Cultura, nuova vita per l’Anfiteatro Romano Dopo la gestione fallimentare e ingovernabile con i “custodi”dei decenni scorsi della Soprintendenza , un nuovo padre:il Comune

 

 

 Trantino: “Un ritrovato orgoglio per Catania”

Riapertura anfiteatro romano

 

Una gran folla di cittadini e di numerose autorità in testa il prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai e il rettore Francesco Priolo, hanno risposto all’invito del sindaco Enrico Trantino di partecipare all’inizio della nuova vita dell’Anfiteatro Romano di piazza Stesicoro, riaperto dopo tre anni, con la gestione passata dalla Regione al Comune che elaborato un piano di valorizzazione turistica e culturale del secondo monumento romano più grande dopo il Colosseo .

Un esempio unico al mondo perché realizzato in pietra lavica e per questo definito il “Colosseo Nero”, che coi suoi leggendari sotterranei è tornato a incantare i visitatori, accorsi in gran numero per vedere anche gli scorci finora interdetti dei resti di un’arena capace di ospitare 15 mila spettatori.

Non si siamo fermati –ha detto il sindaco Trantino- al facile non è nostra competenza e alle carenze di personale che ne avevano paralizzato la fruizione. Abbiamo sfidato la burocrazia e abbiamo fatto vincere Catania e i catanesi che per troppo tempo hanno visto mortificato un vero e proprio scrigno di bellezza, un’azione che auspico sia un segno di un ritrovato orgoglio cittadino. Un obiettivo che con tutta l’Amministrazione Comunale abbiamo inseguito e finalmente raggiunto adeguando il sito dell’Anfiteatro alle moderne esigenze del turismo e della fruizione senza soluzione di continuità, con nuovi servizi che a breve incrementeremo, ma anche con video e didascalie scientifiche realizzate grazie al contributo di Cnr e all’Università, segno di una Catania ritrovata grazie a virtuoso un gioco di squadra”.

A rendere ancora più gradevole la giornata della rinascita dell’Anfiteatro Romano, l’intrattenimento musicale degli orchestrali del Conservatorio Vincenzo Bellini e le illustrazioni dell’associazione provinciale delle Guide Turistiche che hanno affascinato i partecipanti con cenni di storia e racconti di particolari non sempre conosciuti.

Il monumento rimarrà aperto ogni giorno dalle ore 9 alle 19, con i servizi di biglietteria e di gestione degli accessi affidati dal Comune a CoopCulture uno dei colossi del settore, che cura gli stessi servizi anche nella Valle dei Templi e in molti altri siti archeologici, con il supporto dei giovani del servizio civile messi a disposizione dal Comune di Catania.

 

Foto Comune di Catania -UffStampa  Com.

Corruzione e falso ideologico Catania – Eseguite 9 misure cautelari personali- Ditte “generose” e dispositivi medici

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Catania,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di complesse attività d’indagine coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia, con il supporto di militari degli omologhi Comandi Provinciali del Corpo, a un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 soggetti [4 Direttori di Unità Operative Complesse (in breve U.O.C.)/Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi], a vario titolo indagati in concorso per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

In particolare, sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, sarebbe stato osservato che tre società – distributori locali per conto di multinazionali operanti nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari indagati, operanti in strutture sanitarie della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania nel mese di maggio..

 Nei fatti, dette sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

 

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Cenere vulcanica a Catania e Viabilità, ordinanza del sindaco Trantino

Etna

Catania

A seguito della copiosa ricaduta, durante le scorse ore notturne, di cenere vulcanica, con annesse problematiche inerenti la sicurezza per la circolazione stradale e rischio per la pubblica incolumità, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza con cui vieta, per le prossime 48 ore, la circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e limita la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 Km/ora in tutte le strade del territorio comunale.

Il Comune ha inoltre disposto di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità delle abitazioni.

Urgenti disposizioni sono state dettate anche per i responsabili dell’ecologia cittadina, affinché vengano subito avviate le operazioni di rimozione della cenere dalle strade.

Gen-E, a Catania l’edizione 2024 del Festival europeo dell’imprenditorialità giovanile

 

GEN E 2024 Catania

Martedì 2 luglio alle ore 11, nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti, il sindaco Enrico Trantino accoglierà la conferenza stampa di presentazione di  Gen-E, il più grande Festival europeo dell’imprenditorialità giovanile in programma a Catania dal 2 al 4 luglio.

