Controlli e denunce della Guardia di Finanza: i prodotti in vendita devono avere basilari informazioni in lingua italiana. Sequestri di prodotti alimentari

Contraffazione, oltre metà dei giovani Ue ha acquistato falsi nell'ultimo  anno - Il Sole 24 ORE

 

 

Catania

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania ha predisposto in atto controlli mirati in materia di abusivismo commerciale, codice del consumo e violazioni alla normativa sulla sicurezza dei prodotti in genere, sottoponendo a sequestro oltre 4.000 prodotti risultati privi della regolare etichettatura informativa, tra cui articoli per la profumazione d’ambiente, bevande e snack alimentari.

In particolare, allo scopo di mantenere alto il livello di sicurezza dei cittadini circa l’acquisto di prodotti di diverso genere, i militari del I Gruppo di Catania hanno intensificato i controlli nei confronti dei rivenditori al dettaglio per sottrarre dal mercato prodotti di minuta vendita etichettati in assenza delle basilari informazioni in lingua italiana. Tale etichettatura è, infatti, resa obbligatoria dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e, per gli alimenti, dalla normativa comunitaria (Regolamento UE n. 1169/2011) che prescrive indicazioni nutrizionali obbligatorie in lingua italiana, affinché esse siano rese chiare, precise e facilmente comprensibili per il consumatore. Nella circostanza, i militari operanti hanno individuato nel capoluogo etneo un esercizio commerciale che deteneva merce illecitamente commercializzata – in spregio alla normativa europea – e proceduto al sequestro amministrativo, per un totale di n. 3.615 profumatori per ambiente e n. 1.061 prodotti alimentari composti da bevande e snack.

Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alle competenti Autorità amministrative per l’applicazione della sanzione, prevista fino ad un massimo di 25.823 euro. Sono in corso accertamenti volti a risalire la filiera di distribuzione per individuare, a monte, i produttori che hanno aggirato le previste regole di immissione in commercio. L’attività svolta dai militari del Comando Provinciale di Catania testimonia l’impegno e la dedizione che il Corpo rivolge ai propri cittadini, promuovendo iniziative volte a reprimere quei fenomeni illeciti che possono – anche solo in astratto – minare la salute e il benessere della collettività.

 

Catania, consegna lavori d’appalto per 12 milioni di euro per realizzare il Museo dell’Etna nell’ex ospedale Vittorio Emanuele

 

 

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Catania,

Via alla realizzazione del Museo dell’Etna nel padiglione San Marco dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, a Catania. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, accompagnato dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò e dal sindaco Enrico Trantino, questa mattina ha consegnato i lavori al raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da Consorzio Stabile Medil Scpa e Icoser Srl di Benevento, che si è aggiudicato l’appalto per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro, Iva esclusa, con un ribasso del 15,55% sulla base d’asta.

Presenti anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il Rettore dell’università di Catania Francesco Priolo, la presidente Lina Scalisi e il direttore Gianni Latino dell’Accademia di Belle Arti, la soprintendente ai Beni culturali, Donatella Aprile. Sono intervenuti, inoltre, il dirigente generale del dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, l’ingegnere capo del Genio civile di Catania, Gaetano Laudani, il direttore amministrativo del Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Rosario Fresta.

Le opere prevedono il restauro, la rifunzionalizzazione e l’allestimento della struttura museale. Gli interventi partiranno alla fine del mese di novembre e dovranno essere completati entro 30 mesi dall’avvio del cantiere. La progettazione del Museo dell’Etna è stata curata dallo studio di architettura Guicciardini & Magni di Firenze, vincitore della procedura pubblica curata dal dipartimento regionale Tecnico tramite il Genio civile etneo, così come la gara per l’affidamento dei lavori.

