Comune di Catania: contratti di appalto con convenzione per una migliore sicurezza dei cantieri

 

Prevista formazione ai tecnici dell’Amministrazione per l’abilitazione in materia

 

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Tra le attività, assistenza al Rup e corsi sulla prevenzione dei rischi

CATANIA

Sicurezza e salute nei cantieri edili: è questo l’obiettivo della convenzione tra il Comune di Catania e l’Ente Scuola Edile, che è stata firmata questa mattina (6 dicembre) dall’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Arcidiacono, dal direttore dell’Ufficio comunale competente Corrado Persico, e dal presidente della Scuola Giuseppe Alì, alla presenza del direttore dello stesso Ente Giacomo Giuliano.

Per adempiere alla legge regionale 20/2007 – secondo cui una percentuale delle somme corrisposte ai ribassi d’asta offerte dalle imprese (e quindi senza aggravio di spesa per l’Amministrazione), deve essere, in fase di aggiudicazione, utilizzata ai fini della salvaguardia e della sicurezza nei cantieri – il Comune si avvarrà del supporto dell’Organismo paritetico territoriale dell’Ente Scuola Edile di Catania, le cui funzioni sono, sia divulgare le buone pratiche per la diminuzione dei rischi, che individuare soluzioni tecniche e organizzative per migliorare la sicurezza nei cantieri edili e la prevenzione degli infortuni.

«La convenzione – ha spiegato il presidente della Scuola Edile Giuseppe Alì – sarà parte integrante dei contratti d’appalto che il Comune stipulerà con le imprese esecutrici dei lavori pubblici. Le attività formative saranno espletate attraverso appositi corsi di aggiornamento e all’occorrenza anche mediante training on the job, cioè l’affiancamento direttamente sul campo di lavoro. In particolar modo – ha continuato il presidente Alì – l’accordo prevede l’assistenza e la consulenza tecnica, da parte del nostro Ente, sia all’impresa appaltatrice, sia al responsabile unico del procedimento (Rup), in modo da favorire l’attuazione corretta delle norme. Informazione e formazione relative alle fasi del cantiere saranno infatti rivolte anche al Rup e ai tecnici della stazione appaltante, e non più soltanto ai lavoratori».

«Questa convenzione è l’input per avviare un percorso fondamentale per la nostra Amministrazione, cioè la formazione di tutti i tecnici comunali ai fini dell’abilitazione in materia di sicurezza, progettazione ed esecuzione lavori  – ha affermato l’assessore Arcidiacono, affiancato dal direttore Persico – In vista di opere importanti come il nuovo Cimitero di Catania, i parcheggi, e tutte quelle di cui i finanziamenti sono in itinere, è necessario partire dalla tutela della salute delle maestranze, dalla consapevolezza della prevenzione, perché la sicurezza nei cantieri è a tutti gli effetti la prima elaborazione progettuale di un’opera».

Un nuovo scenario di competenze e qualificazione del ruolo dei commercialisti

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Ordine Commercialisti Catania: approvato il bilancio di previsione 2019

 FORMAZIONE CONTINUA
«BORSE DI STUDIO E RIDUZIONE QUOTA ANNUALE PER GLI UNDER 35»

Primo giro di boa per il Consiglio presieduto da Sangiorgio «Aggiornamento e dialogo con gli stakeholders territoriali»

CATANIA –

In un quadro economico complesso e in continua evoluzione, il percorso di crescita della figura del Dottore Commercialista richiede oggi più che mai un costante aggiornamento per poter cogliere le nuove opportunità dell’esercizio professionale. Mutamenti strutturali come l’introduzione della fatturazione elettronica o l’applicazione delle normative fiscali in materia di anticorruzione e antiriciclaggio, per l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania si trasformano in un programma di lavoro atto a garantire un’offerta formativa eccellente per tutte le generazioni.

«Lo scenario attuale impone e imporrà un accrescimento delle competenze e una continua qualificazione del nostro ruolo – afferma il presidente dell’Ordine Giorgio Sangiorgio durante l’annuale Assemblea generale di approvazione del bilancio di previsione 2019 – per questo motivo prevediamo di rafforzare il nostro impegno continuando a offrire agli iscritti tutti gli strumenti formativi per affrontare le nuove sfide imposte dal mercato e dalle istituzioni».

