Aggiornamento Covid 19 -Sono quasi 27 mila i decessi finora in Italia-In Sicilia coronavirus fermo

 

Questo aggiornamento registra un’altalena di dati inerenti le vittime tra ieri ed oggi .Sono quasi 27mila i morti in Italia nell’emergenza . Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile nelle ultime 24 ore hanno perso la vita altre 333 persone (ieri i morti erano 260, il numero più basso da metà marzo), portando così a 26.977 il numero dei decessi dall’inizio della crisi.

I casi totali sono 199.414 (+1739), i pazienti guariti 66.624 di cui 1.696 nelle ultime 24 ore. Torna a scendere il numero delle persone attualmente positive, in tutto 105.813 (-290).

Sono oltre mille in meno rispetto a ieri i pazienti ricoverati con sintomi (20.353, -1019) e scende ancora il numero delle persone in terapia intensiva (1.956, -53). In isolamento domiciliare 83.504 persone. Finora sono stati eseguiti 1.789.662 tamponi, i casi testati sono 1.237.317
In Sicilia:Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 70.650 (+546 rispetto a ieri), su 66.749 persone: di queste sono risultate positive 3.085 (+30), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.123 (+16), 731 sono guarite (+11) e 231 decedute (

Degli attuali 2.123 positivi, 475 pazienti (-3) sono ricoverati – di cui 35 in terapia intensiva (+2) – mentre 1.648 (+19) sono in isolamento domiciliare.

Conte: “Dobbiamo rimboccarci le maniche, ci sono troppe cose che da tempo non vanno bene…”

Dobbiamo essere consapevoli – esordio di Conte -che nella fase 2 la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Il rischio c’è, dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore”. 

“Questo piano parte dal 4 maggio, è ben strutturato, ben articolato, ben pensato. Dovremo adottare precauzione e utilizzare dispositivi di protezione. Il commissario Arcuri con ordinanza interviene per calmierare i prezzi delle mascherine: non vogliamo distorsioni, vogliamo un prezzo equo. C’è il forte impegno del governo a eliminare completamente l’Iva, il prezzo dovrebbe essere attorno a 0,50 per le mascherine chirurgiche”, accenna Conte, prima di soffermarsi sull’Europa e sul Recovery Fund, “uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti, purtroppo anche l’Italia, l’opportunità di percorrere una strada più rapida per l’impresa nel segno della solidarietà. Il sistema Italia ha sollecitato questa risposta e l’ha ottenuta: io sono la punta di questo sistema ma se non avessimo dato prova di orgoglio, carattere e dignità a livello internazionale non avremmo ottenuto questo risultato. Ora bisogna trasformare questa volontà politica in un lavoro tecnico, questo strumento va riempito di consistenza economica e bilanciato, affinché sia disponibile subito ai paesi colpiti”.

“Stiamo lavorando alle misure economiche, alcuni di voi sono ancora insoddisfatti. Sinora è stato compiuto uno sforzo straordinario”, dice snocciolando i numeri delle richieste processate. “Ci sono alcuni ritardi e mi scuso personalmente, è una situazione senza precedenti: questa mole di domande veniva trattata dall’Inps in 5 anni. Buona parte è stata evasa ora in un solo mese”, dice. “E’ necessario il contributo delle regioni, che devono far pervenire i flussi e completare il patrimonio informativo. Col nuovo decreto da 55 miliardi abbiamo più fondi per gli autonomi, aiuti concreti a categorie più fragili. Stiamo sperimentando la possibilità di rinnovare automaticamente il bonus da 600 euro”.

Capitolo imprese: “Questo Paese non riparte se non punta sulle imprese. Ci saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, contributi per gli affitti e tagli delle bollette. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo, avranno bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno da parte del governo. Stiamo preparando anche un altro decreto sblocca-paese.

“Grazie ai sacrifici fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia, è un grande risultato se pensiamo che nella fase più acuta l’epidemia sembrava sfuggire ad ogni controllo. Avete manifestato tutti, da nord a sud, forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità”…..

