ALLARME UOVA :NAS CHIUDONO SUPERMERCATO LDL DI CATANIA, VENDEVA UOVA PIENE DI LARVE DI INSETTI

 

I controlli dovrebbero essere quotidiani in tutti i punti di vendita alimentari e panifici.  E i consumatori quando riscontrano un’anomalia o un guasto nei cibi devono immediatamente avvertire i NAS . I carabinieri del Nas di Catania, raccogliendo la segnalazione di un consumatore, hanno ispezionato un supermercato ( Lidl di via Felice Fontana a Catania)riscontrando la presenza in un reparto di 700 uova fresche, in confezioni di diverso formato, che si presentavano rotte, imbrattate e invase da larve di insetti, esposte nei banconi di vendita al pubblico.

Richiesto l’intervento del personale medico-veterinario dell’Asp, e per evitare l’accesso ai clienti e’ stata disposta la chiusura immediata delle corsie del reparto. Il legale responsabile del punto vendita, un 42enne di Catania, e’ stato denunciato ritenuto responsabile di avere commercializzato alimenti non idonei al consumo umano.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO :  LE UOVA AL FIPRONIL E LE ORMELETTE SURGELATE CON L’INSETTICIDA
Ricordate che in  Italia il fipronil, l’insetticida prodotto in Belgio e utilizzato anche sulle uova di allevamenti olandesi, era  arrivato a contaminare le uova depositate sui supermercati italiani  anche se non in in modo massiccio. E alcune non erano importate ma italiane. : “Si trattava di uova prodotte in Abruzzo –  in un centro di confezionamento in provincia di Ancona. 

Ricordate pure che a  Milano emergeva  un altro sequestro, precedente alle ispezioni ministeriali e relativa proprio a derivati: le ormelette surgelate con uova scoperte grazie a verifiche effettuate dall’Ats (l’ex Asl) della città metropolitana di Milano con i Nas,  risultate prodotte con “uova contaminate dal Fipronil”. L’assessore milanese al Welfare  comunicava che si trattava  del prodotto ‘Atsuyaki Tamago’, distribuito dall’azienda tedesca Kagerr, di cui l’International Trade Group è distributore per l’Italia”. Il sequestro “riguardava 127 confezioni (che riportano la data di scadenza al 16 febbraio 2018), .

Il CICLONE INVESTE CATANIA, ACICASTELLO, ACITREZZA: DISTRUTTI STABILIMENTI BALNEARI

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Previsioni rispettate. Un ciclone si è abbattuto sulla Sicilia e la Calabria Il comunicato della Protezione civile e d’agenzia parla di ” allerta a Sampieri, frazione marinara di Scicli (Ragusa), per una violenta mareggiata che sta investendo la borgata dal pomeriggio di oggi. Sul posto sono intervenuti Protezione civile, Polizia locale, carabinieri e le squadre di operai del Comune al fine di transennare il lungomare Miramare. Sul posto il sindaco Giannone, l’assessore Carpino e i dirigenti dell’ufficio tecnico. “Si raccomanda ai cittadini di mantenere la massima distanza dal lungomare e dalle aree limitrofe, evitando atteggiamenti di curiosita’ e il desiderio di filmare gli eventi calamitosi, ancora in corso di svolgimento – si legge in una nota del Comune di Scicli -. L’evolversi del ciclone marino sara’ monitorato durante tutta la notte”.

Il sindaco di Scicli ha vietato, da ora e per le prossime ore, sino a nuove disposizioni, l’accesso ai luoghi entro i 200 metri dal fronte mare lungo tutto il litorale di Sampieri.

Mareggiate anche sul lungomare di Catania e Acitrezza, dove le onde hanno invaso la strada e distrutto gli stabilimenti balneari. “Domani mattina sentiro’ la Giunta comunale per valutare il da farsi visti i danni ingenti a imbarcazioni, strutture, passerelle e stabilimenti balneari –  -. Chiederemo il riconoscimento dello stato di calamita’ ai governi, nazionale e regionale, considerata la straordinarieta’ dell’evento. In tal senso i privati e le attivita’ commerciali purtroppo interessate saranno chiamate a produrre materiale fotografico e la relativa relazione circa il danno subito”.