Tra le novità rivolte alle nuove generazioni, emerse durante l’assemblea che ha riunito gli iscritti all’Hotel Nettuno, c’è inoltre l’attivazione di tre borse di studio per tirocinanti e una sensibile riduzione della quota annuale per gli under 35. Iniziative nate dunque per sostenere i futuri professionisti che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, e che si uniscono ai progetti ormai avviati dall’Ordine etneo come l’alternanza scuola-lavoro e la proficua collaborazione con il mondo universitario.

Durante l’Assemblea il bilancio preventivo 2019 è stato presentato dal tesoriere Rosario Marino, redatto nel pieno rispetto delle prescrizioni contenute nel Regolamento di Contabilità. Presente al tavolo dei relatori Roberto Cunsolo, tesoriere del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il segretario dell’Ordine Maurizio Stella e il presidente del Collegio dei Revisori Giovanni Piccin.

Il network attivato dall’Ordine e la sinergia intrapresa con i vari stakeholders del territorio – soggetti pubblici e privati portatori di interesse per la categoria – sono stati evidenziati in Assemblea dallo stesso presidente Sangiorgio, il quale ha elencato le numerose collaborazioni sviluppate e le future connessioni professionali da avviare il prossimo anno: «Nella mia relazione al bilancio preventivo – conclude il presidente – è stato di fatto compiuta una prima valutazione del lavoro finora svolto; un lavoro che ha messo a frutto importanti iniziative. Una delle più recenti è l’istituzione a luglio 2018 dell’Associazione “Economisti e Giuristi insieme” che vede il coinvolgimento del nostro Ordine, della categoria forense catanese e del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone al fine di rafforzare l’intesa e l’azione coordinata delle tre professioni giuridico–economiche».

La scuola per una qualità di vita migliore per bambini con atrofia muscolare spinale

 

Progetto del Club Kiwanis “Catania Nord Ponte del Sapere” e istituto “Fermi-Eredia”

Famiglie Sma: «La diversità, con o senza carrozzina, è un valore da coltivare»

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CATANIA –

«La scuola contribuisce alla qualità della vita di ogni bambino e ragazzo, e quindi anche a quella dei piccoli pazienti con atrofia muscolare spinale. Far conoscere questa malattia genetica rara ai compagni e ai coetanei sani significa stimolare in loro la consapevolezza che non esistono disabilità che dividono, ma piuttosto diversità che uniscono. Ringraziamo il Club “Catania Nord Ponte del Sapere” del Kiwanis International per il progetto di service con cui ha fatto proprio questo principio di solidarietà, e che ha voluto dedicare alla nostra associazione». In una sala gremita di studenti, insegnanti e autorità istituzionali, la presidente nazionale di Famiglie Sma Daniela Lauro è intervenuta questa mattina (30 novembre) a Catania, nella Sala Consiliare del municipio, per l’avvio ufficiale del “concorso grafico” che fino al prossimo maggio coinvolgerà le scuole elementari, medie e superiori del capoluogo etneo e della provincia (capofila l’istituto superiore “Fermi-Eredia”).

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Matite, colori, pastelli e pennelli: ogni tecnica sarà valida per esprimere nel proprio disegno il valore dell’integrazione scolastica, «ma soprattutto dell’inclusione sociale in generale – ha specificato la counselor di Famiglie Sma Simona Spinoglio – perché, con o senza carrozzina, ognuno è diverso dall’altro. Accettare i propri limiti, la propria diversità, dando valore a sé stessi, soprattutto nella fase dell’adolescenza, incoraggia ad accettare gli altri e a stare bene con loro».

«Vogliamo partire da un gesto semplice e spontaneo come un disegno, per arrivare a un’azione più potente, quella dell’integrazione» ha dichiarato il presidente del Club Kiwanis “Catania Nord Ponte del Sapere” Giuseppe Conte, promotore dell’iniziativa che ha ricevuto il plauso del sindaco di Catania Salvo Pogliese – presente all’incontro – degli assessori Giuseppe Lombardo (Servizi sociali) e Barbara Mirabella(Istruzione), del presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Castiglione, di altre autorità cittadine e delle forze dell’Ordine. In sala anche numerosi soci del Kiwanis, tra cui la governatrice nazionale eletta Maura Magni. I disegni che saranno realizzati dagli alunni del territorio etneo saranno oggetto di mostre scolastiche; due fra questi verranno scelti per un annullo filatelico.

