Tenta di abusare di una donna russa che faceva il bagno da sola a Catania ,fra gli scogli, ma i Carabinieri lo bloccano mentre aggrediva la vittima

Catania

Un sessantanovenne che ha tentato di abusare di una donna russa, da tempo residente a Catania, che stava facendo il bagno nella scogliera di Aci Castello, è stato arrestato per violenza sessuale dai carabinieri della locale stazione. I militari dell’Arma, intervenuti dopo la segnalazione al 112 di un passante, lo hanno bloccato mentre stava aggredendo la vittima, che si era ribellata e urlava, chiedendo aiuto.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna si era recata ad Aci Castello da sola per un bagno nel mare della scogliera. Quando è uscita dall’acqua, intorno a mezzogiorno, sarebbe stata sorpresa dall’uomo, che, completamente nudo, l’avrebbe scaraventata a terra, gettandosi su di lei e cercando prima di bloccarla e poi di toglierle di dosso il costume da bagno. La vittima, però, nel disperato tentativo di difendersi, ha afferrato un sasso e ha colpito al capo l’aggressore, riuscendo, così, a liberarsi per il tempo sufficiente ad alzarsi e tentare di scappare. Ma l’uomo è riuscito a riafferrarla e ha iniziato a colpirla con schiaffi e pugni.

Proprio in quel momento un passante, notata la scena, ha chiamato il 112. I carabinieri, che erano già in zona, sono arrivati in pochi istanti e, seguendo le urla della vittima, sono riusciti a interrompere l’aggressione, chiedendo l’intervento dei medici del 118.

Catania,aggredivano le persone all’interno dei locali pubblici per futili motivi. Arrestati sei ragazzi,uno minorenne

 

Catania,

Prendevano di mira le persone all’interno dei locali pubblici, aggredendole per futili motivi. I poliziotti della Questura di Catania al termine di un’indagine nei confronti dei componenti di una banda giovanile hanno arrestato sei ragazzi, di cui uno minorenne, per lesioni aggravate in concorso.

Le vittime sono state aggredite mentre si trovavano all’interno di discoteche del centro storico cittadino.

Attraverso le telecamere di videosorveglianza e delle testimonianze di persone presenti, gli investigatori della Squadra mobile sono riusciti a ricostruire la dinamica delle violenze di due episodi.

La prima vicenda documentata risale a febbraio scorso quando una giovane donna è stata molestata mentre ballava con il suo ragazzo. Quattro persone intervenute a difesa della ragazza sono state malmenate dagli indagati con i loro caschi.

Il secondo episodio si è verificato il mese successivo all’interno di un’altra discoteca ai danni di uno studente universitario fuori sede che è stato aggredito, senza alcun motivo, con schiaffi e pugni da un ragazzo spalleggiato da un gruppo di venti persone.

Il giovane ha riportato un trauma cranico e tutta la sequenza dell’aggressione è stata registrata dalle telecamere del locale e da quelle di alcuni telefonini, finendo per essere rilanciata anche sui social network.

Il Questore di Catania, valutata la pericolosità sociale di tutti gli indagati, ha disposto altrettanti Daspo della durata di tre anni, vietandogli l’ingresso nelle discoteche e nei locali notturni della provincia.

 

 

Summer Fest 2024, a Catania si vuol ridare vitalità con scenari più ambiziosi e uno dei cartelloni più importanti del Meridione

 

 

 

