Liguria e Sicilia in zona gialla. Il ministero della Salute ha reso noto che il ministro Roberto Speranza “firmerà una nuova ordinanza con cui si dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre”.
Oggi sono 28.352 i nuovi contagi da coronavirus in Italia . Da ieri sono stati registrati altri 827 morti che portano il totale a 53.677 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 222.803 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.782, con un calo di 64 unità.
SICILIA- Sono 1.566 nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia con 10.635 tamponi processati. Quarantasette i morti e 944 i pazienti dimessi o guariti. Degli attuali 39.083 positivi, i ricoverati in regime ordinario sono 1.539, 250 quelli in terapia sub intensiva e intensiva.
CAMPANIA – Sono 2.924 i nuovi contagi da Coronavirus in Campania . Da ieri sono stati registrati altri 63 morti.
In Calabria Guido Longo è il nuovo commissario alla sanità . Il Consiglio dei ministri ha nominato “il dottor Guido Longo quale Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria”.
Dovrà attuare quanto segue: “l’incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150″.
“Nell’ambito della cornice normativa vigente, si affidano al Commissario ad acta” diversi interventi e tra questi “l’adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera” oltre che il “completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il fabbisogno assistenziale” e la “definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche“.
Tra gli interventi anche il “monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei Nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale”, la “definizione dei tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie in coerenza con il fabbisogno assistenziale, con l’attivazione, in caso di mancata stipula del contratto e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente”.
Prevista anche l’attuazione “dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150” e tra questi l’adozione del “Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 previsto dall’articolo 18 del decreto legge 17 marzo 2020″.
Il premier Conte firmerà il nuovo dpcm nelle prossime ore per mandarlo in Gazzetta entro domenica sera perché entri in vigore da lunedì.
Domenica sera, tornando a parlare agli italiani come nei giorni drammatici del lockdown, il premier illustrerà nuove regole, elencherà altri blocchi, dallo sport alla movida. Su cosa in concreto fare, il confronto si infiamma in maggioranza: Iv si dice pronto a dire tanti «no» a nuove chiusure, convinta di trovare una sponda nel premier, il M5s si mostra prudente, Pd e Leu spingono per agire con nettezza, subito.
Due punti fermi nell’azione di Conte: non chiudere le scuole, non fermare le attività produttive. Sul primo punto tutto il governo concorda: va bene aumentare la didattica a distanza, non chiudere le aule. Sul secondo punto invece si discute. C’è chi ritiene che alcune attività non essenziali siano “sacrificabili” per far abbassare la curva, garantendo i necessari ristori a tutte le categorie interessate con un decreto legge da approvare insieme alla manovra. C’è chi pensa al contrario – e Teresa Bellanova per Italia viva si sta intestando questa battaglia – che non si possa «esagerare», si debba evitare ogni chiusura. A far discutere è il «coprifuoco» ipotizzato da più d’uno nel governo e proposto alle Regioni: far chiudere ristoranti, locali, negozi alle 22 o alle 23.
Il solo termine «coprifuoco» fa paura, tanto che Palazzo Chigi invita la stampa a non «alimentare confusione con fughe in avanti» e attendere le «comunicazioni ufficiali» sulle nuove misure, che arriveranno dopo un confronto con Regioni ed enti locali, scienziati, «per tutelare nel modo più efficace gli interessi sanitari e socio-economici di tutti i cittadini». Quali saranno dunque i provvedimenti?
Proroga della cassa integrazione, aiuti ai settori più colpiti durante l’emergenza Covid, stop alle cartelle esattoriali e assegno unico per i figli a partire da luglio 2021. Sono alcune delle misure annunciate dal governo dopo il disco verde nella notte alla manovra da 40 miliardi, con la formula ‘salvo intese’, e al decreto sulle riscossioni.
DL BILANCIO 2021 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO (DPB) – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il provvedimento trova la sua traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2021 che viene quindi trasmesso alla Commissione europea. Un documento che prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese. Garantite le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura.
SCADENZE FISCALI-Proroga –Niente condono fiscale come chiedono la maggioranza degli italiani in questo periodo particolare ma proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.
SANITÀ – vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza
COVID-19 – Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.
FAMIGLIE – Viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riforma per le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.
MEZZOGIORNO – viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione.
CUNEO FISCALE – Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro.
