Monitoraggio: 162 decessi , 716 pazienti in cura presso le terapie intensive

Ospedale, questo mese l'apertura del reparto di “Rianimazione”»

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 19 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 226.699, con un incremento rispetto a ieri di 813 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 65.129, con una decrescita di 1.424 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi, 716 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 33 pazienti rispetto a ieri.

9.991 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri.

54.422 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 162 e portano il totale a 32.169. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 129.401, con un incremento di 2.075 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.291 in Lombardia, 9.635 in Piemonte, 5.330 in Emilia-Romagna, 3.754 in Veneto, 2.323 in Toscana, 2.264 in Liguria, 3.786 nel Lazio, 2.128 nelle Marche, 1.518 in Campania, 1.941 in Puglia, 204 nella Provincia autonoma di Trento, 1.524 in Sicilia, 600 in Friuli Venezia Giulia, 1.389 in Abruzzo, 308 nella Provincia autonoma di Bolzano, 66 in Umbria, 341 in Sardegna, 49 in Valle d’Aosta, 382 in Calabria, 212 in Molise e 84 in Basilicata.

 

Conte : “Abbiamo gestito l’emergenza rafforzando la solidarietà e la leadership globale”

L'ira di Conte contro M5S e Renzi: “O con me o fuori” - La Stampa ...

 

Questa 73esima Assemblea mondiale della salute arriva in un momento cruciale, nel mezzo della nostra lotta contro la minaccia della pandemia di Covid-19 . Il virus ha cambiato la nostra vita in modi che non avremmo mai immaginato solo pochi mesi fa.

 Stiamo vivendo una crisi globale senza precedenti, una crisi che non conosce confini e non risparmia regione: possiamo solo superarla insieme, attraverso la solidarietà, la cooperazione e la responsabilità reciproca”. Parole del  premier Giuseppe Conte, espresse nel suo apprezzato intervento alla sessione di chiusura dell’assemblea organizzata dall’Oms.

“Sin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha promosso il rafforzamento della leadership globale e della solidarietà internazionale – spiega  il presidente del Consiglio – per gestire l’emergenza e accelerare soluzioni sostenibili a lungo termine guidate da scienza, ricerca e medicina. Il risultato di questa Assemblea mostra il valore della nostra cooperazione e stabilisce un quadro per una risposta efficace”.

“Ammettiamolo: non eravamo completamente preparati a una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande resilienza – rimarca il premier – ma ora siamo chiamati a imparare la lezione e sicuramente abbiamo lezioni da imparare. Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia nella comunità internazionale”.

Il premier avverte: “Questa crisi rischia di far deragliare gli obiettivi globali storici finora raggiunti nel settore sanitario e di interrompere il nostro percorso verso i ‘Sustainable Development Goals’ e l’intera agenda 2030, specialmente in Africa. Pertanto, l’Italia ritiene che sia molto necessario aumentare il nostro sostegno ai Paesi più vulnerabili”. E assicura il massimo impegno dell’Italia in questa direzione quando assumerà la presidenza del G20, nel 2021.

“Fin dalla prima chiamata – spiega ancora il premier Conte – per un’alleanza internazionale per combattere il Covid-19, insieme all’Oms, agli attori sanitari globali e ai principali Paesi partner, abbiamo lanciato ‘ACT Tools Accelerator’, una piattaforma globale per accelerare gli sforzi per un vaccino, terapeutico e diagnostico, e per strumenti atti a garantire un accesso universale ed equo a questi trattamenti salvavita”. Su questo, “non dovremo lasciare indietro nessuno”  .

“Come Paese impegnato in un efficace multilateralismo, l’Italia ritiene che dovremmo migliorare la nostra architettura sanitaria globale, anche rafforzando il ruolo dell’Oms – rimarca il presidente del Consiglio – Solo pochi mesi fa abbiamo commemorato il quarantesimo anniversario dell’eradicazione del vaiolo, per cui è stato decisivo il contributo dell’Oms. Lodiamo il lavoro di lunga data dell’Organizzazione per la salvaguardia della salute delle persone, spesso svolto in circostanze estremamente difficili. La salute globale è una priorità costante e permanente per il mio Paese, soprattutto nel quadro della cooperazione internazionale allo sviluppo”.