«Oggi – ha detto il governatore Renato Schifani – compiamo un altro decisivo passo avanti nella riconversione in polo culturale di questo ex presidio ospedaliero, già avviata dal precedente governo. La Regione è protagonista di un intervento che trasforma un edificio storico in una struttura museale all’avanguardia di oltre settemila metri quadrati. Valorizzeremo così l’eccezionale patrimonio rappresentato dal vulcano attivo più alto d’Europa, facendo del nuovo museo un punto di riferimento per catanesi, siciliani e turisti. Al contempo, diamo nuova vita agli edifici non più utilizzati, restituendoli con nuove funzioni alla città, anche grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale, le istituzioni dell’alta formazione e l’azienda Policlinico con le quali collaboriamo sugli altri progetti che riguardano l’area sanitaria dismessa».

«Avendo scelto di essere presente all’inizio dei lavori di questo grande progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Vittorio Emanuele – ha sottolineato il sindaco di Catania Enrico Trantino – il presidente della Regione mostra la sua particolare attenzione per la città e l’area metropolitana di Catania. Nel cuore più antico del nostro centro storico, nei pressi di Montevergine, dopo la nuova piazza al posto dell’ex ospedale Santa Marta, si prosegue con una nuova stagione di rigenerazione urbana che, con la regia del Comune, coinvolge anche l’Università e l’Accademia di Belle Arti, per realizzare nuovi insediamenti produttivi e culturali che guardino ai giovani e al futuro».

Concepito come spazio di socialità, il Museo dell’Etna offrirà un affascinante viaggio alla scoperta del territorio del vulcano. Il percorso espositivo sviscera i diversi aspetti legati alla “Muntagna”, da quelli scientifici a quelli mitologici, artistici e antropologici e prevede sei settori: “L’Etna tra scienza e mito”; “L’uomo e il vulcano”; “Musica, letteratura e cinema”; “Gli aspetti naturalistici”; “Osservando il vulcano”; “Usi e costumi del territorio etneo”. 

Le due corti interne, “La corte del vulcano” nell’ala est e “La corte dei liotri” nell’ala ovest, costituiranno i fulcri espositivi del museo. Nella prima verrà realizzato un modello sospeso del vulcano con videomapping e giochi di luce che mostreranno i processi che avvengono all’interno dei condotti magmatici, mentre tappeti interattivi riprodurranno lo scorrimento di un fiume lavico; la seconda vedrà l’installazione interattiva “In volo sul paesaggio etneo”: un pavimento con video led simulerà un volo sopra l’Etna, in alto ci sarà un’installazione con piccoli “liotri” sospesi (il “liotru” è l’elefante simbolo di Catania), mentre sulle pareti verranno realizzate multiproiezioni immersive con immagini del paesaggio etneo.

La grande corte interna del museo, con una copertura leggera in acciaio e vetro, sarà uno spazio aperto alla città. L’edificio, nella parte superiore, sarà rivestito da una nuova “pelle” che si ispira alla muratura a vista in mattoni e pietra lavica dell’ex Monastero dei Benedettini. Nelle ore serali, il rivestimento sarà illuminato con una luce calda e morbida, dall’intensità regolabile a seconda degli eventi, diventando una lanterna che irradia la propria luce sulla città.

Catania: Operazione antidroga “Fossa dei Leoni II” 14 persone arrestate Clan Cappello, già demolito dai Carabinieri nel 2019

 

La droga arriva a casa: chi sono i giovani tossicodipendenti

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 – Catania,

Su delega di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento “Sicilia” e Nucleo Cinofili), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari personali in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 indagati in quanto, a vario titolo, presunti autori dei reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L’indagine, denominata “Fossa dei Leoni II”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania-Fontanarossa dall’ottobre 2019 al marzo 2020, prende il nome dalla piazza di spaccio sita in viale Grimaldi 10, storicamente riconducibile al clan “Cappello” e già colpita, nel luglio del 2019, dall’esecuzione di 26 ordinanze applicative di misure di custodia cautelare in carcere.  

La piazza di spaccio, suddivisa su due turni, uno dalle 09:00 alle 18:00 e uno dalle 18:00 alle 22:00, garantiva agli acquirenti l’acquisto di crack, cocaina e marijuana, sostanze stupefacenti per le quali pusher e vedette utilizzavano veri e propri “nomi in codice” quali “camicie” per la cocaina, “crackers” per il crack e “giubbotto” per la marijuana.

