Oggi si registrano altri 179 decessi, ma sono meno di mille i ricoverati in Terapia intensiva

Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile,sono meno di mille le persone ancora ricoverate   nei reparti di terapia intensiva in Italia: nelle ultime 24 ore il numero è sceso di altre 28 unità, portando il totale a 999 pazienti.  Rispetto a ieri si registrano altri 179 decessi. Complessivamente, i morti dall’inizio dell’emergenza salgono quindi a 30.739.

Migliora il dato relativo ai pazienti ricoverati con sintomi (13.539, -79) così come quello sulle persone attualmente positive (82.488, – 836). In isolamento domiciliare si trovano ancora 67.950 persone. In aumento il numero dei pazienti guariti (106.587, +1.401). I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 219.814 (+744). In tutto sono stati eseguiti 2.606.652, i casi testati sono 1.702.283.
In Sicilia: i tamponi effettuati sono stati 103.134 (+731 rispetto a ieri), su 92.609 persone: di queste sono risultate positive 3.339 (+12), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.062 (-7), 1.020 sono guarite (+18) e 257 decedute (+1).

Diminuiscono i decessi, situazione sotto controllo, scende ancora il numero dei pazienti positivi

La Regione Calabria vara il piano per contenere l'emergenza ...

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi,  il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.070, con un incremento rispetto a ieri di 802 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 83.324, con una decrescita di 1.518 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi 1.027 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 7 pazienti rispetto a ieri.

13.618 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri.

68.679 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 165 e portano il totale a 30.560. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 105.186, con un incremento di 2.155 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, secondo i dati forniti dal Dipartimento Protezione civile, i casi attualmente positivi sono 30.190 in Lombardia, 13.650 in Piemonte, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 2.900 in Liguria, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 1.915 in Campania, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 851 in Friuli Venezia Giulia, 1.671 in Abruzzo, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 113 in Umbria, 515 in Sardegna, 113 in Valle d’Aosta, 596 in Calabria, 143 in Basilicata e 218 in Molise.

In Sicilia, in partiolare: -scende ancora il numero degli attuali positivi che oggi sono 2.069, meno undici rispetto a ieri. Non si registrano tra l’altro decessi e diminuiscono anche i ricoveri con solo 16 pazienti in terapia intensiva.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 102.403 (+855 rispetto a ieri), su 91.748 persone: di queste sono risultate positive 3.327 (+14), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.069 (-11), 1.002 sono guarite (+25) e 256 decedute (0).

Degli attuali 2.069 positivi, 289 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 16 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.780 (-6) sono in isolamento domiciliare.

“Il muro di gomma della burocrazia killer”

 

 

Immagine “Interris” e nel riquadro l’autore dell’Articolo comunicato al direttore di “Sud Libertà”

Riceviamo dal “Quotidiano Interris” un articolo di commento ,ricco di interessanti osservazioni varie , di Don Aldo Buonaiuto,direttore.

 

di Don Aldo Buonaiuto

Eccolo ”  Un’immagine, tratta dalle Sacre Scritture, simboleggia la paradossale e pericolosissima situazione nella quale l’emergenza sanitaria sta diventando tragedia sociale: la torre di Babele. In tempo di pandemia, la moltiplicazione delle task force di rinomati esperti e dei centri decisionali rende ancora più angosciosa la condizione dei cittadini, costretti a decifrare linguaggi tra loro inconciliabili che fanno sfociare la burocrazia in accanimento. Come nella Bibbia, la sovrapposizione di idiomi incomprensibili che tra loro non comunicano anzi confliggono, diventa causa ed emblema di rovina e condanna divina, così, il diluvio di carte, ordinanze, decreti, autocertificazioni ostacolano una ripresa già notevolmente difficoltosa e sempre più sofferta. Per evitare che l’intero impianto normativo crolli come la torre di Babele su un tessuto socio-economico già duramente provato da due mesi di lockdown, c’è bisogno immediatamente di un sussulto di dignità e soprattutto di concretezza. Come non smetterò mai di ripetere ovunque, il nuovo abbraccio al tempo della distanza di sicurezza deve essere un aiuto concreto da parte delle istituzioni nazionali e locali. Meno parole, più fatti. Tante persone ci descrivono il vero e proprio calvario al quale devono sottoporsi quotidianamente per richiedere i sussidi indispensabili a tenere in vita le attività e i mestieri che soli possono garantire la prosecuzione di una normale convivenza civile.