 

Giulio GMDB©: Il Giro e le Frecce Tricolori a Trieste

Conte ricorda che “l’Italia è stata uno dei primi e più colpiti Paesi da questa pandemia. A marzo, abbiamo assunto misure drastiche per contenere la diffusione del virus. Dopo due mesi, i dati epidemiologici sono incoraggianti: confermano che i nostri sforzi e i sacrifici collettivi hanno dato i loro frutti”.

“Ora stiamo allentando la maggior parte delle restrizioni, pur mantenendo rigorose misure di sicurezza per ogni attività sociale e commerciale. Continuiamo a rafforzare il nostro sistema sanitario, aumentando le unità di terapia intensiva e assumendo medici e operatori sanitari. Abbiamo ampliato i test e sviluppato un piano di monitoraggio nazionale in sinergia con le nostre autorità locali. Stiamo entrando nella ‘fase due’ con cauto ottimismo e senso di responsabilità”..

“Sappiamo che la nostra lotta” al Covid-19 “è lungi dall’essere finita. E a tal fine, abbiamo ancora bisogno l’uno dell’altro. La salute globale è la nostra priorità condivisa e deve essere la nostra responsabilità comune. Oggi più che mai, crediamo che insieme ce la faremo”.

Coronavirus, si scende ancora:oggi 99 decessi

 

Stavolta si registrano dati confortanti ,solo  100 morti n un giorno, per quanto l’evento riconduca sempre a tanta tristezza.. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile nelle ultime 24 ore ci sono stati 99 decessi, per un totale di 32.007 dall’inizio dell’emergenza. 

Gli attualmente positivi sono in tutto 66.553, con una diminuzione di 1.798 unità rispetto a ieri. In calo anche i ricoverati con sintomi (10.207, -104) e i pazienti in terapia intensiva (749, -13). In isolamento domiciliare si trovano ancora 55.597 persone. Nelle ultime 24 ore i guariti sono invece aumentati di 2.150 unità, portando il totale a 127.326. Dall’inizio della crisi si sono registrati 225.886 casi, in aumento di 451 da ieri. In tutto sono stati eseguiti 3.041.366 tamponi, i casi testati sono 1.959.373.

In Sicilia: i tamponi effettuati sono stati 118.859 (+1.433 rispetto a ieri), su 106.277 persone: di queste sono risultate positive 3.395 (+7), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.539 (-16), 1.589 sono guarite (+23) e 267 decedute (0).
Degli attuali 1.539 positivi, 150 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 13 in terapia intensiva (0) – mentre 1.389 (-8) sono in isolamento domiciliare. 

 

Riprende la vita sociale, ritorna la Messa in Chiesa

 

Finora la popolazione era costretta a stare in casa o a vivere alcune restrizioni, oggi vediamo quel che si potrà fare ricordando che la mascherina è ancora obbligo indossarla.
Spostamenti tra regioni e autocertificazione –

A partire da oggi, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Nessun limite dunque a spostamenti nelle seconde case se situate nella regione di residenza. L’autocertificazione resterà per chi voglia spostarsi in altra regione: “Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”, ha chiarito il governo. E resta “il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata”, prosegue il governo.

Amici – Da oggi inoltre- ha affermato il premier G.Conte -“riprende la vita sociale e riprendono gli incontri con gli amici”

 

Nei ristoranti – Distanze tra i clienti ridotta a un metro, uso di mascherina quando ci si alza dal tavolo, stop ai buffet e lista delle prenotazioni conservata per ben 14 giorni. E’ quanto prevede la proposta unitaria che le Regioni. La consumazione al banco è consentita “solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale“.

In spiaggia –

Un metro distanza tra le persone sulle spiagge, anche quelle libere. Stop ai giochi di gruppo in spiaggia, per evitare assembramenti e contagi, ok a racchettoni, surf, nuoto e windsurf. Mentre per “gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti“.

Parrucchieri e centri estetici

E’ il ramo forse più complesso.   Si attende un protocollo di sicurezza da parte della categoria e dalle Regioni.