Il capoluogo etneo è la città scelta per l’edizione 2024 dell’evento promosso da Junior Achievement  Europe che ogni anno unisce studenti, docenti, rappresentanti dei Media, delle Istituzioni e delle imprese provenienti da oltre 40 Paesi. L’obiettivo è valorizzare e premiare idee, competenze, storie dal mondo della scuola e portare temi sociali e valoriali urgenti all’attenzione del pubblico internazionale, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, realtà del Terzo Settore.
Saranno presenti all’incontro in Municipio, insieme con il sindaco Enrico Trantino, il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, Rosario Fresta, presidente Ance Catania, Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura del Sud Est Sicilia, Anna Gionfriddo, Country manager Manpower group Italia, Salvatore Nigro, Ceo Junior Achievement Europe, Antonio Perdichizzi, presidente Junior Achievement Italia e Isola Catania,  Federica Celestini Campanari, commissario Agenzia italiana gioventù, Tiziana dell’Orto, segretario generale EY Foundation.
La conferenza stampa sarà anche l’occasione per un confronto su problematiche locali e nazionali come la disuguaglianza educativa e l’abbandono scolastico, e sulla ricerca di soluzioni costruttive che aiutino a creare opportunità per tutti.

Tenta di abusare di una donna russa che faceva il bagno da sola a Catania ,fra gli scogli, ma i Carabinieri lo bloccano mentre aggrediva la vittima

Catania

Un sessantanovenne che ha tentato di abusare di una donna russa, da tempo residente a Catania, che stava facendo il bagno nella scogliera di Aci Castello, è stato arrestato per violenza sessuale dai carabinieri della locale stazione. I militari dell’Arma, intervenuti dopo la segnalazione al 112 di un passante, lo hanno bloccato mentre stava aggredendo la vittima, che si era ribellata e urlava, chiedendo aiuto.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna si era recata ad Aci Castello da sola per un bagno nel mare della scogliera. Quando è uscita dall’acqua, intorno a mezzogiorno, sarebbe stata sorpresa dall’uomo, che, completamente nudo, l’avrebbe scaraventata a terra, gettandosi su di lei e cercando prima di bloccarla e poi di toglierle di dosso il costume da bagno. La vittima, però, nel disperato tentativo di difendersi, ha afferrato un sasso e ha colpito al capo l’aggressore, riuscendo, così, a liberarsi per il tempo sufficiente ad alzarsi e tentare di scappare. Ma l’uomo è riuscito a riafferrarla e ha iniziato a colpirla con schiaffi e pugni.

Proprio in quel momento un passante, notata la scena, ha chiamato il 112. I carabinieri, che erano già in zona, sono arrivati in pochi istanti e, seguendo le urla della vittima, sono riusciti a interrompere l’aggressione, chiedendo l’intervento dei medici del 118.

Catania,aggredivano le persone all’interno dei locali pubblici per futili motivi. Arrestati sei ragazzi,uno minorenne

 

Catania,

Prendevano di mira le persone all’interno dei locali pubblici, aggredendole per futili motivi. I poliziotti della Questura di Catania al termine di un’indagine nei confronti dei componenti di una banda giovanile hanno arrestato sei ragazzi, di cui uno minorenne, per lesioni aggravate in concorso.

Le vittime sono state aggredite mentre si trovavano all’interno di discoteche del centro storico cittadino.

Attraverso le telecamere di videosorveglianza e delle testimonianze di persone presenti, gli investigatori della Squadra mobile sono riusciti a ricostruire la dinamica delle violenze di due episodi.

La prima vicenda documentata risale a febbraio scorso quando una giovane donna è stata molestata mentre ballava con il suo ragazzo. Quattro persone intervenute a difesa della ragazza sono state malmenate dagli indagati con i loro caschi.

Il secondo episodio si è verificato il mese successivo all’interno di un’altra discoteca ai danni di uno studente universitario fuori sede che è stato aggredito, senza alcun motivo, con schiaffi e pugni da un ragazzo spalleggiato da un gruppo di venti persone.

Il giovane ha riportato un trauma cranico e tutta la sequenza dell’aggressione è stata registrata dalle telecamere del locale e da quelle di alcuni telefonini, finendo per essere rilanciata anche sui social network.

Il Questore di Catania, valutata la pericolosità sociale di tutti gli indagati, ha disposto altrettanti Daspo della durata di tre anni, vietandogli l’ingresso nelle discoteche e nei locali notturni della provincia.

