Tragedia al porto di Palermo. Un giovane tunisino , nascosto sotto un autoarticolato, muore schiacciato durante le operazioni di manovra

 

Un tunisino, che pensava di nascondersi sotto un tir rimanendo illeso, per arrivare e sbarcare a Palermo, è finito schiacciato dal pesante automezzo. Tragedia avvenuta ieri sera al porto di Palermo sulla nave Splendid della Gnv partita dal porto di Tunisi de La Guolette. Secondo una ricostruzione sommaria il giovane, che aveva eluso i controlli, è rimasto schiacciato dall’autoarticolato durante le operazioni di manovra.

Si vuol capire adesso come il giovane tunisino sia finito sotto l’autoarticolato ..e come sia sfuggito ai controlli di rito. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di porto.

Ragusa, scontro con un’auto di due giovani tunisini col monopattino Trasferiti all’ospedale sono deceduti per le ferite riportate

 

Un monopattino (Fotogramma)

Com. Ag

 

Morire in monopattino . Due giovani tunisini in monopattino sono morti ieri sera a Vittoria (Ragusa) dopo uno scontro con un’automobile lungo la strada che collega Vittoria a Scoglitti, nel Ragusano.

I due giovani subito dopo lo scontro sono stati immediatamente trasferiti, uno all’ospedale di Ragusa e uno all’ospedale di Vittoria, dove sono morti subito dopo per le ferite riportate. Indaga la polizia municipale di Vittoria.

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto perchè finito in una profonda buca (col vuoto sottostante) in viale Regione Siciliana(PA) col suo motociclo Honda Sh 300.

 

 

 

Secondo una ricostruzione sommaria il motociclo sarebbe caduto perchè la ruota del motociclo  è finita in una profonda buca sull’asfalto.

Il  118 non ha potuto che constatarne  il decesso. I rilievi su questo fatto così incredibile sono condotti dalla polizia municipale. La vittima era del quartiere Albergheria, lo stesso di Giuseppe La Barbera l’operaio morto nella strage di Casteldaccia, e lascia la moglie e quattro figli.
Dice Alessio Fuschi, figlio di Samuele l’uomo di 38 anni morto per una buca in viale Regione Siciliana a Palermo. “Adesso ci prendiamo nostro padre e gli diamo una degna sepoltura – aggiunge Alessio – E’ il momento del dolore. Ma è chiaro che chiediamo giustizia”.     “Mio padre era un lavoratore. Faceva il possibile per la sua famiglia. Era orgoglioso dei suoi figli. Un uomo eccezionale”. Lo dice Alessio Fuschi, figlio di Samuele l’uomo di 38 anni morto per una buca in viale Regione Siciliana a Palermo. “Adesso ci prendiamo nostro padre e gli diamo una degna sepoltura – aggiunge Alessio – E’ il momento del dolore. Ma è chiaro che chiediamo giustizia”.    

“Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia municipale, appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima del verificarsi dell’incidente che ha provocato la morte del motociclista, per il quale vanno le condoglianze e la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia. Nessuna segnalazione per il pronto intervento è pervenuta, infatti, negli ultimi giorni al Comando della polizia municipale e risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate”.

Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla sull’incidente stradale in cui è morto un uomo di 38 anni a Palermo. “Dal punto di vista generale della manutenzione delle strade della città, questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha attivato i primi cantieri – aggiunge – mettendo a disposizione il massimo che può in termini di uomini, mezzi e risorse economiche, dopo anni di immobilismo e dopo aver ridato agibilità finanziaria al Comune, rimasto senza bilancio per oltre tre anni. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può. In queste settimane si sta procedendo con il rifacimento delle strade della quarta circoscrizione e questo avverrà nei prossimi mesi anche nelle altre e dall’altro si va avanti con interventi singoli nei quartieri, dopo un lavoro di mappatura delle buche della città, mai eseguito prima”.

Gaetano Riina, fratello di Totò, il “Capo dei capi”, è deceduto e seppellito nel cimitero di Mazara del Vallo. Stop ai funerali

 

 

È morto a 90 anni Gaetano Riina, fratello di Toto’ Capo dei capi.     Si apprende che il decesso è avvenuto giovedì e ieri è stato seppellito nel cimitero di Mazara del Vallo.

Il questore di Trapani dr.  Salvatore La Rosa ha emesso un divieto di funerali pubblici.          Si è studiato    pure  il percorso che l’auto funebre ha dovuto seguire per raggiungere il camposanto dove si è svolta una veloce tumulazione alle 20.   Presenti solo i parenti più stretti.

Trovato un uomo di 68 anni privo di vita nella sua casa di Monreale. Non vi sono segni di violenza

 

 

 

Foto di due bambini e utilizzanp un idrante

Archivi-Sud Libertà

I  vigili del fuoco di Monreale hanno trovato un cadavere in fondo Cangemi  (Palermo). I vicini non avevano sue notizie da giorni e hanno chiamato il numero di soccorso.

I pompieri sono entrati in casa e  hanno trovato l’uomo di 68 anni privo di vita. Secondo una prima ricostruzione pare che la morte sia avvenuta una settimana fa. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Monreale insieme al medico legale per effettuare l’ispezione sul corpo e stabilire le cause del decesso 

Secondo gli accertamenti preliminari non vi sarebbero segni di violenza sul corpo né sono stati individuati segni di effrazione.

