

Immagine di repertorio

Il decesso del medico dell’ospedale San Paolo di Napoli  malata di tubercolosi, ripropone il problema dei rischi di infezione in ambito ospedaliero. Alta l’attenzione- si sa- nel nosocomio di Fuorigrotta dopo che un altro medico è risultato positivo al test per la tubercolosi. Il consigliere regionale campano dei Verdi e componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli, assicura però che “non c’è alcuna emergenza e nessun rischio di contagio di tubercolosi all’ospedale San Paolo, anche perché la dottoressa morta era stata colpita da una forma che non dà luogo a contagio, anche se molto più grave e mortale”.

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Si apprende che  il direttore sanitario dell’ospedale San Paolo, Vito Rago, sia concorde nell’affermare che  “la positività  dell’altro medico non preoccupa perché essere positivi non significa aver sviluppato la malattia, ma solo che si sono formati gli anticorpi per combatterla, una condizione comune a diverse persone”. Sono state comunque avviate tutte le procedure per garantire che non ci sia alcun rischio per chi ha avuto a che fare con le persone coinvolte. 

Che Dio conservi la Salute degli Italiani- I medici hanno dimenticato la garza nella ferita di donna che muore

Un caso di imperizia medica clamorosa .E’ l’argomento del giorno che genera sfiducia nella Sanità ospedaliera. Operata per un ascesso all’ospedale Maresca, dopo un mese e mezzo i medici scoprono una garza nella ferita, ma la paziente muore al San Leonardo di Castellammare di Stabia pochi giorni dopo il secondo intervento, forse a causa dell’infezione.

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L’autopsia sul corpo di una 67enne di Torre del Greco toglie ogni minimo dubbio sulle  cause del sul decesso, avvenuto sabato mattina nell’ospedale stabiese. La figlia della 67enne ha sporto denuncia e la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di 17 medici e infermieri dei due ospedali e della clinica Bianchi di Portici, dove la donna aveva iniziato la riabilitazione post operatoria. Si cerca di scoprire come sia stato possibile una tale dimenticanza. L’esame autoptico sarà disposto nelle prossime ore.

Modica: toro infuriato uccide a cornate giovane agricoltore

 

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L’allevamento di un toro è stato fatale per un giovane agricoltore a Modica.  Non c’è stato nulla da fare infatti per un giovane di  14 anni dopo le violente cornate  infertegli da un toro all’interno dell’allevamento di famiglia. Prontamente soccorso le sue condizioni sono apparse disperate. Trasportato presso l’ospedale Maggiore di Modica, lo sfortunato giovane agricoltore  e’ stato operato e poi ricoverato nel Settore Urgenze della  Rianimazione, ma  dopo qualche ora il suo cuore ha smesso di battere. 

 

NAPOLI. ALLA VISTA DEI POLIZIOTTI GIOVANE SCAPPA, SALE SUL TERRAZZO MA CADE AL SUOLO SULLA STRADA

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Napoli.   Un ‘uomo, A. N., 31enne pregiudicato  e sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, era stato notato da una volante del Commissariato San Giovanni impegnata nei servizi di controllo del territorio 

Alla vista degli agenti – si è dato alla fuga scavalcando un’inferriata e introducendosi in un parco in via Taverna del Ferro, nel quartiere San Giovanni a Teduccio  ha sfondato il portone di uno stabile raggiungendo il terrazzo. Gli agenti all’esterno dello stabile, in attesa dei rinforzi, hanno visto l’uomo cadere al suolo sulla strada    Questa ricostruzione è stata fornita dalla Polizia.
I sanitari del 118 giunti sul posto hanno trasportato il 31enne all’ospedale Cardarelli, dove è morto poco dopo. Da una prima ricostruzione il 31enne – si apprende anche – avrebbe tentato di utilizzare  alcuni cavi antenna per scendere ma in condizioni vetuste questi si sarebbero spezzati. 

Gli investigatori informano pure che, nel tentativo di fuga l’uomo ,proprio all’esterno dello stabile sotto un’auto, avrebbe probabilmente gettato la pistola non regolarizzata con matricola  abrasa pronto all’uso, attualmente al vaglio della Polizia scientifica.  Un altro episodio che lascia riflettere sulla vita – e spesso la fine – infelice dei giovani malavitosi di Napoli.

 

TRAGEDIA A MESSINA: UN ENORME MASSO SCHIACCIA UN GIOVANE PASTORE

 

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MESSINA – Un destino tragico per un pastore di 34 anni, Salvatore Liarosa, colpito in pieno da un masso staccatosi improvvisamente dalla montagna mentre si pascolava  con il suo gregge.
Si apprende adesso che il triste evento è avvenuto ieri    in località Armaro, a Santa Lucia del Mela (Me).Dicono gli investigatori che “un grosso masso si è staccato da un costone e ha colpito Liarosa uccidendolo. Quando sono giunti i vigili del fuoco si è potuto solo constatare il decesso..