Foto Ufficio stampa

Catania,

Stiamo ridando vitalità a una città con scenari sempre più ambiziosi, grazie anche alla riqualificazione di spazi che ci consentono di guardare oltre, e di immaginare Catania come una sorta di Edimburgo del Sud, con festival ed eventi in contemporanea in più siti di rilievo, sento un entusiasmo contagioso”.
Ha introdotto così  il sindaco Enrico Trantino, nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti, la presentazione del cartellone del  Catania Summer Fest 2024 promosso dall’Amministrazione in sinergia con istituzioni e associazioni culturali.
Oltre 160 eventi da giugno a ottobre, tra musica, danza, letteratura, arte e cinema,  incastonati in scenari suggestivi e fortemente rappresentativi di una città in evoluzione, che si riappropria di spazi e luoghi. Anzitutto il Giardino Bellini, con la nuova arena che conta 5mila posti a sedere, la piazza Federico di Svevia pedonalizzata,  la corte Mariella Lo Giudice del Palazzo della Cultura,  palcoscenico e casa per  tanti artisti, il Castello Ursino e il nuovo spazio ricavato nella corte della Galleria d’arte moderna connessa alla nuova Pinacoteca del complesso museale di Santa Chiara che, fino a ottobre, ospita la mostra di Caravaggio.
Il programma è stato  illustrato dal sindaco Enrico Trantino, che ha mantenuto per sé la delega alla Cultura e ai grandi eventi, insieme con gli assessori della giunta, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi,  il capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro e il direttore della Cultura Paolo Di Caro. Hanno partecipato all’incontro anche  diversi rappresentanti  delle istituzioni culturali e associazioni che hanno collaborato alla realizzazione degli eventi, a partire da Teatro Massimo Vincenzo Bellini, Teatro Stabile e Istituto musicale Vincenzo Bellini e alcuni dei manager musicali, tra cui Nuccio La Ferlita di Puntoecapo.
“Troppo spesso in questa città – ha continuato il sindaco Trantino- ci siamo dati dei limiti non compatibili con le nostre potenzialità. Il cartellone messo a punto nel suo complesso è forse uno dei più importanti del Meridione,  con attrazioni internazionali come Il Volo o i Blue, artisti emergenti come Ariete, sino ad  Annalisa o evergreen come Massimo Ranieri. Persino cantanti che forse terranno qui il loro ultimo concerto, come pare abbia annunciato Umberto Tozzi. O Antonello Venditti, Francesco De Gregori, solo per fare qualche nome, che sono delle vere e proprie icone nazionali dello spettacolo. Artisti che si esibiranno nel cuore della città, in una Villa Bellini che adesso ha anche una tribuna che permetterà di  assegnare i posti così da evitare le lunghe file in via Etnea che abbiamo visto in passato. E’ nel complesso un’offerta che ci permette di dare risposte tanto al turista internazionale quanto al turista italiano e ai catanesi residenti.  Perché questa città è sul margine del risveglio e ha bisogno di  una spinta  per gasare il desiderio dei nostri cittadini a credere di più nel nostro territorio”. 
Tra i numeri della rassegna  si contano 67 serate al  Palazzo della Cultura, 26 nel Museo Civico Castello Ursino, 7 a piazza Federico di Svevia, 21 nel Giardino Bellini, 19 nella Galleria d’arte moderna, ai quali si aggiungeranno diversi altri eventi in via di definizione. Il sindaco ha anche ricordato che la Metro ogni venerdì e sabato prolungherà l’orario dell’ultima corsa da piazza Stesicoro fino all’una di notte.
Tra i numerosi spettacoli, ci saranno anche iniziative gratuite proposte proprio nella piazza Federico di Svevia con Palcoscenico Catania, o in altri siti grazie al Conservatorio Bellini, a Corti in cortile, al  Bellini International, all’Opera dei pupi e altre collaborazioni.
Tra i primi appuntamenti in programma,“La giara” di Pirandello al Palazzo della Cultura già in corso con repliche sino al 21 giugno,  “Giovanna D’Arco” (sino al 23 giugno) al Castello Ursino, Fabrizio Bosso con omaggio a Pino Daniele  in piazza Federico di Svevia (1 luglio, gratuito), CCCP alla Villa Bellini il 4 luglio.  Sponsor della rassegna Catania Summer Fest 2024 Glò, Bacco, Etnapolis, mentre Radio Studio Centrale sarà la radio ufficiale degli eventi.

Indagine a tappeto della Polizia postale di Catania- e altre città italiane- per contrastare la pedopornografia on line. Indagate 26 persone, 9 gli arresti, scoperta la “Guida del pedofilo”

 

 

Sono 9 gli arresti in flagranza effettuati dalla Polizia di Stato nel corso di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online. L’indagine ha consentito di indagare 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedoporpornografico, sottoposte a perquisizioni personali ed informatiche. Uno di loro, oltre a migliaia di file pedopornografici, aveva nella disponibilità del suo cloud il formato digitale del libro ‘Guia del pedofilo’ (‘Guida del pedofilo‘).