Debutto in Sicilia dello spettacolo ” Eco di Sardegna” dove le arti si incontrano nel segno della Cultura

 

Sabato 29 e Domenica 30 settembre, ore 20 | Casa Cuseni (Taormina) e Palazzo Biscari (Catania)

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Palazzo Biscari- Catania  (Foto)

 

TOUR INTERNAZIONALE “ECO DI SARDEGNA”

Location d’eccezione per l’evento gratuito patrocinato UE nell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo

 

Proiezioni su schermo, immagini di mare, terra, fuoco, aria. Suoni di natura, mare e onde, visioni di spiagge e albe sulle note di un pianoforte con la sensualità della danza. Approderà domani sabato 29 settembre alle ore 20 presso Casa Cuseni – Museo delle Belle Arti e del Grand Tour (Taormina, Via Leonardo da Vinci 5, 7) e domenica 30 settembre a Palazzo Biscari di Catania (ore 20, Via Museo Biscari 10) la tappa del Tour internazionale di Eco di Sardegna, evento-spettacolo tratto dall’omonimo libro di poesia di Bice Previtera (Raffaelli Editore, 2018), per la regia di Marta Bifano Mauro Conciatori e sotto la direzione artistica della stessa autrice. 

Il progetto ha ottenuto il patrocinio dell’Unione Europea, rappresentata dal ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibact) per l’Anno europeo del Patrimonio Culturale.

Dalla poesia al teatro, alla musica e alla danza – con il M° Andrea Manzoni al pianoforte, l’attore Marco di Stefano, la danzatrice Tanya Khabarova e le suggestive percussioni di Michele La Paglia – le arti s’incontreranno nel segno della cultura in una jam session fra parola, ritualità, suono e movimento. 

 

Lo spettacolo, a ingresso gratuito proprio per garantire l’accessibilità del patrimonio culturale a tutti, curato dalla Loups Garoux Produzioni, è una mise en scene di componimenti poetici ispirati alla terra di Sardegna – luogo simbolo per diffondere l’universalità della poesia – con due particolarità: la traduzione letteraria in gallurese (a cura di Luigi Piga e Quirina Ruiu) e l’interpretazione pittorica dei (da parte dei due artisti sardi Silvia Carta e Gian Lucio Lai).

Protagonisti spazi non scenici selezionati per essere restituiti alla fruizione pubblica. Due location e due opere d’eccezione per la tappa siciliana di Eco di Sardegna. I luoghi d’Arte sono stati scelti per condurre lo spettatore a godere di due affreschi a confronto: uno, dipinto da Sir Frank Brangwyn, primo decoratore di Tiffany, elevata espressione dell’Art Nouveau, nascosto per oltre un secolo a Casa Cuseni, che rappresenta una denunzia sociale e politica, sui valori per cui Oscar Wilde fu imprigionato; l’altro, nella grandiosità di Palazzo Biscari, di Sebastiano Lo Monaco, trionfo del Barocco siciliano, che raffigura il Consiglio degli Dei riunito per celebrare la gloria del Casato Paternò-Castello, Principi di Biscari. 

Casa Cuseni, villa che racchiude tremila anni di storia e riportata in auge grazie all’infaticabile impegno di Francesco Spadaro, direttore del Museo della Città di Taormina, è prevista anche una visita guidata prima dell’evento di giorno 29, alle ore 18.00.  «Encomiabile l’ospitalità del Comune di Taormina nella figura del sindaco Mario Bolognari – afferma l’autrice Previtera in vista del debutto – grazie all’accoglienza di Nicoletta Moncada Paternò e Ruggero Moncada, anche il Comune di Catania, per merito dell’intervento del sindaco Salvo Pogliese, farà parte della cordata di comuni che hanno scelto di partecipare attivamente al sistema istituzionale a rete, in cui trovano spazio dialogo, scambi culturali, confronto, responsabilità e scelte, per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme della Comunità Europea, che prosegua la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione culturale, economica e sociale».

Nella foto Bice Previtera

Sicilia: volontariato tecnici rischio sismico. Ma i Geni civili ci sono ancora ?

