Stop alle udienze ,rafforzamento ed assunzioni- del sistema sanitario- Non regge in Sicilia il rapporto posti letto con la popolazione

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Si fermano le udienze fino al 31 maggio e potenziamento del sistema sanitario per fronteggiare l’epidemia di coronavirus che finora ha provocato 197 morti e 3.916 contagiati. Le cifre tendono a salire e si accrescono le preoccupazioni per la mancanza di posti di terapia intensiva.Spazi e personale.L’ansia maggiore nasce in regioni come la Sicilia dove il rapporto di posti letto non è proporzionato al numero degli abitanti residenti. E il virus non conosce confini, viaggia da nord a sud con una velocità impressionante.

Lo dimostra il caso registrato a Catania dello  studente di 25 anni della Facoltà di Agraria  risultato positivo al test per il coronavirus. Il giovane che vive a Misterbianco con la sua famiglia probabilmente sarà stato contagiato da uno dei tre professori risultati positivi dopo avere partecipato ad un convegno a Udine.     Adesso periodo di quarantena per l’intero nucleo familiare tra cui c’è la sua mamma che è una dipendente del comune di Misterbianco sciolto-si sa-per mafia e retto da una commissione prefettizia .

Queste le misure varate nella notte dal Consiglio dei ministri.

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Tra le novità del decreto è previsto  l’acquisto da parte delle Protezione civile di cinquemila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori. Prevista anche la possibilità per la Protezione civile di requisire anche a privati presidi sanitari o medico chirurgici, beni mobili ma anche immobili per l’assistenza e l’ospitalità dei contagiati. Al proprietario verrà “corrisposta una somma di denaro a titolo di indennità di requisizione”.

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Terapia intensiva

  Problema giustizia:  è previsto un ponte di sospensione feriale di 15 giorni, per ‘traghettare’ i tribunali e le procure verso le nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19. La stretta sugli uffici giudiziari fino al 31 maggio salvo diverse disposizioni in corso. Il decreto stabilisce infatti “la previsione del rinvio delle udienze a data successiva al 31 maggio 2020 nei procedimenti civili e penali”, con una serie di eccezioni specificate. Saranno inoltre ridotti gli orari di apertura al pubblico degli uffici giudiziari, fino a prevedere la sospensione dell’attività di apertura. Il decreto prevede ” sospensione dell’attività di apertura al pubblico”, la limitazione dell’accesso agli uffici giudiziari ai soli soggetti che debbono svolgervi attività urgenti” e “la limitazione dell’orario di apertura al pubblico degli uffici …….”

Assunzioni  personale sanitario. “Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, al medico iscritto al corso di formazione in medicina generale è consentita l’instaurazione di rapporto convenzionale a tempo determinato con il servizio sanitario nazionale”. “Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – si legge nella bozza – i laureati in medicina e chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionale ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica e della guardia medica turistica e occupati fino alla fine della durata dello stato di emergenza. In caso di assunzione di incarico provvisorio che comporti una assegnazione di un numero di assistiti superiore a 650, l’erogazione della borsa di studio è sospesa”.

Conferimenti incarichi a specializzandi e pensionati medici– “Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, fino al perdurare dello stato di emergenza, possono conferire, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a 6 mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza a infermieri, operatori socio sanitari e a medici specialisti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato respiratorio, malattie infettive e tropicali, medicina d’emergenza urgenza, medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare, radiodiagnostica, igiene e medicina preventiva e specializzazioni equipollenti nonché a medici specializzandi, iscritti all’ultimo e al penultimo anno di corso delle medesime scuole di specializzazione”. Le misure sono previste “al fine di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza nonché per assicurare sull’intero territorio nazionale un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub intensiva necessari alla cura dei pazienti affetti dal predetto virus”. Per rafforzare il Ssn, “verificata l’impossibilità di assumere personale”, si potrà anche “conferire incarichi di lavoro autonomo, con durata non superiore ai 6 mesi, e comunque entro il termine dello stato di emergenza, a personale medico e a personale infermieristico, collocato in quiescenza, anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo”.