Nel settore della cura della persona – servizi degli acconciatori, barbieri ed estetisti – sarà consentito l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, bisognerà mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg e potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Bisogna dunque prevedere di “riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. Verrà eliminata la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuoLa categoria ha già richiesto l’utilizzo di spazi esterni come per i Bar e ristoranti

In hotel –

Nelle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo potrà essere rilevata la temperatura corporea e bisognerà garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita.

Le sanzioni per chi viola le regole –

Sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole, aggirandole. E’ scritto nella nota emessa da Palazzo Chigi dopo il Cdm che ha dato il via libera al decreto legge quadro. E che prevede anche lo stop delle attività da 5 a 30 giorni. “Le violazioni delle disposizioni del decreto, o dei decreti e delle ordinanze emanati per darne attuazione – si legge nel comunicato – sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020 n. 19, che prevede il pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo”. “Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Ove necessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, l’autorità procedente può disporre la chiusura provvisoria dell’attività o dell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni, eventualmente da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima”.

 

Oggi i deceduti sono 145 con una decrescita di 18 36 assistiti

Censis,aumenta spesa cittadini e si allungano attese - Medicina ...

 

 Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, , il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 225.435, con un incremento rispetto a ieri di 675 nuovi casi. 
Il numero totale di attualmente positivi è di 68.351, con una decrescita di 1.836 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 762 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 13 pazienti rispetto a ieri.
10.311 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 89 pazienti rispetto a ieri.
57.278 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 145 e portano il totale a 31.908. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 125.176, con un incremento di 2.366 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.430 in Lombardia, 10.239 in Piemonte, 5.656 in Emilia-Romagna, 4.041 in Veneto, 2.802 in Toscana, 2.456 in Liguria, 3.910 nel Lazio, 2.565 nelle Marche, 1.696 in Campania, 2.017 in Puglia, 301 nella Provincia autonoma di Trento, 1.555 in Sicilia, 654 in Friuli Venezia Giulia, 1.422 in Abruzzo, 314 nella Provincia autonoma di Bolzano, 78 in Umbria, 405 in Sardegna, 68 in Valle d’Aosta, 422 in Calabria, 216 in Molise e 104 in Basilicata.

 

Vittime pandemia in Italia 31610. Deceduti 242 pazienti,in Sicilia i contagiati sono 1760

 

 

Il Dipartimento Protezione civile comunica che  altri 242 soggetti ricoverati in terapia intensiva sono morti in Italia per coronavirus. . In totale, le vittime sono 31610. I guariti sono 120205, 4917 in più rispetto a ieri. I casi attualmente positivi sono 72070. In isolamento domiciliare 60470 persone (-4062), mentre 10792 pazienti (-661) sono ricoverati con sintomi e 808 (-47) sono in terapia intensiva.

In Sicilia:- i tamponi effettuati sono stati 112.929 (+1.792 rispetto a ieri), su 101.487 persone: di queste sono risultate positive 3.374 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.760 (-94), 1.351 sono guarite (+102) e 263 decedute (0). Per un errore, ieri, è stato comunicato un decesso in provincia di Palermo, mai avvenuto. Oggi, invece, l’unico morto è nella provincia di Siracusa, quindi il totale dall’inizio dell’epidemia è sempre di 263. Degli attuali 1.760 positivi, 209 pazienti (-6) sono ricoverati – di cui 11 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.551 (-88) sono in isolamento domiciliare

Oggi 262 decessi, l’impennata pesa sulla Lombardia che da sola registra 111 vittime

Secondo i dati forniti dal Dipartimento della Protezione civile, si registrano oggi altri morti  in Italia. Nelle ultime 24 ore, hanno infatti perso la vita 262 persone (ieri le vittime erano state 195), un dato che porta a 31.368 i decessi dall’inizio dell’emergenza. Sul numero dei morti pesa l’impennata della Lombardia dove nelle ultime 24 ore si sono registrate 111 vittime. Continua però a calare il numero delle persone attualmente positive: sono 2.017 in meno rispetto a ieri, per un totale di 76.440.

