Ancora vittime: 70 in data odierna Ricoveri in terapia intensiva: 489 persone

Altri 70 morti in Italia per coronavirus.Dati forniti dalla Protezione civile. In totale le vittime dall’inizio dell’emergenza sono 33.142, Il numero complessivo dei dimessi e guariti dal coronavirus sale invece a 150.604, con un incremento di 3.503 persone rispetto a ieri. In terapia intensiva sono ricoverate 489 persone: per la prima volta dal 6 marzo, si scende sotto la soglia di 500.

Sono 7.379 le persone ricoverate con sintomi, con un decremento di 350 pazienti rispetto a ieri e 40.118 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I casi attualmente positivi nel complesso sono 47.986.

Scende ancora il numero dei pazienti in ospedale. Oggi 78 le vittime da coronavirus

Decessi: sono 78 i morti in Italia per nelle ultime 24 ore. Sale così a 32.955 il totale dei decessi, ma continua a calare il numero dei contagiati e dei pazienti in ospedale. I dati sono ritualmente forniti dal Dipartimento alla Protezione civile. 

I ricoverati con sintomi sono 218 in meno rispetto a ieri, per un totale di 7.917. Altre 20 persone nelle ultime 24 ore sono uscite dai reparti di terapia intensiva, dove si trovano ancora 521 pazienti, mentre sono 44.504 (-2.070) le persone in isolamento domiciliare. In diminuzione anche il numero degli attualmente positivi (52.942, -2.358).
In aumento, invece, il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza: sono 144.658 (+2.677). I casi totali sono 230.555 (+397). In tutto sono stati eseguiti 3.539.927 tamponi, i casi testati sono 2.253.252.

Anche chi è guarito da coronavirus – affermano gli studiosi- avrebbe i polmoni a rischio per 6 mesi..

 

Novità dalla Medicina ufficiale nel settore Coronavirus. Chi è stato colpito dal Covid -I9  avrebbe i polmoni a rischio per almeno 6 mesi dopo essere guariti , mentre il 30% dei pazienti avrà problemi respiratori cronici.

 

Varese - terapia intensiva Covid - foto di Maurizio Borserini

Secondo gli esperti, infatti, l’infezione potrebbe lasciare strascichi a lungo termine sulla funzionalità respiratoria e talvolta comprometterla in modo irreversibile, soprattutto nei pazienti usciti dalla terapia intensiva. E’ il preoccupante scenario che arriva dal convegno digitale della Società italiana di pneumologia (Sip), durante il quale sono stati messi a confronto i primi dati di follow-up raccolti nel nostro Paese e dai medici cinesi con gli esiti di pazienti colpiti da Sars nel 2003.

Da questo confronto emerge che l’infezione polmonare da coronavirus può lasciare un’eredità cronica sulla funzionalità respiratoria: si stima che in media in un adulto possano servire da 6 a 12 mesi per il recupero funzionale, che per alcuni però potrebbe non essere completo. Dopo la polmonite da Covid-19 potrebbero perciò essere frequenti alterazioni permanenti della funzione respiratoria, ma soprattutto segni diffusi di fibrosi polmonare: il tessuto respiratorio colpito dall’infezione perde le proprie caratteristiche e la propria struttura normale, diventando rigido e poco funzionale, comportando sintomi cronici e necessità, in alcuni pazienti, di ossigenoterapia domiciliare. La fibrosi polmonare potrebbe diventare perciò il pericolo di domani per molti sopravvissuti a Covid-19 e rendere necessario sperimentare nuovi approcci terapeutici come i trattamenti con cellule staminali mesenchimali.

Non abbiamo al momento dati certi sulle conseguenze a lungo termine da polmonite da Covid-19. E’ trascorso ancora troppo poco tempo dall’inizio dell’epidemia a Wuhan, dove tutto è cominciato – spiega Luca Richeldi, membro del Comitato tecnico e scientifico per l’emergenza coronavirus, presidente della Sip e direttore del Dipartimento di Pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma -. Tuttavia le prime osservazioni rispecchiano da vicino i risultati di studi di follow-up realizzati in Cina a seguito della polmonite da Sars del 2003, molto simile a quella da Covid-19, confermando il sospetto che anche Covid-19 possa comportare danni polmonari che non scompaiono alla risoluzione della polmonite”.