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Presente inoltre il prof. Giuseppe Vita, responsabile scientifico del NeMO Sud di Messina, tra i maggiori centri italiani per le malattie neuromuscolari: «Con l’avvento del primo trattamento per la Sma e la sperimentazione di altri farmaci – ha spiegato il medico – sta lentamente migliorando la storia clinica dell’atrofia muscolare spinale. La Sicilia è tra le prime regioni attive su questo fronte, ed è importante esserne consapevoli, per sostenere le famiglie e in particolar modo quelle che dovranno affrontare nuove diagnosi». Un’attività di sostegno a 360 gradi, come ha raccontato la psicologa Stefania La Foresta, che presso il NeMO Sud segue, con approcci innovativi, numerosi bambini Sma insieme ai loro genitori.

CATANIA: SVELARE L’IDENTITA’ DEI LUOGHI PER COSTRUIRE LA CITTA’ DEL FUTURO

A CATANIA IL WORKSHOP D’ARCHITETTURA «LAYER ZERO 2018»

 

Dall’8 al 15 dicembre professionisti e studenti italiani e stranieri al lavoro nelle aree Ognina/Cannizzaro, Centro storico/Civita, Plaia/Zia Lisa

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CATANIA –

Eliminare per riconfigurare, togliere per ordinare, svelare l’identità dei luoghi, svegliare il senso di appartenenza. Catania “città aperta” come luogo di internazionalità e socialità, crocevia di visioni e progetti per costruire la città di domani. Su queste premesse parte la nuova edizione dell’International Architecture Workshop organizzato, in formula biennale, dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Catania, con il supporto del Comitato tecnico-scientifico e del Coordinamento Giovani Architetti (CoGA), e con il patrocinio di: Consiglio Nazionale Architetti PPC, Fondazione Renzo Piano, Soprintendenza regionale ai Beni culturali e ambientali, Comune e Università di Catania, Ordine e Fondazione etnei degli Ingegneri, Ance Catania, InArch Sicilia, Inbar (Istituto nazionale di Bioarchitettura), Inu (Istituto nazionale di Urbanistica); e con la partnership di The Plan.

 

«Layer Zero 2018» è il titolo di questa importante iniziativa giunta alla sua sesta edizione, e si focalizzerà sulla reinterpretazione del territorio etneo attraverso una modalità di approccio inedita: la sottrazione, l’azione del togliere, dell’alleggerire; un modus operandi che parte dalla rimozione di elementi o parti di città che alterano la percezione degli spazi vissuti, per arrivare alla riconfigurazione di nuovi spazi da restituire alla città e, dunque, alla socialità.

Al workshop – in programma al Palazzo della Cultura di Catania dall’8 al 15 dicembre 2018 – parteciperanno giovani professionisti, laureati, dottorandi e studenti di Architettura, Design, Ingegneria Edile, dei paesi dell’Unione Europea e di tutte le altre nazioni. Si lavorerà all’interno di gruppi di progetto per mettere a punto proposte progettuali mirate a restituire una nuova configurazione di tre zone che rappresentano i principali accessi alla città etnea: Ognina/Cannizzaro, Centro storico/Civita, Plaia/Zia Lisa. Ciascun gruppo sarà guidato da un visiting architect proveniente da studi d’architettura internazionali: Arup, Gianluca Peluffo&Partners ed Elisabetta Gabrielli di Archiground.

PRONTO SOCCORSO :VI SVELIAMO I NOMI DEI DIRIGENTI AUTORI DEL SUCCESSO DEL POLICLINICO

SUD LIBERTA’ ,AL PRESIDENTE MUSUMECI: METTERSI AL LAVORO PER REALIZZARE IL PRONTO SOCCORSO AL “CENTRO CUORE MORGAGNI” DI PEDARA A BENEFICIO DI TUTTA LA PROVINCIA ETNEA

Oggi il Pronto soccorso del Policlinico diventa operante e a pieno regime dopo le precedenti simulazioni. E’ un momento importante per la Sanità catanese dopo gli scandali del passato e le continue disfunzioni che obbligano i cittadini a rivolgersi altrove.

