Nubifragi in Sicilia, nottata trascorsa in tutte le città siciliane senza criticità dopo l’inferno dei giorni scorsi. Il tanto temuto uragano ribattezzato ‘Apollo’ che si è formato nello Ionio non ha creato, al momento, danni. Piove nel catanese ma non in maniera intensa.
Dapertutto o, quasi gli uffici pubblici sono chiusi dopo lo stato di emergenza proclamato dalla Regione Sicilia e dai Sindaci delle città siciliane. In particolare Catania dove una persona è rimasta vittima del maltempo, trascinata dal fiume d’acqua in Via Etnea, sotto un’auto, è preparata al Ciclone che dovrebbe abbattersi – avvertono gli esperti della Protezione civile- sulla parte orientale della Sicilia.
Catania risponde all’appello del Sindaco Pogliese e si presenta praticamente deserta. Nessun danno è stato segnalato a persone o cose dalla Sala Operativa della protezione civile siciliana che è aperta a San Giovanni la Punta, nel catanese, e continua a monitorare la situazione.
Forti temporali e pioggia battente invece si sono registrati e continuano a cadere soprattutto nel Siracusano e nel Ragusano. Ma non si registrano danni particolari se non la chiusura alla circolazione lungo la Statale 114 nella zona di Priolo Gargallo, nella provincia aretusea. L’allerta rossa continua. Chi dice sino alla mezzanotte di oggi chi si sofferma sul passaggio del ciclone con venti a 130 km orari domani sabato Staremo a vedere prima di pronunziare la parola fine a questo inferno autentico.
Dalle prime ore di stamani il sindaco Salvo Pogliese informa di essere in contatto con gli assessori e gli uffici tecnici comunali che stanno curando gli interventi di messa in sicurezza di numerosi punti della città, a seguito del violento evento atmosferico che ieri ha colpito Catania e diversi comuni della provincia Etnea e che da ieri pomeriggio sono oggetto di interventi del personale comunale delle manutenzioni, della Multiservizi, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Fortemente danneggiate anche numerose attività commerciali che sono state oggetto della furia del vento e della grandine improvvisa con numerosi danneggiamenti.
“Non siamo ancora in grado di dare una stima compiuta dei danni -ha detto il sindaco- ma sono certamente svariati milioni di euro. A cominciare dalle strutture pubbliche come scuole e impianti sportivi, ma anche uffici comunali che necessitano di interventi di ripristino da effettuare urgentemente. Per quanto concerne le scuole, alla Manzoni-Diaz si registra un tetto divelto. Scoperchiato anche il tetto dell’asilo nido di via Carlo Forlanini. Lucernaio saltato anche nella scuola Coppola, laddove si registrano alberi caduti che ostruiscono l’ingresso dell’istituto e su cui si sta intervendo. Strutture esterne danneggiate anche nel plesso scolastico Nazario Sauro di via Torquato Tasso a Nesima. Tante altre sono le segnalazioni che giungono alle manutenzioni scolastiche all’assessore Mirabella, mentre proseguirà anche nelle prossime ore la verifica degli oltre cento plessi adibiti a scuole. Operai laddove necessario ripristineranno condizioni di sicurezza, per alunni, docenti e personale ausiliario. L’assessore Parisi –ha aggiunto il primo cittadino- mi ha informato che danni importanti si sono verificati anche nel tetto della piscina e nei campetti di Nesima, dove peraltro ci sono lavori di riqualificazione coi cantieri aperti dalla nostra amministrazione. Volato il tetto anche del Palalivatino di cannizzaro. Tanti i lampioni caduti e gli alberi sradicati. Ma è una conta in <<progress>> perché le richieste di intervento sono tante e si sta cercando di fare fronte per ripristinare condizioni di sicurezza. Danni rilevanti si registrano anche al Porto e a Librino, dove si registra anche la caduta di un traliccio dell’Enel. Un lavoro incessante di verifica su cui gli assessori Porto e Arcidiacono sono direttamente impegnati e che è in continua evoluzione, grazie al lavoro dei vigili del fuoco e della protezione civile regionale e comunale coi volontari che non smetterò mai di ringraziare a sufficienza”.