Attivazione aree temporanee sanitarie – Abbiamo imparato a conoscere le tensostrutture per il pre-triage dei pazienti con sintomi sospetti di Covid-19. Ora nella bozza di decreto legge per il potenziamento del Servizio sanitario, sono previste misure ad hoc per permettere a regioni e province autonome di “attivare, anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza”. I requisiti di accreditamento “non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza”. Le opere edilizie strettamente necessarie a rendere le strutture idonee all’accoglienza e alla assistenza “possono essere eseguite in deroga alle disposizioni di cui al d.P.R. n. 380 del 2001, delle leggi regionali, dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi locali. I lavori possono essere iniziati contestualmente alla presentazione della istanza o della denunzia di inizio di attività presso il Comune competente. La disposizione si applica anche agli ospedali, ai policlinici universitari, agli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, alle strutture accreditate ed autorizzate”.

Disco rosso o rinvio a ricoveri e prestazioni differibili – Stop a ricoveri e prestazioni ambulatoriali non urgenti, per non sovraccaricare il servizio sanitario nazionale alle prese con l’emergenza coronavirus. “Al fine di impiegare il personale sanitario delle strutture pubbliche o private prioritariamente nella gestione dell’emergenza – si legge – le regioni e le province autonome possono rimodulare o sospendere le attività di ricovero e ambulatoriali differibili e non urgenti, ivi incluse quelle erogate in regime di libera professione intramuraria”.

Aumento borse di studio per specializzandi – Nuove forze per il Servizio sanitario nazionale, grazie ad un aumento delle borse per gli specializzandi. “Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici di cui all’articolo 37 del decreto legislativo 17 agosto 1999 n. 368, è autorizzata l’ulteriore spesa di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024”.

Potere dei Prefetti-  Alberghi potranno essere requisiti – Si potranno requisire anche gli alberghi per ospitare persone in quarantena per Covid-19. La bozza, in possesso dell’Adnkronos Salute, stabilisce infatti che “il Prefetto territorialmente competente, sentito il Dipartimento di prevenzione territorialmente competente, può requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare laddove non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

Mascherine e dispositivi  – “Al fine di assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato, in relazione alla inadeguata disponibilità degli stessi nel periodo di emergenza Covid-19, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa – Invitalia spa è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi”. Per l’attuazione di queste misure “è autorizzata – si legge nella bozza – a favore di Invitalia spa la spesa di 50 milioni di euro”. Invitalia, entro 5 giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione, d’intesa con il Dipartimento della protezione civile, definisce e attiva la misura di cui al comma 1, nonché specifiche disposizioni per assicurare la gestione della stessa. La bozza prevede anche misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici.

Potenziamento personale Ministero della Salute – “Il ministero della Salute è autorizzato ad assumere 40 unità di dirigenti sanitari medici, 18 unità di dirigenti sanitari veterinari e 29 unità di personale non dirigenziale”. E “per far fronte agli oneri è autorizzata la spesa di euro 4.304.000 per l’anno 2020 e di euro 8.608.000 a decorrere dall’anno 2021”. Il personale sarà “da destinare agli uffici periferici dislocati nelle Regioni Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emila Romagna, mediante corrispondente aumento dei posti previsti nelle procedure concorsuali”, recita il testo. “Per le medesime finalità, il ministero della Salute è altresì autorizzato ad assumere, su base regionale, 30 unità di personale non dirigenziale, con il profilo professionale di funzionario amministrativo mediante mobilità volontaria o utilizzo di idonei in graduatorie concorsuali in vigore presso le amministrazioni pubbliche. La dotazione organica del ministero della Salute è corrispondentemente incrementata di 58 unità di dirigenti sanitari e di 59 unità di personale non dirigenziale appartenente all’area III“.

Disco verde a contratti privati – “Le Regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e le aziende sanitarie sono autorizzate a stipulare contratti con strutture private non accreditate, purché autorizzate”.

La Regione che non attua le misure previste sarà commissariata – Saranno commissariate le Regioni inadempienti nella risposta all’emergenza da coronavirus, che non attueranno cioè le misure previste per il potenziamento dell’assistenza sanitaria sul territorio. “In caso di mancata attuazione da parte delle Regioni delle misure di cui al presente capo – si legge nel testo – il presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentito il ministro per gli Affari regionali e autonomie, diffida la Regione a provvedere entro 10 giorni. Ove la Regione non adempia il presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentito il ministro per gli Affari regionali e autonomie, nomina un commissario ad acta, anche nella persona del Capo della protezione civile”.