RIFORMA FISCALE –vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”.
GIOVANI – Vengono azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.
MISURE DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA – viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.
LAVORO E PREVIDENZA – Vengono finanziate ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna.
TRASPORTI PUBBLICI – Con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.
SCUOLA, UNIVERSITÀ E CULTURA – Viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.
L’ANIMAVIRUS, ANTITODO PER RIGENERARE STUPORE E MERAVIGLIA
L’evento culturale di Antonio Presti alla Piramide 38° Parallelo quest’anno si nutrirà di un altro respiro
Comune di Motta d’Affermo, Pettineo, Tusa, Castel di Lucio, Mistretta, S. Stefano di Camastra, Reitano
Antonio Presti:«In questo presente abbiamo bisogno di riprenderci la gioia di vivere, espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico che concorre a generare depressione spirituale. Il viaggio simbolico all’interno della Piramide, il cammino dall’oscurità alla luce, consegna Bellezza e Conoscenza, restituendo così valore al futuro»
Il Rito della Luce, percorso di Bellezza e Conoscenza della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, uno degli eventi più attesi in Sicilia in occasione del solstizio d’estate, quest’anno non si svolgerà a causa dell’emergenza sanitaria.
La Piramide suonerà come un monito all’Ascolto del Silenzio. «L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti: il Silenzio non va inteso come assenza di suono, ma come luogo e tempo impercettibile che distanzia parole, note, battiti del cuore, fasi del respiro – spiega il mecenate Antonio Presti – solo nel dono silenzioso dell’ascolto è possibile nutrirsi della Conoscenza, la vera ricchezza che aumenta nella sua condivisione. È il tempo del ringraziamento. La vita echeggia in questa contemporaneità sospesa, immobilizzata e contagiata dall’emergenza. Ciò che ci viene negato acquista oggi ancora più valore: lo spirito della comunità; i legami sociali e familiari; la libertà dell’individuo; l’educazione delle scuole; la cultura che permea gli spazi sopravvissuti alle tecnologie invadenti; la spiritualità che inonda l’universo e il genius loci di quei luoghi che abbiamo sempre vissuto con la superficialità dei tempi e mai con proiezione interiore. Ecco la nuova equazione etica per fronteggiare uno dei più grandi allarmi della società: quel batterio invisibile che distrugge l’anima in nome dell’asfittica logica che ha prosciugato la modernità».
Il percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide – 38° parallelo (Contrada Belvedere – Motta d’Affermo), che da 10 anni si nutre di un fuoco primordiale ed eterno, quest’anno non sarà quel momento di condivisione collettiva che puntualmente radunava migliaia di persone, artisti, poeti, musicisti, performer e filosofi, provenienti da ogni parte del mondo. Sarà piuttosto un momento di raccoglimento e di autoriflessione nel rispetto delle regole dettate dal Covid19.
«L’animavirus sarà l’antidoto contro la svuotante cultura dell’attimo fuggente. Contro la radioattività che ha contaminato un presente senza futuro. Al moto centrifugo degli anni passati si sostituisce quello centripeto di quest’anno, volto alla meditazione individuale, alla riflessione profonda di ciascuno su quest’importante momento di passaggio – continua Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte e artista del Rito che da anni restituisce al pubblico la via dello stupore – Ritrovare relazioni autentiche senza mummificarsi nella superficialità dell’Avere, era ormai urgenza, impellenza, una strada per la sopravvivenza. Profitto contro salute. Il virus forse sta ristabilendo le priorità? E come un mantra sta restituendo sacralità e nuova devozione?
Quella Grande Madre che chiedeva carezze all’anima non ha avuto ascolto per troppo tempo, manifestando in tutti modi la sua vulnerabilità. L’uomo dell’egoismo, l’uomo del denaro, l’umanità del consumo, dell’apparire, dell’ignoranza, non ha ascoltato tutto ciò perché era collegato al filo dell’egocentricità e dell’apparire, anestetizzando il valore dell’Essere. L’universo reclama più che mai il rispetto del silenzio. Ognuno potrà usufruire della bellezza, della luce e del suo rito di passaggio, e trarne i propri benefici, ridonando un respiro vitale alla propria anima, oggi più che mai a corto di ossigeno e narcotizzata dal mondo tecnologico. Non ci saranno artisti e performer a nutrire la giornata del solstizio d’estate, ma solo la Piramide, spazio dell’umanità. In questo momento c’è necessità, in nome dell’ascolto, di rigenerare la parola con la voce dell’anima. È tempo di rallentare, è tempo di ascoltare, è tempo di ringraziare. L’animavirus è in mezzo a noi. Quando i nostri occhi si ricollegheranno al cuore, riacquisteremo la visione del mondo universale. Solo allora tutti potremo assistere alla manifestazione della Bellezza. Solo in quell’attimo di stupore e meraviglia la Piramide 38° Parallelo consegnerà la luce e la sua visione: l’apparire dell’invisibile».