In tempi normali la burocrazia ferisce e danneggia, in questa situazione disperata la burocrazia uccide. Ne abbiamo avuto una sanguinosa testimonianza con il suicidio che a Napoli ha spezzato l’esistenza di un titolare di azienda e conseguentemente la serenità della sua famiglia e dei dipendenti. Lo sconforto culminato in un gesto così estremo e irreversibile è lo stesso che serpeggia, come il maligno nel giardino dell’Eden, tra milioni di cittadini che non sanno quanto e come potranno sopportare un’ulteriore decurtazione del proprio reddito.

All’ultima udienza generale, il Papa ha lanciato un accorato appello per richiamare l’attenzione dei governanti sulla dignità del lavoro che viene oggi sottoposto ad un inaudito declassamento a causa della pandemia. Non sono solo le inammissibili lungaggini burocratiche che costringono, senza alcuna ragione, a interminabili istruttorie prima di sapere se verranno concessi o no finanziamenti che risulteranno comunque tardivi e che imporranno, come una spada di Damocle, una restituzione gravosa che contrasta con la logica di una ripresa che nella migliore delle ipotesi sarà lenta e graduale.

Un muro di gomma contro il quale si scontrano e si disperano milioni di famiglie e di realtà economiche. Si favoleggia che nulla sarà più come prima. L’economia dovrà diventare più etica, la comunità sarà obbligata a maggior senso di condivisione, le singole libertà andranno modulate e in alcuni casi limitate per il superiore interesse comune, le religioni piegate alla ragione di Stato e alla realpolitik. In tutto questo c’è un unico universo che non sembra minimamente scalfito dalla rivoluzione in atto ed è quello della politica, con annessa amministrazione pubblica. Qui, nella casta rigenerata e intoccabile del potere, (che cambia forma per mantenere i contenuti) sembra che il Covid-19 sia una Giano Bifronte da tirare da un estremo all’altro a seconda delle convenienze. Un giorno torniamo a sentire che è una semplice influenza, il giorno dopo è un’apocalisse dalla quale non ci salveranno né il vaccino (chissà quando sarà pronto) né riaperture progressive che altra ragione non hanno se non quella di tentare una strada di cui si ignora lo sbocco.

In tre punti il mio auspicio alla classe dirigente. Abbandonare subito i balletti stucchevoli della litigiosità partitica. Azzerare i tempi necessari a mettere nelle tasche dei cittadini le risorse, senza onerose mediazioni. Regolarizzare le posizioni lavorative nei contesti (sanità, assistenza domiciliare, agricoltura) che si sono dimostrati vitali per la filiera della nostra sopravvivenza. Con una postilla finale prima di parlare di riapertura totale predisporre per aziende e scuole l’indispensabile dotazioni di sicurezza e test diagnostici. Se Parigi val bene una Messa, a Roma sarà difficile che tutto ciò accada nel breve volgere di una celebrazione concessa.

Attesa alle 14 a Ciampino Silvia Romano per essere ascoltata dalla Procura di Roma sui dettagli del rapimento

 

chi e silvia romano
 –   Silvia Costanza Romano 

Attesa per le 14 di oggi all’aeroporto di Ciampino,Silvia Romano, finalmente libera a più di un anno e mezzo dal rapimento in Kenya a Chakama per mano di al-Shabaab….Sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad accoglierla dopo il volo dalla Somalia, dove è stata rilasciata.

Silvia Romano è milanese e ha 25 anni anni.  Come  la volontaria dell’associazione Africa Milele Onlus una piccola organizzazione. Silvia era stata sequestrata alle 20 di martedì 20 novembre nella contea di Kilifi, in Kenya

Silvia si è laureata pochi mesi prima del sequestro, nel febbraio 2018, in una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale con una tesi sulla tratta di esseri umani.     La sua passione è anche il fitness: aveva iniziato a lavorare nella palestra ‘Pro Patria 1883’ di Milano per poi passare alla ‘Zero Gravity’, dove uno dei responsabili la ricorda come una ragazza che “ama i bambini, la ginnastica” ed è “portata ad aiutare la gente”.

Da collaboratrice-istruttrice aveva tenuto anche un campus estivo per i bambini.

Aveva lanciato una raccolta fondi per ampliare la struttura e accogliere un maggior numero di bambini che vivono attualmente nella discarica di Mombasa in condizioni estremamente pericolose per la loro salute    Subito dopo il ritorno in Italia,  e poi la ripartenza per Malindi, lì vicino.. 