Il premier afferma ancora.:”Nella Fase 2 sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, sarà fondamentale il comportamento di ciascuno di noi. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare il rischio che il contagio si diffonda: bisogna rispettare la distanza di sicurezza. Anche nelle relazioni familiari, con i parenti, bisogna rispettare questa precauzione. Gli scienziati e gli esperti ci dicono che almeno 1 contagio su 4 è nelle relazioni familiari”

“Vogliamo tutti che il Paese riparta, l’unico modo per convivere con il virus è non ammalarci. Se non rispettiamo la distanza e le precauzioni, la curva risalirà e andrà fuori controllo. Aumenteranno i morti e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia, permettetemi di dirlo, mantieni le distanze”, ripete. “Il governo dovrà vigilare e dovrà essere pronto a intervenire in maniera tempestiva se la curva epidemiologica dovesse diventare critica. Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere la curva sotto controllo e intervenire -prosegue-. Stiamo affrontando una prova molto dura, anche nei prossimi mesi”.

“Ci aspetta una sfida molto complessa, mi rendo conto che molti di voi dopo settimane di rinunce e privazioni vorrebbero un allentamento delle misure: potremmo reagire negativamente, potremmo affidarci alla rabbia, potremmo cercare un colpevole e prendercela con chiunque ci capiti a tiro. In famiglia, con l’Europa, con il governo, con le regioni. Oppure possiamo scacciare la rabbia e pensare a cosa ciascuno di noi può fare per risollevare questa comunità”

“Dobbiamo rimboccarci le maniche, il governo farà la sua parte. Serve una stagione intensa di riforme, deve essere l’occasione per cambiare le cose che non vanno da tempo. La squadra dei ministri non si tira indietro. Ci siamo battuti, ci battiamo e ci batteremo in Europa e in Italia”…Infine Conte entra in alcuni dettagli: il 1 giugno  partiranno attività come parrucchieri, barbieri- dove sarà necessaria la distanza tra un cliente e l’altro- e tutti avranno il tempo di intervenire con i protocolli che già abbiamo predisposto...

 

Frenata nel numero dei decessi: 260 in Italia oggi

Stavolta ci siamo davvero . La curva dei decessi scende .Nelle ultime 24 ore si è registrata una frenata anche nel numero dei morti, mai così basso da metà marzo: sono 260 (ieri erano stati 415), secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, per un totale di 26.644 dall’inizio della crisi. Le persone attualmente positive sono 106.103, con un aumento di 256 unità rispetto a ieri.

I casi totali dall’inizio dell’emergenza salgono a 197.675, di cui 2.324 nelle ultime 24 ore. Ma ci sono anche 1.808 guariti in più, per un totale di 64.298. I pazienti ricoverati con sintomi sono 21.372 (-161), quelli in terapia intensiva 2.009 (-93). In isolamento domiciliare 82.722 persone (+510). In tutto sono stati eseguiti 1.757.659 tamponi, i casi testati sono 1.210.639.
In Sicilia:Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 70.104 (+1.853 rispetto a ieri), su 65.689 persone: di queste sono risultate positive 3.055 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.107 (-165), 720 sono guarite (+196, di cui 13 ricoverati e 183 in isolamento domiciliare) e 228 decedute (+4).

Degli attuali 2.107 positivi, 478 pazienti (-7) sono ricoverati – di cui 33 in terapia intensiva (0) – mentre 1.629 (-158) sono in isolamento domiciliare.

Aggiornamento Covid 19: oggi altri 415 decessi. Storia senza fine

Sono oltre 26000 le vittime in Italia per coronavirus. I decessi  sono infatti 26384 da inizio emergenza. Rispetto a ieri sono stati registrati altri 415 decessi. I casi attualmente positivi sono 105847, vale a dire 680 in meno di ieri. I guariti in totale sono 63120, con un incremento di 2622 unità nelle ultime 24 ore.

Scende il numero dei pazienti ricoverati: ora sono 21533, con un calo di 533 unità da ieri. Diminuiscono anche quelli in terapia intensiva, che oggi sono 2102 (-71).

In Sicilia: dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 68.251 (+3.086 rispetto a ieri), su 64.892 persone: di queste sono risultate positive 3.020 (+39), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.272 (-48), 524 sono guarite (+81, di cui 24 ricoverati e 57 in isolamento domiciliare) e 224 decedute (+6).

Degli attuali 2.274 positivi, 485 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 33 in terapia intensiva (+1) – mentre 1.787 (-40) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Nuovo record di guariti ma anche altri 464 decessi oggi per coronavirus- In Sicilia diminuiscono i ricoveri

Sono 464 i morti in Italia causa il Covid-19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 25.549 decessi dall’inizio dell’emergenza. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile oggi si registra anche il nuovo record di guariti, 3.033 in più rispetto a ieri per un totale di 57.576

Inoltre, cala ancora in maniera rilevante il numero delle persone attualmente positive: sono 106.848, -851 in un giorno. I ricoverati con sintomi sono 22.871 (-934), quelli in terapia intensiva 2.267 (-117). In isolamento domiciliare 81.710 persone.

Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 189.973 (+2.646). In tutto, sono stati eseguiti 1.579.909 tamponi. La Protezione Civile rende noto a riguardo che i casi testati sono oltre un milione, nel dettaglio 1.052.577.

In Sicilia: ancora oltre 3.00 tamponi processati nelle ultime 24 ore a, dove sono 2301 gli attuali positivi e dove diminuiscono ancora i ricoveri in una altalena di numeri che oggi sembra più rassicurante.

Di questi sono risultati positivi 2.926 (+43), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.301 persone (+14), 412 sono guarite (+24) e 213 decedute (+5).

Degli attuali 2.301 positivi, 510 pazienti (-25) sono ricoverati – di cui 34 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.791 (+39) sono in isolamento domiciliare.

Coronavirus: altri 437 decessi. Secondi nel mondo dopo gli Usa: totale oltre 25 mila morti

 

 

 

Protezione civile informa. -Oltre 25mila morti in Italia causa  coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 437 decessi. Il totale dall’inizio dell’emergenza è 25085. Spicca il dato record di guariti: altri 2943, per una cifra complessiva di 54543.

 

I casi attualmente positivi sono 107699, con un lieve calo (-10) rispetto a ieri. Diminuiscono anche i ricoverati, che sono 23805 (-329) e i pazienti in terapia intensiva: sono 2384 (-87). In isolamento domiciliare sono segnalate 81510 persone (+406).

In Sicilia:

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 58.732 (+3.639 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.883 (+48), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.287 persone (+28), 388 sono guarite (+18) e 208 decedute (+2).

Degli attuali 2.287 positivi, 535 pazienti (-16) sono ricoverati – di cui 35 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.752 (+44) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile.

Diminuiscono i casi positivi ma i decessi salgono ancora a 534 vittime di coronavirus

 

 

 

 

Sconfortanti i dati forniti dalla Protezione civile sui decessi di oggi in Italia Sono 534 ile vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 24.648 decessi dall’inizio dell’emergenza. 

Altri dati rilevano un miglioramento della situazione dei contagiati

Si registra cioè  la diminuzione dei casi attualmente positivi. Se ieri la riduzione del numero dei malati era stata di 20 unità rispetto al giorno precedente, oggi si registrano ben 528 contagiati in meno. Il totale degli attualmente positivi scende così a 107.709. Cala in maniera significativa anche il numero delle persone ricoverate con sintomi: sono 24.134, con un decremento di 772 unità nelle ultime 24 ore. E continua a scendere il numero dei pazienti in terapia intensiva, 102 in meno rispetto a ieri per un totale di 2.471. In isolamento domiciliare 81.104 persone.

I guariti sono in tutto 51.600, di cui 2.723 nelle ultime 24 ore (nuovo record). Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 183.957 (+2.729). In tutto, sono stati eseguiti 1.450.150 tamponi.

 

Raddoppiano i tamponi eseguiti in Sicilia e di conseguenza sono sensibilmente aumentati anche i positivi dopo il minimo “storico” che era stato raggiunto ieri, quando erano stati solo 8 i nuovi positivi. Oggi invece gli attuali positivi sono 2.259, 49 in più rispetto a ieri anche perché come detto sono state molte di più le persone testate dal sistema sanitario regionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 55.093 (+3.720 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.835 (+76, ma su quasi quattromila tamponi processati), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.259 persone (+49), 370 sono guarite (+24) e 206 decedute (+3).

Degli attuali 2.259 positivi, 551 pazienti (-14) sono ricoverati – di cui 37 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.708 (+63) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Conte informa il Parlamento pronto per una sfida all’Europa e la creazione di un nuovo strumento economico

 

La pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre nel rispetto dei principi di massima precauzione e di proporzionalità – ha rimarcato Conte – In ogni più delicato passaggio, ho sempre avuto la massima premura affinché fosse preservato il delicato equilibrio fra i molteplici valori coinvolti, tutti di rango costituzionale, e affinché fosse assicurato che i diversi organi costituzionali, ciascuno espressione di irrinunciabili garanzie, fossero coinvolti nella misura più ampia possibile, soprattutto a tutela del principio supremo di democraticità che informa di sé l’intero ordinamento giuridico”.

