Sabato alle 19 la votazione in Corea del sud per l’accusa contro il Presidente Yoon Suk Yeol di “insurrezione” per l’istituita legge marziale

 

 

Manifestazione contro Yoon - Afp

 

La polizia sudcoreana sta indagando sul presidente Yoon Suk Yeol per presunta “insurrezione” in seguito alla sua dichiarazione di legge marziale. Lo ha reso noto un alto ufficiale di polizia, secondo cui un’indagine è stata avviata dopo che l’opposizione ha presentato una denuncia contro Yoon e altre figure chiave coinvolte negli eventi di martedì sera.  Cadrebbe in questo caso eccezionale l’immunità prevista per i Presidenti.

L’insurrezione è un crimine che trascende l’immunità presidenziale e può comportare la pena di morte. Si apprende anche che  Woo Jong-soo, capo del quartier generale investigativo nazionale dell’Agenzia nazionale di polizia, ha dichiarato ai legislatori che “il caso è stato assegnato”.

La votazione per decidere se mettere sotto accusa il presidente Yoon avrà luogo sabato alle 19 ora locale, secondo quanto riportato dai media sudcoreani, che citano parlamentari dell’opposizione.

Sebbene l’opposizione abbia la maggioranza di 192 seggi in parlamento, affinché la mozione venga approvata è necessario che almeno otto dei 108 legislatori del partito al governo la appoggino. Secondo Yonhap, il People Power Party, il partito al potere di Yoon, ha accettato di opporsi al suo impeachment.

Intanto il presidente Yoon ha accettato le dimissioni del ministro della Difesa Kim Yong-hyun.       E’ stato nominato Choi Byung-hyuk, un generale dell’esercito in pensione che presta servizio come ambasciatore in Arabia Saudita.

 

 

 

Jet russo viola spazio aereo della Corea del Sud-

 

Seul: Jet russo ha violato spazio aereo

Tensione tra la Corea del Sud e la Russia.Un aereo militare sovietico sorvolava nello  spazio aereo della Corea del Sud senza autorizzazione delle autorità coreane. Lo ha reso noto un portavoce del dipartimento della Difesa di Seul, specificando che le forze dell’aeronautica hanno sparato alcuni colpi di avvertimento. Lo sconfinamento nello spazio aereo sudcoreano è avvenuto nei pressi dell’isola di Dokdo, di fronte alle coste orientali del Paese.      Si apprende pure che  l’aereo russo ha sorvolato due volte la zona.

 

Vertice fallito, Stati Uniti e Corea del Nord, non c’è ancora la “garanzia” della pace nel mondo

Risultati immagini per immagine trump e pyongyang

Tutto fuori programma. Il  Presidente Usa da mesi stava lavorando con la sua squadra per trovare un accordo capace di allontanare dagli Usa lo spettro di una guerra nucleare con la Corea del Nord. 

Trump aveva preparato il terreno per concedere un allentamento delle sanzioni verso Pyongyang in cambio di una piano di denuclearizzazione davvero concreto da parte del regime di Kim. Ma l’accordo che si sarebbe dovuto ratificare non si è fatto.

Kim ha sorpresa ha avanzato pretese impossibili da sostenere per il Presidente Usa che pensava di ritornare a Washington da vincitore.

Il leader Pyongvang  e il presidente Trump dinanzi agli occhi del mondo che attendono la finale di questi vertici per la garanzia della pace mondiale,proseguiranno nelle loro relazioni pubbliche visto che finoggi non è stato sottoscritto alcun accordo dalle parti.

– “Il segretario di Stato americano Mike Pompeo afferma : “Poca chiarezza sullo smantellamento del Centro di ricerca scientifica nucleare di Yongbyon, a un centinaio di chilometri da Pyongyang. . “Erano piuttosto espansivi rispetto a quello che erano disposti a fare a Yongbyon, ma non c’era ancora completa chiarezza su ciò che erano disposti a offrire”, ha aggiunto Pompeo durante una breve conferenza a Manila. Una versione che “corregge” quella data dall’omologo del Nord, Ri Yong-ho, secondo il quale Pyongyang aveva cercato solo una parziale revoca delle sanzioni e aveva presentato una proposta realistica per gli ingegneri di entrambi i paesi per smantellare tutto il suo principale sito nucleare. Secondo Pompeo, gli Stati Uniti sono comunque “ansiosi di tornare al tavolo per continuare quella conversazione”.

Si apprende anche che dopo il  vertice conclusosi senza un accordo, il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, -ha comunicato  che si consulterà con gli Stati Uniti sui progetti economici intercoreani già avviati. In un discorso a Seul in occasione del centenario delle manifestazioni di massa contro il dominio coloniale giapponese, Moon ha rinnovato il suo impegno per riaprire due progetti inter-coreani messi in moto negli scorsi mesi: la regione industriale di Kaesong e la regione turistica di Mount Kumgang. “Ho molta stima per il presidente Trump, che ha espresso il suo impegno per continuare i colloqui”, ha detto Moon, aggiungendo che avrebbe continuato a svolgere il suo ruolo di mediatore tra Pyongyang e Washington. programma nucleare della Corea del Nord.

 

Diplomazia e dialogo tra le due Coree per le Olimpiadi invernali: sì all’incontro del dittatore Pyongyang

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Non tutto è perduto tra la Corea del nord e la Corea del sud visto che tra i due Paesi si è adesso aperto- secondo fonti giornalistiche coreane- uno spiraglio di tregua. Il ministro per la Riunificazione sudcoreano, Cho Myoung-gyon ha  rivolto infatti  a Pyongyang  un appello alla diplomazia e dialogo, proponendo un incontro nel villaggio di Panmunjom, nella zona demilitarizzata tra le due Coree,  ai fini  della partecipazione della Corea del Nord alle Olimpiadi invernali di Pyeonchang.

Lunedì il dittatore nordcoreano si era rivolto alla Corea del Sud,  manifestando la volontà di partecipare  alle Olimpiadi di febbraio. “Il 2018 è un anno significativo per il Nord e per il Sud, con il Nord che celebra il 70mo anniversario della sua nascita e il Sud che ospita i Giochi invernali – ha  riferito pubblicamente  Kim Jong- – I Giochi saranno una buona occasione per il Paese, speriamo sinceramente che abbiano successo. Siamo pronti a prendere varie misure, tra cui l’invio di una delegazione e, a questo scopo, le due Coree devono incontrarsi immediatamente”.

Se i colloqui avranno luogo, si tratterà del primo incontro tra i due governi in più di due anni. Questo sembrerebbe un segnale di pace tra i due Paesi e la comunità internazionale. Almeno si spera.