I ricoverati con sintomi sono 11.453 (-719), i pazienti in terapia intensiva scendono a 855 (-38). In isolamento domiciliare si trovano ancora 64.132 persone. Nelle ultime 24 ore i guariti sono invece aumentati di 2.747 unità, portando il totale a 115.288. Dall’inizio della crisi si sono registrati 223.096 casi totali, in aumento di 992 da ieri. In tutto sono stati eseguiti 2.807.504 tamponi, i casi testati sono 1.820.083.
In Sicilia; i tamponi effettuati sono stati 111.137 (+3.146 rispetto a ieri), su 99.900 persone: di queste sono risultate positive 3.366 (+12), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.854 (-35), 1.249 sono guarite (+46) e 263 decedute (+1).Degli attuali 1.854 positivi, 215 pazienti (-10) sono ricoverati – di cui 12 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.639 (-25) sono in isolamento domiciliare.

Oggi 195 decessi ma scende il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali per coronavirus

Sono 31.106 i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza Covid 19….

Nelle ultime 24 ore si sono registrati 195 decessi. Scende tuttavia  in maniera significativa il numero delle persone attualmente positive: sono 2.809 in meno rispetto a ieri, per un totale di 78.457. I ricoverati con sintomi sono 12.172 (-693), i pazienti in terapia intensiva scendono a 893 (-59). In isolamento domiciliare si trovano ancora 65.392 persone. Nelle ultime 24 ore i guariti sono invece aumentati di 3.502 unità, portando il totale a 112.541.

Dall’inizio della crisi si sono registrati 222.104 casi totali, in aumento di 888 da ieri. In tutto sono stati eseguiti 2.735.628 tamponi, i casi testati sono 1.778.952.
In Sicilia: i tamponi finora  effettuati sono stati 107.991 (+2.974 rispetto a ieri), su 96.860 persone: di queste sono risultate positive 3.354 (+11), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.889 (-22), 1.203 sono guarite (+32) e 262 decedute (+1).Degli attuali 1.889 positivi, 225 pazienti (-24) sono ricoverati – di cui 13 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.664 (+2) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

I deceduti oggi sono 172 con un totale finora di 30.911 per coronavirus.In Sicilia solo 15 pazienti ricoverati in terapia intensiva

Rimini: l'Ospedale si rinnova. Inaugurati i nuovi reparti di ...

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 12 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 221.216, con un incremento rispetto a ieri di 1.402 nuovi casi. La Regione Lombardia ha comunicato che dei nuovi casi conteggiati oggi, 419 sono riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore.

Il numero totale di attualmente positivi è di 81.266, con una decrescita di 1.222 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi 952 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 47 pazienti rispetto a ieri.

12.865 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 674 pazienti rispetto a ieri.

67.449 persone, pari all’83% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 172 e portano il totale a 30.911. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 109.039, con un incremento di 2.452 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.675 in Lombardia, 13.184 in Piemonte, 6.801 in Emilia-Romagna, 5.190 in Veneto, 3.841 in Toscana, 2.779 in Liguria, 4.273 nel Lazio, 3.208 nelle Marche, 1.877 in Campania, 667 nella Provincia autonoma di Trento, 2.421 in Puglia, 1.911 in Sicilia, 801 in Friuli Venezia Giulia, 1.548 in Abruzzo, 437 nella Provincia autonoma di Bolzano, 109 in Umbria, 506 in Sardegna, 104 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 140 in Basilicata e 226 in Molise.

In particolare, in Sicilia dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 105.017 (+1.883 rispetto a ieri), su 94.034 persone: di queste sono risultate positive 3.343 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.911 (-151), 1.171 sono guarite (+151) e 261 decedute (+4).

Degli attuali 1.911 positivi, 249 pazienti (-38) sono ricoverati – di cui 15 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.662 (-113) sono in isolamento domiciliare.

Giornata Mondiale dell’infermiere 2020: SUD LIBERTA’ spiega alcuni segreti della Categoria, eventi e valori dell’infermiere,ponte tra paziente,famiglie e medico

POLIAMBULATORIO DI BELPASSO COME UNA "POLVERIERA" - Sud Libertà

Poliambulatorio di Belpasso: in attività operatrici professionali  laureate con l’equipollenza (   Dottsse Serafina Virgillito –   Mariella Pecorino  – Di Placido  – ) che hanno eseguito” tamponi alla popolazione per il Covid-19

Oggi  12 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’infermiere, che quest’anno è dedicata anche ai 200 anni dalla nascita di Florence Nightignale, fondatrice dell’infermieristca moderna, oltre a essere anche l’Anno mondiale dell’Infermiere. 

