Vaccino anti-Covid19, il Sindaco scrive al Ministro Speranza e alla Regione per le categorie dei disabili gravi: “Necessario dar loro priorità”
“Che differenza c’è tra una persona anziana, giustamente considerata una priorità tra quelle a cui spetta il vaccino, e una persona come me? La maggiore giovinezza?”.
Lo ha chiesto Paola Tricomi, una giovane professionista di San Gregorio che, dando prova di coraggio, determinazione e tenacia sta portando avanti una battaglia mediatica per sé e per tutti quelli che come lei hanno gravi compromissioni respiratorie affinché possano ricevere il
vaccino quanto più celermente possibile: colpito dal suo appello il Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, avendo appreso delle mancate risposte da parte della Regione ha deciso di rilanciare la richiesta,sottolineandone l’importanza e rivolgendosi non solo alla Regione siciliana, ma
anche al Ministero della Salute, Roberto Speranza.
L’appello alla Regione e al Ministero della Salute del primo cittadino di Aci Sant’Antonio
‘Ritengo di dover mettere, dalla mia posizione di primo cittadino di un Comune siciliano, le Vostre tre autorevoli personalità di fronte a questo importantissimo problema, e mi auguro che in tempi brevi Paola e le persone che quotidianamente affrontano problemi come i suoi trovino inserimento nelle liste prioritarie per la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2 /Covid19.
Queste le parole con cui ha chiuso un testo nel quale ha ricordato – come ha fatto la stessa Paola – che lo Statuto Speciale potrebbe offrire la possibilità di stilare un calendario vaccinale ad hoc affiancando alle categorie degli over80 quelle dei disabili gravi e di chi ha seri problemi respiratori, evidenziando anche come la Regione Abruzzo, ad esempio, già a gennaio ha posto l’accento su queste categorie rendendole prioritarie per l’inoculazione del vaccino’.
“Spero che l’appello venga raccolto e accolto – ha dichiarato il primo cittadino – perché è assolutamente necessario che questa gente venga considerata, al pari degli anziani, ad alto rischio di fronte la pandemia che stiamo affrontando. Sarebbe assurdo pensare che la giovinezza di persone come Paola possa fungere da antidoto al virus.
“Mi spiace – ha concluso – che l’appello non abbia ricevuto risposte da Palazzo D’Orleans, se non dopo i solleciti da parte della stampa, ma non credo che la questione si possa liquidare come unicamente legata alle decisioni provenienti da Roma: come ha fatto l’Abruzzo, credo sia
possibile stabilire un calendario ragionato, e per questo mi auguro che si lavori al più presto per stilarlo”.