Indagini della Polizia postale
Le investigazioni, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, hanno preso avvio da una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispositivi elettronici sequestrati a un indagato, arrestato mesi fa per le stesse condotte, sui quali – all’interno di una piattaforma di messaggistica – erano stati trovati gruppi dediti allo scambio di immagini e video raccapriccianti, con abusi anche su bambini piccolissimi. Meticolose e complesse indagini anche di natura estremamente tecnica hanno portato all’identificazione dei soggetti attivi sui gruppi, nei confronti dei quali la Procura ha emesso provvedimenti di perquisizione personale ed informatica.

Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a Catania (1), Roma (3), Milano (3), Brescia (2), Varese (1), Bergamo (1), Catanzaro (1), Bari (2), Foggia (1), Torino (2), Cuneo (1), Genova (2), Imperia (1), Avellino (1), Livorno (1), Prato (1), Ravenna (1), Ascoli piceno (1). Gli arrestati risiedono nelle province di Catania (1), Roma (1), Milano (2), Firenze (1), Bergamo (1), Ravenna (1), Varese (1) e Imperia (1).

Progetto SterilizzaTour 2024: a Catania, zona Librino microchippatura, sterilizzazioni e visite veterinarie gratuite promosse da Lav (Lega antivivisezione)

SterilizzaTour2024

Catania,

Sostenere le persone e le famiglie in condizioni di fragilità sociale che vivono con cani e gatti,  prevenire il randagismo. Sono i due principali obiettivi del progetto SterilizzaTour 2024 promosso da Lav (Lega antivivisezione) e approdato per tre giorni a Catania con il sostegno del Comune. Il tour, dopo Bari, ha fatto tappa a Librino, con l’offerta di servizi gratuiti di sterilizzazione, microchippatura, visite veterinarie.

Nell’anfiteatro del viale Castagnola è stato  allestito un ospedale veterinario da campo supportato da due ambulanze utilizzate per le sterilizzazioni, con un’area di accoglienza  pre e post operatoria all’interno della tenda da campo dell’Unità di Emergenza Lav.  Un’ulteriore area dedicata è stata predisposta per le visite veterinarie e la microchippatura.
I nostri concittadini che vivono in condizioni di difficoltà socio-economica – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità e Animali, Viviana Lombardo – possono  godere di tutele e diritti, a favore dei loro amici a 4 zampe, grazie anche a questo progetto. Abbiamo iniziato dal quartiere di Librino per dare un segno tangibile della vicinanza dell’Amministrazione alle periferie e per rispondere a diverse richieste”.

 

I CLAN vogliono affidare il controllo del territorio ai figli dei “padrini” – Stop della Procura , dei Carabinieri e della Finanza – Ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 16 mafiosi su richiesta della Procura Antimafia

 

Catania,

Alle prime ore di ieri,  12 giugno ,- informa il Comando Carabinieri-  personale del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa unitamente ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia etnea, concernente complessivamente 16 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di “associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tentato omicidio, estorsione e tentata estorsione, detenzione abusiva di armi e porto in luogo pubblico, detenzione, trasporto e cessione di sostante stupefacenti, falsità ideologica commessa da privati, reati tutti aggravati dalla finalità mafiosa”.

Il provvedimento cautelare eseguito dai Finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa nelle province iblea ed etnea valorizza e mette a sistema le risultanze delle complesse indagini svolte dai predetti reparti a partire dal 2016 e fino al 2023.

Le investigazioni, nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, avrebbero permesso di ricostruire:

  • le dinamiche criminali dell’associazione a delinquere riconducile a cosa nostra operante nel territorio di Vittoria (RG) e in altri comuni della provincia di Ragusa, capeggiata da un esponente di spicco in quel contesto geografico;
  • i ruoli nel tempo assunti dagli altri indagati, destinatari di misura cautelare, monitorandone le attività criminali sia nel periodo in cui il predetto esponente era in stato di libertà sia durante il periodo di detenzione.