La postazione del pusher, collocata all’interno dell’androne di una delle due palazzine del viale Grimaldi 10, era protetta da un portone in ferro battuto, abusivamente installato e apribile solo dall’interno. Ad ulteriore “difesa” del pusher era prevista una rete di vedette, alcune delle quali chiamate ad osservare gli ingressi della piazza di spaccio, altre, invece, ad effettuare una sorta di “prefiltraggio” nei confronti degli acquirenti appena arrivati. L’adozione di dette cautele consentiva di accertare immediatamente di non avere di fronte un appartenente alle Forze di Polizia “sotto-copertura” e, inoltre, di chiedere all’acquirente la tipologia e la quantità della sostanza stupefacente che fosse interessato ad acquistare.

Superato questo “controllo”, la vedetta, senza utilizzare ricetrasmittenti, a rischio di essere intercettate, attraverso segni convenzionali, faceva aprire il portone al pusher che veniva così raggiunto dal cliente per la successiva cessione, che si svolgeva nell’arco di pochissimi istanti.  

In caso di intervento delle Forze dell’Ordine, le vedette facevano allontanare gli acquirenti e il pusher di turno, chiuso il portone in ferro, abbandonava la propria postazione, nascondendosi in uno degli appartamenti dello stabile o, in alternativa, raggiungendo la terrazza posta all’ultimo piano dell’edificio, dove veniva occultata – e poi recuperata successivamente – la sostanza stupefacente.

Gli indagati tratti in arresto, secondo quanto risulta dalle indagini, nell’attuale fase in cui il contraddittorio tra le parti non risulta instaurato in modo completo, avrebbero agito nella predetta piazza di spaccio con le modalità indicate e avrebbero avuto una particolare attenzione alle modalità di rifornimento della piazza di spaccio: le dosi di cocaina e crack, per via delle ridotte dimensioni, sarebbero state custodite all’interno delle abitazioni di alcuni degli appartenenti al sodalizio o, in alternativa, occultate nelle aiuole del piazzale antistante la piazza di spaccio, in cavità ricavate tra i rifiuti e le macerie; i quantitativi di marijuana sarebbero stati occultati nell’abitazione di uno degli indagati, privo di precedenti penali, il quale si sarebbe occupato anche del confezionamento dello stupefacente in singole dosi.

Tale modo di agire avrebbe garantito l’operatività pressoché ininterrotta della piazza di spaccio, riducendo al massimo le possibili conseguenze derivanti dall’intervento delle Forze dell’Ordine. Un vero e proprio sistema di regole ed espedienti che, secondo quanto è emerso dalle indagini, allo stato degli atti ed in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, sarebbe stato messo a punto dal presunto capo-promotore, CONDORELLI Angelo.

 delNel corso dell’attività i Carabinieri hanno eseguito complessivamente 26 arresti in flagranza di reato, denunciato 2 persone in stato di libertà e sottratto al circuito del traffico di sostanze stupefacenti 66,620 kg di marijuana, 61 gr. di crack e 57 gr. di cocaina. Sono stati, inoltre, sequestrati: due pistole, un fucile, trentuno cartucce di vario calibro, un sistema di videosorveglianza, uno smartphone munito di scheda telefonica, un “pizzino” recante date e numeri attinenti all’approvvigionamento della sostanza stupefacente e 2810,00 euro, provento dell’attività illecita. 

 

Carabinieri Catania: controlli straordinari, perquisizioni, droga, arresto, allacci abusivi all’Enel di 8 famiglie, ispezionati 21 veicoli

