TESTAMENTO SOLIDALE: CERTEZZA DI RISPETTARE LA PROPRIA VOLONTA’

 

Venerdì 13 settembre, dalle 16.00 alle 19.00, via G. D’Annunzio 33


GIORNATA INTERNAZIONALE DEL LASCITO SOLIDALE: “PORTE APERTE” DEI NOTAI PER CONSULENZE GRATUITE

 

Il Consiglio di Catania e Caltagirone aderisce all’Open Day nazionale del Notariato e del Comitato Testamento Solidale

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CATANIA –

Nello star system internazionale è ormai una tendenza: sempre più celebrità fanno parlare di sé destinando in beneficenza una parte, o a volte la totalità, dei propri beni. Eppure non occorre possedere grandi patrimoni per fare un lascito solidale e sostenere le buone cause anche quando non si è più in vita; la legge italiana consente di farlo senza intaccare la quota legittima di eredità che spetta ai familiari.

Per sensibilizzare i cittadini verso questo significativo atto di volontà occorre una svolta culturale, ed è questo l’obiettivo del Consiglio Nazionale del Notariato e del Comitato Testamento Solidale che venerdì 13 settembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Lasciti Solidali, promuovono in tutta Italia l’Open Day Solidale per fornire gratuitamente consulenza istituzionale in materia di lasciti testamentari.

Anche il Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone aprirà le porte della propria sede in via Gabriele D’Annunzio 33, dalle 16.00 alle 19.00. «Oggi anche con una piccola somma di denaro è possibile “fare la differenza” e contribuire in maniera significativa al bene comune – afferma il presidente del Consiglio notarile etneo Andrea Grasso – la figura del notaio è un punto di riferimento irrinunciabile per chiunque voglia approfondire la conoscenza sul testamento solidale e sulla puntuale attuazione delle proprie disposizioni. Fare un lascito, con l’aiuto del notaio, vuol dire avere la certezza che sia rispettata la propria volontà, permettendo di disporre, secondo legge, dei propri beni o di parte di essi in maniera chiara e inequivocabile».

Proprio per questo il Notariato sostiene il Comitato italiano “Testamento Solidale” a cui aderiscono 22 tra le più importanti organizzazioni non profit che s’impegnano nella realizzazione di missioni umanitarie, progetti di ricerca scientifica, servizi di assistenza sociale e sanitaria a favore delle fasce di popolazione più deboli, con l’intento di affiancare e rafforzare il welfare sociale nel nostro Paese.

 

IL TESTAMENTO SOLIDALE IN PILLOLE

Cos’è il Testamento Solidale?

Fare “testamento solidale”, significa ricordare nel proprio testamento, in qualità di erede (eredità) o di legatario (legato), una o più associazioni, organizzazioni, enti. È un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti successori dei propri cari e familiari che sono tutelati dalla legge italiana con il riconoscimento della quota di legittima, ovvero la parte di eredità di cui si può disporre liberamente individuando come beneficiari soggetti diversi dai legittimari, come le onlus. Non sono necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Chi usufruisce di un Testamento Solidale?

Per avere valore, il testatore deve esplicitare il nome della persona fisica o giuridica, incluse le organizzazioni non profit, che beneficeranno del lascito.

Cosa si può lasciare?

Il testatore può decidere di devolvere una parte del proprio patrimonio sotto forma di denaro, azioni, titoli d’investimento; un bene immobile (casa, appartamento, terreni); un bene mobile (macchina, arredi, gioielli, opere d’arte).

Affinché il lascito sia valido, è necessario indicare chiaramente l’organizzazione beneficiaria nel proprio testamento.

Perché è importante rivolgersi al Notaio?

La figura del notaio è un punto di riferimento irrinunciabile per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza sul testamento solidale e sul come procedere nel modo corretto a garanzia della puntuale attuazione delle proprie disposizioni testamentarie, comprese quelle ispirate da sentimenti di solidarietà sociale.