12 maggio 2020: che cosa si celebra quest’anno

Una tripla ricorrenza. Il 12 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’infermiere, che quest’anno è dedicata anche ai 200 anni dalla nascita di Florence Nightignale, fondatrice dell’infermieristca moderna. Ma questo è anche il giorno più importante dell’Anno dell’infermiere proclamato dall’OMS. Un po’ di numeri in questo caso sono d’obbligo. Si apprende che ad oggi sono stati circa 12 mila gli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus, 39 i deceduti, di cui 4 suicidi. Sono stati e sono tutt’ora in prima linea negli ospedali per assistere i pazienti accando ai medici, senza orari, troppo spesso senza ricevere adeguate protezioni.

Affermazione del presidente del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea Ivano Dionigi.«L’emergenza Coronavirus ha messo sotto gli occhi di tutti quello che i pazienti da sempre sanno: l’estrema cura che questi professionisti dedicano al proprio lavoro che, tra gli altri valori, ha anche quello di poter essere un ponte diretto tra paziente/famiglia e personale medico. Un canale di comunicazione così importante da poter a buon diritto poter essere considerato parte del percorso terapeutico»..

 

LAUREA : ..Un riconoscimento culturale agli infermieri professionali  che elimina ogni diversità nel sistema sanitario ed affianca in maniera paritaria l’infermiere al medico senza più gerarchia o subordinazione ma con distinzione di compiti e ruoli.

 

A seguito dell’entrata in vigore della legge Gelmini, in particolare l’articolo 17 comma 1 e 2, l’Infermiere Professionale che ha conseguito il “vecchio” diploma, può fregiarsi in tutto e per tutto anche del titolo di “dottore”, essendo tale qualifica accademica espressamente attribuita dal legislatore.

Art. 17 della legge 30 dicembre 2010 n. 240. (Equipollenze)

1. I diplomi delle scuole dirette a fini speciali istituite ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, riconosciuti al termine di un corso di durata triennale, e i diplomi universitari istituiti ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, purche’ della medesima durata, sono equipollenti alle lauree di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.
2. Ai diplomati di cui al comma 1 compete la qualifica accademica di «dottore» prevista per i laureati di cui all’articolo 13, comma 7, del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270.   Vi è da dire che tanti Ordini o Collegi infermieristici hanno omesso di divulgare questo principio nelle Asl  per la concorrenza tra gli infermieri laureati con l’equiparazione di legge e gli infermieri che hanno conseguito il titolo di dottore frequentando il Corso Universitario di Scienze Infermieristiche      Tra gli uni e gli altri   -benchè alcuni  interpretino in maniera faziosa od interessata – non intercorre più alcuna differenza nell’attribuzione del titolo di dottore.  

 Florence Nightingale : “l’infermiere ha un sapere che coinvolge anima,mente ed immaginazione”

L’infermieristica non è semplicemente tecnica, ma un sapere che coinvolge anima, mente e immaginazione”: è forse questa la frase più famosa di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne nata il 12 maggio 1820. Nel 1859 fu pubblicato per la prima volta il suo libro Note sull’assistenza infermieristica: cos’è e cosa non è, un manuale di 76 pagine con appendice di 3 pagine edito da Harrison of Pall Mall, con suggerimenti pratici e motivazionali dedicati agli infermieri.

«Affermazione di  Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi). “La pandemia ci ha insegnato che occorre studiare dati e lavorare su evidenze scientifiche. Sono tutte intuizioni già presenti nel pensiero e nelle opere di Florence, ricordata come colei che ha ridotto la mortalità per malattie dei soldati nella guerra di Crimea dal 47% al 2%. Quello che, per analogia, ci auguriamo possa accadere nell’emergenza Covid-19»

L’omaggio di Banksy alle infermiere, i nuovi supereroi

“Grazie per tutto quello che fate. Spero illumini un po’ il posto, sebbene sia solo in bianco e nero”. È questo il messaggio che il 7 maggio 2020 il celebre street artist Banksy ha donato all’ospedale di Southampton, dedicata alle infermiere e agli infermieri. In bianco e nero, unica nota di colore la croce rossa sul petto dell’infermiera. Il quadro resterà esposto in ospedale fino all’autunno e poi sarà venduto per beneficienza. S’intitola “Game Changer” e rappresenta un bambino che lascia nel cesto dei giocattoli Batman e l’Uomo Ragno per scegliere un nuovo supereroe: un’infermiera con il grembiule della Croce Rossa, la mascherina e un mantello che insieme al braccio alzato ricordano Superman.