Cercano armi ma trovano allaccio abusivo all'Enel: un arresto - Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia
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 Catania –
Zona nord di Catania sotto il controllo massiccio dei Carabinieri. Non si arresta l’azione preventiva e repressiva dell’Arma dei Carabinieri in tale zona  della città, nel territorio che ricade sotto la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa, con l’obiettivo specifico di contrastare ogni forma d’illegalità diffusa, dai reati predatori allo smercio di droga, per aumentare la sicurezza, reale e percepita, di cittadini e turisti.
In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Catania “Nesima” e quelli della Tenenza di Misterbianco, unitamente ai colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia” e con il fattivo contributo degli addetti dell’Enel, hanno eseguito d’iniziativa un ampio servizio coordinato a largo raggio, in cui sono stati impegnate più di 50 unità, sia in uniforme che in borghese, che ha portato nel complesso ad importanti risultati operativi.
I militari dell’Arma hanno infatti proceduto ad un arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di droga e a 10 denunce a piede libero, a carico rispettivamente di un ladro che ha tentato un furto su un’automobile, 8 capifamiglia per furto di energia elettrica e di un giovane trovato con un coltello a serramanico.
In particolare, alcuni equipaggi, nel pattugliare le strade del quartiere San Nullo, che fa da raccordo tra Misterbianco e Catania, hanno rivolto la loro attenzione verso un uomo fermo dinanzi alla porta di un’abitazione che, alla loro vista, entrava repentinamente in casa. Insospettiti dal gesto, quanto mai ingiustificato, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare a casa del 40enne. Effettivamente i loro sospetti si sono rivelati subito fondati perché, sul tavolo della cucina, sono stati trovati 300 grammi circa di marijuana e materiale idoneo al suo confezionamento. Sul davanzale di una finestra interna dell’appartamento, inoltre, è stata recuperata una piantina di cannabis indica.
L’uomo è stato quindi arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto. Il dispositivo di prevenzione si è, poi, spostato all’interno del parcheggio di un centro commerciale, presso il quale erano stati segnalati in precedenza dei furti di auto. Qui appunto i Carabinieri, senza essere notati, hanno “beccato” sul fatto un 24enne catanese, che dopo aver forzato la serratura di un camper, aveva rubato dall’interno un borsone contenente documenti e oggetti personali del proprietario del mezzo.
Il giovane è stato pertanto denunciato a piede libero alle autorità competenti. Le pattuglie, che hanno appunto operato lungo diverse direttrici operative, hanno poi orientato la loro azione in via Capo Passero, dove i Carabinieri e il personale Enel hanno accertato che 8 famiglie avevano effettuato l’allaccio abusivo diretto alla rete Enel, causando ammanchi per oltre 50.000 € alla società elettrica, mettendo inoltre a repentaglio la sicurezza pubblica, visto che la manomissione dei contatori, attraverso l’introduzione di un cavo elettrico per realizzare l’allaccio abusivo, esclude tutti i dispositivi antinfortunistici, con grave rischio di corto circuiti responsabili, talvolta, di vere e proprie esplosioni.
Per quanto concerne infine i controlli alla circolazione stradale, sono stati ispezionati 21 veicoli con a bordo 37 persone, nonchè contestate 15 violazioni al Codice della Strada (mancata copertura assicurativa, mancata revisione periodica, mancato uso del casco), per un totale di 11.500€ circa, col ritiro di 2 patenti guida e il sequestro di 5 mezzi.
In questo caso i militari, mediante numerosi posti di controllo lungo i principali snodi viari, hanno soprattutto contrastato quelle condotte irresponsabili di guida che possono seriamente mettere a repentaglio la sicurezza di tutti gli utenti della strada. In quei momenti, durante gli accertamenti a carico di un automobilista 23enne residente a Misterbianco, i Carabinieri si sono accorti dello stato di nervosismo del ragazzo, ciò nonostante la sua auto avesse tutti i documenti in regola. Per tale ragione, gli operanti hanno voluto approfondire e lo hanno trovato in possesso di un coltello a serramanico a scatto. Naturalmente il coltello è stato sequestrato e il giovane denunciato per “possesso ingiustificato di armi o strumenti atti ad offendere”.