 

ALTRA STRETTA DI CONTE -CHIUSURA DI CINEMA E TEATRI- PER COMBATTERE IL VIRUS COVID-19

   Ieri il premier Conte aveva diffuso un video, ripreso da quasi tutti i media, con importanti comunicazioni sui comportamenti da adottare nei confronti del virus che  sta inginocchiando l’intero pianeta.  Aveva riferito della necessità di chiudere scuole ed Università ,per un breve periodo, supportato da un approfondimento scientifico di un comitato di esperti.     Consapevole tuttavia che questo virus, allarme o non allarme, continua la sua corsa inarrestabile con una lunga scia di morti, dopo la sospensione dell’attività didattica Conte realizza una altra stretta su su cinema e teatri, alle limitazioni per le visite ai parenti in ospedale

Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha firmato così un nuovo Decreto per il l contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus  Lo riportiamo così come è stato studiato e pubblicato dal presidente del consiglio.

ART. 1 (Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa.

e) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

f) fermo restando quanto previsto dalla lettera d), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell’8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

g) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;

h) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico;

i) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni.

l) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

m) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

n) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;

o) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

p) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai soggetti provenienti dai comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, sino al termine dello stato di emergenza.

ART. 2 (Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale)

1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure:

a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;

b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d);

c) nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1;

d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali;

e) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;

f) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani;

g) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro, di cui all’allegato 1, lettera d).

h) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;

i) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.

2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera i), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:

a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;

b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;

c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 2020 0000716 del 25 febbraio 2020);

d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.

3. L’operatore di sanità pubblica deve inoltre:

a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;

b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;

c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).

4. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:

a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione;

b) divieto di contatti sociali;

c) divieto di spostamenti e viaggi; d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.

5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:

a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;

b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi;

c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.

6. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni.

7. Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’allegato 1.

ART. 3 (Monitoraggio delle misure)

1. Il Prefetto territorialmente competente monitora l’attuazione delle misure previste dal presente decreto da parte delle amministrazioni competenti.

ART. 4 (Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data di adozione del medesimo e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.

2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti gli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020.

3. Restano ferme le misure previste dagli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni. Nei territori indicati negli allegati 1, 2 e 3 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, le misure di cui al presente decreto, ove più restrittive, si applicano comunque cumulativamente con ogni altra misura prevista dai predetti articoli 1 e 2.

4. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

All’allegato 1, il Dpcm ribadisce le ‘Misure igienico-sanitarie’:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) evitare abbracci e strette di mano;

d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;

g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

 

Comunicazioni di Conte: “L’avanzamento del virus ci costringe a chiudere Scuole ed Università fino al 15 Marzo”

Alcune importanti comunicazioni per voi

Slået op af Giuseppe Conte i Onsdag den 4. marts 2020

 

In questo momento siamo concentrati per adottare tutte le misure per ottenere un effetto di contenimento o di ritardo di diffusione del virus. Abbiamo strutture ospedaliere e un sistema sanitario che, per quanto efficiente ed eccellente, rischia di andare in sovraccarico. Non possiamo potenziarlo in breve tempo”. Il premier Giuseppe Conte si esprime così, in conferenza stampa, per spiegare la chiusura di scuole e università fino al 15 marzo.

      CONTE :” ABBIAMO CHIESTO UN PARERE ESPERTO AL PROF. BRUSAFERRO..”

“Questa mattina ci siamo riuniti con tutti i ministri, non era formalmente un consiglio dei ministri. Ci siamo riuniti per valutare l’emergenza sanitaria e ho chiesto anche la presenza del professor Brusaferro, presidente dell’Iss. Il professore ci ha aiutato a valutare la situazione attuale epidemiologica, qual è l’andamento del contagio e ci ha fornito una serie di valutazioni tecniche. E’ stato utile per un aggiornamento a tutto campo per tutti i ministri”.

In tarda mattinata, è trapelata la notizia della chiusura delle scuole. L’ufficialità, dopo alcune ore di incertezza, è arrivata nel tardo pomeriggio. “Noi abbiamo fatto della trasparenza e della verità la nostra regola d’azione. Un’ampia parte dello scambio informativo è stato dedicato a scuole e università. L’orientamento del consiglio è stato quello, in maniera prudenziale, di disporre la chiusura delle scuole.
Però, ci siamo detti, demandiamo al professor Brusaferro di ritirarsi con il comitato tecnico-scientifico per un approfondimento specifico sul punto delle scuole. Ecco perché abbiamo impiegato un po’ di tempo. La notizia che è stata anticipata è stata completamente improvvida, non ci eravamo lasciati con la decisione finale, avevamo chiesto un approfondimento al professor Brusaferro. Ci è arrivata da poco la valutazione tecnico-scientifica. In base agli elementi sin qui acquisiti, abbiamo ritenuto di disporre l’interruzione delle attività didattiche fino al 15 di questo mese. Nel frattempo il comitato tecnico-scientifico valuterà l’evoluzione di questa crisi”, dice il premier.