Il momento è proprio “- come afferma il Presidente della Regione Musumeci – di un’accresciuta responsabilità perché il Pronto Soccorso del Policlinico è una struttura all’avanguardia. Questo momento suggerisce la necessità di lavorare affinché la sanità siciliana non abbia nulla da invidiare a quella delle altre regioni d’Italia”.

E’ un tassello di efficienza. Ma parte da lontano sin da quando il Policlinico -unica struttura lontana dai guai giudiziari e storture amministrative aveva un signor direttore generale : Antonino Zappalà.  Non un alto burocrate, ma un autentico appassionato e sostenitore della disciplina del personale in servizio e della costruzione di un moderno apparato sanitario.Un esempio per il futuro.  Oggi raccogliamo i frutti di quella intelligente dirigenza che lavorava davvero per il benessere della popolazione siciliana

Ora occorre studiare il meccanismo di distribuzione dei pazienti- come afferma il Rettore Prof. F.Basile – con le altre strutture degli ospedali cittadini, capire le esigenze dei paesi limitrofi e realizzare- a parere di SUD LIBERTA’ – le proposte che giacciono da tempo nel cassetto- forse oramai seppellite dalla polvere e dall’oblio- della necessità di realizzare un Pronto soccorso alla Clinica Morgagni di Pedara per servire l’utenza di tutto l’hinterland catanese e provinciale

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(Nella foto a sinistra il dr Antonino Zappalà, ex Segretario generale del Policlinico e “costruttore” appassionato della struttura universitaria)

 

 

L?inaugurazione del Pronto soccorso

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Pedara: Centro cuore Morgagni . Qui la Regione con il Presidente Musumeci potrebbe attivare un importantissimo Pronto soccorso per servire tutta la popolazione della provincia di Catania

 

 

 VIDEO PRONTO SOCCORSO POLICLINICO DI CATANIA

Catania: evento, costruiamo modelli di imprese di successo

Mercoledì 21 novembre, ore 9.00, Hotel NH Parco degli Aragonesi (Catania)

FOOD E BUSINESS, RISTORATORI SICILIANI A SCUOLA DI MANAGEMENT

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L’anno scorso oltre mille attività in Sicilia hanno abbassato le saracinesche
nella città etnea evento formativo con l’esperto Paolo Guidi per costruire modelli di successo

CATANIA –

Un quadro agrodolce quello relativo al mercato della ristorazione: nel 2017 più di 10mila aziende food in Italia e oltre mille registrate in Sicilia hanno deciso di abbassare per sempre le saracinesche, senza riuscire a spegnere le candele del secondo anno di vita. Dati scoraggianti quelli dell’ultimo Rapporto Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) per un segmento business considerato da sempre trainante per la filiera agroalimentare e l’economia italiana; segno evidente di una controtendenza che fa emergere non poche criticità nella gestione delle attività.

Perché in un comparto così forte si assiste allo sconforto di molti neo-ristoratori? Scommettere sulla cucina italiana è sempre una mossa vincente? Come analizzare la domanda e affrontare il mercato per offrire piatti di successo? Basta saper stare dietro ai fornelli per fare impresa?

Su questa riflessione verterà l’evento formativo-pratico Ristomeglio, che mercoledì 21 novembre farà tappa per la prima volta a Catania all’Hotel NH Parco degli Aragonesi. Un’iniziativa – di respiro nazionale e organizzata da Fabrizio Reitano di Ristò Systems, azienda operante nello sviluppo di software gestionali – nata per supportare coloro che gestiscono un ristorante o sono in procinto di farlo, consentendo loro di essere competitivi sul mercato mediante piani di fattibilità concreti.