Esplosione in un appartamento a Napoli causa il decesso di due coniugi anziani

 

foto (ufficio stampa) Vigili del fuoco 

 

 

Napoli,

Esplosione e successivo incendio, la notte scorsa, in un appartamento a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che, nella vicina abitazione, interessata dal crollo di una parete, hanno trovato i corpi  senza vita di due anziani coniugi. Secondo i primi accertamenti, sarebbe stata una probabile fuga di gas  che ha ucciso i due anziani   Indagini sono in corso.
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Tragedia a Palermo, muore a 7 anni una bimba che “aveva solo febbre alta. “

Morto bambino di 10 anni: unico sintomo, febbre alta da più giorni

Archivi-Sud Libertà

Palermo,

 Palermo, una bimba di 7 anni è morta ieri all’ospedale Buccheri La Ferla. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la piccola, che pare avesse dal giorno precedente la febbre alta, sarebbe arrivata al nosocomio già in arresto cardiaco. Prova inutile la rianimazione dei medici 

Le condizioni della bambina ieri mattina si sarebbero rapidamente aggravate, a tal punto da spingere i genitori a portarla in auto da Casteldaccia (una zona dell’area metropolitana di Palermo) all’ospedale di via Messina Marine. Nel nosocomio, però, la tragedia,per la bimba non c’è stato nulla da fare: il suo cuore aveva smesso di battere. Saranno adesso gli esami diagnostici e le relazioni medico-specialistiche a chiarire probabilmente le cause del decesso della sfortunata bambina.

 

 

Palermo, docente universitario cerca di afferrare il figlioletto di 4 anni che si sporge dal balcone ma cade nel vuoto. Il piccolo si è salvato invece

Palermo,

Crescono le statistiche di bimbi che cadono dai balconi in Italia.  Un altro caso, grave, a Palermo. Un uomo di 38 anni, docente universitario di Ingegneria, e il proprio figlio di 4 anni sono precipitati dal sesto piano del balcone dell’appartamento di via Ausonia in cui vivevano. Il padre nel tentativo di afferrarlo è morto sul colpo, mentre il bimbo miracolosamente è rimasto illeso. La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di valutazione.

Ma sembra che il padre abbia provato a salvare il bambino che si sarebbe sporto pericolosamente dal balcone. L’uomo tuttavia , sbilanciato, sarebbe caduto nel vuoto. Mentre il piccolo si è salvato  perché la sua caduta è stata attutita da alcuni pannelli.

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri ,24 dicembre, in via Ausonia. L’uomo, precipitato sulla tettoia di un ristorante al piano terra del palazzo, era professore ordinario alla facoltà di Ingegneria dell’Università e da poco più di un anno aveva perso la moglie. Soccorso dopo la caduta, è deceduto in ospedale. Anche il piccolo è stato e soccorso e portato all’ospedale Vincenzo Cervello, ma per un caso fortuito, la presenza di pannelli,è fuori pericolo: la tac a cui è stato sottoposto non ha messo in evidenza gravi lesioni. Il piccolo anzi è vigile e, si fa sapere dal nosocomio, «chiede continuamente del padre».

S.Giovanni Li Cuti,Catania, ottantenne si tuffa in acqua ma viene stroncato da infarto

Quartiere di Catania - Benvenuti su goccediperle!

S.Giovanni Li Cuti-  Archivi -Sud Libertà

 

 

Catania

Un malore , per essersi tuffato nelle acque del porto di S.Giovanni Li Cuti causa il decesso di un anziano ottantenne Giuseppe Guttadauria. E’ probabile che l’anziano sia stato stroncato da un infarto. Alcuni tra i presenti si sono tuffati  in acqua per prestare i primi soccorsi

Il corpo è stato  riportato a riva ma  per l’uomo non c’era più niente da fare.   I presenti hanno potuto constatare solo il decesso.      Chiamati   oltre gli uomini della  Capitaneria di porto, anche carabinieri e soccorritori del 118.

Addio a Mikhail Gorbaciov.,aveva 91 anni

 

 

E’ morto Mikhail Gorbaciov. L’ex segretario generale del Pcus ed ex presidente dell’Unione Sovietica aveva 91 anni.    Questa la nota diffusa dal Central Clinical Hospital, l’ospedale di Mosca dove Gorbaciov era ricoverato: “Mikhail Sergeevich Gorbaciov è morto questa sera dopo una grave e lunga malattia”.

Si apprende che  le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi mesi e dal 20 giugno Gorbaciov era sotto la costante supervisione dei medici. Secondo la fonte, l’ex presidente era stato ricoverato in ospedale nel 2020, “all’inizio della pandemia di coronavirus”, su richiesta dei medici.

Afferma Silvio Berlusconi: “se n’è andato un campione della democrazia”

Gorbaciov sarà sepolto nel cimitero di Novodevichy a Mosca, in una tomba di famiglia, dove potrà riposare accanto alla moglie, come ha annunciato alla Tass una persona che conosceva i desideri dei parenti dell’ex presidente.

Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, Gorbaciov fu propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost, e protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’Urss e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace.