Trasporti in Sicilia, governatore Schifani: «Commissario per lavori sulla A19. Ministro Salvini al nostro fianco»

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«Chiederemo con garbo istituzionale una figura commissariale per l’autostrada A19 Palermo-Catania. L’ho già anticipato al ministro Salvini che è stato ed è costantemente presente e al fianco della Sicilia sul tema infrastrutture. Ritengo che un commissario, senza necessità di poteri “modello Genova” perché si tratta di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia la figura che possa meglio vigilare sul rispetto dei tempi e sull’andamento dei lavori. Abbiamo necessità di accelerare e recuperare un gap che risale agli anni pregressi e risolvere un enorme problema che pesa come un macigno nel collegamento tra queste due aree metropolitane della Sicilia». Lo comunica  il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, questa mattina a margine dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi” di Catania. 

«Il tema delle infrastrutture – ha aggiunto il governatore – è fondamentale. A Roma devono capire che è finita l’epoca di trattare la Sicilia come il Nord Africa. Con Anas abbiamo ingaggiato un confronto molto serrato, ho preteso chiarezza sui tanti, troppi cantieri abbandonati o che vanno a rilento lungo la A19. Finalmente la settimana scorsa è arrivata una proposta nuova, in cui si individua un accordo di programma in forza del quale ci sarà un contratto d’appalto unico, con un solo interlocutore che risponderà della manutenzione dell’autostrada, si stanzia un miliardo, si prevede l’aumento delle turnazioni nei lavori. Bene, cominciamo a ragionare. Credo però – ha concluso Schifani – che una figura commissariale possa dare attuazione a questa prospettiva in maniera più efficace, senza togliere nulla ad Anas. La A19 per noi è una priorità assoluta».

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Santoro attiva le procedure per ospitare da stanotte ventitré profughi della guerra in Ucraina

 

Messina,

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, d’intesa col dirigente del Dipartimento Servizi alla Persona e alle Imprese Salvatore De Francesco e la responsabile del Servizio Sociale Professionale Sara Tornesi,-comunica l’Ente peloritano–  ha attivato tutte le procedure necessarie per ospitare dalle prossime ore ventitré profughi della guerra in Ucraina (cinque adulti e diciotto minori) in una struttura cittadina convenzionata ed adeguata alle esigenze di accoglienza. L’obiettivo, nei limiti del possibile, è ricevere il gruppo in un’unica struttura in modo tale che i minori possano rimanere tutti insieme, evitando loro ulteriori carichi di separazione.
Considerata la necessità di far fronte alle eccezionali esigenze connesse all’accoglienza di cittadini ucraini in arrivo sul territorio comunale in conseguenza del conflitto bellico in atto in Ucraina, – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro – e a seguito della Circolare della Prefettura di Messina dello scorso 9 marzo, si è ritenuto di ospitare sul nostro territorio cittadini provenienti dall’Ucraina giunti in ordine sparso, accolti da familiari o conoscenti e tramite associazioni che organizzano arrivi programmati”.
Per fronteggiare l’esodo di nuovi arrivi di minori il Comune di Messina ha censito all’interno delle strutture convenzionate ulteriori posti disponibili. Per il percorso di ingresso e di accoglienza, a partire da lunedì 14, è stata predisposta con funzioni ridotte la riapertura del COC (Centro operativo comunale), cui spetterà la cabina di regia dell’attuale emergenza. Le istituzioni coinvolte nel sistema di accoglienza sono il Comune (servizio sociale professionale – Azienda Messina Social City), l’Asp (Unità Covid 19 – Dipartimento Prevenzione), la Questura (immigrazione e anticrimine), la Scuola, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Garante dell’Infanzia, gli enti gestori di Comunità di accoglienza per minori convenzionate e dei progetti SAI e la Caritas.

Sempre da lunedì 14, presso il Centro “Mai più ultimi” nei locali di Palazzo Satellite, in Piazza della Repubblica – Stazione Centrale, sarà operativo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, lo Sportello di segretariato sociale – emergenza Ucraina, a cura di operatori dell’Azienda Messina Social City, con funzione di raccolta dati personali e punto informazioni, ai sensi della circolare prefettizia dello scorso 9 marzo 2022. Le operazioni di accoglienza dei minori saranno coordinate dalla responsabile Tornesi e dall’assistente sociale Giovanna Isaja, in raccordo con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Messina Andrea Pagano.