A illustrare, sulla base dell’attuale e variegato scenario del mercato ristorativo, gli strumenti tecnici e le competenze necessarie per gestire proficuamente la propria attività in un’ottica manageriale, sarà Paolo Guidi, esperto di ristorazione da più di 20 anni e docente all’Università dei Sapori di Perugia. Primo in Italia a parlare di marketing della ristorazione, Guidi è riuscito a riscrivere – attraverso concetti come la misurazione delle attività, il food cost e gli indici di performance – i capisaldi dell’attuale panorama della ristorazione.

«Molti ristoratori oggi – spiega il prof. Paolo Guidi –(nella foto sopra) a breve saranno costretti a cessare la propria attività, non perché non sappiano offrire una cucina di qualità, ma semplicemente perché non sono riusciti a imparare a gestire in modo razionale e manageriale la propria attività. Stiamo vivendo un cambiamento epocale nei modi di vivere e consumare, ed è quindi tempo di fare quel salto di qualità necessario per costruire modelli di business di successo». L’evento di Catania sarà dunque una giornata full immersion di formazione – in programma dalle 9.00 alle 19.00 – durante la quale gli operatori del settore presenti avranno modo di ascoltare, imparare, approfondire e mettere in pratica le nozioni apprese, e riscrivere, con nuovi ingredienti, la propria ricetta aziendale di successo. 

CATANIA, PUBBLICO POTERE ASSENTE: CERCASI UN’INTERLOCUTORE

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di     Raffaele   Lanza

Anno dopo anno adesso che siamo un po’ alla fine dell’anno il consuntivo al Comune di Catania è una riedizione quasi integrale del consuntivo degli anni precedenti.Da Scapagnini a Stancanelli, da Stancanelli a Bianco, da Bianco a Pogliese il Comune di Catania è perennamente chiamato oggi all’exploit. 

Tutti siamo preoccupati, il primo cittadino chiede aiuto a Roma per i finanziamenti, i sindacati urlano per la cronica mancanza di risorse, i servizi pubblici funzionano sempre peggio: in primo piano la problematica di rifiuti, del personale delle attrezzature insufficienti, delle strade pubbliche……..

La circolazione veicolare ci ripiomba quotidianamente nell’atmosfera biblica della torre di Babele, esistono da anni piani tecnici per disciplinarla e fluidificarla ma il piano è puntigliosamente inapplicato come quello sul canale di gronda perché mancano sempre soldi sufficienti.

Il Comune di Catania ha le sue responsabilità ma è diventato il cimitero dei bisogni inappagati e archivio delle furberie politiche e dell’insipienza amministrativa.     Potrebbero contarsi a miriade, semmai qualcuno ne avesse la pazienza, le buche e le gobbe stradali. Di opere pubbliche non se ne intraprende alcuna . Ogni cosa è in mente Dei .Singolare che il sindaco di Catania, gli assessori, e le stesse forze sindacali chiedano la collaborazione dei cittadini e delle forze imprenditoriali. Alla sollecitazione gli interpellati rispondono che si cambino metodi e modi.  Ed è qui che il discorso subitamente si interrompe.

Abbiamo un’attestazione qualificata dell’incapacità e del dissesto finanziario del Comune:quello della Corte dei conti che ha già precisato di evitare il dissesto attraverso la riformulazione di un piano di riequilibrio pluriennale perché già in palese violazione dei precedenti. Ricorderemo qui ai lettori cosa scrissero i giudici: “   «Impedire alle sezioni regionali dii verificare la situazione finanziaria complessiva appare in palese violazione degli articoli 81 e 97 della Costituzione, posta a tutela degli equilibri della finanza pubblica». E ritengono questo andamento dannoso perché «indebolisce il risanamento», si profila come «un accanimento terapeutico» e rischia di avere «gravi conseguenze per la finanza pubblica».

Ma il Comune ha pure un altro problema: quello della povertà che colpisce , secondo alcuni osservatori, il 41% della popolazione.      Intanto si cominciano a fare i conti al millesimo sui debiti del Comune. Sembrerebbe che alla  fine del mandato della Giunta Stancanelli il Comune avesse all’incirca 830 milioni di debiti,   esclusi gli interessi dei mutui. Poi sono avvenute due rimodulazioni dei mutui che hanno dilatato  a 30 anni l’ammontare dei prestiti, con il conseguente aumento vertiginoso degli  interessi trentennali a complessivi 332 milioni. Sotto la sindacatura Bianco la Giunta ha attivato “il Dl   35 più, successivamente, il Dl 72 “per oltre 200 milioni per pagare i debiti pregressi, ma non è riuscita a contenere la vertiginosa crescita delle anticipazioni di tesoreria, che dal 2013 al 2017  è salita da 41 milioni a 184. Più 140 milioni circa rispetto alla Giunta Stancanelli.