 

 

Arraffa monili in oro ed argento mentre l’anziana signora guarda la televisione. Bloccato dai Carabinieri il giovane 39enne, ex autista licenziato

 

Anziana nobile lascia 5 milioni di euro a un 40enne, la denuncia: «L'ha  sedotta e raggirata»

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Catania,
Colpo non riuscito per un 39enne pregiudicato catanese che, sorpreso dai Carabinieri, ha cercato di darsi alla fuga calandosi dal balcone della villetta che aveva appena svaligiato. Verso ora di pranzo i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania sono intervenuti in un plesso residenziale di via Sebastiano Catania dove alcuni residenti avevano segnalato, tramite il 112 NUE, di avere udito forti rumori provenire da una villetta. L’abitazione, inaccessibile dal piano terra per la presenza di una porta blindata chiusa, è stata ispezionata esternamente dai militari dell’Arma che, improvvisamente, hanno visto uscire dalla porta finestra del primo piano un uomo. Quest’ultimo, non appena ha “avvistato” i Carabinieri, ha tentato un’infruttuosa fuga calandosi dal balcone fino al pianerottolo inferiore dove ad attenderlo vi erano i Carabinieri che lo hanno bloccato ed identificato per il 39enne il quale, al momento del controllo, aveva uno zainetto sulle spalle contenente arnesi atti allo scasso, nonché la refurtiva.
Unitamente al proprietario della villetta, un 55enne catanese, i Carabinieri hanno quindi effettuato un sopralluogo all’interno della casa, scoprendo che il ladro aveva avuto accesso all’abitazione dopo aver segato le inferriate di un balcone e, quindi, forzato una porta finestra. Dalla camera da letto aveva arraffato monili in oro e argento, per un valore stimato complessivamente in circa 1.500 euro. Presente in casa, proprio al momento della commissione del furto, anche l’84enne madre del proprietario che, ignara di quanto stesse accadendo, si trovava in un’altra stanza intenta a guardare la televisione ad alto volume. Gli arnesi da scasso sono stati sottoposti a sequestro dai militari dell’Arma mentre la refurtiva è stata successivamente restituita ai legittimi proprietari, che in sede di denuncia presso i Carabinieri hanno di sfuggita visto la persona fermata, riconoscendolo come il loro autista licenziato qualche anno addietro. Il 39enne, arrestato dai Carabinieri per “furto con scasso in abitazione”, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto, all’esito dell’udienza di convalida.

Pon Metro, Piazza Europa di Catania viene rinnovata con finanziamento europeo di circa un milione di euro

 

Piazza Europa

Catania

Oggi, venerdì 27 ottobre, alle ore 10,00 il sindaco Enrico Trantino e l’assessore alle politiche comunitarie Sergio Parisi, consegneranno ai cittadini la rinnovata piazza Europa, a completamento dei lavori di rigenerazione urbana finanziati con circa un milione di euro risorse UE del PON Metro 2014-2020.

I lavori di riqualificazione di piazza Europa hanno riguardato soprattutto interventi di manutenzione straordinaria relativi alla fontana salvaguardando l’impianto originario d’intesa con la soprintendenza, la pavimentazione dell’area e delle zone a verde oltre all’impianto di illuminazione della Garitta in pietra lavica del ‘500.

Rinnovato anche l’arredo urbano con l’inserimento di panchine smart, con prese di corrente elettrica per ricaricare smartphone e tablet. 

Sono state inoltre installate telecamere di videosorveglianza e realizzate stazioni di ricarica di monopattini e bici elettriche.

Catania,il sindaco Trantino riceve una delegazione dell’Aeronautica – 41 Stormo Antisom di Sigonella e militari “eroi” per un salvataggio alla Plaia

 

Incontro in municipio

Il sindaco Enrico Trantino e il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi – informa una nota del Comune etneo -hanno incontrato nel Palazzo degli Elefanti il luogotenente Antonio Richichi, il luogotenente Francesco De Pasquale e il grande aiutante Filadelfio Alfio Spina, militari del corpo dell’Aeronautica Militare, per ringraziarli a nome della città di Catania per avere eroicamente salvato la vita, lo scorso 9 settembre, ad alcuni bagnanti alla Plaia.

 I massimi vertici istituzionali del Comune hanno evidenziato il grande coraggio e la professionalità mostrati dai militari in una situazione di oggettivo pericolo. Uno dei bagnanti, in particolare, non in grado di ritornare a riva a causa del mare agitato, è stato soccorso dai tre sottufficiali dell’aeronautica in forza presso Sigonella. I militari, dotati di attrezzature di salvataggio, hanno aiutato il giovane in difficoltà, riportandolo a riva.