  

Salgono a 52 le persone colpite dal coronavirus, altri casi in Sicilia

 

PALERMO –

Crescono i casi di coronavirus a Catania.  Sono stati segnalati altre casi oggi a Catania (due) e a Palermo, i tamponi risultati positivi sono stati trasferiti  dal dipartimento competente della  Regione siciliana all’Istituto superiore di sanità per l’eventuale autenticità.. I tre nuovi casi si aggiungono ai 7 comunicati un’ora fa dal dipartimento di Protezione civile nazionale. 

Il  commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Borrelli afferma che sono 52 le persone decedute finora in Italia: “Con le 18 persone morte oggi, 15 in Lombardia e 3 in Emilia Romagna, il numero delle vittime  continua a salire2″,ma se vediamo il rapporto abbiamo 66 persone guarite. Così il totale dei guariti da coronavirus sale a 149”.

 

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Angelo Borrelli

“Il totale delle persone ancora malate di coronavirus è di 1.835, un incremento di 258 rispetto a ieri sera“, ha spiegato ancora il commissario straordinario per l’emergenza .. “Quello che è confortante è che il 50% dei 258 è di persone asintomatiche o in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e il 10% è in terapia intensiva”. “I tamponi effettuati finora – ha aggiunto Borrelli – sono oltre 23mila” e in particolare 23.345. I casi confermati dall’Istituto superiore di sanità “sono 668”, mentre le regioni che vedono il maggior numero di contagiati sono “la Lombardia con 1077 persone positive e in cura, in Emilia Romagna 324 e Veneto 271”. Al momento, ha spiegato il commissario, “non ci sono criticità nelle terapie intensive”.

 

 

Dall’Oms, Tedros Adhanom: “Rischio coronavirus ora è più alto a livello globale”

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra comunica il livello di contagio nel mondo molto alto.. Finora il rischio era molto alto solo in Cina.

Tedros, 54 anni,  prima di approdare all’Oms, ricorderemo,è stato ministro della Salute (dal 2005 al 2012) e ministro degli Affari esteri (2012-2016) per il suo Paese. È stato inoltre membro dirigente di diverse organizzazioni per la lotta all’ Aids, alla tubercolosi e alla malaria.

“Come ministro della Sanità in Etiopia –  il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus ha condotto uno sforzo globale di riforma del sistema sanitario nazionale, occupandosi dell’espansione dell’infrastruttura sanitaria del Paese, creando 3.500 centri e 16mila presidi sanitari; ha ampliato la forza lavoro in ambito sanitario con 38mila addetti e ha avviato meccanismi di finanziamento per espandere la copertura assicurativa sanitaria. 

“Seguiamo costantemente con i nostri epidemiologi-afferma Tedros Adhhanom- lo sviluppo di questa epidemia e abbiamo ora modificato la nostra valutazione del rischio di diffusione e di impatto di da alto a molto alto a livello globale“.

“Da ieri – ha spiegato il direttore generale dell’Oms – 5 Paesi hanno riportato i loro primi casi di Covid-19. Tutti questi casi hanno legami con l’Italia“. Quanto alla Cina, “nelle ultime 24 ore ha riportato 329 nuovi casi di Covid-19, il numero più basso in oltre un mese. Alle 6 di questa mattina, i casi riportati dalla Cina all’Oms sono 78.959, incluse 2.791 morti. Al di fuori dalla Cina, ci sono ora 4.351 casi in 49 Paesi e 67 morti”.

Tedros Adhanom Ghebreyesus ha avvertito che “non bisogna fare retorica, nessun Paese è responsabile di un’epidemia, nemmeno gli animali hanno colpa se diffondono un virus. Bisogna fare attenzione al linguaggio che usiamo in questo momento di difficoltà, perché lo stigma non sarebbe di alcun aiuto“.