A questa somma di debito vanno aggiunti all’incirca i 200 milioni in cinque anni di mancati introiti per Tari e Imu.

 Oltre a questi dati ci sono circa 95 milioni che potrebbero maturare da contenziosi. Ecco i dati che portano il debito attuale a oltre un miliardo e mezzo.

 Negli uffici finanziari comunali si sostiene che Catania per salvarsi avrà bisogno di non meno di 300 milioni. Lo Stato sarà disposto ad aprire a dare queste risorse per risanare i debiti e con un governo che ha  altre prerogative e una netta differente ideologia politica?

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La neosoprintendente di Catania R.Pamvini

 Fatti nuovi non se ne verificano neppure alla Regione nella città di Catania. La Soprintendenza etnea svuotata dei poteri e divisa con il Polo regionale ha perduto significato di controllo ed è un ente anch’esso invivibile dove i dirigenti e il personale connesso adottano ancora sistemi perversi ed illeciti nella gestione quotidiana delle presenze: qui i dirigenti – diversi dei quali adibiti- come al Polo- a compiti completamente differenti dal titolo di studio- timbrano una sola volta al giorno. Per coltivare i loro interessi –inoltre – hanno inventato o seguito l’esempio di alcuni politici di “spicco”: quello di fare “querele” temerarie a chi disturba/critica il loro inaccettabile modus vivendi.

Ci sorprende come il Presidente della Regione Musumeci , salvo che ancora non se ne sia accorto, non abbia posto rimedi a questi illeciti (denunziati al tempo dal sindacato SIAD) ma seppelliti nelle tenebre  dal dipartimento regionale ai beni culturali e dalla Soprintendenza medesima…….

Qualche spiraglio tuttavia c’è: e proviene paradossalmente proprio dalla Regione siciliana che ha mandato a casa ( o “fatto dimettere”, la sostanza non cambia) dirigenti incapaci e” lumaca” come l’ing.Gabriele  Ragusa seduto comodamente sulla poltrona pubblica del Genio civile per oltre 10 anni. L’informazione pubblica e l’Ordine dei Giornalisti sono in attesa di conoscere infine i prossimi provvedimenti giudiziaria sulla gestione della Società “La Sicilia” e società altre connesse accusate di Mafia.     Per il resto Catania è diventa ancor di più il  paradigma della latitanza del pubblico potere

Per Catania ,il suo futuro, il pronostico è raggelante  : nuovi politici forse sarebbero migliori di quelli che abbiamo

 

Mafia -Estorsioni: arrestato affiliato al Clan Santapaola :”……..se mi denunci taglio la testa a te e ai tuoi figli..”

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Arrestato un trentanovenne (nella foto) dai carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia per tentata estorsione continuata, danneggiamento seguito da incendio in concorso ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Ritenuto dagli investigatori affiliato al clan mafioso Brunetto, collegato alla cosca Santapaola-Ercolano di Catania, è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catania su richiesta della Dda.

Scoperte dagli investigatori estorsioni che partono dal mese dicembre del 2016, ai danni dei commercianti locali. In un caso l’uomo fermato – si apprende -ha minacciato un venditore di veicoli, pretendendo di acquistare un mezzo a un prezzo notevolmente inferiore al reale valore. Al suo rifiuto ha risposto: “Allora me la porterai sino a casa ‘di mafia’ con tanto di scuse in ginocchio, senza soldi e se mi denunci taglio la testa a te e ai tuoi figli e ti brucio la macchina”.