La delegazione era guidata dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Emanuele Di Francesco.

 

Catania, SCristoforo: sospesa l’attività ad un panificio dove “su 150 chili di pane da infornare, sul pavimento e muri, vi era una colonia di blatte….”

 

Una scoperta importante -per il benessere alimentare soprattutto della gente – è attribuita alla  Squadra Lupi di Catania che hanno messo in stato di fermo-arresti domiciliari – un 46enne e un 34enne per detenzione di sostanze stupefacenti e spaccio.  Attenzione dunque quando ci si reca in un negozio alimentare perchè la scoperta dei Nas che appresso vi diciamo fa venire davvero ribrezzo per gli insetti infestanti il locale.

Scoperti perchè vi erano troppi movimenti  in un panificio di via Plebiscito, nel quartiere di San Cristoforo, dal quale diversi clienti uscivano senza alcuna busta di pane. I “Lupi” si sono appostati e hanno scoperto che lì vi era una base di spaccio.

Il 46enne titolare dell’attività, alla vista dei militari entrati per una perquisizione, ha manifestato segni di nervosismo, iniziando a spostarsi nevroticamente da un locale all’altro. I Lupi hanno anche notato un dipendente 34enne che gli si è avvicinato sussurrandogli qualcosa all’orecchio.

Un militare intuendo che vi fosse l’intenzione di eludere i controlli, , ha deciso di seguire il 34enne,  che stava per allontanarsi dal panificio con una busta prelevata da uno sgabuzzino. Bloccato, il giovane non ha avuto altra scelta se non quella di consegnare la busta, nella quale, nascoste in mezzo a indumenti, c’erano tre involucri contenenti cocaina in pietra, per un valore sul mercato nero di circa 12.000 euro, un bilancino di precisione, un cucchiaino sporco di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi. Nel ripostiglio-spogliatoio sono stati trovati ritagli di carta alluminio intrisa di cocaina e 720 euro.

Durante la perquisizione,- e qui consiste la novità più rilevante –  tutti i locali del panificio sono apparsi privi dell’igiene necessaria a un esercizio commerciale che sforna prodotti da forno. Così, i carabinieri del Nas di Catania intervenuti hanno ispezionato alcuni frigoriferi, i quali, non alimentati dalla corrente elettrica, contenevano prodotti che necessitavano di essere refrigerati: margarine e vari impasti erano completamente invasi da muffe, così come ‘scacciate’ già cotte. Inoltre, le strutture metalliche, sulle quali erano adagiati circa 150 chili di pane pronti da infornare, erano incrostate e vi era una nutrita colonia di blatte sul pavimento e sui muri. Pertanto, sono stati sequestrati gli alimenti in cattivo stato di conservazione e il titolare dell’attività, oltre all’arresto per droga, è stato sanzionato con ammende per oltre 12.000 euro.

Naturalmente i Carabinieri, dopo i Nas, hanno richiesto l’intervento del Dipartimento prevenzione dell’’Asp di Catania, che ha disposto la sospensione dell’attività fino al ripristino delle prescrizioni imposte, comminando un’ulteriore sanzione di 1.000 euro.

 

 

Mattarella e Steinmeier in Sicilia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica Federale di Germania, e la Signora Elke Büdenbender

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica Federale di Germania,

e la Signora Elke Büdenbender

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federeale di Germania Frank-Walter Steinmeier al Castello Maniace

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier al Castello Maniace

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier alla consegna dei "Premio dei Presidenti"

 

Siracusa - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier con i vincitori del "Premio dei Presidenti"

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e la Signora Elke Büdenbender.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e la Signora Elke Büdenbender.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e la Signora Elke Büdenbender visitano Ortigia.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato a Siracusa il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier in occasione della cerimonia del Premio dei Presidenti.