 

 

Summer Fest 2024, a Catania si vuol ridare vitalità con scenari più ambiziosi e uno dei cartelloni più importanti del Meridione

 

 

 

Foto Ufficio stampa

Catania,

Stiamo ridando vitalità a una città con scenari sempre più ambiziosi, grazie anche alla riqualificazione di spazi che ci consentono di guardare oltre, e di immaginare Catania come una sorta di Edimburgo del Sud, con festival ed eventi in contemporanea in più siti di rilievo, sento un entusiasmo contagioso”.
Ha introdotto così  il sindaco Enrico Trantino, nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti, la presentazione del cartellone del  Catania Summer Fest 2024 promosso dall’Amministrazione in sinergia con istituzioni e associazioni culturali.
Oltre 160 eventi da giugno a ottobre, tra musica, danza, letteratura, arte e cinema,  incastonati in scenari suggestivi e fortemente rappresentativi di una città in evoluzione, che si riappropria di spazi e luoghi. Anzitutto il Giardino Bellini, con la nuova arena che conta 5mila posti a sedere, la piazza Federico di Svevia pedonalizzata,  la corte Mariella Lo Giudice del Palazzo della Cultura,  palcoscenico e casa per  tanti artisti, il Castello Ursino e il nuovo spazio ricavato nella corte della Galleria d’arte moderna connessa alla nuova Pinacoteca del complesso museale di Santa Chiara che, fino a ottobre, ospita la mostra di Caravaggio.
Il programma è stato  illustrato dal sindaco Enrico Trantino, che ha mantenuto per sé la delega alla Cultura e ai grandi eventi, insieme con gli assessori della giunta, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi,  il capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro e il direttore della Cultura Paolo Di Caro. Hanno partecipato all’incontro anche  diversi rappresentanti  delle istituzioni culturali e associazioni che hanno collaborato alla realizzazione degli eventi, a partire da Teatro Massimo Vincenzo Bellini, Teatro Stabile e Istituto musicale Vincenzo Bellini e alcuni dei manager musicali, tra cui Nuccio La Ferlita di Puntoecapo.
“Troppo spesso in questa città – ha continuato il sindaco Trantino- ci siamo dati dei limiti non compatibili con le nostre potenzialità. Il cartellone messo a punto nel suo complesso è forse uno dei più importanti del Meridione,  con attrazioni internazionali come Il Volo o i Blue, artisti emergenti come Ariete, sino ad  Annalisa o evergreen come Massimo Ranieri. Persino cantanti che forse terranno qui il loro ultimo concerto, come pare abbia annunciato Umberto Tozzi. O Antonello Venditti, Francesco De Gregori, solo per fare qualche nome, che sono delle vere e proprie icone nazionali dello spettacolo. Artisti che si esibiranno nel cuore della città, in una Villa Bellini che adesso ha anche una tribuna che permetterà di  assegnare i posti così da evitare le lunghe file in via Etnea che abbiamo visto in passato. E’ nel complesso un’offerta che ci permette di dare risposte tanto al turista internazionale quanto al turista italiano e ai catanesi residenti.  Perché questa città è sul margine del risveglio e ha bisogno di  una spinta  per gasare il desiderio dei nostri cittadini a credere di più nel nostro territorio”. 
Tra i numeri della rassegna  si contano 67 serate al  Palazzo della Cultura, 26 nel Museo Civico Castello Ursino, 7 a piazza Federico di Svevia, 21 nel Giardino Bellini, 19 nella Galleria d’arte moderna, ai quali si aggiungeranno diversi altri eventi in via di definizione. Il sindaco ha anche ricordato che la Metro ogni venerdì e sabato prolungherà l’orario dell’ultima corsa da piazza Stesicoro fino all’una di notte.
Tra i numerosi spettacoli, ci saranno anche iniziative gratuite proposte proprio nella piazza Federico di Svevia con Palcoscenico Catania, o in altri siti grazie al Conservatorio Bellini, a Corti in cortile, al  Bellini International, all’Opera dei pupi e altre collaborazioni.
Tra i primi appuntamenti in programma,“La giara” di Pirandello al Palazzo della Cultura già in corso con repliche sino al 21 giugno,  “Giovanna D’Arco” (sino al 23 giugno) al Castello Ursino, Fabrizio Bosso con omaggio a Pino Daniele  in piazza Federico di Svevia (1 luglio, gratuito), CCCP alla Villa Bellini il 4 luglio.  Sponsor della rassegna Catania Summer Fest 2024 Glò, Bacco, Etnapolis, mentre Radio Studio Centrale sarà la radio ufficiale degli eventi.

Indagine a tappeto della Polizia postale di Catania- e altre città italiane- per contrastare la pedopornografia on line. Indagate 26 persone, 9 gli arresti, scoperta la “Guida del pedofilo”

 

 

Sono 9 gli arresti in flagranza effettuati dalla Polizia di Stato nel corso di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online. L’indagine ha consentito di indagare 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedoporpornografico, sottoposte a perquisizioni personali ed informatiche. Uno di loro, oltre a migliaia di file pedopornografici, aveva nella disponibilità del suo cloud il formato digitale del libro ‘Guia del pedofilo’ (‘Guida del pedofilo‘).