 

Domenica 30 settembre, ore 10-18, nei Comuni di Catania, Acireale, Adrano, Bronte, Caltagirone, Giarre, Paternò, Piedimonte E., Riposto, e presso “I Portali” e “Centro Sicilia”

 

RISCHIO SISMICO, VISITE TECNICHE GRATUITE

DI ARCHITETTI E INGEGNERI NELLE CASE DEI CITTADINI

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Giornata nazionale della prevenzione sismica organizzata dagli Ordini professionali

 

CATANIA – Dodici punti informativi distribuiti nel territorio catanese per dare una risposta concreta alla domanda che ciascun cittadino deve porsi: «la mia casa è sicura in caso di terremoto?». Dodici “Piazze della Prevenzione Sismica” dove domenica 30 settembre – dalle 10.00 alle 18.00 – ben 150 architetti e ingegneri esperti in materia forniranno informazioni sul rischio sismico degli edifici, su come poter agire per ridurlo e su come farlo a costi quasi zero. A Catania nelle Piazze Università ed Europa, ad Acireale in Piazza Duomo, ad Adrano in Piazza Umberto I, a Bronte in Piazza Piave, a Caltagirone in Piazza Umberto I, a Giarre in Piazza Duomo, a Paternò in Piazza Umberto I, a Piedimonte Etneo in Piazza Madre Chiesa, a Riposto in Piazza San Pietro e nei centri commerciali “Centro Sicilia” e “I Portali”, cittadini proprietari, affittuari, titolari di diritto e amministratori di condominio potranno richiedere visite tecniche informative e approfondire l’opportunità dei bonus statali che permettono di risparmiare fino all’85% sui lavori di messa in sicurezza delle abitazioni.

«Lo strumento principale con cui salvare da un terremoto le vite umane e il patrimonio architettonico è di fatto la conoscenza,-avvertono gli organizzatori dell’evento- perché la pericolosità non è legata soltanto al fenomeno sismico in sé ma alla capacità del sistema di fronteggiarlo.

Anche nella città etnea sono intervenute numerose autorità della pubblica amministrazione e delle altre forze sociali che supportano l’evento. Erano presenti i delegati territoriali di Inarcassa – primo ente patrocinatore – Angelo Buccheri e Marco Muratore, il vicedirettore del Dipartimento universitario di Ingegneria Edile e Architettura Vincenzo Sapienza, il presidente dell’Ente Scuola Edile e consigliere di Ance Catania Giuseppe Alì accompagnato dai direttori Giovanni Fragola (Ance CT) e Giacomo Giuliano (Ente Scuola), il dirigente del Genio Civile Salvatore Caruso, il direttore del Dipartimento etneo di Protezione civile Giovanni Spampinato, il direttore dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Catania Biagio Bisignani, l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Caltagirone Francesco Caristia accompagnano dal presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone. Presenti al tavolo anche il segretario dell’Ordine Architetti Maurizio Mannanici e il consigliere degli Ingegneri Alfio Torrisi.

Fin qui il Comunicato. Una domanda: va bene il volontariato ma i Geni civili- organi pubblici dotati di strumenti pubblici- ci sono ancora in Sicilia? E  capiuffici e Staff che iniziative adottano sui rischi sismici delle strutture pubbliche e monumentali?

Siamo interessati alla risposta.   

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Catania presenta “la più grave vulnerabilità a rischio sismico dell’Europa”

 

Mercoledì 26 settembre ore 11.30 | Largo Paisiello 5

 

«PRIMA GIORNATA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE SISMICA»

DOMANI PRESENTAZIONE A CATANIA

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Organizzata da Ordini di Architetti e Ingegneri in contemporanea con altre 300 città italiane 

CATANIA – Non più emergenza ma prevenzione, non più crolli infrastrutturali ma sicurezza edilizia, non più drammatici titoli da prima pagina ma un percorso di conoscenza dell’intera cittadinanza italiana. Questi gli obiettivi della Prima Giornata Nazionale per la Prevenzione sismica, che si svolgerà a Catania e in numerosi Comuni del suo territorio il prossimo 30 settembre, in contemporanea con altre 300 città italiane.

L’evento sarà presentato in conferenza stampa domani 26 settembre alle 11.30 nella sede dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catania (Largo Paisiello 5) che insieme all’Ordine degli Ingegneri hanno organizzato l’iniziativa a livello territoriale, concretizzando l’impegno della gran parte dei loro iscritti, ben ottomila professionisti.

Catania e il suo circondario non potevano mancare a questo importante appuntamento di sensibilizzazione, essendo il territorio con il più alto rischio sismico d’Europa, per la presenza del vulcano Etna, per il probabile alto grado di intensità – e dunque pericolosità – di un sisma atteso, per la grave vulnerabilità del patrimonio edilizio.