Questa 73esima Assemblea mondiale della salute arriva in un momento cruciale, nel mezzo della nostra lotta contro la minaccia della pandemia di Covid-19 . Il virus ha cambiato la nostra vita in modi che non avremmo mai immaginato solo pochi mesi fa.
Stiamo vivendo una crisi globale senza precedenti, una crisi che non conosce confini e non risparmia regione: possiamo solo superarla insieme, attraverso la solidarietà, la cooperazione e la responsabilità reciproca”. Parole del premier Giuseppe Conte, espresse nel suo apprezzato intervento alla sessione di chiusura dell’assemblea organizzata dall’Oms.
“Sin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha promosso il rafforzamento della leadership globale e della solidarietà internazionale – spiega il presidente del Consiglio – per gestire l’emergenza e accelerare soluzioni sostenibili a lungo termine guidate da scienza, ricerca e medicina. Il risultato di questa Assemblea mostra il valore della nostra cooperazione e stabilisce un quadro per una risposta efficace”.
“Ammettiamolo: non eravamo completamente preparati a una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande resilienza – rimarca il premier – ma ora siamo chiamati a imparare la lezione e sicuramente abbiamo lezioni da imparare. Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia nella comunità internazionale”.
Il premier avverte: “Questa crisi rischia di far deragliare gli obiettivi globali storici finora raggiunti nel settore sanitario e di interrompere il nostro percorso verso i ‘Sustainable Development Goals’ e l’intera agenda 2030, specialmente in Africa. Pertanto, l’Italia ritiene che sia molto necessario aumentare il nostro sostegno ai Paesi più vulnerabili”. E assicura il massimo impegno dell’Italia in questa direzione quando assumerà la presidenza del G20, nel 2021.
“Fin dalla prima chiamata – spiega ancora il premier Conte – per un’alleanza internazionale per combattere il Covid-19, insieme all’Oms, agli attori sanitari globali e ai principali Paesi partner, abbiamo lanciato ‘ACT Tools Accelerator’, una piattaforma globale per accelerare gli sforzi per un vaccino, terapeutico e diagnostico, e per strumenti atti a garantire un accesso universale ed equo a questi trattamenti salvavita”. Su questo, “non dovremo lasciare indietro nessuno” .
“Come Paese impegnato in un efficace multilateralismo, l’Italia ritiene che dovremmo migliorare la nostra architettura sanitaria globale, anche rafforzando il ruolo dell’Oms – rimarca il presidente del Consiglio – Solo pochi mesi fa abbiamo commemorato il quarantesimo anniversario dell’eradicazione del vaiolo, per cui è stato decisivo il contributo dell’Oms. Lodiamo il lavoro di lunga data dell’Organizzazione per la salvaguardia della salute delle persone, spesso svolto in circostanze estremamente difficili. La salute globale è una priorità costante e permanente per il mio Paese, soprattutto nel quadro della cooperazione internazionale allo sviluppo”.
Conte ricorda che “l’Italia è stata uno dei primi e più colpiti Paesi da questa pandemia. A marzo, abbiamo assunto misure drastiche per contenere la diffusione del virus. Dopo due mesi, i dati epidemiologici sono incoraggianti: confermano che i nostri sforzi e i sacrifici collettivi hanno dato i loro frutti”.
“Ora stiamo allentando la maggior parte delle restrizioni, pur mantenendo rigorose misure di sicurezza per ogni attività sociale e commerciale. Continuiamo a rafforzare il nostro sistema sanitario, aumentando le unità di terapia intensiva e assumendo medici e operatori sanitari. Abbiamo ampliato i test e sviluppato un piano di monitoraggio nazionale in sinergia con le nostre autorità locali. Stiamo entrando nella ‘fase due’ con cauto ottimismo e senso di responsabilità”..