“NON SPEGNERE LA LUCE”, DOMANI SIT IN A CATANIA CONTRO IL DISSESTO

 

Catania è viva – Nessuno spenga la luce” è la frase scelta dalle forze sociali e associazioni della cooperazione a per scongiurare il dissesto finanziario del Comune di Catania, che si terrà domani, mercoledì 31 ottobre 2018, dalle 9.30, in piazza Duomo.
La finalità è di sensibilizzare tutte le organizzazioni produttive e le associazioni cittadine per sollecitare impegno forte e risposte concrete a tutti i rappresentanti politici delle istituzioni politiche nazionali, regionali e locali.
«È necessario – è il  coro unanime– destinare subito a Catania le risorse ripetutamente promesse, che sono indispensabili per avviare un credibile piano concertato di risanamento, su cui da tempo sollecitiamo confronto all’amministrazione comunale».

Catania: investire all’estero, andare a DUBAI, nei Paesi arabi, verso nuovi mercati

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Quali opportunità per le PMI siciliane

DESTINAZIONE EMIRATI ARABI

Ordine Commercialisti Catania: nasce Commissione di Studio sull’internazionalizzazione

 

Nel mese di novembre a Dubai prenderà il via l’Italian Festival week: un evento-vetrina sullo stile di vita nostrano e sulle eccellenze italiane presenti negli EAU. Oggi da Catania basta un volo diretto e un tragitto che dura meno di sei ore, per catapultarsi in un territorio che garantisce già da tempo un buon interscambio con le nostre imprese. Lì dove il Pil continua a crescere, così come l’interesse verso la Sicilia, c’è spazio per sviluppare attività imprenditoriali nei settori più trasversali: dal food all’edilizia, passando per la moda e i prodotti agricoli.

Un contesto altamente competitivo, dove serve arrivare preparati, non soltanto sotto il profilo fiscale e amministrativo. L’obiettivo, dunque, oggi più che mai è quello di costruire questo ponte ideale con tutti gli strumenti utili per infrastrutturare al meglio, proiettare all’estero il nostro sistema commerciale e imprenditoriale e attrarre investimenti esteri. Focus al centro dell’incontro che si è svolto ieri – venerdì 26 ottobre – nel capoluogo etneo durante il convegno “La Sicilia ponte sul mediterraneo tra Europa e Stati Arabi: un modello di sviluppo possibile”. A promuoverlo l’Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Odcec), l’assessorato al Turismo della Regione Siciliana, il Comune di Catania, SAC – Società Aeroporto Catania e la Camera di Cooperazione italo-araba.

 

I Paesi Arabi possono fortemente incidere sullo sviluppo della Sicilia: in vista di Expo 2020 occorre arrivare preparati per cogliere opportunità che non sono più soltanto miraggi. «Questa iniziativa – ha sottolineato il presidente Odcec Catania Giorgio Sangiorgio – rientra nell’attività organizzate per informare e sollecitare i dottori commercialisti, che possono supportare i propri clienti a investire all’estero con visione strategica. Gli imprenditori avvertono l’esigenza di un percorso di accompagnamento che possa guidarli in ambito internazionale. Non si tratta certamente di un sostegno alla delocalizzazione ma al potenziamento di aziende che godono di buona salute: è per questo che alcuni giorni fa è nata la nuova Commissione di Studio dell’Ordine sull’internalizzazione, che verrà presieduta da Giuseppe Giarlotta». 

Nel corso della tavola rotonda, coordinata dal consigliere Odcec Marcello Murabito e introdotta dal commercialista Nicola Platania, sono intervenuti:Mario Mancini (presidente Camera Cooperazione italo-araba), Carlo De Simone (responsabile Relazioni Esterne di Simest), Italo Mennella e Salvatore Scalisi (direttore ente bilaterale regionale Turismo Siciliano), Angelo Di Martino (vicepresidente vicario di Confindustria Catania) e Maria Cristina Zuddas (ente italiano di Certificazione Halal “Whad) che ha trattato il tema “Italia Bayti: un progetto per l’incoming e l’accoglienza in Italia del turista arabo e musulmano”. Hanno portato i saluti istituzionali la funzionaria regionale Daniela Lo Cascio e il delegato SAC Francesco D’Amico. Ha concluso il convegno Nicoletta Danieli, referente negli Emirati della Camera di Cooperazione, in diretta dalla capitale araba, che ha presentato in videoconferenza l’Esposizione Universale di Dubai 2020, in programma dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.