Le più recenti attività di p.g. avrebbero fatto emergere che, durante il periodo di detenzione del soggetto apicale del clan, un pregiudicato a lui vicino sarebbe stato investito del ruolo di referente pro tempore dell’organizzazione criminale. L’attività investigativa aveva ulteriore impulso dopo che il capo clan, posto agli arresti domiciliari nel gennaio 2021, avrebbe sfruttato la propria abitazione quale base logistica in cui effettuare incontri riservati con i propri accoliti, con esponenti apicali dei gruppi riconducibili a cosa nostra e operanti in altri contesti territoriali nonché con importanti imprenditori del settore del packaging, riprendendo di fatto il proprio ruolo di riferimento del sodalizio mafioso e riaffermando la propria influenza sul territorio.

Il monitoraggio tecnico e le attività condotte a carico dell’indagato di spicco, dei suoi figli, e di altri soggetti ritenuti appartenere al gruppo criminale avrebbero consentito di acquisire elementi di pregio indiziario in merito all’esistenza di un’associazione per delinquere di tipo mafioso che, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avrebbe perpetrato una serie indeterminata di delitti contro la vita, l’incolumità individuale, la libertà personale, il patrimonio, e acquisito, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo di attività economiche, con particolare riferimento al settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli. Il sodalizio avrebbe unito l’aggressività e la forza militare a strategie imprenditoriali, estendendo così il suo potere mafioso e il controllo territoriale. A riscontro della sua operatività sarebbero emersi collegamenti con altri gruppi mafiosi, inclusi i clan “Santapaola-Ercolano” di Catania, “Nardo” di Lentini, “Rinzivillo” di Gela.

Contestualmente sarebbe venuto in evidenza anche il ruolo dei figli dell’esponente di spicco del clan per la gestione, unitamente al padre, degli affari imprenditoriali nel settore degli imballaggi, facendo uso degli strumenti propri dell’assoggettamento mafioso e avvalendosi del proprio riconosciuto carisma criminale nell’ambiente della fornitura del packaging per influenzare e condizionare la libera concorrenza. In tal modo, si sarebbero imposti come intermediari bypassando di fatto il provvedimento di sequestro di beni e disponibilità del valore complessivo di 35 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Catania, su richiesta della Procura etnea, a carico di tale soggetto apicale, che aveva riguardato anche svariate società, tra le quali una delle aziende di famiglia.

In altri termini, la consorteria criminale, operando con modalità spesso illecite e spregiudicate e interagendo con altri soggetti malavitosi, riciclatisi anch’essi in quell’ambito territoriale come imprenditori, avrebbe continuato a imporre la propria leadership nell’ambito del lucroso settore del mercato locale, con particolare riferimento alla vendita di materiali e imballaggi per confezionamento dei prodotti ortofrutticoli, assai fiorente nel contesto territoriale, a vocazione prevalentemente agricola, del comune di Vittoria.

Sarebbe emersa altresì la collusione di imprese attive nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi che, grazie alla rete di relazioni del capo clan, sarebbero riuscite ad approvvigionarsi di carburante di provenienza illecita, così accrescendo il proprio giro d’affari potendo contare sulla competitività derivante da carburanti a basso costo. Al contempo, le stesse aziende, ponendosi a disposizione del sodalizio, avrebbero apportato un concreto contributo causale ai fini della conservazione, del rafforzamento, e comunque della realizzazione anche parziale del programma criminoso dell’associazione mafiosa.

Inoltre, l’arresto di un soggetto vicino al richiamato soggetto apicale, avvenuto nell’aprile 2021, trovato in possesso di un’arma da fuoco clandestina detenuta illegalmente e di un’importante quantità di stupefacente, avrebbe consentito di evidenziare come gli interessi del gruppo abbracciassero anche il settore della droga, delle armi e delle estorsioni.

Sul punto, emergono evidenze in cui il gruppo mafioso avrebbe posto in essere azioni intimidatorie verso altri soggetti pregiudicati vittoriesi per indurli al pagamento di quantitativi di stupefacente forniti da altre consorterie, che si sarebbero rivolti al sodalizio di cosa nostra vittoriese riconoscendone le capacità operative sul territorio. Parimenti, sono stati monitorati momenti di criticità all’interno dei quali gli appartenenti al gruppo si sarebbero organizzati per il compimento di azioni di forza con l’uso di armi da compiere in danno di pregiudicati vittoriesi che, grazie al tempestivo intervento degli inquirenti, si risolvevano senza spargimento di sangue.

