IL PRESIDENTE MATTARELLA INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA PALESTINA E RILANCIA L’IDEA DEL RUOLO CENTRALE DI UN NUOVO STATO

S.E. il Signor Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina al suo arrivo al Quirinale per l'incontro con il Presidente Sergio Mattarella

Il Presidente Sergio Mattarella accoglie Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina, in occasione dei colloqui

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina, in occasione dei colloqui

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina, in occasione dei colloqui

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina, in occasione dei colloqui

 

 

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto il presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ricordando l’incontro a Betlemme del 2016.

Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

 

Il leader palestinese ha detto che “sentiamo amicizia e calore, e apprezziamo il sostegno reale dell’Italia al popolo palestinese” e ha anche aggiunto che “ciò che è avvenuto il 7 ottobre è disumano e inaccettabile. Non siamo per la violenza e abbiamo chiesto ad Hamas la liberazione degli ostaggi”.
Per il presidente Mattarella “dopo l’orrore del 7 ottobre si è aperta una spirale inaccettabile di violenza su Gaza che ha colpito i civili, donne e bambini. Ci impegniamo per un reale e definitivo cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Ci auguriamo che la soluzione due stati due popoli sia immediata. Senza questa prospettiva ci saranno sempre esplosioni di violenze”.

Mattarella ha anche espresso “preoccupazione per quello che accade in Cisgiordania e Gerusalemme Est con insediamenti che contraddicono le risoluzioni dell’Onu con violenze contro i palestinesi. Una volta che ci sarà il cessate il fuoco a Gaza, l’autorità palestinese dovrà avere un ruolo centrale”.

Il presidente palestinese ha anche sottolineato che “una volta che sarà avviata la soluzione dei due Stati e due popoli, chiederò ai paesi arabi e mussulmani di riconoscere lo Stato di Israele”. Sulla situazione in Siria i due presidenti, in attesa di sviluppi e nella speranza che non vengano disattese dal nuovo corso le speranza di libertà, hanno espresso un giudizio comune sul regime di Assad, totalitario e crudele.

 

 

Nel nome dello Sport (Olimpiadi) si incontrano – finalmente – la Corea del sud e del nord

Risultati immagini per foto del leader coreano del nord

Stamattina si sono incontrate le delegazioni della Corea del Sud e della Corea del nord per la partecipazione di Pyongyang alle Olimpiadi di Pyeongchang del mese prossimo. L’incontro, che prevedeva quattro rappresentanti nordcoreani (fra cui il direttore dell’ufficio arte e performance del ministero della cultura Kwon Hyok Bong, e la leader del gruppo pop Mopranbong Hyon Song Wol), è iniziato alle dieci ora locale.

La scorsa settimana i due paesi avevano concordato la presenza dei pattinatori nordcoreani ai giochi invernali in programma dal 9 al 25 febbraio. Pyongyang ha dimostrato interesse a discutere della presenza ai giochi di gruppi di artisti piuttosto che degli atleti, ha comunicato  il ministero dell’Unificazione sudcoreano. Pyongyang ha proposto nuovi colloqui a livello di vice ministri mercoledì dedicati all’invio degli atleti. La Corea del Sud ha proposto a Pyongyang la formazione di una squadra di hockey femminile unica e di marciare insieme alla cerimonia di apertura.  Segnali dunque distensivi tra i due Paesi anche se il leader della Corea del nord è un soggetto molto difficile con il virus del dittatore oppressivo.

 Oggi la Corea del Nord ha concordato con la Corea del Sud l’invio dell’orchestra nazionale composta da 140 elementi alle Olimpiadi. Lo ha annunciato il ministero per la Riunificazione di Seul, dopo l’incontro. La Samjiyon Orchestra si esibirà a Seul e a Gangneung, città situata a 240 chilometri a est della capitale che, durante i Giochi, ospiterà le competizioni su ghiaccio.

Le due parti – rivela  un comunicato stampa congiunto – discuteranno poi i dettagli su data, condizioni dell’esibizione e altre questioni durante consultazioni. A questo scopo, il Nord manderà un team preparatorio al più presto“. Quella dell’orchestra nordcoreana sarà la prima performance in Corea del Sud dal 2002, quando Pyongyang inviò una trentina di cantanti e ballerini a Seul per un’esibizione congiunta.