“In molti pazienti Covid-19 che sono stati ricoverati o intubati – riferisce Richeldi – osserviamo dopo la dimissione difficoltà respiratorie che potrebbero protrarsi per molti mesi dopo la risoluzione dell’infezione, e i dati raccolti in passato sui pazienti con Sars mostrano che i sopravvissuti a 6 mesi di distanza avevano ancora anomalie polmonari ben visibili alle radiografie toraciche e alterazioni restrittive della funzionalità respiratoria, come una minor capacità respiratoria, un minor volume polmonare, una scarsa forza dei muscoli respiratori e soprattutto una minor resistenza allo sforzo, con una diminuzione netta della distanza percorsa in 6 minuti di cammino. Ma, soprattutto – precisa l’esperto – il 30% dei pazienti guariti mostrava segni diffusi di fibrosi polmonare, cioè grosse cicatrici sul polmone, con una compromissione respiratoria irreversibile: in pratica, potevano sorgere problemi respiratori anche dopo una semplice passeggiata”.

Questi problemi- spiegano altri studiosi-  si sono verificati anche in pazienti giovani, con un’incidenza variabile dal 30 fino al 75% dei casi valutati – – E i primi dati riferiti dai medici cinesi su Covid-19 e i nostri dati osservazionali parlano di molti pazienti sopravvissuti nei quali viene diagnosticata proprio una fibrosi polmonare, ovvero una situazione in cui parti di tessuto dell’organo sono sostituite da tessuto cicatriziale non più funzionale”.

“Reliquati polmonari purtroppo ci sono,-avvertono gli esperti – per questo avremo una nuova categoria di pazienti con cicatrici fibrotiche a livello polmonare da Covid con insufficienza respirtatoria, che rappresenterà certamente un nuovo problema sanitario”…

Al Policlinico Gemelli di Roma è stato attivato Day hospital post-Covid. E “a Pavia un ambulatorio post-Covid, dedicato ai pazienti dimessi dal San Matteo è attivo dal 27 aprile scorso – aggiunge Corsico – In accordo con le linee guida della British Thoracic Society Guidance on Respiratory ‘Follow Up of Patients with a Clinico-Radiological Diagnosis of Covid-19 Pneumonia’, i pazienti vengono sottoposti a esame radiografico del torace, prove di funzionalità respiratoria, test del cammino di 6 minuti, ecografia toracica e cardiaca e, se necessario, a Tac toracica per indagare la presenza di una pneumopatia interstiziale diffusa o di una embolia polmonare. I dati preliminari – conclude – sembrano confermare le prime osservazioni cinesi su Covid-19: diversi pazienti dimessi, purtroppo, presentano ancora insufficienza respiratoria cronica, esiti fibrotici e bolle distrofiche. Appare necessario attivare i programmi di riabilitazione polmonare”.

Disco verde agli Assistenti civici o gli “Sceriffi della movida” privi di funzioni di polizia

 

Palermo, viaggio nella movida a Palermo. Ecco cosa c'è da fare ...

Palermo -Movida  (Chi indossa le mascherine?)

Disco verde alla richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato, con finalità di mera utilità e solidarietà sociale, anche attraverso la rete del Terzo Settore”.

Il comunicato  arriva dalla presidenza del Consiglio al termine della riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia e Nunzia Catalfo sul progetto degli assistenti civici che non avranno funzioni di polizia.  Saranno definiti “gli Sceriffi della movida” e, probabilmente saranno inevitabilmente coinvolti in zuffe.Potranno chiamare le forze dell’Ordine.

L’idea da definire nei dettagli nelle prossime ore con il supporto del Dipartimento alla Protezione civile, , chiariscono fonti di Palazzo Chigi, “si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri.

Questi soggetti volontari- forse arruolati o selezionati tra i fruitori del Reddito della cittadinanza -non saranno ‘incaricati di pubblico servizio’ e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia“.

Scende il numero dei malati, i ricoverati con sintomi sono finoggi 8.185

Sono 92 le persone che ,secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, in Lombardia (dove ieri non erano stati comunicati decessi)nelle ultime 24 ore hanno perso la vita per coronavirus.      Oggi si registrano altre 34 vittime. Sale così a 32.877 il totale dei morti nel Paese dall’inizio dell’emergenza Covid.

Scende ancora  il numero dei malati e dei pazienti in ospedale. I ricoverati con sintomi sono 8.185, con una decrescita di 428 unità rispetto a ieri. Cala anche il numero dei pazienti in terapia intensiva (541, -12) e delle persone che si trovano in isolamento domiciliare (46.574, -854).
Gli attualmente positivi sono diminuiti di 1.294 unità nelle ultime 24 ore, per un totale di 55.300. I guariti sono invece aumentati di 1.502 da ieri e in tutto sono 141.981. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 230.158 (+300). In tutto sono stati eseguiti 3.482.253 tamponi, i casi testati sono 2.219.308.