Richiesta la rimozione di Giampiero Panvini , “falso caporedattore stampa” dell’Ersu etneo e commissario dell’Istituto Gioeni

 

Ciancio e Paxia: “Scandaloso sfrattare una giovane ospite ipovedente dalla struttura, per di più in questo momento”. 

 

Ancora Panvini nella bufera. Dopo la scoperta del nostro Giornale “Sud Liberta’ di un decreto della Regione di un impegno spesa a suo favore,eccessivo ,oltre 7o mila euro per quattro mesi-da settembre a dicembre- di “attività stampa”all’Ersu ,compresi oneri vari, dichiarata con la falsa qualifica di “Caporedattore” insieme a Dario Matranga dell’Ersu di Palermo arriva un altro macigno di non poco conto sul suo comportamento di commissario all’Istituto ciechi di Catania  Riportiamo l’intervento di due deputate (M5S) sensibili alla problematica sociale

Dopo una lunga diatriba, cominciata prima di novembre, tra il commissario e gli ospiti dell’Ardizzone Gioeni, che ha determinato il distacco del riscaldamento e  dell’acqua calda per diversi giorni nell’ala destinata alle stanze dei non vedenti, adesso arriva l’ordine di immediata liberazione della stanza ai danni di una donna ipovedente ospitata presso l’istituto. Riteniamo non più rinviabile la rimozione di Panvini dall’incarico di commissario dell’Ipab di Catania”.

A dichiararlo sono le deputate all’Ars e alla Camera del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio e Maria Laura Paxìa che si dicono “incredule dopo aver letto la deliberazione n. 79 del 16 dicembre 2020” con la quale Giampiero Panvini, responsabile nominato dalla Regione Siciliana, ha disposto ‘la risoluzione del rapporto di convitto e del regime residenziale’ nei confronti di una giovane donna ipovedente, Jessica Costa, che da anni vive e lavora nella struttura, nata appositamente per dare una mano a chi si trova in gravi condizioni fisiche di cecità. “Neppure la dura fase di diffusione del coronavirus – sottolineano le Portavoce m5s –  né il periodo di festività che ci accingiamo a vivere, sono riusciti a stoppare questa decisione, che prevede l’ordine di dimissione ed immediata liberazione della stanza, motivato da presunte violazioni di alcune fredde disposizioni di un regolamento interno”.

“Intimare l’allontanamento dai locali, in piena emergenza sanitaria, per di più a dei soggetti fragili, è un atto oltre che di scarsa sensibilità umana anche contrario alle norme vigenti (D.l. n. 34/2020 convertito in Legge n. 77/2020 art 17 bis “Proroga della sospensione dell’esecuzione degli sfratti di immobili ad uso abitativo e non abitativo”).

Le attuali e critiche circostanze che stiamo vivendo – sottolineano le deputate  – avrebbero dovuto consigliare diversamente chi ha vergato l’ordine di espulsione della giovane ipovedente, soprattutto perché, in questo modo, si tradiscono i principi fondativi dell’Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni, sorto grazie alla volontà testamentaria del Barone di San Vito nel 1884”. 

“Le priorità di ‘assistenza, educazione e istruzione’ – sottolineano le deputate – che lo stesso Statuto fondativo assegnava all’Istituto di beneficenza, evidentemente non sono bastate per trovare una soluzione ad un problema che, ci risulta, fosse via di definizione tramite apposita interlocuzione tra l’istituto e l’avvocato della giovane ospite, la quale ha già saldato i mesi di ottobre, novembre e dicembre e stava per formalizzare una proposta transattiva per saldare quanto dovuto”.

Nella foto sopra di un recente evento culturale svoltosi a Catania, l’assessore Scavone ,il 2 da sinistra e il commissario Panvini ultimo a destra

Adesso – concludono Ciancio e Paxìa – tocca all’Assessore regionale alla famiglia Antonio Scavone mettere una pezza a questa situazione incresciosa con la definitiva rimozione dell’attuale commissario straordinario”.

Oggi 827 decessi per Covid. La Sicilia passa in zona gialla. La Calabria ha il nuovo commissario Guido Longo

 

 

 

Liguria e Sicilia in zona gialla. Il ministero della Salute ha reso noto che il ministro Roberto Speranza “firmerà una nuova ordinanza con cui si dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre”.

Oggi sono 28.352 i nuovi contagi da coronavirus in Italia . Da ieri sono stati registrati altri 827 morti che portano il totale a 53.677 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 222.803 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.782, con un calo di 64 unità.

CAMPANIA – Sono 2.924 i nuovi contagi da Coronavirus in Campania . Da ieri sono stati registrati altri 63 morti.

 

In Calabria  Guido Longo è il nuovo commissario alla sanità . Il Consiglio dei ministri ha nominato “il dottor Guido Longo quale Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria”.

Dovrà attuare quanto segue:  “l’incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150″.

Nell’ambito della cornice normativa vigente, si affidano al Commissario ad acta” diversi interventi e tra questi “l’adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera” oltre che il “completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il fabbisogno assistenziale” e la “definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche“.

Tra gli interventi anche il “monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei Nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale”, la “definizione dei tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie in coerenza con il fabbisogno assistenziale, con l’attivazione, in caso di mancata stipula del contratto e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente”.

Prevista anche l’attuazione “dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150” e tra questi l’adozione del “Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 previsto dall’articolo 18 del decreto legge 17 marzo 2020″.

Piero Benvenuti guida come commissario l’Agenzia spaziale italiana -Critiche: primo esempio di Spoils system?

piero benvenuti (foto universit di padova)

 ROMA –

Il Governo affida a Piero Benvenuti (nella foto) la guida  dell’Agenzia Spaziale Italiana. In attesa di nominare il nuovo presidente al posto di Roberto Battiston, il premier Conte d’intesa con il  ministro Bussetti ha deciso di nominare il professore di Astrofisica dell’Università di Padova come commissario straordinario dell’ASI. 

Secondo quanto reso noto dal ministero, la scelta di rimuovere il fisico trentino dalla guida dell’agenzia era dovuta al fatto che “non erano state rispettate le procedure di nomina”.

Il docente dell’Università di Pisa invece critica polemicamente l’esecutivo gialloverde  definendo o il suo caso il “primo esempio di spoils system in un ente di ricerca

“Una scelta obbligata” perchè si deve formulare il bando con il  profilo ideale per la successione di Battiston. . Al suo fianco ci sarà Giovanni Cinque. Il nuovo commissario Soddisfatto : “Conosco molto bene – – sia l’Agenzia Spaziale Italiana che quella Europea. In questi tavoli è molto importante la continuità e un voto di potere poteva essere sfruttato dagli altri Paesi“.  La scelta è stata politica. È capitato anche a me quando era alla guida dell’Istituto Nazionale di Astrofisica durante il dicastero Moratti. Il cambio di Governo non ha portato eguale sintonia con il suo successore e proprio per questo ho preferito dimettermi. Fare battaglie contro una volontà politica avversa è inutile“. Insieme a Benvenuti ci sarà anche l’avvocato Giovanni Cinque, esperto di Astrofisica, nella qualità di subcommissario. 

L’OMBRA DEL COMMISSARIO AL COMUNE DI CATANIA: LA REGIONE RICHIEDE LA DICHIARAZIONE DI DISSESTO

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CATANIA –

L’assessorato regionale alle Autonomie locali avverte il Comune di Catania a rendere pubblico il dissesto economico e così si esprime in una nota «Alla luce del pronunciamento delle sezioni riunite della Corte dei conti dello scorso 7 novembre con relativo obbligo di dichiarare il dissesto economico finanziario del Comune di Catania, l’assessorato regionale alle Autonomie locali della Regione Siciliana,  invita a deliberare il dissesto dell’ente indifferibilmente entro 30 (trenta) giorni». La nota è destinata pure al Presidente del Consiglio comunale, al segretario generale, al collegio dei revisori dei conti, alla Ragioneria generale.

Nella nota, inviata per conoscenza anche al  Ministero dell’Interno, alla Prefettura di Catania e alla Corte dei conti, è specificato altresì che decorso infruttuosamente il termine assegnato, si provvederà alla nomina del commissario ad acta e al conseguente avvio delle procedure sanzionatorie nei confronti del Comune.

lL MINISTRO GRILLO: LUNEDI’-17- SCIOGLIERO’ L’ORDINE DEI MEDICI ETNEO PER NOMINARE UN COMMISSARIO

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I   SIMBOLI DEL COMANDO E DEL POTERE  -ANCHE PER I PICCOLI ENTI SI PONE L’INTERROGATIVO: CHI COMANDA?

