Catania: oggi e domani focus formativo sul Partenariato

 

Oggi19 e domani 20 giugno convegno nella sede Ance, Viale Vittorio Veneto 109

 

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OPERE STRATEGICHE, BOOM DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

Commercialisti, costruttori e industriali riuniti per analizzare prospettive di sviluppo grazie ai modelli di sussidiarietà orizzontale
Tra i relatori anche il consigliere Autorità Nazionale Anticorruzione Michele Corradino

CATANIA –

Le prospettive di sviluppo dei territori vanno sempre più nella direzione del partenariato pubblico-privato. È infatti la formula di finanziamento alternativo che oggi, a fronte delle difficoltà di cassa e dei vincoli di bilancio delle pubbliche amministrazioni, si rivela la strada più efficace per la realizzazione di opere e interventi, quindi per la creazione di investimenti, redditi, occupazione, grazie all’apporto di risorse e capitali privati. In una sola parola opportunità per i territori, come testimoniato dal boom del mercato del partenariato pubblico-privato (PPP) a livello nazionale e locale, che in Italia è passato da poco più di 300 bandi nel 2002 agli oltre 3.000 del 2016, smuovendo una mole di risorse di oltre 88 miliardi di euro (22,1% delle gare per opere pubbliche bandite nel periodo). Questi gli ultimi dati del dossier “I comuni italiani e il Partenariato Pubblico Privato” commissionato nel 2018 dal Senato della Repubblica.

Conoscere dunque i modelli di cooperazione e le procedure del PPP diventa fondamentale per i professionisti del settore. A questo tema sarà dedicato il convegno “Partenariato Pubblico Privato e Project Financing: prospettive di sviluppo per il territorio” organizzato da Ordine dei Commercialisti di Catania, Ance Catania e dalla sezione etnea di Confindustria, che si terrà domani, mercoledì 19 (15,30-19,30) e giovedì 20 giugno (9-13) nella sede Ance (Viale Vittorio Veneto 109, Catania). Nella prima giornata, dopo i saluti dei presidenti Giorgio Sangiorgio (Ordine Commercialisti), Giuseppe Piana (Ance Catania) e Antonello Biriaco (Confindustria Catania), si entrerà nel vivo dei lavori per approfondire diversi aspetti della materia fra cui le dinamiche degli investimenti pubblici e il mercato,l’inquadramento giuridico del PPP e del PF attraverso lo schema di contratto standard e le linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, i ruoli dell’Amministrazione all’interno delle procedure, analizzando anche profili tecnici e finanziari connessi, riflessi sui bilanci degli enti locali e controlli degli organi revisori.

I relatori in programma saranno: Filippo Colombrita (Ingegneria Costruzioni Colombrita srl), Michele Corradino (Consigliere Autorità Nazionale Anticorruzione), Biagio Bisignani (Direttore ad interim settore Direzione Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile e Servizi cimiteriali del Comune di Catania), Fabrizio Leotta (Consigliere Ordine dei Commercialisti) e Gaetano Oliva (Dottore Commercialista e revisore legale).

La seconda giornata, introdotta e moderata da Fabrizio Leotta, vedrà un focus che tratterà modalità di finanziamento del project financing, modelli d’investimento dei capitali, strategie per massimizzare il rendimento con il commercialista, revisore legale e collaboratore de Il Sole 24 Ore Fabrizio Bencini.

Individuato a Catania un luogo dove ciascuno può professare la propria fede

Giovedì 30 maggio, ore 10, Palazzo della Cultura

«UNA PIAZZA MONUMENTALE PER IL DIALOGO FRA RELIGIONI»

IL RISCATTO DI CATANIA PASSA DALL’INTEGRAZIONE

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Foto Archivio Sud Libertà

Individuato nella città etnea il sito dove edificare l’ambizioso progetto dell’ing. Francesco Nicolosi Fazio: chiesa, moschea e sinagoga insieme, per un incontro interreligioso tra popoli

CATANIA –

Una chiesa, una moschea e una sinagoga, una accanto all’altra in un grande agorà a pianta esagonale, dove in maniera speculare e fortemente simbolica sorgono anche gli istituti di cultura delle tre grandi religioni monoteiste. Un luogo simbolo di pace in cui cristiani, musulmani e israeliti possono condividere lo stesso spazio per professare ciascuno la propria fede, in controtendenza ai drammatici conflitti causati dal radicalismo fanatico e violento.