Ma che vuol dire aver alzato il livello di rischio? “Il rischio si alza perché vediamo sempre più Paesi alle prese” con il coronavirus. “Questa decisione di fatto riflette quello che sta accadendo nel mondo: più Paesi coinvolti, alcuni in difficoltà nel riuscire a contrastarlo. Come ha detto il dottor Tedros c’è ancora una finestra di opportunità” per fermare Covid-19, ha evidenziato Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità. “.

 

Dio protegge i bambini del mondo: coronavirus meno grave in età pediatrica

 

“E’ coro unanime degli scienziati del pianeta che le  manifestazioni cliniche e l’andamento dell’infezione Coronavirus nei bambini sembrano essere meno gravi. E anche i dati di mortalità sono favorevoli: non sono stati registrati decessi in età pediatrica. Non è noto per quale motivo avvenga, ma fino a oggi è stato osservato questo”.

I  quattro bambini colpiti dal virus in Italia  hanno una spiegazione riconducibile a patologie croniche

Coronavirus, ecco le immagini del virus

Secondo gli esperti  nel nostro Paese  – c’è una quota di bambini, pari appunto a circa il 20%, che ha una patologia cronica, come l’asma bronchiale, la fibrosi cistica, oppure una immunodepressione dovuta a cause diverse. In questi casi l’allerta sanitaria deve essere elevata e  il paziente pediatrico deve essere  comunque ricoverato, perché non è noto quale sia il rischio di complicanze in queste categorie”.

“Mentre, in generale, l’evoluzione dell’infezione nel bimbo sano è favorevole – – le condizioni di rischio per una evoluzione complicata sono l’età inferiore ai 6 mesi o la presenza di una malattia sottostante: sono elementi che richiedono sempre il ricovero. I bambini che invece hanno forme lievi possono essere gestiti in isolamento a casa, con controllo attivo e quotidiani da parte dei medici”.

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Coronavirus che mette in ginocchio il mondo A rischio la ripresa economica

Risultato immagini per immagini di sala operatoria

 

Sembra di assistere alla proiezione di un film sui megadisastri del pianeta molto frequenti sui nostri canali Tv. Ma il coronavirus che ha relegato al terzo posto per numero di vittime e contagi  l’Italia -il nord- sembra voler inginocchiare l’intero mondo ….     

L’ultima vittima -apprendiamo – è un’anziana paziente oncologica di Cremona. Ordinanze di tre Regioni che chiudono scuole, formazione professionale, Università   Si ferma il Carnevale alla Laguna. A Milano  spettacoli sospesi e ora persino i monumenti artistici e le Chiese come il Duomo di Milano sono chiusi ai turisti. Positivo un un medico ricoverato al Sacco.   Ricercati dai Carabinieri alcuni sospetti contagiati che hanno eluso la quarantena e la sorveglianza sanitaria. Nelle zone rosse non si può entrare nè uscire. Campionati di calcio senza pubblico,mascherine introvabili dapertutto, riunioni disertate, insomma tutto il mondo sottosopra.

Ma le notizie della forza del virus non si fermano qui. Ancora in Cina altri 150 morti e 409 nuovi casi. Sembra esplosa l’atomica a Wuhan.

E’  a rischio la ripresa dell’economia mondiale , in particolare dei Paesi più vulnerabili economicamente come l’Italia e lo scenario si presenta davvero avverso nel prossimo futuro”

Allarme confermato dal   direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva,  al termine dell’incontro dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle banche centrali dei paesi del G20, tenutosi a Riad, in Arabia Saudita.

Nel bene e nel male questo potente virus uscito da una grotta dell’Inferno ci ricorda che l’uomo deve impiegare le sue energie sia per ricercare l’antidoto contro il virus che muta quasi sempre la sua struttura e si diffonde rapidamente come nessun altro mai fino a questo momento poi di non dimenticarci i di rivolgerci a Dio Onnipotente, di ricordare il sacrificio di Gesù Cristo in Terra e pregare per gli umili ed indifesi del mondo.

Non sappiamo come avverrà e quando avverrà la “Fine del mondo” profetizzata nelle Sacre Scritture. Ma non è da escludere che potrebbe essere pure microbica. Il virus minuscolo ed invisibile ad occhio nudo mette in ginocchio il gigante uomo e ,già in migliaia e migliaia di casi, lo stende pure per l’ultimo viaggio.   E’ detto Corona, non a caso, detiene il potere di vita e di morte.  Allora inginocchiamoci noi -prima del virus- di fronte a Dio e rimettiamo i nostri peccati per tutte le storture, le ingiustizie, il male che circola e si accresce nel mondo. Pietà a Dio e aiuto alla Madonna che salvi l’uomo e allontani la fine del mondo ipotizzata se l’epidemia si dovesse, per volere divino, tramutarsi in pandemia.