Ordine dei medici di Catania, Buscema e il ministro Giulia Grillo Da un pò di tempo ci si  chiedeva chi fosse il comandante reale dell’ente di rappresentanza dei medici di Catania.     Possibile che la situazione siciliana- e del resto del Paese-  dove ognuno vuol comandare, rievochi la simbologia del potere e del comando ad ogni costo, come fossimo ritornati ai tempi della guerra ?

Prendiamo atto positivamente-ha comunicato il ministro -del parere favorevole della  Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) espresso a Bari .Un via libera indispensabile, che arriverà formalmente lunedì e che permetterà al ministero della Salute di avviare tutte le procedure per lo scioglimento“.

Lo scioglimento era stato richiesto – ricorderemo- da diversi  consiglieri dell’Ordine dei medici etneo dimissionari ritenendo che, “alla luce dei fatti che hanno caratterizzato in negativo, negli ultimi mesi, l’immagine dell’Ordine dei Medici, le elezioni suppletive, indette irritualmente per i giorni 21, 22 e 23 settembre 2018, non siano idonee a risanare il grave pregiudizio determinatosi e che solo l’intervento del Ministro possa ripristinare, tramite il commissariamento, il regolare esercizio delle funzioni pubbliche assegnate all’Organo di rappresentanza dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia etnea.”             I dimissionari Alfio Pennisi, Emanuele Cosentino, Nino Rizzo e Rosalia Lo Gerfo  avevano incaricato  i legali  Dario Riccioli, Attilio Toscano e Rocco Todaro di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo competente per territorio.

Quindi  il ministro Grillo     dopo il disco verde della Federazione nazionale , scende in campo adesso  con l’armatura adeguata e  risponde con i fatti ” a chi aveva pubblicato polemicamente-ma in modo sterile e vuoto- nella città di Catania ” che non si è degnata neanche di rispondere, consentendo che lo scontro tra i medici etnei alzasse ulteriormente la temperatura.”

“Il nostro giudizio- avverte il ministro Grillo – è che non esiste nessun ente che può funzionare senza vertici .  Dello stesso avviso  il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – Il venir meno dei vertici istituzionali di per sé rende questo parere un atto dovuto”.  “Gli enti istituzionali hanno il dovere – conclude il ministro Grillo -di essere un riferimento civico per i cittadini – – Una regola e un principio etico che non vanno mai dimenticati. Catania, la mia città, riavrà presto un Ordine dei medici rinnovato e le polemiche inutili e sterili saranno finalmente archiviate, un ricordo“.

Risultati immagini per foto del ministro Giulia Grillo e del dr Massimo buscema di catania

 

“L’ordinamento italiano non conosce un caso in cui, salvo ipotesi espressamente previste o eccezionali, un ente pubblico possa compiere la missione normativamente assegnata, sia verso l’esterno che verso il suo interno, senza che siano ricoperte le cariche statutariamente o istituzionalmente previste”. Su questo punto il Comitato centrale della Fnomceo ha fondato il parere richiesto dal ministero della Salute.

Il problema inusitato si è posto dopo le dimissioni di Massimo Buscema (nella foto a destra,sul quale pende un avviso di garanzia per una “querela” per presunto reato di calunnia)dalla carica di presidente dell’Ordine dei medici di Catania, insieme alle preesistenti dimissioni del vicepresidente e del segretario, in un Consiglio già da riportare al numero previsto per legge (le elezioni suppletive, a seguito delle dimissioni di 11 consiglieri, erano state indette, in prima convocazione, per i giorni 21-22-23 settembre).

Il fatto nuovo appena riportato induce a considerazioni assorbenti rispetto a tutte le altre questioni poste – è il contenuto del  parere che sarà trasmesso formalmente al ministero lunedì mattina, 17 settembre – Tale circostanza rende superflua anche la richiesta di approfondimento istruttorio che doveva imporsi a causa della mancata indicazione degli elementi certi e verificati da valutare ai sensi dell’art. 4, comma 2, della legge 3/18″, la normativa che detta indicazioni sullo scioglimento dei consigli direttivi e delle commissioni di albo.

 

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