Durante la conferenza saranno annunciati i tredici punti informativi che verranno allestiti in altrettante piazze della provincia etnea dove architetti e ingegneri esperti in materia saranno a disposizione dei cittadini per spiegare in modo chiaro il rischio sismico, i fattori che possono incidere sulla sicurezza di un edificio e le agevolazioni finanziarie (SismaBonus ed EcoBonus) messe a disposizione dallo Stato per migliorare la sicurezza della propria abitazione.

Mario Ciancio Sanfilippo -“ha avuto rapporti con la Mafia”: la Procura confisca una serie di beni. “Impugnerò la Sentenza “

                            IL  VOLO  DEGLI  AVVOLTOI

 

 

 

Sono tanti i nemici di un uomo come Mario Ciancio Sanfilippo. Nell’occasione si trasformano in avvoltoi

 

Quello che una volta era impensabile oggi  è realtà visibile e constatabile.    Il Tribunale di Catania ha emesso un decreto di sequestro e confisca, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, di una serie di beni nei confronti dell’editore e direttore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo.

Il valore dei beni, in corso di quantificazione, è di almeno 150 milioni. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Catania.

Il decreto di sequestro e contestuale confisca riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione in altre sette società e beni immobili. L’imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo è attualmente sotto processo per concorso esterno all’associazione mafiosa.

Il sequestro finalizzato alla confisca di oltre 150 milioni di euro  beni disposto dal Tribunale di Catania su richiesta della locale Dda riguarda l’intero gruppo editoriale che fa capo a Mario Ciancio Sanfilippo. Il provvedimento riguarda, tra l’altro, il quotidiano ‘La Sicilia’, la maggioranza delle quote della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ di Bari e due emittenti televisive regionali, ‘Antenna Sicilia’ e ‘Telecolor’. Il Tribunale ha nominato dei commissari giudiziari per garantire la continuazione dell’attività del gruppo.

Nell’ambito del procedimento di prevenzione a mio carico ritenevo di avere dimostrato, attraverso i miei tecnici e i miei avvocati, che non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con ambienti mafiosi e che il mio patrimonio è frutto soltanto del lavoro di chi mi ha preceduto e di chi ha collaborato con me – è lo sfogo amaro del dr. Mario Ciancio Sanfilippo -. Ritengo che le motivazioni addotte dal Tribunale siano facilmente superabili da argomenti importanti di segno diametralmente opposto, di cui il collegio non ha tenuto conto”.

‘I miei avvocati sono già al lavoro per  l’impugnazione di tutto questo in Corte di Appello”. ”Sono certo – spiega – che questa vicenda per me tristissima si concluderà con la dovuta affermazione della mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati, come dimostra la mia storia personale, la mia pazienza e la mia ormai lunga vita nella città di Catania”.

Sono tante le domande che si pongono i siciliani.      I  giornalisti della redazione hanno un danno d’immagine da questa vicenda giudiziaria. Come è stato esercitato inoltre il potere del dr. Ciancio ‘?   Con il suo giornale La Sicilia?  Perchè tutta questa ricchezza con l’editoria?   Sono i finanziamenti pubblici?  Vi sono stati condizionamenti ed interferenze nella Redazione’che ha prodotto negli anni tanti talenti e alcuni anche fuori dal coro come Giuseppe Fava con L’Espresso Sera”?

E’ anche ovvio che un uomo come lui abbia tanti nemici, per un motivo o per un altro, ma odiamo gli avvoltoi che si buttano sulla preda in crisi e, forse, ormai in fuga anche dalla vita. Perchè la verità è che non siamo eterni , dobbiamo tutti arrivare al capolinea, tutti quei milioni dr. Ciancio non servono proprio anche se saranno probabilmente  il frutto del suo lungo lavoro.  Papa Francesco lo ricorda sempre, “non vi sono tasche nei defunti”…ci sarà solo la coscienza e l’anima..    E  chi scrive sarebbe davvero contento se Lei ne uscisse moralmente integro – lasci perdere tutti quei soldi che sono forse la sua rovina — anche se vi sono ombre sulle omissioni di un giornale così importante come “La Sicilia”

Domani la Procura di Catania darà , nel corso di una conferenza stampa, ampi ragguagli sulla vicenda ma noi Vorremmo comprendere di più , non solo i giornalisti  antipatici cioè quelli che detengono il potere d’informazione in un solo settore ma gradiremmo che il dr Ciancio – consenta questa nota – pubblicamente spiegasse a questo punto -dettagliatamente- le accuse dei magistrati e la sua difesa d’ufficio in pubblico       Siamo in pacata attesa 

                                                                                                             Raffaele    Lanza

La Guardia di Finanza sequestra a Catania loghi contraffatti di diverse griffes (4,6 milioni di articoli)

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Ai raggi x dalla Guardia di Finanza di Catania la  zona industriale di Misterbianco, oltre 4,6 milioni di articoli contraffatti, riportanti mendaci indicazioni sulla loro origine e non a norma rispetto alle previsioni del Codice del consumo. Tutta la merce irregolare è stata posta sotto sequestro dalle Fiamme gialle.