Fare testamento, con l’aiuto del notaio, vuol dire avere la certezza che sia rispettata la volontà della parte e di disporre dei propri beni e parte di essi in maniera chiara ed inequivocabile

Tour di Salvini nelle spiagge della Sicilia

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Foto d’Archivio -Sud Libertà-    La Cattedrale di Catania

Sembra indifferente a tutto il ministro Matteo Salvini, a Catania dove assorbe  dure contestazioni all’esterno del municipio , dove centinaia di persone si sono radunate per esprimere il dissenso al vicepremier “Io chiamo a raccolta il popolo del sì”afferma candidamente.     Sa bene il leader della Lega che il governo Conte però non accetta “la narrativa” del no. “Abbiamo salvato il Comune di Catania, senza essere degli eroi. Ora gli autobus a Catania funzionano e i dipendenti sono al lavoro. Io rispondo coi fatti. In democrazia è giusto contestare”.  Il ministro dell’interno prosegue il suo tour e più tardi sarà a Siracusa al “Ponte Lucia”- Una battuta su Renzi che vuol ritardare le elezioni: “E’ ridicolo e un politico finito nel Pd”

 

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IL M5S: “SALVINI NON SFRUTTI CATANIA PER LA SUA VETRINA PERSONALE”

“Mi risultano-numerose telefonate all’insegna della poltrona, per una ammucchiata per non mollare la poltrona. E’ una certezza. C’era il patto della crostata, questo è il patto della poltrona. Per carità, io non faccio il santo però è veramente di uno squallore imbarazzante l’appello di Renzi ai 5 Stelle”. “Io non ho fretta, è l’Italia che ha fretta. Ogni giorno perso è un danno per l’Italia. Renzi dice ‘prendiamoci tempo’, ma come, c’è una manovra ambiziosa d fare in autunno, sembra davvero surreale questo discorso”. “L’appello di Renzi – aggiunge – è fondato sulla paura, paura di ascoltare il popolo, cosa c’è di più bello che non fare decidere i cittadini”.  Renzi però si copre di ridicolo, abbiamo visto tutti come il M5S abbia giudicato e trattato Renzi: un sostenitore delle banche che nel passato è andato avanti solo con i decreti legge governativi”

Ma l’arrivo del leader della Lega, inevitabilmente, risulta indigesto anche al M5S siciliano.    Abbiamo una nota informativa: “Alla luce della crisi di governo voluta da Matteo Salvini appare assolutamente fuori da qualsiasi grammatica politica e di bon ton istituzionale la sua visita prevista nel municipio di Catania per incontrare sindaco e giunta. Un incontro che, sotto la patina istituzionale, è una vera e propria passerella elettorale e che sancisce, di fatto, l’apertura della sua campagna elettorale”.

“Cosa deve fare Salvini? –  Scambiare quella che è nella sua visione la ‘cambiale’ del salvataggio della città per raccattare voti? Non glielo permetteremo – prosegue la nota – Catania è stata aiutata nel periodo più critico della sua storia dal Movimento Cinque Stelle, dal vice ministro Castelli e dai suoi parlamentari. La Lega aveva poi bloccato sia gli aiuti a Roma sia quelli a Catania. Salvini rimanga dov’è più abile: nelle spiagge a mettere musica. Non sfrutti la città per le sue vetrine personali”.

 

 

 

 

 

Cannizzaro: scoperti ” illeciti” in gara d’appalto di 105 MLN di euro, dietrofront dell’Ospedale

 

SANITÀ: «LA PIATTAFORMA CONSIP È POCO PERFORMANTE»

LE IMPRESE: «FORNITURA DI EMODINAMICA,GRAVE DISPENDIO DI RISORSE, VIA AL CONTENZIOSO»

As.F.O. (Associazione Fornitori Ospedalieri Sicilia): «Anomalie e contraddizioni che gravano sulle 46 aziende partecipanti alla gara»

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CATANIA

Quarantasei imprese concorrenti; 487 lotti del valore di circa 105 milioni di euro per l’espletamento di una procedura che si è conclusa con la revoca della gara d’appalto per la fornitura quadriennale di materiale specialistico di emodinamica per il bacino della Sicilia Orientale.