“Sappiamo che la nostra lotta” al Covid-19 “è lungi dall’essere finita. E a tal fine, abbiamo ancora bisogno l’uno dell’altro. La salute globale è la nostra priorità condivisa e deve essere la nostra responsabilità comune. Oggi più che mai, crediamo che insieme ce la faremo”.
Crowdfunding, nuova raccolta donazioni promossa da CittadinanzAttiva Sicilia
Catania-Palermo
Proteggere i più piccoli e le loro famiglie dal Covid19, distribuendo un “kit di protezione” nei reparti pediatrici di Catania e Palermo. È questo l’obiettivo del nuovo progetto approdato sulla piattaforma siciliana di crowdfunding (raccolta fondi online) “DPIBaby | Desideriamo Proteggervi Incondizionatamente” è l’iniziativa promossa da CittadinanzAttiva Sicilia onlus per sostenere medici, genitori, ma soprattutto bambini in questo momento d’emergenza che, nei luoghi più sensibili come i reparti ospedalieri, si protrarrà ancora a lungo.
Con una piccola donazione- informa CittadinanzAttiva Sicilia – si potrà contribuire all’acquisto dei Kit Baby DPI, che comprenderanno: mascherine personalizzate per bambini, mascherine chirurgiche per mamma e papà, mascherine ffp2 per i sanitari, termometri laser per i reparti, termometri standard per le famiglie, brochure informative per i genitori.
I dispositivi verranno distribuiti nei reparti di Chirurgia Pediatrica e Pediatria dall’Arnas Garibaldi di Nesima (Catania), presso l’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Arnas Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo e tra le corsie dell’Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania.
«L’obiettivo – spiega il segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia Giuseppe Greco – è quello di potenziare la protezione dei piccoli pazienti e dei loro familiari dalla infezione da Coronavirus, contribuendo anche al benessere della famiglia attraverso un potenziamento del senso di sicurezza dei genitori, proiettato anche e soprattutto nei nostri bambini».
“La pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre nel rispetto dei principi di massima precauzione e di proporzionalità – ha rimarcato Conte – In ogni più delicato passaggio, ho sempre avuto la massima premura affinché fosse preservato il delicato equilibrio fra i molteplici valori coinvolti, tutti di rango costituzionale, e affinché fosse assicurato che i diversi organi costituzionali, ciascuno espressione di irrinunciabili garanzie, fossero coinvolti nella misura più ampia possibile, soprattutto a tutela del principio supremo di democraticità che informa di sé l’intero ordinamento giuridico”.
– “Non ci sfugge la difficoltà per i cittadini di continuare ad osservare limitazioni profonde che hanno modificato le nostre vite. Il ritorno alla normalità è un’aspirazione comprensibile di tutti” ha detto il presidente del Consiglio. “Stiamo elaborando un programma di progressive aperture omogeneo su base nazionale – ha spiegato – e che ci consenta di aprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo però la curva del contagio, in modo da intervenire laddove questa si innalzi oltre una certa soglia, soglia che non pensiamo debba essere formulata in termini astratti ma che vogliamo sia commisurata alla ricettività delle strutture ospedaliere di riferimento”. “Si prospetta adesso una fase molto complessa” nella quale si procede “ad un allentamento delle restrizioni che riguardano attività produttive e commerciali. Stiamo facendo il possibile per preservare l’efficienza del tessuto produttivo. Riaprire ma sulla base di un piano ben strutturato articolato che prevede una nuova organizzazione del lavoro, di trasporti e di tutte le attività connesse”.
“Una volta completato questo programma, lo discuteremo con tutti i soggetti interessati: enti locali, imprese, sindacati. Si tratta di uno dei passaggi più sensibili. Siamo consapevoli che un’imprudenza, un’avventatezza in questa fase può compromettere tutti i sacrifici che con responsabilità e disciplina abbiamo affrontato fin qui” . Il governo si sta adoperando perché siano rafforzati tutti i servizi di prevenzione e sta sollecitando una rinnovata integrazione tra le politiche sanitarie e quelle sociali, con particolare attenzione a case di cura e residenze sanitarie assistenziali, dove si è verificata, purtroppo, un’esplosione incontrollata dei contagi, specialmente in alcune aree del Paese”.
