CATANIA :FOCUS-DOMANI 28 – SU PIANIFICAZIONE, BUDGETING E REPORTING

 

Commercialisti Catania, “La cultura dei dati”

TSUNAMI COVID19, MODELLI DI RILANCIO PER LE IMPRESE

Domani, giovedì 28 maggio, ore 18.00, convegno organizzato dall’Ordine etneo
Tra gli ospiti: Luca Foresti, CEO del Centro Medico Santagostino e ideatore di “Immuni” e Andrea Panato, autore di Restartup

Ospiti

CATANIA

Con il mondo in evoluzione è necessario stare al passo con i tempi per fornire tempestivamente alle aziende report, dati e analisi dettagliate. Il commercialista, quindi, deve essere in grado di sfruttare al meglio gli strumenti a sua disposizione. Ed è su questi aspetti che si incentrerà il webinar di domani, giovedì 28 maggio 2020, con inizio alle ore 18.00, “La cultura dei dati: focus sui moderni strumenti di pianificazione, budgeting e reporting”.

 

Lavoro digitale, le offerte di aprile: ci sono anche Iliad e ...

 

Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio, spazio agli esperti moderati da Daniele Virgillito, consigliere Odcec (delegato area aziendale consulenza direzionale). Il primo a “salire in cattedra” sarà l’imprenditore Luca Foresti,(nella foto sopra), il cui contributo sarà impreziosito dall’ampio know how del mondo finanziario. L’amministratore delegato del Centro Medico Santagostino, che vanta una rete di 20 centri polispecialistici (oltre mille medici e 73 specialità) sul territorio nazionale e che ha partecipato allo sviluppo dell’App anti-Covid “Immuni” (software di contact tracing scelto dal governo italiano per tracciare i contagi da coronavirus in Italia), parlerà di digitalizzazione dei processi ospedalieri.

A seguire parola ad Andrea Arrigo Panato, dottore commercialista e docente della Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Ordine di Milano. Si è già occupato di dati e della loro interpretazione nella stesura del suo libro “Restartup. Le scelte imprenditoriali non più rimandabili”. Numeri e statistiche saranno al centro del suo intervento grazie alla specifica esperienza maturata nella gestione ordinaria e straordinaria d’impresa. Panato, infatti, ricopre anche il ruolo di docente nella scuola di specialità in Procedure Concorsuali e Risanamento d’impresa e Finanza Aziendale.

Ulteriore approfondimento delle tematiche sarà affidato ad Aurelio Alizzio, iscritto all’Ordine etneo e vice presidente della commissione di studio area aziendale consulenza direzionale. Da anni è esperto di reporting digitale economico e finanziario. Con la continua evoluzione della tecnologia, infatti, si occupa della progettazione e il miglioramento dei processi di raccolta e digitalizzazione dei dati aziendali.

FONDI EUROPEI E CANTIERI: L’EDILIZIA È PRONTA A RIPARTIRE -PARLA L’ASSESSORE SERGIO PARISI

 


«
LAVOREREMO AL FIANCO DEL COMUNE PER RILANCIARE CATANIA»

Nella foto (“Press”) i partecipanti alla tavola rotonda “Catania Sicura

CATANIA –

Fondi comunitari e nuovi progetti per far ripartire i cantieri: è stato questo il focus di CataniaSicura, che ha visto i rappresentanti della filiera edile e l’Amministrazione comunale, insieme per un allineamento sui prossimi step relativi ai lavori pubblici.   Al tavolo hanno preso parte: Ance (presidente Giuseppe Piana), Ordine Architetti ( segretario Maurizio Mannanici e Consigliere  Eleonora Bonanno); Ordine Ingegneri (presidente Giuseppe Platania), Collegio dei Geometri (presidente Agatino Spoto); l’assessore alle Politiche Comunitarie del Comune di Catania Sergio Parisi; il direttore della direzione Politiche Comunitarie Fabio Finocchiaro e il funzionario Gianluca Emmi (progettazione tecnica Piani Operativi comunitari e nazionali).

«Un incontro voluto da entrambe le parti – hanno spiegato i rappresentanti delle categorie professionali – per un aggiornamento sul progress e una sinergia sulle azioni da mettere in campo per velocizzare iter burocratici relativi alla progettazione. Come da nostra istanza l’assessore Parisi ha comunicato al Tavolo che la strada da perseguire sarà quella dei “Concorsi di progettazione”  che consentiranno un’accelerazione amministrativa, garantendo al contempo qualità e sostenibilità delle opere. Così come l’esternalizzazione della progettazione e della direzione lavori (con l’affidamento ai liberi professionisti), lì dove sarà attuabile in conformità con le normative, per snellire il lavoro dei tecnici del Comune: un’apertura che ci rende davvero soddisfatti e che, in questa fase così critica per tutte le categorie e per la città, restituisce fiducia e speranza per il futuro».