Il progetto principale dell’associazione è la costruzione di una casa orfanotrofio in grado di ospitare 24 bambini orfani di entrambi i genitori.        All’interno della struttura è stato progettato un impianto fotovoltaico per sopperire alla totale mancanza di corrente elettrica.

La liberazione grazie a un’operazione congiunta dell’intelligence italiana e turca

La 24enne è anche attesa alla  Procura di Roma per essere ascoltata sulla vicenda dai pubblici ministeri che hanno aperto un fascicolo  sul sequestro della giovane  per finalità di terrorismo.
Si apprende c he il colloquio con i pm verrà effettuato nel rispetto delle normative legate all’emergenza coronavirus. Ric orderemo che la  cooperante, che collaborava con la onlus marchigiana ‘Africa Milele’, era stata rapita il 20 novembre 2018 da un commando di uomini armati nel villaggio di Chakama, a circa 80 chilometri a ovest di Malindi, in Kenya mentre seguiva un progetto di sostegno all’infanzia.

Altri dettagli sul rapimento verranno fuori dopo l’interrogatorio con la Procura..

Coronavirus: decremento di 802 pazienti rispetto a ieri e diminuizione dei decessi: 194

Sale operatorie all'avanguardia, ma l'Asrem cancella il reparto di ...

La Protezione civile ha emesso il Comunicato sulla situazione odierna  del coronavirus    Eccolo: “Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 9 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 218.268, con un incremento rispetto a ieri di 1.083 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 84.842, con una decrescita di 3.119 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi 1.034 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 134 pazienti rispetto a ieri.

13.834 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 802 pazienti rispetto a ieri.

69.974 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 194 e portano il totale a 30.395. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 103.031, con un incremento di 4.008 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.262 in Lombardia, 13.934 in Piemonte, 7.401 in Emilia-Romagna, 5.877 in Veneto, 4.448 in Toscana, 2.982 in Liguria, 4.345 nel Lazio, 3.230 nelle Marche, 1.965 in Campania, 830 nella Provincia autonoma di Trento, 2.729 in Puglia, 2.080 in Sicilia, 869 in Friuli Venezia Giulia, 1.676 in Abruzzo, 473 nella Provincia autonoma di Bolzano, 111 in Umbria, 550 in Sardegna, 118 in Valle d’Aosta, 612 in Calabria, 145 in Basilicata e 205 in Molise”.

Oggi 2747 pazienti guariti in più rispetto a ieri. Decessi: 243 nelle ultime 24 ore

Sono oltre trentamila i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza Covid-19..

Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile i decessi sono in tutto 30.201: di questi, 243 sono avvenuti nelle ultime 24 ore. Si registrano però 2.747 guariti in più rispetto a ieri, per un totale di 99.023, e continua a calare anche il numero delle persone attualmente positive (in tutto 87.961, -1.663). I ricoverati con sintomi scendono sotto i 15mila: al momento sono 14.636, in calo di 538 unità nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva sono 1.168 (-143), mentre in isolamento domiciliare si trovano 72.157 persone.

I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 217.185 (+1.327). In tutto sono stati eseguiti 2.445.063 tamponi, i casi testati sono 1.608.985.
In Sicilia: i tamponi effettuati sono stati 98.711 (+3.016 rispetto a ieri), su 88.497 persone: di queste sono risultate positive 3.301 (+13), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.127 (0), 921 sono guarite (+11) e 253 decedute (+2). Degli attuali 2.127 positivi, 329 pazienti (-41) sono ricoverati – di cui 19 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.798 (+41) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

 

 

 

 

“Rilancio” Italia, ecco le proposte per sostenere l’economia, le famiglie, le imprese, la Cultura e lo Sport

Confezionato un decreto “Rilancio” contenente  766 proposte  dei  ministeri sulle misure da intraprendere per sostenere l’economia del Paese, dalle famiglie alle imprese ma anche con gli interventi che riguardano la salute, la famiglia, lo sport, la cultura.

Prof Paolo Barillari | Specialista in chirurgia generale roma

 “Si amplia il periodo durante il quale sono preclusi i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e sospese le procedure pendenti: cinque mesi dall’entrata in vigore del DL 18/2020, anziché 60 giorni”. E’ una delle proposte contenute nel dl rilancio allo studio del Governo. In particolare, si legge, si concede la possibilità al datore di lavoro, che ha proceduto al recesso dal contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo, di revocarlo in ogni tempo purché faccia richiesta di cassa integrazione salariale in deroga.