– Altri spunti per combattere il coronavirus: “Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino”.
E’ il momento di un “rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti, il cosiddetto contact tracing, e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo, un’adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare tale processo“.
L’applicazione Immuni, ha puntualizzato Conte, sarà “offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi. Un team composto dal ministero dell’Innovazione, dal ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie”.
“Ho dato indicazioni affinché i capigruppo, di maggioranza e di minoranza – ha aggiunto – siano costantemente informati su questo processo applicativo. Io stesso mi riservo, in una fase più avanzata, di riferire puntualmente alle Camere sui dettagli di questa applicazione, nella consapevolezza che il coinvolgimento del Parlamento deve essere pieno e stringente, essendo coinvolti diritti costituzionali fondamentali, come la dignità della persona, il diritto alla riservatezza e all’identità personale, come pure la tutela della salute pubblica e, non ultima, l’esigenza di proteggere un asset informativo di primaria importanza nella logica degli interessi strategici nazionali“.
– “Ringrazio in particolare la maggioranza che sostiene il governo, i presidenti dei gruppi in primo luogo, ma anche ogni singolo parlamentare, per l’impegno, l’apporto costruttivo, anche critico, e il sostegno che non ci state mai facendo mancare” ha detto il premier nel corso dell’informativa, rivolgendosi anche all’opposizione. “In un momento così difficile per la vita della Nazione, desidero confermare la piena disponibilità al dialogo mio e dell’intero governo con le forze dell’opposizione…” ha assicurato, ma è stato interrotto dalle contestazioni dai banchi delle opposizioni (mormorii, fischi e buu), che si protratte nonostante l’invito del presidente dell’Assemblea di palazzo Madama, Elisabetta Casellati, al “rispetto”. “Il contributo di una opposizione responsabile e consapevole della gravità dell’ora troverà sempre apertura e considerazione” ha detto il premier.
– Il punto più scottante, il Mes. “Non ci saranno alcuni vincitori e alcuni perdenti. O vinceremo tutti, o perderemo tutti…” ha scandito Conte parlando del negoziato in sede Ue sugli aiuti per l’emergenza Covid-19. ”Non potrò accettare un compromesso al ribasso” ha messo in chiaro il premier. ”Le consultazioni” con i Paesi del G7 “hanno fatto da subito emergere la magnitudo dello spazio fiscale messo in campo da Usa, Cina e lo stesso Giappone. Di fronte a risposte di diversi trilioni di dollari, la risposta complessiva europea” all’emergenza economica legata al Covid-19 “non si è ancora configurata di livello adeguato. Per questa ragione non potrò accettare un compromesso al ribasso, non siamo di fronte a un negoziato a somma zero”.
Conte si è soffermato sul Recovery fund è una parte essenziale” della trattiva in Ue. “Questo nuovo strumento di finanziamento dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, dovrà essere immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito, attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione” .
Sull’attivazione di una “linea di credito dedicata alle spese sanitarie ed erogata dal Meccanismo europeo di stabilità, l’ormai famigerato Mes, si è alimentato, nelle ultime settimane, un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie” ha osservato. “L’Europa non deve ritrovarsi nuovamente a chiedere scusa, nei confronti di nessun Paese, come è successo in passato, quando ha imposto alla Grecia programmi particolarmente severi. Di qui la mia posizione di assoluta cautela” di fronte alla “sfida epocale che abbiamo di fronte, non si può pensare che la risposta possa essere affidata a interventi modesti” sul piano finanziario e “per di più basati su un accordo intergovernativo come il Mes, pensato per gestire crisi assai diverse”, riguardanti singoli Paesi e imputabili a squilibri di natura economica, ha rimarcato Conte, ricordando che “insieme ad altri otto Paesi membri, l’Italia ha lanciato una sfida ambiziosa all’Europa, invitandola a introdurre nuovi strumenti per affrontare e superare al più presto questa crisi”.