La piazza delle Tre Cultureè un progetto che il catanese Francesco Nicolosi Fazio, ingegnere ambientalista, appassionato intellettuale, da sempre impegnato sul fronte civico e sociale, porta avanti da quasi un ventennio, raccogliendo l’interesse di numerosi esponenti del mondo della cultura e dell’opinione pubblica, ma senza mai trovare – letteralmente – un luogo dove poter edificare l’ambizioso progetto. Una lunga ricerca condotta fra le trame urbane della città prescelta per la collocazione: Catania. «Non soltanto per la posizione geografica che occupa nel Mediterraneo – afferma Nicolosi Fazio – ma anche per la sua proverbiale ospitalità, e per numerose motivazioni storiche che arricchiscono il significato sociale di questo progetto».

Ed è in quella panoramica parte di Catania che si affaccia sul mare che il progettista ha recentemente scoperto un sito, il sito, dove la sua visione architettonica del dialogo interreligioso può diventare realtà. Un fondamentale passo in avanti verso la “fattibilità”, che Nicolosi Fazio illustrerà alla città nel corso del convegno che si svolgerà giovedì 30 maggio, alle 10.00, al Palazzo della Cultura. Per l’occasione interverranno, in rappresentanza delle tre fedi, mons. Gaetano Zito, l’Imam Kheit Abdel Hafid e il rabbino Stefano Di Mauro, nonché esponenti delle chiese riformate e ortodosse. Dopo le relazioni dello storico Tino Vittorio, del sociologo e docente dell’Università etneaCarlo Colloca, e del poeta e scrittore Mario Grasso, prenderanno la parola autorità dell’Amministrazione Comunale di Catania ed europarlamentari siciliani. Inoltre, nel corso dell’incontro, a tutti i partecipanti sarà donato il libro “Gli strumenti della memoria”.

Nella foto (L.G._Ag.)Francesco Nicolosi Fazio

«È un progetto ambizioso – dichiara Nicolosi Fazio – ma che può fare della nostra città un potente esempio di pace e tolleranza, per scardinare quell’amara prospettiva di una Catania dissestata e senza futuro. L’unica possibilità di riscatto per il nostro territorio, e per l’intera regione, è la Cultura, la nostra cultura millenaria che ha raggiunto il suo massimo splendore proprio quando in Sicilia convivevano pacificamente le tre grandi religioni monoteiste. Nella nostra epoca quindi, che non riesce più a creare monumenti per la pochezza morale esistente, l’ipotesi di progetto vuole essere proprio quella di una “Piazza monumentale”».

NASCE A CATANIA ILHM, NUOVO CENTRO UNIVERSITARIO PER LA RICERCA 

 

Convegno di presentazione lunedì 25 marzo, ore 9.00, Palazzo delle Scienze (Catania)

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LA RICERCA SUI PROCESSI DI INNOVAZIONE, LEADERSHIP E MANAGEMENT IN SANITÀ

CATANIA

Healthcare e nuovi modelli. Sarà l’impatto delle tecnologie a guidare la trasformazione nel processo di ridefinizione degli ospedali e delle strutture sanitarie: dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla stampa 3D ai portable wearable device (dispositivi portabili indossabili), il volto della sanità si prepara ad assumere una nuova veste. È con l’obiettivo di condividere saperi, sviluppare partnership strategiche, trasferire know how legati ai processi di innovazione, leadership e management per le organizzazioni pubbliche e private che operano nella filiera della salute, che nasce il polo di ricerca ILHM – Centro studi avanzato in Innovazione Leadership Health Management – che verrà ufficialmente presentato lunedì 25 marzo, alle 9.00 a Palazzo delle Scienze di Catania, durante il convegno “Scenari strategici e impatti evolutivi in sanità”.

Ad aprire l’incontro saranno il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Basile, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il direttore del Dipartimento di Economia e Impresa Unict Michela Cavallaro.