“Gli infermieri la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario”

Il riconoscimento del lavoro degli infermieri viene adesso alla luce.  E’ il riconoscimento economico che si deve rivedere perchè ancorato a modelli inadeguati.   Insufficienti le battaglie sindacali della categoria ..Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato che «gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario. Oggi, molti di loro si trovano in prima linea nella battaglia contro Covid-19». Mentre la Chief Nursing Officer  dell’OMS Elizabeth Iro ha aggiunto che «il nostro obiettivo è quello di elevare lo status e il profilo dell’assistenza infermieristica e consentire agli infermieri di prendere il posto che spetta loro nel cuore delle sfide per la salute del XXI secolo».

 

28 milioni di infermieri da proteggere da “…discriminazioni sul posto del lavoro.”

Affermazione della Chief Nursing Officer dell’OMS Elizabeth IroCi sono quasi 28 milioni di infermieri in tutto il mondo che rappresentano quasi il 60% degli operatori sanitari. Sono la spina dorsale del sistema sanitario. Ma c’è bisogno di altri 6 milioni di infermieri a livello globale. Il mio invito va a governi, responsabili politici, datori di lavoro e autorità di regolamentazione: bisogna coordinare le azioni. Il sostegno a livelli di personale adeguati, la Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono essere azioni prioritari e rafforzate. Inoltre, devono essere sviluppate politiche per proteggere gli infermieri da molestie, violenza e discriminazione sul posto di lavoro»

 

Tutti gli eventi da seguire e alti meriti della FNOPI

Sono tante le iniziative previste per Giornata Mondiale dell’infermiere 2020L’Ambasciata del Regno Unito, alle 20.30, proietterà sulla facciata dell’Istituto Spallanzani di Roma immagini dedicate agli infermieri (evento in diretta sulla pagina Facebook UKinItaly).
Alle 16, il Teatro Nazionale di Roma porterà sul web le storie vere di chi si prende cura di noi in momenti e condizioni di fragilità, con “L’arte di curare e di raccontare”. L’associazione “Made in Jail” offrirà una t-shirt realizzata dai detenuti allo scopo di finanziare, con parte del ricavato, il Fondo di solidarietà attivato dalla Fnopi.
Il sindaco del Comune di Zerfaliu ha reso noto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Oristano la volontà di conferire alla FNOPI la Cittadinanza Onoraria per “gli alti meriti acquisiti in relazione all’impegno costantemente profuso nell’esercizio del proprio mandato e in particolare in questa crisi derivata dalla diffusione del Covid19.”

Il codice deontologico degli infermieri

. Il 21 giugno 2019 è stato presentato ufficialmente il nuovo Codice deontologico degli infermieri, che ora dovrà essere adeguato alla nuova epidemiologia. Ma i concetti chiave dal punto di vista deontologico che rappresentano il percorso dei 450mila infermieri presenti in Italia si può articolare in un decalogo:

  1. L’infermiere è agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita.
  2. Il tempo di relazione (dell’infermiere) è tempo di cura.
  3. L’infermiere riconosce che la contenzione non è un atto terapeutico.
  4. L’infermiere non si sostituisce da altre figure professionali.
  5. L’infermiere ha una posizione di protezione dei confronti del cittadino assistito.
  6. L’infermiere presta particolare attenzione alla cura del dolore e al fine vita.
  7. L’infermiere ha libertà di coscienza.
  8. L’infermiere utilizza mezzi informatici e social media, per comunicare in modo scientifico ed etico, ricercando il dialogo e il confronto.
  9. L’infermiere cura la propria persona e il decoro personale.
  10. L’infermiere non svolge attività di natura consulenziale e peritale se non è in effettivo possesso delle specifiche competenze.