Indagini della Polizia postale
Le investigazioni, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, hanno preso avvio da una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispositivi elettronici sequestrati a un indagato, arrestato mesi fa per le stesse condotte, sui quali – all’interno di una piattaforma di messaggistica – erano stati trovati gruppi dediti allo scambio di immagini e video raccapriccianti, con abusi anche su bambini piccolissimi. Meticolose e complesse indagini anche di natura estremamente tecnica hanno portato all’identificazione dei soggetti attivi sui gruppi, nei confronti dei quali la Procura ha emesso provvedimenti di perquisizione personale ed informatica.

Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a Catania (1), Roma (3), Milano (3), Brescia (2), Varese (1), Bergamo (1), Catanzaro (1), Bari (2), Foggia (1), Torino (2), Cuneo (1), Genova (2), Imperia (1), Avellino (1), Livorno (1), Prato (1), Ravenna (1), Ascoli piceno (1). Gli arrestati risiedono nelle province di Catania (1), Roma (1), Milano (2), Firenze (1), Bergamo (1), Ravenna (1), Varese (1) e Imperia (1).

Progetto SterilizzaTour 2024: a Catania, zona Librino microchippatura, sterilizzazioni e visite veterinarie gratuite promosse da Lav (Lega antivivisezione)

SterilizzaTour2024

Catania,

Sostenere le persone e le famiglie in condizioni di fragilità sociale che vivono con cani e gatti,  prevenire il randagismo. Sono i due principali obiettivi del progetto SterilizzaTour 2024 promosso da Lav (Lega antivivisezione) e approdato per tre giorni a Catania con il sostegno del Comune. Il tour, dopo Bari, ha fatto tappa a Librino, con l’offerta di servizi gratuiti di sterilizzazione, microchippatura, visite veterinarie.

Nell’anfiteatro del viale Castagnola è stato  allestito un ospedale veterinario da campo supportato da due ambulanze utilizzate per le sterilizzazioni, con un’area di accoglienza  pre e post operatoria all’interno della tenda da campo dell’Unità di Emergenza Lav.  Un’ulteriore area dedicata è stata predisposta per le visite veterinarie e la microchippatura.
I nostri concittadini che vivono in condizioni di difficoltà socio-economica – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità e Animali, Viviana Lombardo – possono  godere di tutele e diritti, a favore dei loro amici a 4 zampe, grazie anche a questo progetto. Abbiamo iniziato dal quartiere di Librino per dare un segno tangibile della vicinanza dell’Amministrazione alle periferie e per rispondere a diverse richieste”.

 

I CLAN vogliono affidare il controllo del territorio ai figli dei “padrini” – Stop della Procura , dei Carabinieri e della Finanza – Ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 16 mafiosi su richiesta della Procura Antimafia

 

Catania,

Alle prime ore di ieri,  12 giugno ,- informa il Comando Carabinieri-  personale del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa unitamente ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia etnea, concernente complessivamente 16 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di “associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tentato omicidio, estorsione e tentata estorsione, detenzione abusiva di armi e porto in luogo pubblico, detenzione, trasporto e cessione di sostante stupefacenti, falsità ideologica commessa da privati, reati tutti aggravati dalla finalità mafiosa”.

Il provvedimento cautelare eseguito dai Finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa nelle province iblea ed etnea valorizza e mette a sistema le risultanze delle complesse indagini svolte dai predetti reparti a partire dal 2016 e fino al 2023.

Le investigazioni, nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, avrebbero permesso di ricostruire:

  • le dinamiche criminali dell’associazione a delinquere riconducile a cosa nostra operante nel territorio di Vittoria (RG) e in altri comuni della provincia di Ragusa, capeggiata da un esponente di spicco in quel contesto geografico;
  • i ruoli nel tempo assunti dagli altri indagati, destinatari di misura cautelare, monitorandone le attività criminali sia nel periodo in cui il predetto esponente era in stato di libertà sia durante il periodo di detenzione.

Le più recenti attività di p.g. avrebbero fatto emergere che, durante il periodo di detenzione del soggetto apicale del clan, un pregiudicato a lui vicino sarebbe stato investito del ruolo di referente pro tempore dell’organizzazione criminale. L’attività investigativa aveva ulteriore impulso dopo che il capo clan, posto agli arresti domiciliari nel gennaio 2021, avrebbe sfruttato la propria abitazione quale base logistica in cui effettuare incontri riservati con i propri accoliti, con esponenti apicali dei gruppi riconducibili a cosa nostra e operanti in altri contesti territoriali nonché con importanti imprenditori del settore del packaging, riprendendo di fatto il proprio ruolo di riferimento del sodalizio mafioso e riaffermando la propria influenza sul territorio.