– Un proroga di 12 settimane e non di 18 per il trattamento di Cassa integrazione dai periodi che decorrono dal 23 febbraio fino al 31 ottobre. E questo in considerazione della ripartenza delle attività con la fine del lockdown. La spesa prevista è di 1,2 miliardi. E’ quanto si legge nella bozza delle proposte relative al pacchetto lavoro del Dl Rilancio. Bozza che riporta il parere dalla Ragioneria Generale dello Stato. “Il testo normativo dovrebbe prevedere una proroga di 12 settimane e non di 18 settimane”, si legge. E “l’ipotesi di consentire con il prossimo dl complessivamente fino a 18 settimane non appare percorribile”. La proposta prevede, inoltre, misure si semplificazione della procedura.

 – Incremento delle detrazioni relative a spese per riqualificazione energetica, misure antisismiche e installazioni di impianti fotovoltaici sostenute fino al 31 dicembre 2021, portandole al 120%. Lo prevede la proposta contenuta nella bozza del Dl Rilancio. In parallelo, si propone di consentire ai committenti di ricevere uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori effettuati a fronte del trasferimento all’impresa che ha effettuato i lavori di un credito d’imposta pari al 120% del costo dei lavori.

RIORDINO OSPEDALI – Una spesa calcolata in 2,1 miliardi di euro per il 2020. Tanto vale la maxi operazione di riordino della rete ospedaliera, secondo quanto previsto nella bozza del Dl rilancio. Questa cifra verrebbe autorizzata per far sì che le Regioni e le Province autonome possano fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche come Covid-19. Innanzitutto garantendo un incremento dell’attività dei ricoveri in terapia intensiva. Il capitolo del maxi provvedimento, dedicato a questo aspetto, dispone che venga resa strutturale un’ulteriore dotazione di 3.625 posti letto di terapia intensiva, corrispondente all’incremento del 70% del numero di posti letto di questo tipo disponibili in era pre-Covid-19. Tale incremento determina una dotazione per ciascuna regione pari a 0,15 posti letto per mille abitanti. Si aggiunge poi un ulteriore incremento di 6.036 posti letto di semi-intensiva di cui il 50% dovrà essere convertibile in caso di necessità in letti di terapia intensiva. Dei posti letto di area medica Covid già resi disponibili nella prima fase di emergenza, viene spiegato nella relazione tecnica, si prevede che almeno 6.036 siano ristrutturati e attrezzati per assistenza non invasiva, comprendente l’erogazione di ossigeno. Per garantire la copertura della domanda di cure anche in caso di eventuali picchi emergenziali, sarà inoltre resa disponibile una dotazione di 400 posti letto suddivisa in 4 strutture movimentabili, ciascuna da 100 letti. Le strutture saranno collocate in aree individuate da ciascuna Regione.

MEDICI E INFERMIERI – Previsto un arruolamento straordinario di ulteriori 70 medici e 100 infermieri militari per fronteggiare l’emergenza. Secondo la stessa proposta del ministero della Difesa sono calcolati “oneri complessivamente pari a 5.403.282 euro per l’anno 2020 e ad 3.241.969 euro per l’anno 2021”. Sulla proposta normativa così formulata tuttavia ci sarebbe il parere contrario della Ragioneria generale dello Stato secondo la quale in quella formulazione della norma “manca la

copertura”.

 

Sale operatorie - Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra

 

 

 “Si prevede, che le risorse stanziate dal Dl 18 del 2020 siano destinate non più soltanto alla ‘remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario’, ma, più in generale, alla ‘remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale’ e che le regioni e le province autonome possano incrementare, con risorse proprie disponibili a legislazione vigente, le predette risorse”. E’ questa una delle proposte contenute nella bozza del ‘dl Rilancio’ allo studio del Governo. “Il finanziamento per incentivi in favore del personale dipendente del Ssn previsto dall’art. 1 del Dl 18 del 2020 è ulteriormente incrementato di 250 milioni di euro per l’anno 2020. Per l’assunzione degli specializzandi e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario è autorizzata l’ulteriore spesa di 250 milioni di euro per l’anno 2020. Oneri complessivi 500 milioni di euro per il 2020”.