Oggi incremento di 531 nuovi casi, deceduti 50 ma la Lombardia non ha fornito il dato sui decessi

 

Ospedale di Alessandria: attivo il nuovo blocco operatorio

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 229.858, con un incremento rispetto a ieri di 531 nuovi casi. 
Il numero totale di attualmente positivi è di 56.594, con una decrescita di 1.158 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 553 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 19 pazienti rispetto a ieri.
8.613 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 82 pazienti rispetto a ieri.
47.428 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 50 e portano il totale a 32.785. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 140.479, con un incremento di 1.639 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.614 in Lombardia, 7.703 in Piemonte, 4.457 in Emilia-Romagna, 2.660 in Veneto, 1.700 in Toscana, 1.624 in Liguria, 3.569 nel Lazio, 1.692 nelle Marche, 1.268 in Campania, 1.793 in Puglia, 535 nella Provincia autonoma di Trento, 1.453 in Sicilia, 412 in Friuli Venezia Giulia, 1.092 in Abruzzo, 195 nella Provincia autonoma di Bolzano, 53 in Umbria, 245 in Sardegna, 32 in Valle d’Aosta, 275 in Calabria, 183 in Molise e 39 in Basilicata.

* Si  apprende che la Regione Lombardia non ha aggiornato il dato odierno sui decessi.

 

Coronavirus: quattro regioni tra cui la Sicilia registrano oggi zero contagi. Nel resto del Paese decedute 119 persone

 

 

 

Oggi sappiamo che il totale delle vittime salea 32.735,tenuto conto delle 119 persone decedute oggi. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione di Covid-19 sul nostro territorio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 229.327, con un incremento rispetto a ieri di 669 nuovi casi.

Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 138.840, con un incremento di 2.120 persone rispetto a ieri. Le persone ancora malate sono 57.752, 1.570 in meno di ieri. Tra gli attualmente positivi, 572 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri; 8.695 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 262 pazienti rispetto a ieri, mentre 48.485 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Oggi altra novità positiva: -quattro regioni e Bolzano fanno registrare oggi zero contagi: si tratta di Calabria, Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.630 in Lombardia, 8.025 in Piemonte, 4.570 in Emilia-Romagna, 2.841 in Veneto, 1.766 in Toscana, 1.734 in Liguria, 3.581 nel Lazio, 1.713 nelle Marche, 1.273 in Campania, 1.805 in Puglia, 565 nella Provincia autonoma di Trento, 1.512 in Sicilia, 459 in Friuli Venezia Giulia, 1.168 in Abruzzo, 214 nella Provincia autonoma di Bolzano, 56 in Umbria, 287 in Sardegna, 35 in Valle d’Aosta, 288 in Calabria, 189 in Molise e 41 in Basilicata.

 

Sale il numero dei dimessi , rispetto a ieri i deceduti sono 156 con totale complessivo finora di 32.486

A Napoli reparto ospedaliero chiude per la festa del primario ...

 

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, informa il Dipartimento della Protezione civile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 228.006, con un incremento rispetto a ieri di 642 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 60.960, con una decrescita di 1.792 assistiti rispetto a ieri.  Tra gli attualmente positivi, 640 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 36 pazienti rispetto a ieri.  9.269 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 355 pazienti rispetto a ieri.     51.051 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 156 e portano il totale a 32.486. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 134.560, con un incremento di 2.278 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 26.715 in Lombardia, 8.710 in Piemonte, 4.926 in Emilia-Romagna, 3.286 in Veneto, 1.877 in Toscana, 2.075 in Liguria, 3.637 nel Lazio, 1.832 nelle Marche, 1.373 in Campania, 1.839 in Puglia, 66 nella Provincia autonoma di Trento, 1.522 in Sicilia, 578 in Friuli Venezia Giulia, 1.272 in Abruzzo, 250 nella Provincia autonoma di Bolzano, 61 in Umbria, 318 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 326 in Calabria, 194 in Molise e 60 in Basilicata.

FESTA DI S.RITA, 22 MAGGIO: LA SANTA DELL’IMPOSSIBILE,PERCHE’ CON LA SUA “INTERCESSIONE” RENDA POSSIBILE OGNI GIUSTA RICHIESTA

 

 

Non solo rose

     Cari fedeli,

quest’anno la solennità di S. Rita per i motivi  del Corona virus (Covid 19)  verrà celebrata in modo inconsueto, come ci permetteranno le Pubbliche Autorità,

     Celebrare la festa di S. Rita non è soltanto religiosità esteriore, devozionismo, la voglia di portare a casa un talismano portafortuna e scaccia guai (le rose) o di offrire dei ceri. Dentro a questi gesti c’é la fiducia di affidare la propria vita, con tutti i problemi e le diverse difficoltà che questa comporta, alla “Santa degli impossibili”, perché con la sua intercessione, il Signore renda possibile ogni nostro buona richiesta.

“Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò” dice Gesù. Sono tanti coloro che per gravi problemi di salute sostano davanti alla statua di S. Rita per chiedere la guarigione o altre grazie.

     La vicinanza a Cristo è il vero modo di affrontare certe difficoltà della vita stando legati a Lui. Ricorrere a S. Rita è impegnarsi a imitare la sua vita nelle diverse situazioni della propria esistenza.

     L’esemplarità di Rita è valida per tutti: giovani, sposi, padri e madri, vedovi, religiosi, sofferenti. Ognuno può rispecchiarsi  in lei per vivere cristianamente il trascorrere dei propri giorni. La possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione e dell’Eucaristia diventa già un inizio di vera conversione per una rinascita della fede. Trasformiamo i ceri o i fiori in veri doni offerti per i poveri o in cibo per tante famiglie bisognose: la carità è la testimonianza più eccellente che ci hanno dato i santi. 

                                             padre Gianni                                                                                                                     

   

Santuario S. Rita in S. Agostino

via Vittorio Emanuele, 318  –  95124 Catania

 

Insieme  in  chiesa

 

MAGGIO 2020

 

S. Messa          ore    9,30  festivo

18       feriale

 

Ogni giorno     ore  17,15   Recita del Rosario

17,45   Recita dei Vespri

18        S. Messa

 

Ogni martedì           18,30  Incontro biblico

Ogni giovedì             9,30  S. Messa in devozione a S. Rita

1° giovedì               17       Adorazione eucaristica

2° sabato                 19       Incontro agostiniano

 

 

 

Maggio

  1 Venerdì S. Giuseppe lavoratore     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  2 Sabato S. Atanasio vescovo     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  3 Domenica 4a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
  4 Lunedì S. Berillo vescovo     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  5 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  6 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  7 Giovedì 14 o Giovedì S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  8 Venerdì Maria Madre della Chiesa     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  9 Sabato       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
10 Domenica 5a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
11 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
12 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
13 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
14 Giovedì S.Mattia ap. 15 o Giovedì S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
15 Venerdì       17 Celeb. spina di S.R. 18       S. Messa  
16 Sabato       17,15 Rinn.prom.battes. 18       S. Messa  
17 Domenica 6a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa Benedizione  famiglie    
18 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa per tutti i defunti
19 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa e Unzione degli Infermi
20 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Preghiere a S. Rita; varie categorie
21 Giovedì Transito di S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Transito  S. Rita 18       S. Messa  
22 Venerdì S. Rita SS. Messe ??????      
23 Sabato   9,15 Lodi 9,30 S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
24 Domenica Ascensione del Signore 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
25 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
26 Martedì S. Filippo Neri     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
27 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
28 Giovedì Pellegrinaggio a Mompileri 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
29 Venerdì 8a  di S. Rita 9,15 Lodi 9,30 S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Dedicazione del Santuario
30 Sabato       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Veglia Pentecoste (Cattedrale)
31 Domenica PENTECOSTE 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      

La chiesa rimane aperta negli orari consueti ma senza nessuna celebrazione liturgica (al momento della comunicazione della Chiesa catanese visto che con le recenti disposizioni governative si rende possibile celebrare la S.Messa  n.d.r.)

Scende ancora il numero delle persone ricoverate. Oggi 161 decessi

 

Sono più confortanti i dati trasmessi dal Dipartimento della Protezione civile.Sono 161 i morti per Coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 32.330 decessi dall’inizio dell’emergenza. . Scende ancora il numero delle persone ricoverate con sintomi, in tutto 9.624 con una diminuzione di 367 unità rispetto a ieri.

In terapia intensiva si trovano 676 pazienti (-40), in isolamento domiciliare 52.452 persone. In calo anche gli attualmente positivi (62.752, -2.377), mentre aumentano i guariti (132.282, +2.881).

I casi totali dall’inizio della crisi sono 227.364, in aumento di 665 da ieri. In tutto sono stati eseguiti 3.171.719 tamponi, i casi testati sono 2.038.216.
In Sicilia: i tamponi effettuati sono stati 123.573 (+1.533 rispetto a ieri), su 110.205 persone: di queste sono risultate positive 3.411 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.523 (-1), 1.620 sono guarite (+9) e 268 decedute (0). Degli attuali 1.523 positivi, 129 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 11 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.394 (+7) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.