Il monitoraggio tecnico e le attività condotte a carico dell’indagato di spicco, dei suoi figli, e di altri soggetti ritenuti appartenere al gruppo criminale avrebbero consentito di acquisire elementi di pregio indiziario in merito all’esistenza di un’associazione per delinquere di tipo mafioso che, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avrebbe perpetrato una serie indeterminata di delitti contro la vita, l’incolumità individuale, la libertà personale, il patrimonio, e acquisito, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo di attività economiche, con particolare riferimento al settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli. Il sodalizio avrebbe unito l’aggressività e la forza militare a strategie imprenditoriali, estendendo così il suo potere mafioso e il controllo territoriale. A riscontro della sua operatività sarebbero emersi collegamenti con altri gruppi mafiosi, inclusi i clan “Santapaola-Ercolano” di Catania, “Nardo” di Lentini, “Rinzivillo” di Gela.

Contestualmente sarebbe venuto in evidenza anche il ruolo dei figli dell’esponente di spicco del clan per la gestione, unitamente al padre, degli affari imprenditoriali nel settore degli imballaggi, facendo uso degli strumenti propri dell’assoggettamento mafioso e avvalendosi del proprio riconosciuto carisma criminale nell’ambiente della fornitura del packaging per influenzare e condizionare la libera concorrenza. In tal modo, si sarebbero imposti come intermediari bypassando di fatto il provvedimento di sequestro di beni e disponibilità del valore complessivo di 35 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Catania, su richiesta della Procura etnea, a carico di tale soggetto apicale, che aveva riguardato anche svariate società, tra le quali una delle aziende di famiglia.

In altri termini, la consorteria criminale, operando con modalità spesso illecite e spregiudicate e interagendo con altri soggetti malavitosi, riciclatisi anch’essi in quell’ambito territoriale come imprenditori, avrebbe continuato a imporre la propria leadership nell’ambito del lucroso settore del mercato locale, con particolare riferimento alla vendita di materiali e imballaggi per confezionamento dei prodotti ortofrutticoli, assai fiorente nel contesto territoriale, a vocazione prevalentemente agricola, del comune di Vittoria.

Sarebbe emersa altresì la collusione di imprese attive nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi che, grazie alla rete di relazioni del capo clan, sarebbero riuscite ad approvvigionarsi di carburante di provenienza illecita, così accrescendo il proprio giro d’affari potendo contare sulla competitività derivante da carburanti a basso costo. Al contempo, le stesse aziende, ponendosi a disposizione del sodalizio, avrebbero apportato un concreto contributo causale ai fini della conservazione, del rafforzamento, e comunque della realizzazione anche parziale del programma criminoso dell’associazione mafiosa.

Inoltre, l’arresto di un soggetto vicino al richiamato soggetto apicale, avvenuto nell’aprile 2021, trovato in possesso di un’arma da fuoco clandestina detenuta illegalmente e di un’importante quantità di stupefacente, avrebbe consentito di evidenziare come gli interessi del gruppo abbracciassero anche il settore della droga, delle armi e delle estorsioni.

Sul punto, emergono evidenze in cui il gruppo mafioso avrebbe posto in essere azioni intimidatorie verso altri soggetti pregiudicati vittoriesi per indurli al pagamento di quantitativi di stupefacente forniti da altre consorterie, che si sarebbero rivolti al sodalizio di cosa nostra vittoriese riconoscendone le capacità operative sul territorio. Parimenti, sono stati monitorati momenti di criticità all’interno dei quali gli appartenenti al gruppo si sarebbero organizzati per il compimento di azioni di forza con l’uso di armi da compiere in danno di pregiudicati vittoriesi che, grazie al tempestivo intervento degli inquirenti, si risolvevano senza spargimento di sangue.

All’esito delle indagini svolte, il GIP etneo, su richiesta della Procura di Catania, ha ritenuto dunque sussistente un grave quadro indiziario nei confronti dei 16 soggetti indagati, disponendone la custodia cautelare in carcere.

L’attività investigativa in questione si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica di Catania, dalla Guardia di Finanza etnea e dall’Arma dei carabinieri di Ragusa volte al contrasto delle associazioni a delinquere di tipo mafioso e della “mafia imprenditrice”, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale e di condizionamento della libera concorrenza.

 

 

 

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