Ricorderemo che il  ministero della Salute,  sul sito ufficiale ha messo a disposizione degli utenti le principali informazioni sul Covid-19.

Come altre malattie respiratorie, il virus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie.  E’ qui il problema. La polmonite diventa fatale spesso nei soggetti deboli, anziani e con problemi di natura cardiocircolatoria e respiratoria.
Coronavirus, come prevenire il contagio: i consigli del ministero della Salute
Comunicazione del Ministero della Salute
Ma qual è la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo coronavirus? I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti e in caso di sospetto di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

Il rischio forte è legato ai sintomi lievi o più severi, ma raramente può portare alla morte. I soggetti colpiti sono quelli, in gran parte, predisposti alle forme gravi  e quelli con malattie pre-esistenti, come diabete e malattie cardiache.

 

Risultato immagini per una scala verso il cielo

 

All’inizio dell’anno- ha detto Georgieva-“la crescita globale sembrava essersi fermata, con segni di stabilizzazione e di una modesta crescita, dal 2,9% dell’anno scorso al 3,3%”. “Ma da quando è stata fatta questa proiezione, il virus Covid-19, un’emergenza globale per la salute, ha colpito l’attività economica in Cina e può porre la ripresa a rischio“.

“Anche in caso di rapido contenimento del virus, vi potrà essere un impatto sull’economia in Cina e nel resto del mondo”……

Ora tutti i Paesi del mondo devono cooperare insieme per contenere il Covid-19, sia sotto il profilo della  salute che l’economia. Tramite Catastrophe and Containment Relief Trust, l’Fmi potrà fornire prestiti ai Paesi più vulnerabili. Solo che l’Italia risulta tra le Nazioni più indebitate del pianeta e sta lottando con ogni sforzo per uscire dal baratro economico  .    Stress sanitario ed impegno delle autorità locali anche in Sicilia

Sono stati oltre 42 mila i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Palermo  e da Roma Fiumicino  controllati attraverso la misurazione della temperatura corporea con i termometri a infrarossi dai tecnici del ministero della Salute e dalla Croce Rossa.

Ma l’impegno italiano, del Ministero e del premier Conte sono sufficienti se si verifica -la domanda ora è doverosa- un maxsbarco come quello di Pozzallo?

.Si sa, sono  sbarcati a Pozzallo i migranti a bordo dell’Ocean Viking. In totale 276 di cui 195 uomini, 14 donne e 65 minori. Cinque alla fine quelli ricoverati in ospedale. Per tre uomini con problemi respiratori (uno con una sospetta tubercolosi) ricovero direttamente nella divisione ‘Malattie infettive’ dell’Ospedale Maggiore di Modica senza transitare dal pronto soccorso, mentre, per una donna con problemi ginecologici e un uomo con una frattura pregressa sempre in ospedale ma le loro condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni.

Gli altri 271 migranti sono stati trasferiti nell’hot spot di Pozzallo dove resteranno in quarantena per due settimane. Lo sbarco si è svolto con un rigido cordone sanitario e tutti gli operatori sanitari venuti in contatto con i migranti hanno operato CON tuta e mascherina. “Al fine di assicurare adeguate misure di prevenzione i migranti saranno trattenuti in quarantena nell’hotspot della cittadina siciliana. Alle medesime finalità precauzionali, il personale della nave rimarrà isolato a bordo per tutto il periodo necessario”, ha detto il Viminale, segnalando che “le autorità competenti provvederanno agli accertamenti e alla sorveglianza sanitaria ritenuti indispensabili”.

E’ il secondo sbarco che avviene a Pozzallo dopo l’emergenza del Coronavirus, il primo era stato il 2 febbraio scorso e dall’Open Arms erano sbarcati 363 migranti recuperati in mare in cinque operazioni di soccorso.

Oggi il vertice operativo al al Palaregione di Catania della Presidenza della Regione siciliana per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni dell’Isola per l’emergenza Coronavirus. Saranno presenti, assieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, anche il dirigente generale del dipartimento delle Attività sanitarie Letizia Di Liberti, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani Leoluca Orlando.