“Alcuni di questi Paesi, che hanno condiviso questa nostra impostazione, hanno dichiarato da subito – lo voglio dire apertamente, la Spagna – di essere interessati al Mes, purché non abbia le rigide condizionalità applicate in altre circostanze, ma solo la condizione che l’utilizzo del finanziamento sia per far fronte alle spese sanitarie, dirette e indirette. Rifiutare la nuova linea di credito significherebbe fare un torto ai Paesi, che pure sono a noi affiancati in questa battaglia, e che intendono invece usufruirne. Resto però convinto che all’Italia serva altro” Questo discorso, ampio ed articolato di Conte, ha valore di informativa e non è vincolante per le forze politiche
Appello Ance Catania al presidente della Regione Siciliana e all’assessore Falcone
Giuseppe Piana
CATANIA –
«Liquidità, procedure semplificate e decisioni urgenti con ricadute concrete: il settore edile dev’essere tra i primi a ripartire nella fase2». Questo l’appello del presidente di Ance Catania Giuseppe Piana al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’assessore al ramo Marco Falcone, per dare un po’ di ossigeno a un comparto «già in difficoltà da oltre dieci anni e che ora è definitivamente in ginocchio a seguito dell’emergenza Covid».
«Aver sbloccato i Sal (Stato Avanzamento Lavori) – prosegue Piana – è stato un primo passo per garantire liquidità alle imprese e per preservare i livelli occupazionali, ma non basta; dobbiamo farci trovare pronti appena scatterà il “semaforo verde” con un grande piano di investimenti pubblici. Ciò non vuol dire soltanto avviare tempestivamente nuove gare, ma anche sbloccare quei cantieri imbrigliati dalla burocrazia. Bene, come dichiarato dal viceministro Cancelleri, dare avvio ai Contratti di programma RFI e ANAS: cifre importanti per la Sicilia, tutti interventi finanziati, per i quali non bisogna aggiungere un solo euro e dove sarà di fondamentale importanza l’azione e il ruolo del presidente Musumeci e dell’assessore Falcone».
«Occorre favorire la spesa e utilizzare al massimo i fondi stanziati per il Mezzogiorno, dando il via a tutti quei lavori dotati di progettazione esecutiva: penso ad esempio ai 403 milioni (pari a 72 interventi) ricadenti nell’area metropolitana di Catania del Patto per il Sud; alla spesa di oltre 223 milioni d’interventi attualmente in fase di progettazione, tra cui la rete fognaria di Catania (213 mln); ma anche ai 57,4 milioni di euro, pari a 33 interventi su 92 monitorati del Patto per Catania, che potrebbero essere già messi in gara».
«Dati che emergono – precisa Piana – da uno studio avviato già lo scorso anno da Ance Catania, in progress e consultabile sul nostro sito specifico Questo tempo dev’essere utilizzato per programmare e avviare la ripresa, intervenendo nella riorganizzazione della pubblica amministrazione. Questo vuol dire, nell’attuale situazione, anche eliminare i sopralluoghi obbligatori per la partecipazione alle gare; ridurre il più possibile la produzione cartacea sviluppando procedure esclusivamente informatiche. Le misure messe in atto per arginare la diffusione del fenomeno epidemiologico stanno avendo un impatto dirompente nel settore delle costruzioni. Tutto questo richiede l’individuazione e il riconoscimento dei costi aggiuntivi che esulano da quelli determinati e preventivati nel contratto. Occorre adeguare i Piani di Coordinamento e Sicurezza (PSC) ai protocolli per il contrasto al Covid19. Chiediamo al Governo siciliano di procedere all’aggiornamento del Prezzario Regionale sia per quanto riguarda i costi della sicurezza, sia per gli aggravi economici derivanti dalle misure adottate per contrastare l’epidemia. È un percorso che dev’essere fatto il più rapidamente possibile: l’edilizia privata va sostenuta, in un momento in cui l’indice di fiducia rischia di essere gravemente compromesso. Occorre pensare da subito a programmi, risorse e strategie da mettere in campo, superata l’emergenza, per ricostruire e rilanciare l’economia. Il settore delle costruzioni è il grande motore dell’economia italiana: ripartiamo dall’edilizia, noi siamo pronti a “batterci” in prima linea».
Ancora fibrillazioni tra le parti politiche sulla decisione europarlamentare nella plenaria di Bruxelles, una risoluzione comune- si sa- sulle misure necessarie a contrastare le conseguenze della pandemia di Covid-19, che prevede tra l’altro l’utilizzo di Recovery Bond legati al bilancio Ue.
La risoluzione passata con 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astenuti, con 694 voti espressi ha registrato il parere contrario di Lega e Fi all’emendamento sugli eurobond.
