di R. Lanza
L’indecenza continua. Dobbiamo sopportarci la pubblicità insulsa del milionario ex calciatore Totti e adesso di peggio perchè la vergogna è tipica istituzionale perenne della Rai Tv. Trentamila euro la Rai- apprendiamo – ha speso per ricomprare circa 20 minuti di show di Beppe Grillo,comico e “garante” del M5S, settantamila euro per ‘C’è Celentano’ e circa centosessantamila per ‘C’è Benigni’. Cifre- scandalo – pagate da Rai2 per realizzare gli show celebrativi di tre personaggi. La differenza nelle cifre ha pure delle “ragioni” anche se il termine suona paradossale nella circostanza: del comico Grillo la Rai deteneva quasi tutti i diritti tranne quelli dal 2007 in poi; di Celentano solo una parte ma il Clan avrebbe dato del materiale inedito a titolo gratuito; di Benigni Rai2 ha dovuto ricomprare quasi tutto, perché il regista e attore premio Oscar ha comprato i diritti di tutti i suoi show Rai.
Per ‘C’è Benigni’ Rai ha dovuto ricomprare circa 70-80 minuti, di cui una decina di minuti di film, e il costo al minuto del cinema è più caro di quello degli show teatrali o televisivi. Si apprende infine che parte dei 160.000 euro di ‘C’è Benigni’ sono andati a compensazione di un pezzo di proprietà di Benigni montato dentro la puntata “Adrian ” dedicata a Celentano.
A questo punto non riusciamo a capire che vigilanza e controllo faccia il nuovo presidente Rai e il consiglio di amministrazione. In un momento delicato come questo che attraversa il nostro Paese queste cifre/compensi costituiscono uno scandalo se è vero com’è vero che diverse Regioni d’Italia sono state costrette ad elaborare persino un Piano regionale contro la povertà esistente. E ci sorprende come Grillo, paladino del M5S, non abbia rinunziato al compenso per i diritti Show. Sarebbe bastata una telefonata alla Rai – e un comunicato -o al “suo” presidente che tanto piace ai pentastellati per chiarire la sua posizione etico-morale.