A MESSINA PREVISTO UN LICENZIAMENTO PER PROCURATO ALLARME INGIUSTIFICATO

A Messina un operatore professionale collaboratore del Policlinico Gaetano Martino di Messina aveva annunciato con un video privato la presenza di un sospetto caso di Coronavirus nel pronto soccorso..    L’operatore ,per aver dato una notizia ancor prima di conoscere i risultati delle analisi, è stato sospeso dalle mansioni, denunciato per procurato allarme e domani, si è appreso  dal direttore generale del Policlinico Giuseppe Laganga, .

 

 

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Il Codacons Medici interviene sull’emergenza :

L’impossibilità di distinguere clinicamente tra l’infezione da Coronavirus e sintomatologie simil influenzali di altra natura determinerà una prevedibile autotutela da parte dei medici di famiglia che, privi come sono al momento, di ogni materiale di protezione fornito dall’Asp (mascherine ffp3, occhiali, tute) non potranno visitare i pazienti se non esponendo se stessi e gli altri assistiti al rischio di contagio. Ciò creerà certamente disagi, proteste e conflittualità. Servono quindi strutture dove si possano visitare in sicurezza questo genere di pazienti. Il Codacons Medici propone quindi di utilizzare strutture come il Vittorio Emanuele o il Santa Marta che in brevissimo tempo potrebbero essere rese funzionali”.

 

Coronavirus, nuovi casi positivi anche in Italia

 

Anche l’Italia ha adesso la sua prima vittima di coronavirus.  Adriano Trevisan, un pensionato padovano di 78 anni, originario di Monselice e che viveva a Vo’ Euganeo è deceduto venerdì sera poco dopo le 22.45. all’ospedale di Schiavonia. Oggi, un nuovo caso positivo registrato in Venetoa Dolo nel veneziano. La positività è stata confermata dal Centro regionale di Padova.  Si tratta di un 67enne ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova.

Risultato immagini per immagine di reparto ospedaliero sala operatoria

Un caso di coronavirus si registra anche  presso l’Ospedale Civile di Cremona. Si tratterebbe di un paziente ricoverato da 5 giorni nel reparto di pneumologia. Salgono così a 18 i casi accertati in Italia, due in Veneto -con il primo decesso nel nostro Paese – e 16 in Lombardia.

primi sei contagiati dunque sono il 38enne  sua moglie incinta e il ragazzo che fa parte dello stesso gruppo podistico. Le altre tre persone, tutte di età più avanzata, frequentavano lo stesso bar anche dal padre del podista.

Il presidente Attilio Fontana e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato un’ordinanza con misure molto precise che riguardano l’area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive. I comuni sono: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano. Sono quattro al momento, a quanto risulta, i pazienti ricoverati all’ospedale Sacco di Milano. Oltre alla moglie del 38enne in Terapia intensiva per coronavirus e alla persona rientrata dalla Cina con cui ha avuto ripetuti contatti, al momento negativa, ci sono il podista a contatto stretto del 38enne (positivo) e il medico della coppia, per il quale non si conosce la positività o meno al patogeno.

Altri tre pazienti positivi trasferiti da Codogno tra cui il 38enne. Sono quattro gli abitanti di Castiglione d’Adda, in provincia di Lodi, fra i sei contagiati da coronavirus. Di questi “tre sono pensionati, mentre uno no”.

 

– Invita alla calma  il presidente del Consiglio Conte al termine del summit sull’emergenza coronavirus cui ha partecipato nella notte tra venerdì e sabato, nella sede del Comitato operativo della Protezione Civile.  In Italia abbiamo  “misure di livello massimo anche comparativamente rispetto ad altri Paesi, anche Paesi a noi vicini”.

Non dobbiamo perdere di vista -afferma Conte -che sussiste la necessità di “mantenere un costante monitoraggio” e la possibilità di “rivedere queste misure per incrementarne ancora di più l’efficacia”, “ove necessario”..

“Avevamo predisposto un piano, lo stiamo attuando. La popolazione non deve essere preoccupata. Adotteremo sempre misure più severe, più rigorose e di massima precauzione”.

 

CORSA CONTRO IL TEMPO PER FERMARE IL “FLAGELLO” DEL VIRUS

                          –CINA SEMPRE PIU’ ISOLATA DAL MONDO

 

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La combinazione genetica del nuovo virus 2019-nCoV nato da due virus tipici degli animali gli permette di aggredire le cellule del sistema respiratorio dell’uomo.

