Regione Siciliana: progetti di bonifica aree inquinate in Sicilia

 

 

Occorre restituire all’uso produttivo le aree inquinate


 


Immagine articolo: Misura 6.2.1 PO FESR: possibile presentare progetti di bonifica aree inquinate in Sicilia fino a novembre 2018



PALERMO

Rimbocchiamoci le maniche, sarà possibile presentare  progetti relativi all’Azione di  ” Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano Regionale di Bonifica”  che ha come obiettivo la restituzione all’uso produttivo di aree inquinate. La Regione siciliana, Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti ha infatti pubblicato  nei giorni scorsiil decreto con cui concede tempo fino al 20 novembre di quest’anno  per poter presentare i progetti.

L’Azione   mira quindi a realizzare interventi di risanamento ambientale di quelle aree del territorio regionale che risultano inquinate, con conseguenti situazioni di rischio sia ambientale che sanitario, tali da determinare l’inibizione del territorio e/o delle sue risorse per attività produttive, turistiche o di servizi a favore della collettività.

Le risorse disponibili, messe a disposizione di Regione, Enti locali ed Enti pubblici, ammontano per l’esattezza ad 35.412.757,55 € .

Le operazioni ammissibili al contributo finanziario di cui al presente Avviso sono gli interventi di “ messa in sicurezza permanente” , “ bonifica” e “ ripristino e ripristino ambientale” , sui seguenti siti contaminati:
• Discariche pubbliche dismesse censite nel Piano Regionale delle Bonifiche.
• Discariche pubbliche dismesse rientranti nelle perimetrazioni nazionali.

Ammessi a presentare la domanda saranno la Regione , i comuni e gli enti pubblici e locali.

Sono considerate ammissibili le spese effettivamente sostenute dal Beneficiario direttamente imputabili all’operazione come successivamente specificato e sostenute e pagate dal Beneficiario nel periodo di ammissibilità della spesa del Programma.

Il costo dell’operazione è determinato nel rispetto delle seguenti categorie di spese ammissibili:

  • esecuzione dei lavori relativi alle opere, agli impianti, acquisto delle forniture e dei servizi connessi all’esecuzione stessa;
  • spese relative all’esecuzione del monitoraggio nel corso e dopo il completamento delle attività di bonifica/MISP che dovranno rappresentare specifica voce da esporre nel quadro economico dell’intervento tra le somme a disposizione;
  • acquisizione di immobili necessari per la realizzazione dell’opera
  • indennità e contributi dovuti ad enti pubblici e privati come per legge (permessi, concessioni, autorizzazioni, finalizzate all’esecuzione delle opere);
  • spese generali.
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Il contributo finanziario in conto capitale viene concesso fino al 100% dei costi totali ammissibili dell’operazione.

L’intero processo di valutazione – dal ricevimento delle istanze alla pubblicazione degli esiti definitivi della selezione – sarà proporzionato al numero delle domande di finanziamento pervenute e non si protrarrà oltre 180 giorni dopo la scadenza dell’Avviso. L’iter valutativo si concluderà con l’approvazione di una graduatoria basata sui criteri predefiniti.

 


ELARGIZIONI SOSPETTE DI CONTRIBUTI ALLA REGIONE, IN REALTA’ SCAMBI DI FAVORE TRA ONOREVOLI – TANTI DUBBI SULL’ASSESSORATO AI BENI CULTURALI

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Non abbiamo mai condiviso le elargizioni della Regione alle associazioni ed enti privati perchè nella gran parte dei casi sono veri e propri scambi di favore tra un parlamentare e l’altro che detiene il potere di concessione -.
L’assessorato ai Beni culturali salta agli occhi subito con il progetto  “ritorno alle tradizioni”ideato dalla parrocchia Santa Maria di Lourdes a Gliaca di Piraino finanziato dall’assessorato al Turismo
Figura pure uno strano ” “omaggio a Lucio Battisti”, una sagra del finocchietto selvatico, e persino un  convegno “Autonomie speciali nella prospettiva del regionalismo differenziato”.
Se guardiamo pure il bilancio della Regione ci sorprendiamo come le Procure non siano intervenute al controllo delle finalità dei finanziamenti avuti dai “favoriti”.  E’ un discorso automatico, non necessita neppure la denuncia sui singoli casi specifici.
Le sollecitazioni provengono da vari onorevoli, tanti referenti dei vari settori/dipartimenti ma la stanza dei comandi per far scorrere il fiume di denaro è affidato ad alcuni uomini politici ed entità:

Gianfranco Miccichè, il presidente dell’Ars, e Sandro Pappalardo, l’assessore al turismo, poi  l’assessorato -dipartimento ai Beni culturali con le richieste dei Soprintendenti e dirigenti di strutture  e l’assessorato all’Agricoltura.   Un regolamento dell’Assemblea parlamentare siciliana concede al presidente dell’Ars  il potere di dare contributi a chiunque, enti e comuni per la progettazione e realizzazione di eventi culturali per un importo fino a 15 mila euro..   Contributi al progetto archeologico “Aetna Hadriani” e agli eventi religiosi a discrezionalità del presidente dell’Ars,  soldi pure per i  “riti funerari nella Preistoria”, sul “mistero della Baronessa di Carini” e via dicendo oltre cento finanziamenti  a fine luglio scorso.

Non è ammissibile che ancora le cose funzionino così in Sicilia.  Per gli onorevoli la concessione dei contributi si rivela necessario per riempire le loro segreterie politiche, per la popolazione un autentico spreco e, in tanti casi-certamente -una truffa.