È questo il bilancio del  contenzioso tra i fornitori rappresentati dall’As.F.O. (Associazione fornitori ospedalieri sicilia) e la direzione dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania (stazione appaltante capofila di Bacino), chiamata in causa per «aver adottato un provvedimento di revoca – spiega il presidente As.F.O. Giacomo Guasone – adducendo quale motivazione la difficoltà di gestione legata alla lentezza di accesso alla piattaforma di e-procurement ASP gestita da Consip». Una spiegazione che, secondo le aziende concorrenti «appare anomala e contraddittoria, in quanto la stazione appaltante ha deciso di annullare l’iter proprio nella sua fase conclusiva, che avrebbe dovuto portare alla scelta del contraente: dopo appena tre mesi – periodo che per un appalto così rilevante può essere ritenuto compatibile – è stata bloccata (il 23 luglio), con un gravissimo dispendio di risorse umane ed economiche».

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Foto Archivio Sud Libertà – Nella sala operatoria un manichino per studiare

Il direttore generale del Cannizzaro Salvatore Giuffrida, in una nota parla di «un sistema che non si è rivelato performante, rivelando sin da subito problematiche di accesso materiale ai documenti online, riscontrati prontamente dall’Azienda e immediatamente segnalati al gestore nazionale e anche ai concorrenti. Problemi che purtroppo non hanno trovato soluzione: l’Azienda si è pertanto trovata nella condizione di non potere garantire, nell’espletamento delle diverse fasi di gara, l’indispensabile requisito della assenza di soluzione di continuità (espletamento delle fasi di gara senza interruzioni) essendosi invece verificata la condizione di svolgere tali attività con ripetute e lunghe sospensioni. Di qui la conseguente scelta di revocare la gara, onde ridurre e possibilmente evitare contenziosi post completamento procedura. È di tutta evidenza, alla luce di tale scenario, che l’Azienda Cannizzaro abbia obtorto collo subìto un deficit non pronosticabile né colmabile».

Ma le aziende fornitrici non ci stanno, visto inoltre che «la procedura – continua Guasone – ha seguito tempi del tutto fisiologici ad una modalità telematica peraltro utilizzata da moltissime Stazioni Appaltanti. Ormai mancava solo un’attività marginale: la giustificazione legata alla “celerità” viene contraddetta da una revoca in cui non vi è alcun riferimento a modalità e tempi di un nuovo appalto. Occorre precisare che nessun principio di continuità è stato violato, considerato che l’integrità delle offerte, l’imparzialità e la trasparenza delle operazioni, viene assolutamente garantita proprio dalla modalità stessa della procedura.

È altresì evidente che l’anomalo provvedimento provocherà un rilevante contenzioso, proprio quello che affermava di voler evitare, con aggravio ulteriore dei costi e conseguente responsabilità erariale. Questa delibera, a nostro avviso, vìola i più elementari principi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e, come ben afferma lo stesso direttore generale del Cannizzaro, “produce effetti negativi sulle ditte interessate alla fornitura” che vedono anche violato il principio di imparzialità e par condicio, visto che sono state già state rese note le offerte economiche. Ci auguriamo che l’Amministrazione rivaluti le proprie decisioni e dia proseguo alla procedura per evitare ulteriori conseguenze».

Ritardi opere pubbliche in Sicilia e centinaia di cantieri fermi -Le accuse dell’Ance

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«PROGETTO ITALIA, LA POLITICA A SOSTEGNO DELLE GRANDI IMPRESE RISCHIA DI METTERE IN GINOCCHIO IL MERCATO SICILIANO»

Giuseppe Piana : «Questa non è la risposta alla crisi, occorrono investimenti in opere pubbliche. In Sicilia continuiamo a registrare allarmanti ritardi e centinaia di cantieri bloccati»

 CATANIA –

A pochi giorni dall’annuncio del via libera a “Progetto Italia”, il maxi-polo delle costruzioni – nato dall’accordo tra Salini Impregilo, Cdp e le banche – che mira alla creazione di un gruppo italiano in grado aggregare molteplici realtà del settore per fronteggiare la concorrenza internazionale, il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana (nella foto d’archivio), punta i riflettori sulle ricadute (negative) che l’operazione potrebbe avere sul territorio siciliano.