Il sindaco Salvo Pogliese ha reso noto che chiederà al presidente della Regione Nello Musumeci di dichiarare lo stato di emergenza per trovare, insieme al governo nazionale, forme economiche risarcitorie per gli enti pubblici e le attività private danneggiate.
Il sindaco inoltre si è sincerato delle condizioni dei feriti, sei in tutto, di cui uno con fratture a un arto, travolti dalla furia degli eventi atmosferici.
Il violento nubifragio che ha colpito la Sicilia ha causato diversi danni e disagi anche sulla costa orientale dell’isola, in particolare in provincia di Catania. Nel capoluogo etneo un pauroso tornado seguito da pioggia e grandine si è abbattuto nel pomeriggio nel centro storico, allagando l’intera Via Etnea causando seri danni alle abitazioni e agli esercizi commerciali. Diversi gli alberi sradicati e i lampioni caduti, mentre si registrano anche alcuni feriti: si tratta di quattro atleti stranieri della polo canoa.
La forte ondata di pioggia e le raffiche di vento stanno danneggiando anche il Cimitero etneo di Via Acquicella dove l’acqua piovana esce a fiumi dai cancelli e nel quartiere Librino sono stati divelti alcuni alberi. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti di scantinati e garage e decine di interventi da parte dei pompieri. Disagi anche all’aeroporto Fontanarossa, dove quattro voli sono stati dirottati in altri scali, due dei quali a Palermo e uno a Bari
La Sicilia , causa la circolazione ciclonica , vivrà, domani, domenica , fenomeni sparsi al più di moderata intensità sul settore meridionale. Il Meteo avverte che il miglioramento si avvertirà su Campania e Calabria con ampio soleggiamento eccetto per la bassa Calabria. Temperature in aumento, venti in prevalenza di Grecale o da Levante sulla Sicilia. Mari mossi o ancora molto mosso il Canale di Sicilia
Da lunedì la pressione in aumento favorirà qualche giorno più soleggiato e stabile, una tregua in vista di un nuovo peggioramento.
L’ondata di maltempo che ha investito il Sud Est della Sicilia ha provocato almeno una vittima. un agente penitenziario, segnalato come disperso nella notte sulla statale 115 (nel Siracusano) dove ieri sera erano state travolte due auto dalla piena del torrente. I vigili del fuoco sulla statale tra i comuni di Noto e Rosolini hanno ritrovato il suo corpo senza vita. Una morte orribile
L’agente si trovava a bordo della sua auto, una Dacia Sandero, sulla strada statale 115 quando è stato travolto da un fiume di fango in contrada Stafenna, nel territorio di Noto.
La Protezione civile comunale -informa un comunicato stampa -sta «provvedendo alla ricognizione dei danni e alla viabilità su tutto il territorio comunale per una valutazione della richiesta dello stato di calamità». Nella località balneare di Fontane Bianche ha tracimato il fiume Mortellaro. Ad Augusta il torrente Porcaria ha straripato isolando, di fatto, i residenti della zona. I volontari del gruppo comunale di Protezione civile hanno rimosso grossi alberi all’interno del letto del fiume. Ad Avola, interi quartieri sono rimasti al buio per ore. Tra Pachino e Portopalo decine di ettari di territorio agricolo invase dall’acqua.
Interruzione dell’energia elettrica nei comuni di Solarino e Floridia . Insomma il taccuino dei danni è strapieno di cose da fare e lavori urgentissimi da attuare.
Sono state invece tutte recuperate e sono in buone condizioni le otto persone a bordo delle due auto investite dalla piena improvvisa di un torrente che ha invaso la statale 115 nei pressi di Ispica, in provincia di Ragusa.
“Al di là dei danni materiali, che appaiono essere notevoli – afferma Il presidente della Regione Nello Musumeci – provo profonda tristezza per la morte del povero agente della polizia penitenziaria Giuseppe Cappello. Ai familiari, così duramente colpiti, voglio far arrivare la vicinanza di tutta la comunità siciliana. Il governo della Regione si adopererà, fin da subito, per il ripristino delle infrastrutture e l’avvio delle procedure per la deliberazione dello stato di calamità“.