 – “Limitatamente al periodo emergenziale, si prolunga il periodo di validità della prescrizione medica dei medicinali classificati in fascia A”. La proposta inserita in bozza si prefigge “di estendere la validità delle ricette per una durata massima di ulteriori 60 giorni per i pazienti già in trattamento con i medicinali classificati in fascia A, in convenzionata e Dpc (diretta per conto), inclusi quelli classificati in A-Pht, con ricetta limitativa, escluse le fattispecie sottoposte a PT e Registri di monitoraggio”.

VENTILATORI POLMONARI – “Fino alla cessazione dello stato di emergenza legato all’epidemia Covid-19, limitatamente ai casi di oggettiva carenza di dispositivi medici per il trattamento dei pazienti Covid-19, alle strutture sanitarie è consentito, sotto la loro responsabilità, il ricondizionamento mediante disinfezione o sterilizzazione dei dispositivi medici utilizzati per la terapia ventilatoria di pazienti Covid-19”. Lo prevede una delle proposte contenute nella bozza del ‘dl Rilancio’ allo studio del Governo. Questo potrà avvenire “previa adozione di procedure atte a garantire che la sicurezza e le prestazioni del dispositivo ricondizionato, in ragione delle caratteristiche costruttive e di operatività, nonché della sua destinazione d’uso, siano equivalenti a quelle del dispositivo d’origine”.

 – Proposto un piano da 1.459.020.209 euro per potenziare e riorganizzare la rete assistenziale territoriale necessaria a fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Si prevede che “le Regioni e le Province autonome adottino piani di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale (per un monitoraggio costante e ad un tracciamento precoce dei casi e dei contatti, al fine della relativa identificazione, isolamento e trattamento)”. Nel piano da 1,4 mld per potenziare e riorganizzare la rete assistenziale territoriale si prevede che le Regioni e le Province autonome possano “stipulare contratti di locazione di strutture alberghiere ovvero di altri immobili” “per far fronte ad improrogabili esigenze connesse alla gestione dell’isolamento contagiati da Sars-CoV-2”. Da qui la necessità “nei casi in cui occorra disporre temporaneamente di beni immobili per far fronte ad improrogabili esigenze connesse con l’emergenza” di “individuare e rendere disponibili all’uso strutture alberghiere, ovvero altri immobili o strutture aventi analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

 – “Al fine di promuovere la ricerca clinica indipendente tesa a valutare la sicurezza e l’efficacia di medicinali per la cura dei pazienti con Covid-19 e di approcci terapeutici innovativi, inclusi quelli fondati sull’impiego di anticorpi monoclonali e di contrasto ai nuovi patogeni resistenti, è istituita, sotto il coordinamento della Agenzia italiana del farmaco (Aifa), la rete nazionale per lo sviluppo di studi controllati”. E’ questa una delle proposte contenute nella bozza del ‘dl Rilancio’ allo studio del Governo. “L’Aifa, entro 30 giorni dalla entrata in vigore del presente decreto-legge – propone la bozza – con provvedimento del direttore generale, costituisce, presso la medesima Agenzia, una infrastruttura dedicata e disciplina le modalità di funzionamento della rete e di finanziamento dei progetti. Viene istituito presso l’Aifa un fondo dedicato, con uno stanziamento di 10 milioni di euro per il biennio 2020-2021, a valere sulle risorse derivanti dalle erogazioni liberali a sostegno del contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

 – Per assicurare la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica, il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche è incrementato di 331 milioni di euro nel 2020. Le risorse, si legge nella bozza, sono assegnate dal Ministero dell’istruzione, entro 10 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto e ripartite con decreto tra le istituzioni scolastiche ed educative statali per la realizzazione, entro il 30 settembre 2020, secondo le specifiche esigenze di ciascuna istituzione, di interventi di acquisto di servizi professionali per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico sanitaria e psicologica, per l’acquisto di materiale di protezione e igiene e servizi di lavanderia, per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. Le risorse non utilizzate entro la data del 30 settembre 2020 devono essere versate alle entrate dello Stato per essere riassegnate, entro il 31 ottobre 2020, tra le istituzioni scolastiche ed educative statali, per le medesime finalità, e dovranno, comunque, essere utilizzate per la realizzazione di ulteriori interventi o impegnate in procedure di affidamento entro il 31 dicembre 2020. Si prevede inoltre lo stanziamento di 39,2 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato per l’anno scolastico 2019/2020, di effettuare interventi di pulizia. Oneri pari a 370,2 milioni per l’anno 2020.