Il “Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”, istituito nel settembre 2020, in occasione della visita a Milano del Presidente Steinmeier, ed assegnato per la prima volta nel 2021, è volto a valorizzare e sostenere lo sviluppo di forme innovative di gemellaggio. Il riconoscimento vede infatti premiate le città e i Comuni tedeschi e italiani uniti da accordi di gemellaggio o di partenariato che presentano progetti volti a promuovere prospettive condivise attraverso gli scambi reciproci, in particolare tra le giovani generazioni; l’impegno civico, in particolare delle giovani generazioni; la sostenibilità; l’integrazione europea; l’innovazione; la digitalizzazione; la cooperazione in ambito culturale; la coesione sociale e l’inclusione.

Prima tappa della visita al Castello Maniace, a Ortigia, dove i due Presidenti si sono intrattenuti a colloquio con le rispettive delegazioni ufficiali; successivamente, Mattarella e Steinmeier si sono recati al Teatro comunale di Siracusa per la cerimonia di premiazione della seconda edizione del “Premio dei Presidenti” ai sindaci vincitori al termine della quale hanno assistito, al Teatro Greco, alla rappresentazione “Ulisse, l’ultima Odissea”.

Giovedì 21 settembre la visita dei due Capi di Stato proseguirà a Piazza Armerina, lì in elicottero sorvoleranno le zone interessate dagli incendi degli ultimi mesi e visiteranno la Villa Romana del Casale. Successivamente saranno all’Associazione Don Bosco 2000 dove verrà presentata l’attività dell’associazione dedicata all’accoglienza e all’integrazione dei migranti. Al termine Mattarella e Steinmeier terranno una conferenza stampa.

Ultima tappa nel pomeriggio a Catania dove è prevista la visita allo stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel green Power.

 

ATTENTI AI “LUPI”, MONITORANO I PUSHER POI BLOCCANO UN CONGEGNATO SISTEMA DI CONSEGNA A DOMICILIO

Branchi di lupi, attacchi fra Fermo e Porto San Giorgio. La Federcaccia:  «Non girate in campagna con i cani»

Archivi  -Sud Libertà  (foto metafora di lupo cacciatore’)

Catania

 I carabinieri dalla squadra “Lupi” hanno arrestato un pregiudicato 28enne catanese per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare i militari, all’esito di una mirata attività info investigativa su un possibile smercio di droga che il giovane avrebbe allestito nel popoloso quartiere di San Cristoforo, mediante un congegnato sistema di consegna a domicilio, hanno predisposto un servizio di monitoraggio dell’area “servita” dal pusher, monitorandola per diverse ore.

 

Consapevoli dell’informazione che il giovane effettuasse il “servizio” alla guida di un motorino SH di colore blu e indossando un casco di colore rosso, gli investigatori lo hanno individuato e pedinato per alcune ore, fino a che non si è fermato all’esterno di un bar dove è entrato in un bar per ordinare un panino.

Gli uomini dei Lupi non lo hanno perso di vista per tutto il tempo in cui il giovane si è intrattenuto nel bar a consumare il panino ed una volta uscito lo hanno fermato. Il 28enne, evidentemente sorpreso dal controllo dei militari, ha subito mostrato segni di insofferenza e nervosismo e pertanto è stato subito perquisito. Durante l’attività, i militari hanno rinvenuto 130,00 € in contanti divisi in banconote da vario taglio che teneva nella tasca dei pantaloni. Il fiuto investigativo di uno dei Lupi, lo ha spinto inoltre a cercare sotto la sella del motorino, dove ha rinvenuto un marsupio di colore nero, al cui interno erano nascosti 93 involucri di cellophane termosaldati di colore bianco contenenti cocaina per un peso complessivo di 72 grammi, 2 involucri di cellophane trasparente contenenti hashish per un peso complessivo di 10 grammi, 2 bustine di cellophane trasparente con chiusura a binario contenenti sostanza stupefacente in polvere color sabbia del tipo marijuana per un peso di 10 grammi, 26 bustine con chiusura a binario contenenti marijuana per un peso complessivo di 228 grammi.

Al termine delle operazioni, sia la droga che il denaro, provento dell’illecita attività di spaccio, sono stati sequestrati, mentre il pusher è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

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