– “Non ci sfugge la difficoltà per i cittadini di continuare ad osservare limitazioni profonde che hanno modificato le nostre vite. Il ritorno alla normalità è un’aspirazione comprensibile di tutti” ha detto il presidente del Consiglio. “Stiamo elaborando un programma di progressive aperture omogeneo su base nazionale – ha spiegato – e che ci consenta di aprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo però la curva del contagio, in modo da intervenire laddove questa si innalzi oltre una certa soglia, soglia che non pensiamo debba essere formulata in termini astratti ma che vogliamo sia commisurata alla ricettività delle strutture ospedaliere di riferimento”. “Si prospetta adesso una fase molto complessa” nella quale si procede “ad un allentamento delle restrizioni che riguardano attività produttive e commerciali. Stiamo facendo il possibile per preservare l’efficienza del tessuto produttivo. Riaprire ma sulla base di un piano ben strutturato articolato che prevede una nuova organizzazione del lavoro, di trasporti e di tutte le attività connesse”.

“Una volta completato questo programma, lo discuteremo con tutti i soggetti interessati: enti locali, imprese, sindacati. Si tratta di uno dei passaggi più sensibili. Siamo consapevoli che un’imprudenza, un’avventatezza in questa fase può compromettere tutti i sacrifici che con responsabilità e disciplina abbiamo affrontato fin qui” .    Il  governo si sta adoperando perché siano rafforzati tutti i servizi di prevenzione e sta sollecitando una rinnovata integrazione tra le politiche sanitarie e quelle sociali, con particolare attenzione a case di cura e residenze sanitarie assistenziali, dove si è verificata, purtroppo, un’esplosione incontrollata dei contagi, specialmente in alcune aree del Paese”.

– Altri spunti per combattere il coronavirus: “Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino”.

E’ il momento di un  “rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti, il cosiddetto contact tracing, e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo, un’adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare tale processo“.

L’applicazione Immuni, ha puntualizzato Conte, sarà “offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi. Un team composto dal ministero dell’Innovazione, dal ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie”.

Ho dato indicazioni affinché i capigruppo, di maggioranza e di minoranza – ha aggiunto – siano costantemente informati su questo processo applicativo. Io stesso mi riservo, in una fase più avanzata, di riferire puntualmente alle Camere sui dettagli di questa applicazione, nella consapevolezza che il coinvolgimento del Parlamento deve essere pieno e stringente, essendo coinvolti diritti costituzionali fondamentali, come la dignità della persona, il diritto alla riservatezza e all’identità personale, come pure la tutela della salute pubblica e, non ultima, l’esigenza di proteggere un asset informativo di primaria importanza nella logica degli interessi strategici nazionali“.

 – “Ringrazio in particolare la maggioranza che sostiene il governo, i presidenti dei gruppi in primo luogo, ma anche ogni singolo parlamentare, per l’impegno, l’apporto costruttivo, anche critico, e il sostegno che non ci state mai facendo mancare” ha detto il premier nel corso dell’informativa, rivolgendosi anche all’opposizione. “In un momento così difficile per la vita della Nazione, desidero confermare la piena disponibilità al dialogo mio e dell’intero governo con le forze dell’opposizione…” ha assicurato, ma è stato interrotto dalle contestazioni dai banchi delle opposizioni (mormorii, fischi e buu), che si protratte nonostante l’invito del presidente dell’Assemblea di palazzo Madama, Elisabetta Casellati, al “rispetto”. “Il contributo di una opposizione responsabile e consapevole della gravità dell’ora troverà sempre apertura e considerazione” ha detto il premier.

– Il punto più scottante, il Mes. “Non ci saranno alcuni vincitori e alcuni perdenti. O vinceremo tutti, o perderemo tutti…” ha scandito Conte parlando del negoziato in sede Ue sugli aiuti per l’emergenza Covid-19. ”Non potrò accettare un compromesso al ribasso” ha messo in chiaro il premier. ”Le consultazioni” con i Paesi del G7 “hanno fatto da subito emergere la magnitudo dello spazio fiscale messo in campo da Usa, Cina e lo stesso Giappone. Di fronte a risposte di diversi trilioni di dollari, la risposta complessiva europea” all’emergenza economica legata al Covid-19 “non si è ancora configurata di livello adeguato. Per questa ragione non potrò accettare un compromesso al ribasso, non siamo di fronte a un negoziato a somma zero”.

Conte si è soffermato sul  Recovery fund è una parte essenziale” della trattiva in Ue. “Questo nuovo strumento di finanziamento dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, dovrà essere immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito, attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione” .