 

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Giuseppe Piana

«Progetto Italia non è la risposta alla crisi che da un decennio ha letteralmente messo in ginocchio il settore delle costruzioni – afferma Piana – occorrono serie politiche di rilancio del settore: investimenti in opere pubbliche che invece, ogni anno, registrano un costante calo. Occorrono politiche di intervento sul patrimonio immobiliare esistente per rafforzare un settore che da sempre rappresenta il caposaldo della nostra economia».

Pur condividendo l’obiettivo di creare un grande player internazionale, l’operazione “non convince” perché non “tutela la concorrenza”:«Non è un attacco al gruppo Salini – continua il presidente di Ance Catania – questa soluzione, che vede il coinvolgimento di Cdp (Cassa deposito e prestiti), rischia di destabilizzare i rapporti all’interno del mercato delle costruzioni, fatto di piccole e medie imprese che così invece rischiano la sopravvivenza per i possibili effetti distorsivi del mercato, vanificando gli sforzi fatti fino ad oggi per rimanere aggrappate al sistema».

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«L’intero Paese e ancor più la Sicilia, ha bisogno di infrastrutture ma anche di interventi su quelle già esistenti, coinvolgendo l’intero tessuto imprenditoriale fatto Pmi, di tantissimi tecnici e maestranze qualificate. In Sicilia, invece – aggiunge Piana – continuiamo a registrare allarmanti ritardi e centinaia di opere bloccate, mentre continua inarrestabile l’emorragia di imprese e lavoratori. Imprese che in questi anni non hanno chiesto salvataggi, né posizioni di mercato, che da sole hanno affrontato la più lunga e pesante crisi del settore chiedendo solo l’avvio di opere che restano però sulla carta. Solo a Catania – continua Piana – almeno 10 imprese avrebbero potuto oggi, se avessero goduto di aiuti di accesso al credito o da Cdp proporzionalmente ai propri fatturati, rappresentare una importante realtà sul territorio. Temiamo invece – ha concluso Piana – che si stia avviando una politica a sostegno delle grandi imprese, con un mercato delle opere pubbliche dai grandi lotti, quale potrebbe rischiare di essere già l’eventuale accorpamento in un unico lotto del raddoppio Catenanuova/Cefalù, con le note conseguenze per le nostre realtà imprenditoriali».

PIAGA ASSENTEISMO A CATANIA: TIMBRAVANO IL BADGE AL POSTO DEI COLLEGHI ASSENTI..

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L’assenteismo, il fenomeno di lasciare vuoti uffici e scrivanie, si allarga a macchia d’olio. Siamo convinti che la Finanza debba maggiormente esercitare controllo e vigilanza anche negli uffici ed enti periferici e microuffici della Regione sicilianaSostare, l’azienda del Comune che si occupa degli stalli blu, sotto i riflettori ancora della Procura. Il Cda della società ha provveduto a licenziare tre dipendenti del settore “rimozione” e  a sostituire il responsabile delle rimozioni – che è tra i licenziati – provvedendo a nominare al suo posto il vice responsabile. 

Sono 28 in atto gli indagati e rinviati a giudizio per assenteismo.

   Secondo l’accusa i dipendenti si sarebbero «assentati senza autorizzazione dal posto di lavoro dopo aver timbrato il proprio badge attestante l’ingresso in ufficio e senza segnalare l’uscita». Avrebbero inoltre «timbrato il badge al posto del collega non ancora presentatosi in servizio o andato via anzitempo, attestandone falsamente la presenza». Per la Procura gli indagati avrebbero così «indotto in errore l’ufficio contabile preposto alla determinazione della retribuzione e la società Sostare sull’effettiva esecuzione della prestazione lavorativa» procurandosi «un ingiusto profitto della percezione di un compenso in realtà non spettante». Sostare, avverte il Presidente Luca Blasi, si costituirà parte civile.