SMART WORKING – Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, anche in assenza degli accordi individuali. E’ una delle proposte inviate in vista dell’emanazione del decreto Rilancio. Nello specifico, si legge nella relazione tecnica, “la disposizione prevede per il genitore lavoratore dipendente del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di anni 14, il riconoscimento del diritto al lavoro agile. La disposizione prevede, altresì, che il diritto al lavoro agile non sia subordinato agli accordi individuali e agli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione”. Si prevede, inoltre, “che la prestazione lavorativa in forma agile possa essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro. Conseguentemente, la disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.

 – Per la promozione turistica in Italia per il 2020 arriva il “tax credit vacanze”. Per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35.000 per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive. Il credito sarà utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro per ogni nucleo familiare. “La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Il credito è fruibile nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per il 10% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Lo sconto “sarà rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta – si legge nel testo – da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.

 E’ concesso un contributo straordinario nel limite di spesa di 80 milioni di euro per il 2020 per gli agriturismi, per dare una prima risposta alla situazione di crisi che sta colpendo il settore. Su questo contributo può essere concessa una anticipazione alle imprese agricole autorizzate all’esercizio dell’attività agrituristica e per ogni mancata presenza determinata dalla differenza tra le presenze effettive del periodo gennaio-giugno 2019 e quelle del medesimo periodo del 2020 e alle altre aziende agrituristiche che non offrono servizio di alloggio, attribuendo alle stesse la percentuale di riduzione media calcolata a livello regionale per le strutture con alloggio

LIBRERIE, EDITORIA E MUSEI – Nella proposta del Mibact per il dl Rilancio si istituisce un Fondo per le emergenze di “imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”. Nella proposta del Mibact si “autorizza la spesa di 100 mln di euro per il 2020 per assicurare il funzionamento dei musei e luoghi della cultura statali”. Nella bozza vi è fra l’altro l’indicazione che “si applica, per il solo anno 2020, un regime agevolato in materia di Iva per il commercio di quotidiani e periodici, prevedendo che l’Iva si applichi in relazione al numero delle copie consegnate o spedite, diminuito a titolo di forfetizzazione della resa del 95 per cento”. E’ disposto, fra l’altro, che “per l’anno 2020, alle imprese editrici di quotidiani e di periodici e alle imprese editrici di libri è riconosciuto un credito d’imposta pari al 8% della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta, entro il limite di spesa di 24 milioni di euro per l’anno 2020”, e a questo proposito “viene espressamente prevista l’applicazione delle disposizioni in materia di contrasto alle frodi fiscali e finanziarie internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma dei cosiddetti ‘caroselli’ e ‘cartiere’. A sostegno della filiera dell’editoria, si indica che “alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, è riconosciuto un contributo una tantum fino a 500 euro, entro il limite di spesa di 7 milioni di euro per l’anno 2020”.

SPORT – “Al fine di far fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo” è istituito il ‘Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale’. Le risorse sono assegnate all’Ufficio per lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e sono destinate a misure di sostegno e di ripresa del movimento. “Per gli anni 2020, 2021 e 2022 -si legge nella bozza-, il livello di finanziamento del Fondo di cui al comma 1 è stabilito nella misura annua dell’uno per cento (ovvero dello 0,75 per cento) sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali, come determinata con cadenza quadrimestrale dall’ente incaricato dallo Stato, al netto della quota riferita all’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, e comunque in misura non inferiore complessivamente a trentacinque milioni di euro per l’anno 2020, e quaranta milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022”. Sempre in ambito sportivo è prevista l’estensione dello stop ai contributi di marzo col blocco del “versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali” per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sull’intero territorio nazionale fino al 30 giugno 2020 con conseguente proroga del termine per il versamento dei canoni sospesi. Il documento prevede che successivamente gli importi possano essere pagati in un’unica soluzione entro il 31 luglio o con quattro rate mensili di pari importo. A Sport e Salute sono inoltre stati affidati, fino a fine anno, 200 milioni di euro per le indennità ai lavoratori dello sport.

SPETTACOLO – Nella proposta del Mibact per il dl rilancio, il Fondo per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e audiovisivo cresce da 130 a 280 milioni di euro per il 2020, di cui 230 mln di euro (anziché 80) per la parte corrente. Nella proposta del Mibact per il dl rilancio si prevede, “al fine di mitigare gli effetti subiti dal settore cinematografico e audiovisivo a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19”, che il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo possa adottare, limitatamente agli stanziamenti relativi all’anno 2020, uno o più decreti, anche in deroga alle percentuali previste per i crediti di imposta. Inoltre per mitigare gli effetti subiti dal settore cinematografico possono essere finalizzati anche i contributi automatici, quelli selettivi e l’attività di promozione cinematografica e audiovisiva.