I locali commerciali perquisiti e il deposito di un’azienda,erano  gestiti da un cinese, che rifornisce, all’ingrosso, diversi operatori della provincia etnea.

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Tra gli articoli ed accessori d’abbigliamento che le Fiamme Gialle hanno sequestrato vi sono cappelli, borse, pochette e cinture riproducenti i marchi e loghi contraffatti di diverse griffes (tra le quali Gucci, Valentino, Louis Vuitton, Versace, New York Yankees e Burberry), nonche’ altri prodotti di vestiario che, sebbene di origine asiatica, riportavano in maniera illegale la dicitura made in Italy o riferimenti alla loro manifattura italiana (quali, ad esempio, l’apposizione di piccole etichette con la bandiera italiana).   Si apprende che l’attività delle fiamme gialle proseguirà ancora nei prossimi giorni con altre perquisizioni    in altri locali dei cinesi

 

Meeting internazionale a Catania martedì 25 sulla “ricerca idraulica sperimentale per lo studio dei cambiamenti climatici”

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Catania

Un incontro scientifico si svolgerà martedì 25 settembre fino a venerdi prossimo ai Benedettini a Catania, sulla ” ricerca idraulica sperimentale finalizzata a trovare soluzioni innovative ed ecosostenibili per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Il meeting è organizzato nell’ambito del progetto “Hydralab+ Adaptation for Climate Change”, finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma Horizon2020 per circa 10 milioni di euro in quattro anni. Il progetto vede la partecipazione di 33 enti di ricerca pubblici e privati europei, tra cui il Dicar dell’Università di Catania, che lavorano nel campo dell’idraulica fluviale, dell’ingegneria marittima, costiera e navale, della geomorfologia, dell’eco-idraulica, della biologia e della glaciologia.

“Attualmente, infatti, i Paesi di tutto il mondo si trovano a dover fronteggiare le gravi conseguenze e le sfide poste dagli effetti dei cambiamenti climatici: innalzamento del livello del mare, eventi di piena fluviale senza precedenti, mareggiate più frequenti e più intense, con maggiori impatti sulle popolazioni che vivono lungo i corsi d’acqua e le coste. Per essere preparati per il futuro e per progettare solide ed efficaci soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici, a livello europeo si sente forte l’esigenza di aumentare le conoscenze nel campo della ricerca sperimentale idraulica e ambientale. La rete Hydralab lavora attivamente per colmare il divario tra scienziati, produttori di tecnologie di misurazione hi-tech, responsabili politici e utenti finali che possono contare sui risultati dei progetti”.

L’evento Hydralab+  con il coordinamento scientifico del direttore del Dicar Enrico Foti, ha lo scopo di permettere ai partner di confrontarsi sui risultati raggiunti fino ad oggi e di guardare al futuro per definire cosa sia ancora necessario fare al fine di rendere le infrastrutture di ricerca e i laboratori europei strumenti utili a dare risposte efficaci alle domande di sicurezza e affidabilità che il territorio e la società europea tutta chiedono a gran voce alla comunità scientifica.

Nel corso dei lavori avrà luogo anche un workshop a cui nterverranno tra gli altri anche il dott. Sergio Castellari, responsabile della Agenzia Europea per l’Ambiente, il dott. Brian McFall, ricercatore dell’US Army Corps of Engineers, la prof.ssa Ksenia Kosobokova dell’Istituto di Oceanologia dell’Accademia Russa delle Scienze, l’ing. Yoshiaki Kuriama direttore dell’Istituto di Ricerca Nazionale sui Porti e sugli Aeroporti Giapponese, il prof. Ole Madsen, professore emerito del Massachusets Institute of Technology, la dott.ssa Scarlett Vasquez dirigente dell’Istituto Nazionale di Idraulica Cileno, il dott. Un Ji, direttore del Centro di Sperimentazione Fluviale Coreano e la dott.ssa Feng Sun a capo della Cooperazione Internazionale del Dipartimento di Idrologia e Risorse Idriche di di Najing.