Alcuni degli indagati hanno richiesto alla Procura di risarcire del danno economico la Società per le ore complessive non lavorate.  I procedimenti disciplinari sono stati avviati e in alcuni, senza attendere la sentenza della Procura, la Società ha pure licenziato tre dipendenti per” illeciti palesi”.    La parola ora agli avvocati e ai sindacati di categoria se hanno contestazioni od osservazioni da pubblicare sulla delicata questione

 

Architettura Catania: premiato un intervento sul lungomare etneo

 

V edizione del concorso d’idee, al Convitto Cutelli la cerimonia di consegna

PREMIO D’ARCHITETTURA 2019 TARGATO ANCE CATANIA: 

 Vince il progetto dell’arch. Roberta Sinesio: in Piazza Nettuno una terrazza ciclo-pedonale in pietra lavica per avvicinarsi allo Jonio. Soluzione che coniuga le due anime etnee, Vulcano e Mare

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Foto Archivio Sud Libertà

CATANIA

La quinta edizione del “Premio d’Architettura” organizzato dall’Ance di Catania ha dato un nuovo e significativo contributo al capoluogo etneo, premiando idee progettuali per la riqualificazione e il recupero paesaggistico della “Terrazza dello Jonio”, Piazza Nettuno, luogo amato da catanesi e turisti, punto cruciale del waterfront cittadino. «Il cambiamento della nostra città va stimolato e sostenuto concretamente, interrompendo quel sonno che da oltre quattro decenni paralizza il volto urbano e architettonico della città», ha affermato il presidente dei Costruttori etnei Giuseppe Piana, che ha fortemente voluto il ritorno del concorso d’idee nato dieci anni fa per volontà dell’allora presidente Andrea Vecchio.

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Ieri sera (18 luglio), nella scenografica cornice del chiostro del Convitto Cutelli, il palco della cerimonia di premiazione ha ospitato diversi professionisti che hanno scritto gli ultimi cento anni di storia dell’edilizia catanese. Architetti, ingegneri, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, funzionari pubblici, tutti concordi nel lanciare il grido d’allarme per l’immobilismo che tiene nella morsa il settore catanese delle costruzioni, e di conseguenza anche lo sviluppo socio-economico della città.

In platea, in prima fila, l’ospite d’onore della serata: il presidente nazionale dell’Ance Gabriele Buia, che durante il suo intervento ha spronato imprese e professionisti «a continuare con la ferma volontà di stimolare l’adozione di nuovi e più snelli strumenti urbanistici aderenti alle necessità del territorio, attuando alleanze strategiche e lavorando con obiettivi comuni».

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Una sfida che Catania può vincere grazie alla capacità straordinaria della filiera – Ordini professionali, associazioni di categoria, enti pubblici – di saper fare squadra, come testimoniato dal Comitato esecutivo del Premio composto da Giuseppe Piana (presidente Ance), Biagio Bisignani(direttore Uffici comunali Urbanistica e Lavori Pubblici), Luigi Longhitano e Carmelo Maria Grasso (rappresentati storici delle professioni, già alla guida degli Ordini, rispettivamente, degli Architetti e degli Ingegneri)

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È stata quindi una scelta fortemente simbolica quella di chiamare per ultimi sul palco i primi e giovani tre classificati del concorso d’idee, per voler sottolineare “il passaggio di testimone” e di speranze alle nuove generazioni che disegnano la città del futuro. Roberta Sinesio, 27 anni, si è aggiudicata il primo Premio di cinquemila euro con un progetto «innovativo nel rapporto tra città e natura» per la sua «reinterpretazione in chiave contemporanea degli aspetti naturalistici e materici attraverso l’uso della pietra lavica. La progettista ha concepito un «interessante percorso ciclopedonale che definisce un tracciato sulla scogliera», un’idea che «nel valorizzare i beni tutelati ha reso compatibile l’intervento con la qualità paesaggistica» e che ha dato una risposta fattiva alla domanda “Cosa rende il lungomare di Catania un vero lungomare?”.