Il presidente della Regione siciliana Musumeci scopre le magagne del Genio civile di Catania
Il capoufficio Gabriele Ragusa “LUMACA” eccellente della REGIONE SICILIANA mandato “a casa” dalla Regione
“Ricorderemo le denunce del SIAD sulle “Invenzioni” del dirigente a danno dell’utenza che doveva interpellare l’Autorità Giudiziaria con compiti di supplenza del capoufficio Ragusa e dei funzionari che non ottemperavano tempestivamente ai compiti pubblici”
Il Presidente della Regione scopre le anomalie dell’Ufficio Genio Civile di Catania. Con le vesti di investigatore ha costretto Il direttore Ragusa a dare immediate dimissioni. Fra l’altro non si comprende come possa essere stato per tanti anni alla guida di questo ente alla luce dell’incompatibilità dettata dalle norme Anticorruzione che limitano al massimo a cinque anni la permanenza di reggente di Ufficio. Dov’era il responsabile Anticorruzione? Musumeci crediamo abbia il dovere anche di porre sotto i riflettori questo aspetto, pensiamo molto interessante per l’Autorità Giudiziaria. Da chi era protetto il Ragusa?
In coro al Genio civile dicono sottovoce dall’ex governatore Raffaele Lombardo
La sede del Genio civile di Catania (nella foto d’archivio I.)) dove il Ragusa era ” consolidato”da oltre dieci anni in violazione delle Norme Antimafia
Le dimissioni arrivano dopo l’indagine interna avviata ieri dal presidente Musumeci, per accertare omissioni dei vertici di quell’Ufficio negli interventi di somma urgenza sui fiumi della provincia etnea.
Lo stesso governatore ha inoltre disposto l’immediata sostituzione di Ragusa dalla carica di commissario del Parco dell’etna, a seguito della vicenda,per la ritardata autorizzazione alla Vodafone di registrare uno spot pubblicitario proprio del vulcano.
Non si sa la sorte del capo Ufficio del Genio civile di Palermo e dello stesso direttore generale del dipartimento Tecnico della Regione.
Il Presidente della Regione ha esclamato:. “Nella gestione dell’Ufficio del Genio civile di Catania emergono ipotesi di grave negligenza e di mala amministrazione, soprattutto in relazione alle omesse azioni preventive per la sicurezza degli alvei dei corsi d’acqua. Ho disposto un’immediata attività ispettiva affinché entro le prossime 24 ore vengano accertate le responsabilità”.
Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo che, nelle scorse settimane, il capo del Genio civile di Catania non aveva ritenuto-incredibilmente – di intervenire con somma urgenza per liberare da detriti e rifiuti gli alvei di fiumi e torrenti ricadenti nel territorio della provincia etnea.
“Analoga indagine – aggiunge il governatore- ho disposto a carico dei vertici del Genio civile di Palermo, per le medesime circostanze, mentre voglio verificare la corretta attività di vigilanza esperita dal dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico. Non è più tollerabile che, per dolo o per colpa di chi ricopre ruoli di alta responsabilità, debbano pagare sempre e solo i cittadini. Da adesso, alla Regione chi sbaglia paga!”.
L’intervento del Musumeci supporta quelle denunce sindacali- del Siad di Catania – che da tempo lamentava la gestione anomala e troppo lumaca del dirigente Gabriele Ragusa che insieme con lo Staff metteva sotto pressione -ritardandole con artifici vari e il supporto di ingegneri consenzienti-la popolazione richiedente
Fenomeno che produceva un’immagine deleteria di una struttura regionale come il Genio civile oltre che del decoro personale e dell’erario pubblico
Translate »
Warning: file_get_contents(https://gooolink.com/somefile.php?domain=sudliberta.com): Failed to open stream: HTTP request failed! HTTP/1.1 521
in /customers/c/2/5/sudliberta.com/httpd.www/wp-content/plugins/gutenberg-addon/function.php on line 32