CIBO A INDIGENTI – Il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e il suo utilizzo, limitatamente all’emergenza, anche per l’acquisto di buoni spesa e pasti confezionati viene incrementato di 900 milioni di euro per il 2020. L’intervento viene previsto in quanto il covid-19 sta facendo aumentare il numero complessivo di indigenti che necessitano un’assistenza alimentare. “La stima attuale delle persone da assistere arriva ad almeno 5 milioni” si spiega nel testo. L’Agea-Agenzia è autorizzata, con modalità semplificate rispetto al Codice di contratti pubblici, all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali convenzionati; derrate alimentari e pasti pronti e confezionati; dispositivi di sicurezza tra cui mascherine e guanti monouso per i volontari degli enti caritativi.

FILIERE IN CRISI – Il Mipaaf istituisce il “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con una dotazione di 1.000 milioni di euro per il 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. E’ quanto propone il Mipaaf nella bozza del dl Rilancio a cui sta lavorando il governo per la Fase 2. “Le risorse sono destinate in via principale, ma non esclusiva, – si legge – al settore florovivaistico, lattiero caseario, vincolo, zootecnico nonché della pesca e dell’acquacoltura”.

IMPRESE ZEA – “Per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza Covid-19 alle imprese che operano nelle zone economiche ambientali (Zea), nello stato di previsione del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, è istituito un fondo di 40 milioni di euro per l’anno 2020 volto a riconoscere un ulteriore contributo straordinario alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività economiche eco-compatibili, ivi incluse le attività di guida escursionistica ambientale aderenti alle associazioni professionali e di guida del parco e che hanno sofferto una riduzione del fatturato in conseguenza dell’emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19”. E’ quanto prevede la bozza del dl Rilancio. Il contributo straordinario è corrisposto, sino ad esaurimento delle risorse, in proporzione alla differenza tra il fatturato registrato nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2019 e quello registrato nello stesso periodo del 2020 da ciascuna impresa.

UFFICI GIUDIZIARI – Autorizzare la spesa di oltre 40 milioni di euro per l’anno 2020 e di 7,3 milioni “a decorrere dall’anno 2021, al fine di consentire la sanificazione e la disinfestazione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso all’amministrazione della giustizia, per l’acquisto di materiale igienico sanitario e dispositivi di protezione individuale, nonché per l’acquisto di apparecchiature informatiche e delle relative licenze di uso”. E’ quanto si legge nella proposte indicate dal Ministero della giustizia in vista dell’emanazione del dl Rilancio. Nella bozza, al capitolo ‘Misure urgenti per il ripristino della funzionalità delle strutture dell’amministrazione della giustizia’, si propone di autorizzare inoltre la spesa complessiva di 6,7 milioni di euro per quest’anno e di altri 1,8 milioni nel 2021 “per l’acquisto di apparecchiature informatiche e delle relative licenze di uso volte a consentire lo svolgimento dei compiti istituzionali da svolgere in presenza o da remoto da parte del personale degli istituti e dei servizi dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile e di comunità”.

ALIENAZIONE IMMOBILI DIFESA – Consentire alla Difesa di alienare, anche “in blocco”, unità immobiliari libere e presenti in singoli fabbricati o comprensori, nell’ambito di procedure ad evidenza pubblica, espletate senza il riconoscimento del diritto di preferenza per il personale militare e civile del Ministero della difesa. E’ il contenuto di una proposta, avanzata dalla Difesa e contenuta nella bozza. La proposta normativa prevederebbe la modifica dell’articolo 306 del codice dell’ordinamento militare, riguardante la dismissione degli alloggi di servizio.

INDENNIZZO RFI – Previsto un indennizzo, pari a 122 milioni, al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale un indennizzo, compensazione dei minori introiti nei mesi di marzo e aprile 2020. Inoltre, per il periodo 10 marzo 2020-31 dicembre 2020, una determinata quota del canone (componente B definita dalla delibera 96/2015 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti) dovuto da parte delle imprese ferroviarie operanti sull’infrastruttura ferroviaria nazionale è ridotta del 40%.

STRAORDINARI POLIZIA – Oltre 13 mln di euro (13.045.765) per il “pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario” effettuate dalle Forze di polizia e oltre 111 mln (111.329.528) per la “corresponsione dell’indennità di ordine pubblico”.