Sull’attivazione di una “linea di credito dedicata alle spese sanitarie ed erogata dal Meccanismo europeo di stabilità, l’ormai famigerato Mes, si è alimentato, nelle ultime settimane, un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie” ha osservato. “L’Europa non deve ritrovarsi nuovamente a chiedere scusa, nei confronti di nessun Paese, come è successo in passato, quando ha imposto alla Grecia programmi particolarmente severi. Di qui la mia posizione di assoluta cautela” di fronte alla “sfida epocale che abbiamo di fronte, non si può pensare che la risposta possa essere affidata a interventi modesti” sul piano finanziario e “per di più basati su un accordo intergovernativo come il Mes, pensato per gestire crisi assai diverse”, riguardanti singoli Paesi e imputabili a squilibri di natura economica, ha rimarcato Conte, ricordando che “insieme ad altri otto Paesi membri, l’Italia ha lanciato una sfida ambiziosa all’Europa, invitandola a introdurre nuovi strumenti per affrontare e superare al più presto questa crisi”.

“Alcuni di questi Paesi, che hanno condiviso questa nostra impostazione, hanno dichiarato da subito – lo voglio dire apertamente, la Spagna – di essere interessati al Mes, purché non abbia le rigide condizionalità applicate in altre circostanze, ma solo la condizione che l’utilizzo del finanziamento sia per far fronte alle spese sanitarie, dirette e indirette. Rifiutare la nuova linea di credito significherebbe fare un torto ai Paesi, che pure sono a noi affiancati in questa battaglia, e che intendono invece usufruirne. Resto però convinto che all’Italia serva altro”   Questo discorso, ampio ed articolato di Conte, ha valore di informativa e non è vincolante per le forze politiche

Salgono a 23660 decessi per crisi coronavirus- Molise,solo 10 contagi

 

Aggiornamento : oggi salgono a  23660 i morti in Italia  Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 433 decessi, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile. I casi attualmente positivi sono 108257, con un incremento di 486 unità nelle ultime 24 ore. I guariti, nel complesso, sono 47055, vale a dire 2128 in più rispetto a ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono 25033 (+26), mentre continua a scendere il numero dei pazienti in terapia intensiva: sono 2635 (-98). In isolamento domiciliare 80589 persone (+558).

Sono stati fatti 50.708 tamponi in più rispetto a ieri e in totale i tamponi effettuati salgono a 1.356.541.

Tra ieri e oggi non c’è nessuna Regione ‘zero contagi’. In Molise, dove ieri si erano registrati zero, nel bollettino di oggi si registrano +10 contagi mentre in Basilicata +3 rispetto ai due casi di ieri.

In Sicilia , secondo i comunicati del Dipartimento Protezione civile -Presidenza Regione Sicilia – sono attualmente 2.202 le persone trovate positive al coronavirus (31 più di ieri) e 315 quelle già guarite. 

Questo il quadro … Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 49.772 (+2.057 rispetto a ieri). Di questi sono risultati positivi 2.717 (+45), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.202 persone (+31), 315 sono guarite (+10) e 200 decedute (+4).

Degli attuali 2.202 positivi, 563 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 41 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.639 (+36) sono in isolamento domiciliare

Significativo miglioramento generale sia nella terapia intensiva che nei ricoveri

 

 

Sono oltre 23mila i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza. Nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 482 decessi, per un totale di 23.227 dall’inizio della crisi. I casi attualmente positivi sono 107.771, con un incremento di 809 unità rispetto a ieri quando si era registrato l’aumento minore (+355) dal 2 marzo scorso. Scende ancora il numero delle persone ricoverate con sintomi: sono 779 in meno rispetto a ieri, per un totale di 25.007. La situazione migliora anche nei reparti di terapia intensiva dove si trovano attualmente 2.733 pazienti (-79).

In isolamento domiciliare 80.031 persone. I guariti sono in tutto 44.927, di cui 2.200 nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 175.925 (+3.491). In tutto, sono stati eseguiti 1.305.833 tamponi.
In Sicilia: -Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 47.715 (+2.543 rispetto a ieri).Di questi sono risultati positivi 2.672 (+47), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.171 persone (+32), 305 sono guarite (+9) e 196 decedute (+6).

Nel pianeta sono oltre 154mila i morti nel mondo a causa del nuovo coronavirus e più di 3 milioni 550mila casi secondo le ricerche della  Johns Hopkins University.

Gli Stati Uniti detengono il triste primato di diffusione del contagio Covid, con oltre 700mila casi e più di 37mila morti. Segue l’Italia (con 22.745 decessi), terza la Spagna con 20mila morti