Ma sbarcano a Catania o no? Tanti hanno necessità di assistenza

 

“La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare”.  Ma sbarcano o non sbarcano a Catania?   Il presidente della Camera Roberto Fico interviene sulla vicenda ed afferma. “Non possono essere più trattenute a bordo, poi –  si procederà alla loro ricollocazione nella Ue”.

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La ricollocazione dei 177 migranti è in corso all’UE  ma non è facile perchè i Paesi europei non sembrano disposti all’accoglienza nonostante gli accordi.

Malta intanto lancia accuse all’ Italia –  La Valletta replica alle parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo cui Malta non avrebbe rispettato i propri impegni riguardo al precedente meccanismo di redistribuzione creato dalle autorità italiane. “Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stato il primo Stato membro dell’Ue a rispettare i propri impegni riguardo al meccanismo di solidarietà della Commissione europea verso Italia e Grecia”,afferma ill ministro dell’Interno maltese, Michael Farrugia.

La Valletta spiega che “tuttavia, le autorità italiane non hanno previsto alcuna procedura tangibile da seguire per Malta”.

Consiglio comunale di Catania: primo giorno, presentazione di una richiesta di finanziamenti per le opere di Catania e provincia

  • Riceviamo e pubblichiamo la seguente Nota

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  •  Richiesta a firma del Capo dell’opposizione Pd sen.Enzo Bianco

OGGETTO: PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DI UN ODG PER CHIEDERE AL GOVERNO IL RIPRISTINO DEL BANDO SULLE PERIFERIE

PREMESSO

che lo scorso anno l’amministrazione comunale di Catania aveva partecipato al Bando sulle periferie predisposto dal Governo nazionale e rivolto ai comuni italiani;
che Catania ha vinto il bando e ha avuto riconosciuti progetti e finanziamenti per ben 58 milioni di euro, come da contratto sottoscritto con la Segreteria Generale della Presidenza del Consiglio a Palazzo Chigi;
che la scorsa settimana il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento del Governo al Decreto Milleproroghe che blocca i finanziamenti per le realizzazioni delle opere di cui al Bando;

SI IMPEGNA

il Sindaco di Catania, e con lui il Consiglio comunale, a chiedere al Governo e al Parlamento il ripristino dei finanziamenti, utilizzando ogni mezzo di protesta affinché tale decisione venga annullata, anche facendo squadra con l’Anci e con i sindaci delle città italiane che hanno visto cancellate le rispettive risorse.

È bene ricordare quali siano i progetti relativi alla nostra città, che riguardano settori decisivi per l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio comunale e metropolitano. Diciotto milioni di euro sono destinati ai quartieri di San Giovanni Galermo e Trappeto nord (riqualificazione di vari edifici e di scuole, realizzazione di una nuova Parrocchia, interventi per la viabilità e la mobilità nella Municipalità, come il completamento dell’asse viario con via Don Minzoni e anche dei mini autobus che consentiranno agli abitanti San Giovanni Galermo di arrivare fino alla fermata della metropolitana, la riqualificazione di via Belvedere che sarà donata alle istituzioni scolastiche e alle associazioni e quella del Palagalermo, il completamento di piazza Beppe Montana). Un grande intervento riguarda la ristrutturazione dell’ex scuola Brancati di viale San Teodoro a Librino per adibirla a liceo artistico-alberghiero (cinque milioni di euro). Poi la riqualificazione delle Ciminiere anche a scopo didattico, culturale e artistico (dieci milioni). La “ricucitura” tra Catania e il mare, con la riqualificazione degli spazi pubblici nel rione Civita, collegati con il Porto (quattro milioni), e della parte catanese del viale Kennedy (quattro milioni). Prevista inoltre la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per combattere il fenomeno delle microdiscariche sulle strade provinciali (due milioni). 
Altre opere assai importanti riguardano, invece, altri Comuni della Città metropolitana: la riqualificazione del plesso sportivo di Camporotondo Etneo (nove milioni e mezzo) e della stazione ferroviaria dismessa di San Marco, in territorio di Paternò (due milioni e mezzo), e la rifunzionalizzazione della piscina del Polivalente di San Giovanni La Punta (un milione).

È di tutta evidenza che Catania e i quartieri interessati non possono vedere cancellate tali importanti opere e pertanto si ribadisce la necessità che il governo nazionale cambi una decisione sbagliata che penalizzerebbe i cittadini e il nostro territorio”.