All’esito delle indagini svolte, il GIP etneo, su richiesta della Procura di Catania, ha ritenuto dunque sussistente un grave quadro indiziario nei confronti dei 16 soggetti indagati, disponendone la custodia cautelare in carcere.

L’attività investigativa in questione si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica di Catania, dalla Guardia di Finanza etnea e dall’Arma dei carabinieri di Ragusa volte al contrasto delle associazioni a delinquere di tipo mafioso e della “mafia imprenditrice”, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale e di condizionamento della libera concorrenza.

 

 

 

Catania, altra tragedia al Policlinico , paziente precipita dal quarto piano Suicidio? Indagini della Polizia

Inaugurato il nuovo Cast del Policlinico | Archivio Bollettino

Archivi -Sud Libertà

 

Catania,

Si indaga sulla  tragica morte di un uomo di 64 anni, ricoverato al Policlinico di Catania e in attesa di dimissione, che, ieri sera, si sarebbe lanciato giù dal quarto piano del padiglione 8.

L’ipotesi di suicidio, fino a questo momento, sembra avere maggiore consistenza ma la Polizia sta svolgendo indagini e raccogliendo elementi utili per capire cosa abbia spinto il poveretto all’insano gesto.

La tragedia di ieri sera al Policlinico di via Santa Sofia segue di due mesi quella di una studentessa di medicina, che si è consumata in un altro padiglione. In quel caso la giovane era precipitata dalle scale antincendio del settimo piano. Sembra una maledizione su questa struttura.

 

Cultura: da domenica 2 giugno la mostra-evento Caravaggio la verità della luce, nella nuova Pinacoteca Santa Chiara, nuovo polo museale del Comune di Catania

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Da domenica 2 giugno sarà aperta al pubblico la mostra-evento “Caravaggio: la verità della luce”, nella Pinacoteca “Santa Chiara”, nuovo polo museale del Comune 

L’esposizione dedicata a Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è realizzata con la co-organizzazione di Metamorfosi e Demetra Promotion. Le visite sono previste, fino al 6 ottobre 2024, tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10.00 alle 20.00, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 21.00.

L’amministrazione comunale avvia una nuova stagione artistica e culturale con un progetto di recupero architettonico, quello dell’ex monastero Santa Chiara (in via Castello Ursino 10), associato a un patrimonio di trentacinque opere, cinque delle quali autografe, che troverà l’ideale collocazione nei pregevoli spazi recuperati alla fruizione pubblica grazie all’intervento di riqualificazione operato con fondi comunitari nei locali dell’ex ufficio anagrafe.
“Caravaggio: la verità della luce”, con progetto scientifico a cura di Pierluigi Carofano, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del Cinquecento, alla prima metà del Seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca. La rassegna permetterà un viaggio nel mondo artistico, pieno di luci e ombre, di Caravaggio che nella sua breve ma tormentata vita, trascorse anche un intenso periodo in Sicilia.

Arresti a Catania per la rapina dell’incasso del parcheggio dell’ospedale S.Marco

 

Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico "G.Rodolico ...

Archivi -Sud Libertà   – Ospedale S.Marco di Catania

 

 

Cinque persone sono state poste in stato di fermo dalla Squadra Mobile di Catania al termine di una inchiesta della Procura locale  sulla rapina dell’incasso del parcheggio dell’ospedale San Marco e sull’introduzione nel carcere di Piazza Lanza di droga e telefoni per un detenuto.

I provvedimenti firmati dal Gip del Tribunale di Catania  sono stati notificati ad un 43 enne, un 53enne, due 59enni e un 66enne, tutti accusati a vario titolo di rapina aggravata, furti in abitazione e all’interno di autovetture nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Operazione “ALBANA”. 15 arresti per associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal possesso di armi

 

Attestazione per sostanze non sottoposte alla disciplina della 309/90

 

Caltanissetta

 I Carabinieri del ROS, coadiuvati nella fase operativa da personale dei Comandi Provinciali Carabinieri di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia, hanno dato ieri esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa nel corso delle indagini preliminari dal GIP del Tribunale di Caltanissetta – su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 15 persone, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish aggravata dalla disponibilità di armi.

Tra di essi tre sono indagati anche per il reato di intestazione fittizia di beni al fine di eludere la normativa sulle misure di prevenzione, mentre uno dei tre per un ulteriore reato riferito ad un’autonoma disponibilità di armi e munizioni.