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“PREMIO D’ARCHITETTURA ANCE CATANIA”: “PROVIAMO A DISEGNARE LA CITTA’ DEL FUTURO”

 

Giovedì 18 luglio, ore 19.00, Chiostro Convitto Cutelli

“PREMIO D’ARCHITETTURA ANCE CATANIA”

In programma presentazione del volume su cent’anni di edilizia catanese e due lectio magistralis su rigenerazione e mobilità urbana

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CATANIA –

La presentazione di un volume dedicato a cent’anni di edilizia catanese, presente il presidente nazionale dei costruttori edili ANCE, Gabriele Buia, e due lectio magistralis su rigenerazione e mobilità urbana: un grande ritorno culturale quello del “Premio d’Architettura” istituito dall’Ance Catania, che si terrà giovedì 18 luglio, a partire dalle 19.00, nel Chiostro del Convitto Cutelli (via V. Emanuele 56). Nel corso dell’evento si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso d’idee che ha visto architetti e ingegneri d’Italia candidare i propri progetti per un’opera di riqualificazione e recupero paesaggistico all’interno del capoluogo etneo.

Sullo sfondo tematico “Disegniamo la città del futuro”, la quinta edizione del Premio ha puntato l’attenzione su Piazza Nettuno, definita la “Terrazza dello Ionio”, quel tratto del Lungomare di Catania – delimitato dalle vie Artale d’Alagona, Del Tritone e Del Rotolo – che necessita di un progetto architettonico, urbano e sociale di rivalorizzazione.

Aprirà i lavori il presidente dell’Ance Catania Giuseppe Piana, che ha composto il comitato esecutivo del Premio insieme a Luigi Longhitano, Carmelo Maria Grasso e Biagio Bisignani.

Seguiranno i saluti delle autorità presenti e dei rappresentanti degli enti patrocinatori: Regione Siciliana – Assessorato Beni Culturali e Soprintendenza di Catania, Comune di Catania, Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri e rispettivi Ordini territoriali, Collegio etneo dei Geometri.

Sarà affidata al docente universitario, Enrico Iachello, la presentazione del volume «Catania e i suoi costruttori 1861-1961: cent’anni di edilizia per fare una grande città», alla presenza dell’autore Salvatore Padrenostro.

Le due lectio magistralis saranno tenute da Matteo Pedaso (Urban Planner, Strategic Planning Director, Partner di LAND Italia Srl) e Samuele Camolese (Senior Transport Consultant, MSc [Arch] di Systematica srl).

«È un momento significativo per la nostra associazione – ha affermato il presidente dei Costruttori etnei Giuseppe Piana – perché il Premio ha come finalità anche quella di aprire il dibattito sulla città futura, per una politica dell’innovazione che passi per la cultura architettonica».

CINQUANT’ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA: A ZAFFERANA ETNEA “MOONIGHT”

LE CAPACITA’ DELL’UOMO AD APRIRE UN VARCO NELL’UNIVERSO

 

Appuntamento per famiglie , appassionati e bambini tra didattica e divertimento

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IL 20 LUGLIO AL PLANETARIO E IN PIAZZA TRA SPETTACOLI E SCOPERTE

Film in full-dome dalla cupola, osservazioni al telescopio e installazioni interattive con l’astronomo e divulgatore scientifico Claudio Zellermayer

CATANIA

Mezzo secolo di Luna. 20 Luglio 1969 – 20 luglio 2019: a 50 anni esatti dalla passeggiata più famosa della storia, il Planetario di Zafferana Etnea festeggia lo sbarco di Apollo 11 con una serata di iniziative che si snoderanno tra la struttura e la piazza cittadina, offrendo al pubblico l’occasione di rivivere un evento storico e di osservare l’affascinante volta celeste con tutte le sue meraviglie.