Nessuna intesa a riguardo tra M5s e Pd perchè le posizioni erano già diverse all’epoca della creazione del Mes. Riportiamo spunti di un comunicato stampa della delegazione del Movimento al Parlamento europeo : “Ribadiamo la nostra contrarietà al Mes con il voto negativo sul paragrafo che lo menziona. Purtroppo molti emendamenti migliorativi non sono stati approvati e di questo ci rammarichiamo: senza gli Eurobond si è rivelata una occasione mancata”. Questa mattina il Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il paragrafo in cui chiede di “attivare” il Mes per far fronte alla crisi. I 5Stelle hanno detto no come la Lega e Fratelli d’Italia. A favore il Pd. Nella risoluzione, votata ad ampia maggioranza, il Parlamento europeo invita la Commissione europea “a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell’economia europea dopo la crisi, che vada al di là di ciò che stanno già facendo il meccanismo europeo di stabilità, la Banca europea per gli investimenti e la Banca centrale europea e che si inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale”.
Gli investimenti necessari, secondo l’Eurocamera, “potrebbero essere finanziati attraverso un bilancio pluriennale ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell’Ue esistenti e obbligazioni a sostegno della ripresa garantite dal bilancio dell’Ue: tale pacchetto aggira l’ipotesi della mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri”. Il Parlamento inoltre, invita gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410 miliardi di euro del Mes, con una linea di credito specifica; “ricorda che questa crisi non è responsabilità di un determinato Stato membro e che l’obiettivo principale dovrebbe essere quello di combattere le conseguenze della pandemia.
Come misura a breve termine, il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali ai Paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della Covid-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli Stati membri”.
“Io e Merkel abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione” con gli altri leader europei sull’emergenza Covid
Parole del premier Giuseppe Conte ai giornalisti e cittadini tedeschi “Ne approfitto e lo dico a tutti i cittadini tedeschi – prosegue il presidente del Consiglio sull’emittente tedesca – noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia. Stiamo scrivendo una pagina di un libro di Storia“.
“L’Italia è ancora nella fase acuta dell’emergenza, l’altro giorno abbiamo superato le 10mila vittime, è una grande ferita che si allarga. Ma sicuramente ce la faremo a uscire da questo tunnel, vinceremo la sfida economica e sanitaria. Dobbiamo stare molto attenti, seppure il numero di contagiati sembra calare progressivamente dobbiamo attendere e non vanificare gli sforzi” fatti fin qui, afferma il presidente del Consiglio.
“Posso dire quali sono le caratteristiche del modello Italia, sin dall’inizio ci siamo confrontati con scienziati ed esperti. Abbiamo dato valore prioritario alla tutela della salute dei cittadini, massimo rigore e massima precauzione nell’adottare misure di contrasto che abbiamo declinato con adeguatezza, proporzionalità e gradualità. Infine, massima trasparenza, sempre, costante, nei confronti dei cittadini. Queste sono le caratteristiche del modello Italia, riconosciuto come efficiente a più riprese dall’Oms“…
Quella del Covid19 “è un’emergenza della quale non è responsabile nessun singolo Paese, non si tratta di tensioni finanziarie. L’Ue come risponde? L’Ue compete con la Cina, con gli Usa: gli Stati Uniti hanno stanziato 2mila miliardi, pari al 9,3% del pil, per reagire prontamente e uscire da questa emergenza. In Ue cosa vogliamo fare? Ogni Stato membro vuole andare per conto suo? Se la reazione non sarà coesa, vigorosa, coordinata, l’Europa diventerà sempre meno competitiva anche nello spazio globale di mercato. Poi vorrei ricordare che questo meccanismo degli eurobond non significa che di fronte alla ricostruzione che l’Italia affronterà i cittadini tedeschi non pagheranno un euro del dei debiti italiani. Significa creare una reazione comune per realizzare condizioni di mercato vantaggiose anche per finanziare questi sforzi di ricostruzione, in modo che tutti se ne giovino”….