Seguiranno gli interventi del presidente Cergas-Bocconi Elio Borgonovi – che presenterà il Rapporto Oasi 2018 con un Focus sulla Sicilia – e dei proff. Giuseppe Vecchio, Elita Schillaci e Salvatore Aleo, promotori del Centro ILHM (che avrà sede nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania), che punteranno l’attenzione sul profondo cambiamento che sta investendo il comparto.

«Secondo le stime, la spesa sanitaria mondiale ammonterà nel 2020 a 8,7 trilioni di dollari e quella italiana a circa 120 miliardi di euro – sottolinea la prof.ssa Schillaci – Alla base della crescita, fattori diversi tra i quali: evoluzione della domanda sanitaria, allungamento dell’aspettativa di vita, incremento delle malattie croniche, sviluppo dei mercati emergenti, trattamenti avanzati, aumento del costo delle risorse. A fronte della crescita della spesa, la contemporanea riduzione delle risorse pubbliche renderà sempre più necessari modelli di leadership antifragili ed evoluti. L’evento scientifico consentirà di riflettere sui nuovi scenari disruptive, evidenziando un corretto e responsabile rapporto tra innovazione, management e catene di produzione di valore nella filiera sanitaria».

IMPEGNO ANTIMAFIA DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI: CONVEGNO PER RICORDARE MAURO ROSTAGNO

Giornalisti uccisi dalla Mafia: Mauro Rostagno, 30 anni dopo.

” Un uomo, una storia, un giornalista rivoluzionario ucciso dalla Mafia siciliana sulle strade della legalità”

Un convegno a Palermo il 26 Settembre prossimo: presenti Ordine, Assostampa, Unione nazionale Cronisti, Giornalisti antimafia

 

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Il   Giornalista Mauro Rostagno : il suo impegno sociale e civile in un’area

mafiosa come la Sicilia. sarà ricordato nel corso del Convegno curato dall’OGS.

 

Lotta alla Mafia . Giornalisti uccisi per il coraggio dell’informazione . Un ricordo., un convegno curato dall’Ordine e  si svolgerà a Palermo mercoledì 26 settembre 2018 nella suggestiva cornice del teatro Biondo. L’evento nasce per ricordare il Giornalista antimafia Rostagno a 30 anni dalla sua uccisione per mano mafiosa, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Unione nazionale cronisti; il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo-Capitale italiana della Cultura 2018 e rientra- comunica l’Ordine – tra gli eventi formativi dell’Ordine. L’incontro si aprirà alle 9.30 con i saluti del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e del presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo.

Subito dopo interverranno la preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo, professoressa Rosa Maria Rizzo, e la regista Adriana Castellucci. Seguirà l’opera teatrale “Mauro Rostagno, un uomo vestito di bianco”. Si tratta di una elaborazione drammaturgica a cura della regista Adriana Castellucci con la partecipazione dei ragazzi del liceo “Galilei”. Subito dopo il convegno.

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CLAUDIO  FAVA, GIORNALISTA ANTIMAFIA

Relatori: il giornalista Salvo Palazzolo; il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese; il presidente dell’Assostampa siciliana, Alberto Cicero, e il presidente nazionale dell’Unci Alessandro Galimberti. Le conclusioni saranno affidate all’on.le Claudio Fava, giornalista e presidente regionale della Commissione antimafia. Moderatore: Leone Zingales, Vice-presidente nazionale dell’Unci.

La sorella di Mauro Rostagno, Carla, a Torino, il 3 maggio 2017 nel corso del suo intervento alla 10^ Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo promossa dall’Unci, ha voluto precisare alcuni aspetti della vita del fratello che “sono stati raccontati in maniera distorta”.

“Mio fratello – ha detto, rivolgendosi soprattutto ai familiari del vice-direttore de La Stampa, Carlo Casalegno, ucciso dalle Br nel 1977, presenti nella sala del Circolo della Stampa – si era dissociato definitamente dagli ex compagni dal giorno del rapimento di Aldo Moro. Si era allontanato da quel mondo che non rispecchiava più i suoi ideali e lo aveva dichiarato in modo chiaro ed esplicito in un’intervista. Mauro pianse per tutta la giornata il giorno dei funerali di Moro”.

Mauro Rostagno è stato poi ucciso dalla mafia dieci anni dopo, in provincia di Trapani, per il suo impegno sociale e civile in una delle aree a più alta penetrazione mafiosa della Sicilia.