 

 

«Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità», le parole che quel giorno l’astronauta statunitense Neil Armstrong pronunciò mentre approdava su suolo lunare sono rimaste scolpite nella storia dell’umanità a segnare un momento unico: si concludeva la corsa allo spazio tra Usa e Unione Sovietica, con una conquista che apriva all’uomo un varco verso il resto dell’universo.

Un’occasione memorabile che l’associazione Amici della Terra ha deciso di celebrare con un evento speciale, che riserva particolare attenzione all’attività di divulgazione e didattica per i più giovani, in linea con i progetti scolastici che da anni porta avanti anche attraverso la Casa delle Farfalle, il Museo dell’Etna e il più recente Teatro dei Miti e Grotta di Polifemo.

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Proprio il territorio siciliano e il paesaggio dell’Etna hanno infatti un legame forte con l’astronomia: «L’Italia in genere vanta un prezioso primato storico nel settore – ricorda Ettore Barbagallo, presidente dell’associazione, fondatore del Planetario di Zafferana Etnea e promotore dell’iniziativa – basti pensare a riferimenti attualissimi come Galileo o Archimede, genio che inventò il planetario per spiegare e comprendere scientificamente i corpi celesti e i loro movimenti. Siciliano come lui, oggi abbiamo l’orgoglio di un altro protagonista nostrano delle missioni spaziali: l’astronauta Parmitano, che sarà il primo italiano comandante della stazione spaziale Iss. Vogliamo celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla Luna per omaggiare l’ingegno umano e per esplorare le prospettive che le nuove scoperte astronomiche ci riserveranno per il futuro».

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Per questo la sera di sabato 20 luglio sarà possibile conoscere uno spazio oggi più vicino a noi attraverso una serie di attività al Planetario – su prenotazione – pensate per grandi e piccoli. Alle 19,30 si terrà lo show teatrale scientifico “Nina, il nonno e la Luna”, divertente ed educativo spettacolo laboratoriale per bambini e famiglie a cura del dott. Claudio Zellermayer, astronomo e divulgatore scientifico. Alle 20.30 appuntamento con “MOON”, uno spettacolo live nella cupola del Planetario sul sistema solare che svelerà i misteri dell’Universo tra corpi celesti e costellazioni. A seguire sarà il momento della proiezione di “Back to the Moon”, film appositamente prodotto per planetari che, grazie alla tecnologia full-dome, permetterà un’esperienza di visione coinvolgente e tridimensionale, che si irradierà dall’intera cupola verso le poltrone reclinate degli spettatori.

Dalle ore 21 alle 24 anche la piazza Umberto I di Zafferana Etnea ospiterà diverse attività aperte a tutti: sarà possibile osservare al telescopio la Luna e i pianeti Giove e Saturno guidati dall’astronomo Zellermayer, insieme all’associazione Cepes e al Gruppo Astrofili Belpassesi. Inoltre, all’interno di uno spazio espositivo e interattivo a cura del Planetario, saranno a disposizione dei partecipanti totem illustrativi e installazioni dedicate allo sbarco sulla Luna tra video, app, foto e momenti di gioco con un animatore in tuta spaziale a intrattenere i più piccoli.

Catania: imprese e professionisti insieme per la missione in Cina

 

Tappa del road show nazionale alla Camera di Commercio Sud Est Sicilia

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Foto d’Archivio: Camera di Commercio Sud Est della Sicilia

 

Incontro organizzato dall’Ordine etneo e dalla sua Area Studi sull’Internazionalizzazione

 

CATANIA

Una missione professionale in Cina e a Hong Kong, nel prossimo mese di novembre, per incontrare di persona i principali attori commerciali del grande mercato orientale e approfondire con loro le opportunità di business per le Pmi italiane. Un’importante trasferta a cui sono chiamate a partecipare anche le imprese e i professionisti catanesi che vogliono intraprendere scambi internazionali. L’appello arriva dal Consiglio nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili che, attraverso l’attività della sua associazione per l’Internazionalizzazione “Aicec”, ha presentato  obiettivi e modalità della missione.