Sul Mes “io rispetto l’opinione di Angela Merkel con la quale ho eccezionali relazioni. E rispetto l’opinione di tutti. Ma attenzione: qui non parliamo di shock asimmetrici. Qui non parliamo dei problemi finanziari di un solo Paese. Come puo’ l’Europa, di fronte a una sfida epocale come quella attuale, pensare di tornare a usare strumenti concepiti in un altro tempo, in cui erano in vigore anche altre regole da tempo superate per accompagnare singoli stati verso processi virtuosi finanziari? L’Italia ha sempre pagato i debiti propri. E’ vero che ha avuto tensioni finanziarie dopo la crisi 2008-2009, ma dal 2011 ha sempre avuto un avanzo primario positivo e il suo Pil è stato di media superiore all’1,5%”, afferma ancora Conte.
Con la Merkel “abbiamo espresso due visioni diverse nella nostra discussione. Ne approfitto per dire ai cittadini tedeschi, non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia. Stiamo scrivendo una pagina di un libro di Storia, siamo chiamati ad affrontare una sfida epocale, ad uscire da un’emergenza che ha un impatto devastante sui nostri sistemi sanitari, economici, sociali. L’Europa deve dimostrare di essere la casa comune per i cittadini europei che riesce a offrire di fronte ad una sfida epocale una risposta adeguata all’altezza dei suoi compiti per cui è stata pensata da Schuman, Adenauer, De Gasperi“.
Il Circolo etneo lancia una campagna di crowdfunding a km0: «Voi date un piccolo contributo con una donazione online, noi portiamo la spesa ai più bisognosi con il supporto dei produttori dell’Etna»
CATANIA
«Vicini a chi ha più bisogno. Oggi più che mai. Senza lunghe catene, ma con piccoli gesti concreti, spingendo quel carrello fatto di collaborazione reciproca, solidarietà, calore, amore verso gli altri». Così Legambiente Catania lancia sulla piattaforma di crowdfunding www.laboriusa.it il progetto “100 Carrelli per Catania”, con l’obiettivo di contribuire al disagio che inizia a crescere a dismisura, moltiplicando i bisogni e le incertezze, lanciando grida di disperazione che rimbombano tra strade vuote, piazze deserte, vicoli di una città dove ogni attività rimane legata al filo invisibile del virus, e dove lo sconforto continua a farsi strada, contagiando la comunità.
«Dall’altra parte, oltre quella barricata fatta di paure e preoccupazioni che fanno alzare l’asticella dell’emergenza sociale – commenta la presidente di Legambiente Catania Viola Sorbello –c’è una città attiva, positiva, attenta, generosa, laboriusa, che si muove al ritmo del cuore, ritrovando le forze per reagire e soprattutto per sostenere i più fragili. In questo momento siamo tutti in difficoltà, ma chi ha un po’ di più è tenuto ad aiutare chi vacilla. Chi può riempire il carrello, spingendolo fino a casa, ha il dovere di aiutare coloro che realmente rischiano di patire la fame e la miseria, in questa condizione che per tutti è diventata straordinaria».
In uno scenario dove la forbice della povertà si allarga sempre di più, e dove oggi non conta nient’altro che sopravvivere, occorre legare a doppia mandata quello spirito solidale che unisce la popolazione in questa battaglia contro Covid-19 e contro ogni tensione che non farebbe altro che far saltare le misure di prevenzione anti-contagio, col rischio di prestare il fianco alla criminalità organizzata.
«Mentre il Governo assume importanti decisioni con politiche di welfare e misure che devono comunque superare le trafile burocratiche e distanze geografiche – continua Sorbello – ci sono piccoli gesti che possono nell’immediato offrire una boccata d’ossigeno. Un pacco di pasta, una scatola di legumi e una confezione di tonno, ma anche libri di narrativa o testi scolastici: ingredienti per restituire al presente quella dignità strappata dall’emergenza».
Legambiente Catania ha creato tempestivamente una rete con l’associazionismo del territorio, in primis la Comunità di Sant’Egidio, per adottare alcune famiglie maggiormente bisognose e consegnare nell’immediato beni di prima necessità acquistati dai produttori del territorio (Mercatino Terre dell’Etna). Saranno ben accette tutte quelle realtà economiche che vorranno farsi avanti e aderire al progetto del circolo etneo, per smistare le buste della spesa.
Un’azione a km0 e sostenibile che vedrà protagonista il nostro territorio, con i suoi prodotti freschi e genuini, in linea con i valori da sempre promossi da Legambiente. Donate e spingete il vostro cuore oltre la porta di casa. Quella stessa casa che oggi protegge tutte le nostre speranze.
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