DI R.LANZA
Conquistata anche Kabul senza alcuna resistenza da parte delle forze di sicurezza dell’Afghanistan. I talebani, stavolta senza alcuna necessità di mostrarsi aggressivi, proclameranno tra poco lo Stato Islamico. Il presidente Ashraf Ghani fugge in Tagikistan per evitare il peggio ma non può far nulla. E’ solo Nè il presidente aveva mai manifestato intenzione di resistenza.. Sul pennone adesso sventola la bandiera talebana.La bandiera del terrore che nessuno, secondo gli Stati Uniti, dovranno ossequiare e riconoscere. Una conquista durata vent’anni quando si pensava che il terrorismo talebano non avesse potuto prendere il sopravvento con il presidio militare americano e degli alleati. Un errore strategico che adesso fa dell’Afghanistan una centrale del terrore planetario. Un presidente afghano burla che non ha saputo testare il polso ai nemici talebani che diventavano sempre più numerosi in grado di sovvertire le istituzioni.
CHE VERGOGNA, STATI UNITI ED ALLEATI…..
Stati Uniti che perdono l’aureola di “guardiani del mondo”. Ognuno adesso fa da sè, Vietnam, dicono gli Americani, insegna. Resta l’allarme terrorismo nelle città italiane. I Prefetti dovrebbero organizzare urgentemente dei coordinamenti provinciali con le forze militari per la registrazione in appositi elenchi separati di tutti gli afghani che adesso entreranno in Italia.
Non trascuriamo che essi , anche se estranei al terrorismo, sono amici e/ parenti di talebani e potrebbero fornire informazioni preziose ai terroristi per eccellenza I maggiori controlli dovrebbero essere svolti in Sicilia dove in mezzo alla confusione dei profughi, questi collaboranti ai terroristi si possono confondere E poi infine le perquisizioni domiciliari a pioggia per la ricerca di eventuali armi o notizie segrete.
L’ex Presidente Ghani fuggito dall’Afghanistan “per evitare il massacro”
I nostri connazionali evacuati dall’ambasciata italiana di Kabul, personale diplomatico e civili, si sono imbarcati sul volo di ritorno e arriveranno questa mattina in Italia.
Nondimeno anche i cittadini tedeschi iniziano a lasciare Kabul. Personale dell’ambasciata tedesca nella capitale afghana è arrivato a Doha alle prime ore di oggi a bordo di un aereo americano. A bordo anche quattro persone della rappresentanza della Svizzera.
“I talebani ce l’hanno fatta a rimuovermi… Per evitare un bagno di sangue ho pensato che fosse meglio andare via”. Lo scrive in un post su Facebook l”ex presidente’ afghano Ashraf Ghani, che si sarebbe rifugiato in Tagikistan. “Oggi – scrive Ghani su Facebook – mi sono trovato davanti ad una scelta difficile: avrei potuto affrontare i Talebani armati che volevano entrare nel Palazzo presidenziale o lasciare il mio caro Paese a cui ho dedicato la mia vita per proteggere gli ultimi 20 anni. Se ci fossero stati ancora innumerevoli connazionali martirizzati e avessimo affrontato la distruzione della città di Kabul, il risultato sarebbe stato un grande disastro umano in questa città da sei milioni di abitanti”.
Nascita dell’Emirato islamico
La dichiarazione della nascita dello Stato islamico verrebbe fatta dal palazzo presidenziale. Le dichiarazioni attuali sono rassicuranti rispetto al passato in cui i Talebani per imporre l’attenzione del mondo non esitavano “a tagliare ,pubblicamente, la gola agli ostaggi americani ed alleati” Affermano: “Assicuriamo alle persone in Afghanistan, in particolare a Kabul, che le loro proprietà e le loro vite sono al sicuro”, ha confermato alla Bbc un portavoce dei talebani, Suhail Shaheen. “Rispetteremo i diritti delle donne. La nostra politica è che le donne avranno accesso all’istruzione e al lavoro”, ha assicurato Shaheen. “Nessuno dovrebbe lasciare il Paese, abbiamo bisogno di tutti i talenti e di tutte le capacità, abbiamo bisogno di tutti“.
E’ partito da Kabul il primo volo che riporta in Italia i nostri connazionali dall’Afghanistan. “Il volo dell’Aeronautica Militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”, annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nella tarda serata del 15 agosto, allo Speciale Afghanistan di Radio1. L’aereo, con a bordo personale diplomatico e alcuni ex collaboratori afghani, atterrerà a Fiumicino ,oggi, 16 agosto.
Il volo trasporta “circa un centinaio di nostri connazionali”. “A bordo -spiega il ministro degli Esteri- non solo il personale dell’ambasciata, della Agenzia per la cooperazione allo sviluppo, ma anche nostri connazionali che erano in Afghanistan e hanno risposto alla chiamata della Farnesina per tornare in Italia”.
Il volo atteso nelle prossime ore a Fiumicino “è il primo dei voli che nei prossimi giorni continueranno a decollare da Kabul” per il rimpatrio dei nostri connazionali. Cosi come succede con le altre ambasciate straniere, in Afghanistan “rimarrà un presidio diplomatico, un rappresentante del corpo diplomatico resterà e seguirà il protocollo di tutti gli altri paesi, garantendo un presidio diplomatico nell’aeroporto di Kabul”, spiega.