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Nella foto Pietro Agen, Presidente della Camera di Commercio

L’incontro, organizzato dall’Ordine etneo della categoria tramite la sua apposita Area Studi, si è svolto non a caso alla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, «perché considerata la casa di tutte le imprese – ha affermato il presidente dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio – Nel nostro territorio sono numerose le aziende che hanno i giusti requisiti per poter aprirsi ai mercati esteri. Occorre quindi che noi professionisti rafforziamo il percorso di accompagnamento, motivo per cui abbiamo implementato la formazione su queste tematiche, anche tramite l’istituzione dell’Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese”. L’evento di oggi ne è una chiara testimonianza», ha concluso Sangiorgio dopo gli interventi di saluto del presidente della Camera di Commercio Pietro Agen e dell’assessore comunale Alessandro Porto.

La figura del commercialista è di fatto il punto di riferimento per gli aspetti operativi che le imprese affrontano durante il loro investimento nei mercati stranieri, «perché non basta inserirsi negli scambi internazionali, ma è soprattutto necessario definire il modo di inserirsi» ha aggiunto Marcello Murabito, consigliere dell’Ordine di Catania che ha introdotto e moderato l’incontro. La competizione a livello internazionale è una delle leve fondamentali per lo sviluppo economico del nostro Paese, «e nella geografia del commercio mondiale la “Via della Seta” è senza dubbio una delle maggiori direttrici, fin da tempi antichissimi – ha continuato – La Cina da tempo favorisce una transizione culturale che sta spostando il motore dell’economia verso l’innovazione, soprattutto tecnologica. In questa nuova tendenza l’apprezzamento per il made in Italy, ha un valore assoluto».

A confermarlo l’esperienza positiva dell’export delle arance rosse IGP di Sicilia: ben 60 tonnellate sono state spedite da Oranfrizer per la vendita nelle zone di Pechino, Shanghai, Ningbo e Guangzhou, nonché online, come ha raccontato il marketing manager dell’aziendaSalvo Laudani.

In video collegamento è intervenuto il direttore operativo Fondazione Italia-Cina Marco Bettin; presente anche il presidente dell’AicecGiovanni Gerardo Parente. Hanno inoltre relazionato: Giuseppe Giarlotta (presidente Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese” Odcec Ct), Donatella Laureti (D’Andrea & Partners Legal Counsel-Shanghai), Gaetana Rota (consigliere Aicec).

FOCUS A CATANIA SULLE OPPORTUNITÀ PER LE PMI ITALIANE IN CINA E HONG KONG

Oggi  12 luglio, ore 9.00, Camera di Commercio Sud Est Sicilia (Via Cappuccini 2)

CATANIA –

 Oggi 12 luglio, alle 9.00, nella sede catanese della Camera di Commercio Sud Est Sicilia (sala Isidoro Platania, II piano) si svolgerà l’evento “Hong Kong/Cina 2019 – Commercialisti e Imprese verso i mercati esteri”, organizzato dall’Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese” dell’Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Odcec).

Si tratta della presentazione della missione promossa dell’Aicec (Associazione Internazionalizzazione Commercialisti Esperti Contabili) in collaborazione con gli Ordini territoriali italiani.

Verranno illustrate le possibilità connesse ai rapporti di interscambio con la Cina, considerata «una bilancia commerciale da riequilibrare, con l’aumento dell’export delle Pmi e con un maggiore risalto alla qualità del Made in Italy».

Apriranno i lavori: i presidenti Pietro Agen (Camera di Commercio Sud-Est Sicilia), Giorgio Sangiorgio (Odcec Catania) e Giovanni Gerardo Parente (Aicec).

A seguire il consigliere dell’Ordine Marcello Murabito introdurrà e modererà le relazioni di: Marco Bettin (direttore operativo Fondazione Italia-Cina, in audio collegamento), Giuseppe Giarlotta (presidente Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese” Odcec Ct),Donatella Laureti (D’Andrea & Partners Legal Counsel-Shanghai), Gaetana Rota (consigliere Aicec).

I lavori si chiuderanno con l’intervento di Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer, che illustrerà il successo e i risultati dell’export della Arancia Rossa Siciliana.