Un vero flagello. Il Consiglio dei ministri riunito a palazzo Chigi ha oggi decretato lo stato d’emergenza sanitario. E stanziato cinque milioni di euro. . Già era accaduto  con l’epidemia Sars.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di Emergenza internazionale di salute pubblicadell’OMS“, “È stato conseguentemente deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, come previsto dalla normativa vigente, al fine di consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione Civile”.   La Cina resta sempre più isolata e adesso si spera in una ricerca rapida per fermare l’agggressione virale.

Il ministro della Salute Roberto Speranza afferma: “Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”..

Ieri sera – ha ricordato – ho firmato alle 21 il provvedimento che blocca tutti i voli, chiaramente quelli in cielo devono atterrare. Vogliamo dare un messaggio di assoluta serenità, il nostro servizio sanitario è molto forte e abbiamo fin dall’inizio posto il livello di attenzione più alto in Europa. Siamo l’unico Paese che ha dichiarato lo stato di emergenza oltre alla Cina, lo facciamo per un principio di precauzione, anche se i numeri sono molto bassi, con poche unità di casi al di fuori dalla Cina”. …

Stop voli fino a 28 aprile – Dovrebbe durare per ora fino al 28 aprile, salvo diverse disposizione, il blocco del traffico aereo da e per la Cina deciso dall’Enac, mentre nessun aereo della compagnia Air China e di Cathay Pacific Airways partirà da Malpensa alla volta della Cina né atterrerà all’aeroporto domani. E’ quanto apprende l’Adnkronos da più fonti. Lo sbarco di due voli precedentemente previsto almeno fino a domani è stato annullato.

Ue finanzia ricerca con 10 mln – La Commissione europea destinerà 10 milioni di euro tratti dal programma Horizon 2020 a sostenere la ricerca sul coronavirus. L’esecutivo ha lanciato una domanda di manifestazioni di interesse per progetti di ricerca che migliorino la comprensione del virus e contribuiscano a una gestione clinica più efficiente dei malati, o contribuiscano a migliorare la preparazione delle autorità sanitarie pubbliche. I fondi dovrebbero sostenere tra 2 e 4 progetti di ricerca; chi intende fare domanda ha tempo fino al 12 febbraio. L’esborso dovrebbe avvenire molto rapidamente, in modo da far partire i progetti il più presto possibile.

Coronavirus: impatto sul lavoro e sui conti, gli studiosi affermano che sia “temporaneo”

INTANTO IL BILANCIO DEI MORTI SALE VERTIGINOSAMENTE: GIA’ OLTRE 132 DECESSI E 6078 CASI DI CONTAGIO

 Ogni giorno il bilancio dei morti affetti da coronavirus sale vertiginosamente . Finora i morti sono 132 e i casi di contagio 6.078 a livello nazionale.

Sospesi i voli della  British Airways e della Lufthansa  diretti per la Cina continentale. la compagnia britannica ha anche sospeso le prenotazioni  fino a marzo, a seguito delle disposizioni del Foreign Office che ha messo in guardia contro i viaggi esortando a limitarsi “ai soli viaggi essenziali”.

Anche Starbucks reagisce alla diffusione del virus: la catena statunitense di coffee shop ha chiuso “più della metà” dei suoi 4.300 negozi in Cina a seguito dell’epidemia e ha avvertito che la situazione del gigante asiatico avrà un impatto sui conti annuali, anche se ha espresso la sua fiducia che ogni potenziale effetto sia “temporaneo”.

Giungono varie notizie: il ministero della Salute degli Emirati Arabi Uniti ha reso noto che quattro cittadini cinesi di una stessa famiglia sono state contagiate dal nuovo coronavirus.

Il premier austrialiano Scott Morrison, comunica che verrà creata una zona di quarantena sulla Christmas Island, nell’Oceano Indiano, per ospitare tutte le persone evacuate per il periodo di 14 giorni previsto come tempo massimo di incubazione… Si apprende che   già 400 cittadini australiani si sarebbero registrati chiedendo di essere evacuati da Wuhan e dalla zona circostante. Cinque persone, 4 uomini e una donna, studenti universitari, sono sotto trattamento ricoverati in ospedali australiani per il coronavirus. Sono tutti in condizioni stabili.

Sotto osservazione clinica  5 dei 206 cittadini giapponesi evacuati dalla città cinese di Wuhan  ricoverati in ospedale con sintomi della malattia. Le loro condizioni non appaiono  gravi.