Una stella del teatro italiano ci ha lasciati a sorpresa:Gigi Proietti.. Oggi avrebbe compiuto 80 anni. Il noto attore romano, è deceduto in una clinica romana intorno alle 5.30. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera. Proietti era ricoverato da giorni in clinica “Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie”, era già diffuso in una nota della famiglia.
Proietti: un grande di quella cerchia di artisti di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto notevole successo sin dagli inizi degli anni sessanta. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; nel 1963 grazie a Giancarlo Cabelli i esordì nel Can Can degli italiani per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino a A me gli occhi please” esempio di teatro-grafia che segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani. Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Olimpico di Roma
Proietti già a quattordici anni viene scritturato al cinema come comparsa nel film ” Il nostro campione ” diretto nel 1955 da Vittorio Duse, seguita poi nel 1964da un altro piccolo cameo n “Se permettete parliamo di donne”del maestro Ettore Scola ..Il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, è quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trent’anni dopo lo porta alla grande notorietà. Nei titoli di testa dei primi film è accreditato come Luigi Proietti. Al cinema lo vediamo in un episodio de “Le piacevoli notti del 1966”, e in ruoli più corposi in “Lo scatenato, la matriarca, Una ragazza piuttosto complicata” …Tinto Brass è il primo regista a valorizzarlo con un ruolo da protagonista nel suo film”L’urlo del 1968, presentato in concorso al Festival di Cannes.
Altre tappe del grande attore. Ne citiamo solo alcune.
Il trionfo dei One-Man Show
Tra il 1965 e il 1970, Proietti porta in scena anche prove particolari come “Il mercante di Venezia, “Le mammelle di Tiresia” e il “misantropo di Molière”. Con “Il Dio Kurt” del 1969 altro successo del gruppo sperimentale, Proietti affronterà il palcoscenico da solista per non rimanere ingabbiato in ruoli eternamente comprimari.