L’ordinanza cautelare è stata eseguita altresì nei confronti di altri due soggetti, gravemente indiziati unicamente del delitto di cui all’art. 73 d.p.r. 309/90.

Gli indagati sono tutti destinatari della misura cautelare in carcere, tranne due soggetti, sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Nel medesimo contesto investigativo, la Procura della Repubblica DDA di Caltanissetta ha emesso decreti di perquisizione da effettuarsi in Germania tramite Ordine di Indagine Europeo a carico di due soggetti, residenti a Colonia ed eseguiti dalla Polizia Criminale di Colonia e BKA con la presenza anche di personale del ROS nell’ambito di un’avviata cooperazione internazionale sotto egida EUROPOL. Le attività sono state supportate dalla Rete @ON finanziata dalla Commissione Ue.

L’indagine è la naturale prosecuzione dell‘ incessante impegno della Procura della Repubblica di Caltanissetta e ROS nel contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa della provincia di Enna.

In tale contesto sono state svolte mirate investigazioni volte a riscontrare l’esistenza di un articolato traffico di sostanze stupefacenti provenienti dalla Germania e dirette a Barrafranca, gestito da soggetti barresi emigrati in Germania. In questo contesto, il 4 dicembre 2021 il  figlio di uno degli indagati in custodia cautelare veniva arrestato in Baviera proveniente da Colonia e diretto in Sicilia, poiché trovato in possesso di 300 grammi di cocaina. In particolare risaltava che tale figlio manteneva rapporti con l’Italia anche attraverso l’utilizzo di apparati telefonici criptati di cui è stato utilizzatore prima del suo arresto.

Gli approfondimenti investigativi sviluppati attraverso i canali di cooperazione di polizia (EUROPOL) e giudiziaria (EUROJUST) facevano emergere una perdurante stabilità di rapporti tra la comunità di Barrafranca dimorante a Colonia, tra cui spiccano anche soggetti già condannati in via definitiva per associazione mafiosa, e soggetti italiani dediti al traffico di sostanze stupefacenti.

Secondo l’ordinanza del GIP l’ampia piattaforma delle intercettazioni, sostenuta da innumerevoli servizi di osservazione, controllo e pedinamento, forniva gravi indizi circa il collegamento di due degli indagati con posizioni di rilievo con elementi legati alla criminalità organizzata di Catania “Ognina-Picanello”.

Con la collaborazione  di un nutrito gruppo di catanesi e con la complicità di una insospettabile intera famiglia di Barrafranca, sarebbe stata approntata una grossa piantagione di Cannabis Indica in serra, con annessa raffineria, per la produzione di Marijuana e Hashish, stupefacente che, il 25 novembre 2022, veniva scoperto e sequestrato insieme ad un ingente numero di armi e munizioni clandestine.

Le attività d’indagine contestuali e successive hanno quindi consentito di delineare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla produzione, lavorazione e distribuzione interprovinciale della sostanza stupefacente, che aveva la disponibilità di numerose armi oggetto di sequestro.

Nel corso delle indagini, sono infatti state rinvenute numerose armi e munizioni clandestine come di seguito indicate:

  • -n. 1 fucile doppietta a canne mozze con calciolo modificato calibro 12, marca Gamba modello Royal, con matricola abrasa;
  • -n. 1 pistola calibro 9 marca Star-Sa, fabbricazione spagnola, con matricola abrasa; -n. 1 pistola senza marca, calibro 9, con matricola abrasa; -n. 1 pistola marca Beretta modello 70, calibro 7,65, con matricola abrasa;
  • -n. 1 revolver marca Trada calibro 38, con matricola abrasa; -n. 1 pistola modello Luger marca Fab 1516, con matricola abrasa; -n. 1 carabina marca Winchester calibro 22 RL modello 250 avente matricola n. 207026815, non censita in banca dati FF.P.; -n. 1 carabina ad aria compressa marca Diana di fabbricazione tedesca modello F134T05 Classic, calibro 4,5 e matricola n. 01435201; -n. 3143 cartucce vario calibro;
  • ingente quantitativo di bossoli, ogive e polvere pirica con altro materiale per il confezionamento di munizionamento di vario calibro.