Archivi -Sud Libertà
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Trapani,
Scattano le manette alla madre che con una pistola minaccia il figlio e poi tenta di investire i carabinieri con l’auto. I militari della stazione di Favignana (Trapani) hanno posto la donna (pregiudicata) di 45 anni in stato di fermo per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia aggravata.
Solo la prontezza dei Carabinieri intervenuti ha consentito di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente e, dopo un estenuante colloquio con la donna, i militari sono riuscita a calmarla. La stessa ha deciso così di scendere dal veicolo. Nell’auto aveva con sé una pistola, risultata a salve, presumibilmente l’arma utilizzata per minacciare il figlio. Alla luce degli elementi raccolti, i Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno dichiarato la donna in stato di arresto. A seguito di udienza di convalida, il Giudice ha disposto a carico dell’indagata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. una volta a settimana.
Comunicato stampa
Catania,
Nell’ambito della costante attività info-investigativa svolta nell’humus criminale catanese dai militari dell’Arma, questi ultimi avevano appreso che una loro vecchia conoscenza, tra l’altro sottoposta alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, avrebbe non solo perseverato nella sua “carriera” di spacciatore di droga ma che, anzi, avrebbe ambito elevarsi a rifornitore della “materia prima” ai suoi stessi “colleghi”.
I militari pertanto, al fine di dar riscontro alle informazioni raccolte, organizzato un servizio di osservazione “discreto”, stante le numerose vedette poste a copertura dello smercio di droga, sono riusciti senza farsi notare ad accedere all’edificio che ospita l’abitazione del pusher, in viale Biagio Pecorino. Nella circostanza l’uomo, alla vista degli operanti, ben consapevole del motivo della loro presenza, ha immediatamente manifestato chiari segni di nervosismo e, resosi conto di essere stato scoperto, quando gli hanno chiesto se detenesse droga in casa o nelle sue pertinenze, senza null’altro proferire li ha condotti nel proprio garage, nel seminterrato della palazzina.
Qui, aperta la saracinesca, ha estratto una busta di plastica al cui interno era celato un quantitativo di 413 grammi di marijuana, quindi, sempre scortato dai Carabinieri, è risalito a casa prelevando e consegnando loro anche un bilancino di precisione, che teneva nascosto all’interno di una scarpiera posta nel balcone. La ricerca, ovviamente, è stata comunque completata dai militari, che hanno altresì rinvenuto un’ulteriore bilancia elettronica di precisione. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria, fino all’avvenuta convalida dell’arresto.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato in flagranza un incensurato catanese di 29 anni, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Al riguardo, nel quadro delle mirate attività di controllo del territorio volte a contrastare il fenomeno dello smercio di droga disposte dal Comando Provinciale, i militari dell’Arma hanno organizzato un servizio di pattugliamento “discreto” nella zona del quartiere di San Berillo. Nella circostanza, intorno alle 19:00 circa, gli operanti hanno notato in via Di Prima il soggetto a bordo di uno scooter Aprilia Scarabeo, che presi contatti con un giovane, giunto a piedi in un punto evidentemente prestabilito, gli ha verosimilmente consegnato dello stupefacente, ricevendo in cambio del denaro. I Carabinieri, vista l’operazione sospetta, hanno quindi seguito a distanza il 29enne, sino a bloccarlo in via Neve, dove all’esito della perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di diversi tipi di droghe: 7 dosi di marijuana e 2 pietre di hashish, del peso di 8 grammi complessivi, nascoste nelle tasche del suo giubbotto, mentre all’interno di due borselli, sono stati rinvenuti 12 dosi cocaina in bustine di plastica per quasi 6 grammi e 16 di crack per quasi 9 grammi. Ritrovato anche il denaro verosimilmente frutto dello spaccio e sino a quel momento incassato: 100 euro, in banconote da venti ciascuna. Alla luce di quanto recuperato sulla persona del pusher, i militari hanno pertanto proceduto anche ad una ricerca presso l’abitazione di quest’ultimo in via Antonio Cagnone, nel quartiere di Picanello, dove, all’interno di un armadio della stanza da letto, hanno analogamente trovato una busta con ulteriori 19 dosi di marijuana ed altre 3 pietre di hashish, per complessivi 16 grammi. Il 29enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la sottoposizione agli arresti domiciliari.
Foto sopra, Pronto soccorso d’emergenza Ospedale civico Palermo- ( Archivi -Sud Libertà)
Napoli,
Il Comando Provinciale e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli hanno scoperto, tra Torre Annunziata e Trecase, una piantagione di marijuana costituita da 1200 piante di cannabis indica e arrestato un ventenne di Trecase con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. La scoperta è stata effettuata dai finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata grazie alle sofisticate apparecchiature dell’innovativo elicottero PH-139D in uso alla Sezione Aerea di Napoli che, nel corso delle quotidiane perlustrazioni aeree della provincia partenopea, ha individuato delle colture sospette, verosimilmente di cannabis, occultate in un anello boschivo, ubicato in un appezzamento di terra ai confini tra i due comuni vesuviani.
Il nuovo sistema in uso al comparto aereo del Corpo ha permesso di effettuare delle riprese che hanno consentito di individuare i punti di accesso alla piantagione e persino i sistemi di irrigazione che vi erano stati installati. Alla luce di tali evidenze, le Fiamme Gialle partenopee hanno avviato degli approfondimenti volti a individuare i soggetti che gestivano la piantagione e, coadiuvati dall’alto e a terra dai colleghi della componente aeronavale, hanno effettuato l’accesso nell’area in questione dove hanno rinvenuto le 1200 piante di cannabis. La resa stimata della coltivazione sarebbe stata di circa 350,00 kg. di marijuana, per un controvalore di mercato di oltre 550.000,00 euro.
Le approfondite ricerche nell’area e, in particolare, tra gli alberi che fungevano da occultamento per la piantagione, hanno poi portato a ulteriori scoperte. Infatti, all’interno di alcuni tubi per l’irrigazione sono state rinvenute armi da sparo, comuni e da guerra, munizioni nonché un considerevole quantitativo di sostanze stupefacenti già confezionate. In particolare, sono state ritrovate, perfettamente funzionanti e appena lubrificati, una pistola mitragliatrice e un fucile a pompa Franchi con matricola abrasa, una pistola a tamburo senza matricola, un fucile da guerra cal. 8×57 tipo Mauser, 4 fucili cal. 20, un fucile cal. 12, n. 317 cartucce di vario calibro. Sequestrati anche 4,7 kg. di hashish e altre sostanze sottovuoto (548 gr. di lidocaina, 450 gr. di cocaina e 320 gr. di marijuana), già pronti per essere immessi sul mercato, del controvalore al dettaglio di oltre 70.000,00 euro.
La piantagione e il locale adibito ad essiccatoio e confezionamento dei panetti di hashish e delle dosi di cocaina erano energizzati elettricamente con allaccio abusivo alla rete elettrica nazionale, concretizzando anche l’ipotesi di furto aggravato. Al termine dell’operazione, il responsabile, risultato avere nella propria disponibilità la piantagione, lo stupefacente e le armi, è stato tratto in arresto in flagranza di reato. Si tratta di un giovane ventiduenne originario della zona. Il provvedimento è stato convalidato dal GIP. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la piantagione è stata distrutta previo campionamento e analisi delle piante.