STRADE SICURE – Per l’operazione ‘Strade sicure’ proroga di 90 giorni dell’impiego delle 253 unità di personale delle Forze armate già previsto dal dl 9/2020, nonché l’affiancamento di ulteriori 500 unità aggiuntive. E’ il contenuto di una richiesta avanzata dalla Difesa e contenuta in una bozza sulle proposte normative dei ministeri in vista della stesura del dl rilancio. Per la proposta normativa gli oneri sarebbero “pari a 4.718.210 euro per il 2020”.

 – Nella proposta del Mibact per il dl Rilancio si “prevede un differimento dei termini all’anno 2021 del titolo di Capitale italiana della cultura”. In sostanza la Capitale 2020, che è Parma, resterà tale anche nel 2021. Di fatto un risarcimento dei mancati effetti della nomina di quest’anno a causa del Coronavirus.

 

Scende il numero delle persone positive, oggi 274 decessi mentre in Sicilia solo 21 soggetti sono in terapia inmtensiva

Sono quasi 30mila i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza Covid 19…

 Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 274 decessi, per un totale di 29.958 dall’inizio della crisi. Continua a calare il numero delle persone attualmente positive, in tutto 89.624 con una diminuzione di 1.904 rispetto a ieri. Si contano inoltre 3.031 guariti nelle ultime 24 ore, per un totale di 96.276. I ricoverati con sintomi scendono a 15.174 (-595), i pazienti in terapia intensiva sono 1.311 (-22). In isolamento domiciliare si trovano 73.139 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 215.858 (+1.401). In tutto sono stati eseguiti 2.381.288 tamponi, i casi testati sono 1.563.557.

In Sicilia: i tamponi finora  effettuati sono stati 95.695 (+2.696 rispetto a ieri), su 85.674 persone: di queste sono risultate positive 3.288 (+7), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.127 (-74), 910 sono guarite (+80) e 251 decedute (+1).

Degli attuali 2.127 positivi, 370 pazienti (-14) sono ricoverati – di cui 21 in terapia intensiva (-4) – mentre 1.757 (-60) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Oggi perdono la vita altre 369 persone ma scendono drasticamente gli attualmente positivi

 

Ancora novità in fatto di coronavirus, stavolta negative per decessi.  Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile nelle ultime 24 ore hanno perso la vita altre 369 persone, per un totale di 29.684 dall’inizio dell’emergenza. Scendono però drasticamente gli attualmente positivi, in tutto 91.528 con una diminuzione di 6.939 rispetto a ieri. I guariti sono complessivamente 93.245, in aumento di 8.014.

Calano ancora i ricoverati con sintomi (15.769, -501) e i pazienti in terapia intensiva (1.333, -94). In isolamento domiciliare si trovano 74.426 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 214.457 (+1.444). In tutto sono stati eseguiti 2.310.929 tamponi, i casi testati sono 1.549.892.
In Sicilia: -Finora i tamponi effettuati sono stati 92.999 (+1.693 rispetto a ieri), su 83.908 persone: di queste sono risultate positive 3.281 (+14), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.201 (-1), 830 sono guarite (+12) e 250 decedute (+3).Degli attuali 2.201 positivi, 384 pazienti (-9) sono ricoverati – di cui 25 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.817 (+8) sono in isolamento domiciliare.

Nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 195 persone per il Covid-19- Scende ancora il numero dei ricoverati

La curva Covid continua la sua discesa.Sono meno di 100mila gli italiani attualmente positivi al Covid. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile i malati sono in tutto 99.980, in calo di 199 unità rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 195 persone, per un totale di 29.079 decessi dall’inizio dell’emergenza. I guariti sono complessivamente 82.879, in aumento di 1.225.

 

Calano ancora i ricoverati con sintomi (16.823, -419) e i pazienti in terapia intensiva (1.479, -22). In isolamento domiciliare si trovano 81.678 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 211.938 (+1.221). In tutto sono stati eseguiti 2.191.403 tamponi, i casi testati sono 1.479.910.

In Sicilia: i tamponi finora effettuati sono stati 87.166 (+1.211 rispetto a ieri), su 79.336 persone: di queste sono risultate positive 3.255 (+15), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.202 (-1), 809 sono guarite (+14) e 244 decedute (+2).Degli attuali 2.202 positivi, 403 pazienti (-9) sono ricoverati – di cui 27 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.799 (+8) sono in isolamento domiciliare.