Gli Ordini professionali hanno chiesto, inoltre, di essere coinvolti nella stesura dei bandi di gara al fine di dare il proprio contributo anche nella definizione degli aspetti metaprogettuali da cui far scaturire linee-guida e obiettivi chiari e di qualità. Parisi ha illustrato i grandi progetti del valore di 30 mln – che andranno a bando a breve – istruiti grazie alla nuova governance voluta dal primo cittadino Salvo Pogliese per potenziare l’organo strategico di coordinamento e pianificazione delle risorse finanziate dall’Europa: dai 40 km di piste ciclabili al Palanesima; dalla riqualificazione delle arterie di ingresso della città alla messa in sicurezza di strutture ed edifici scolastici: «Valuteremo tutti i contributi e i suggerimenti provenienti dalle categorie interessate, volti a ottimizzare le procedure in atto – ha sottolineato Parisi – dobbiamo lavorare sinergicamente per restituire alla città un nuovo volto, lasciandoci alle spalle questo periodo nero e sfruttando al meglio fondi strutturali e finanziamenti comunitari per portare a termine grandi opere attese da tempo dai cittadini».

«L’importanza di accelerare la spesa dei Fondi Comunitari – ha sottolineato Piana –  in particolar modo del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) che, a fronte del costante calo degli investimenti ordinari, ha rappresentato in questi anni non una risorsa aggiuntiva ma sostitutiva, rende indubbiamente fondamentale il ruolo delle Politiche Comunitarie, quindi bene la nuova governance e il suo rafforzamento. Seguiremo l’attività – ha concluso Piana – auspicando la programmazione di prossimi incontri, così da avere un quadro sempre più aggiornato sullo stato della progettazione e dell’affidamento dei lavori, operando, come sempre, in un’ottica di costruttiva interlocuzione con l’Amministrazione comunale, perché obiettivo comune a tutti, è che le risorse siano spese e subito, per una rapida ripresa economica».

Operazione “Jungo” -antimafia – a Catania, Messina, Trapani e Rimini: 46 arresti nel Clan Brunetto

Mafia, armi e spaccio Clan Brunetto alla sbarra - LiveSicilia Catania

 

CATANIA,

Operazione Antimafia , denominata Jungo, con 46 arresti due dei quali ai domiciliari, è stata eseguita nelle province di Catania, Messina, Trapani e Rimini.        Il provvedimento giudiziario è stato eseguito dai Carabinieri del Comando provinciale di Catania che hanno notificato  un’ordinanza di custodia cautelare e di sequestro preventivo con il fermo  di 46 persone appartenenti al  clan Brunetto, legato a Cosa nostra rappresentata dalla famiglia Santapaola-Ercolano, dominante nella zona del Catanese.

Il provvedimento restrittivo, emesso dal gip su richiesta della Procura distrettuale di Catania, contesta a vario titolo i reati di associazione mafiosa, traffico e a spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. 

FESTA DI S.RITA, 22 MAGGIO: LA SANTA DELL’IMPOSSIBILE,PERCHE’ CON LA SUA “INTERCESSIONE” RENDA POSSIBILE OGNI GIUSTA RICHIESTA

 

 

Non solo rose

     Cari fedeli,

quest’anno la solennità di S. Rita per i motivi  del Corona virus (Covid 19)  verrà celebrata in modo inconsueto, come ci permetteranno le Pubbliche Autorità,

     Celebrare la festa di S. Rita non è soltanto religiosità esteriore, devozionismo, la voglia di portare a casa un talismano portafortuna e scaccia guai (le rose) o di offrire dei ceri. Dentro a questi gesti c’é la fiducia di affidare la propria vita, con tutti i problemi e le diverse difficoltà che questa comporta, alla “Santa degli impossibili”, perché con la sua intercessione, il Signore renda possibile ogni nostro buona richiesta.

“Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò” dice Gesù. Sono tanti coloro che per gravi problemi di salute sostano davanti alla statua di S. Rita per chiedere la guarigione o altre grazie.

     La vicinanza a Cristo è il vero modo di affrontare certe difficoltà della vita stando legati a Lui. Ricorrere a S. Rita è impegnarsi a imitare la sua vita nelle diverse situazioni della propria esistenza.

     L’esemplarità di Rita è valida per tutti: giovani, sposi, padri e madri, vedovi, religiosi, sofferenti. Ognuno può rispecchiarsi  in lei per vivere cristianamente il trascorrere dei propri giorni. La possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione e dell’Eucaristia diventa già un inizio di vera conversione per una rinascita della fede. Trasformiamo i ceri o i fiori in veri doni offerti per i poveri o in cibo per tante famiglie bisognose: la carità è la testimonianza più eccellente che ci hanno dato i santi. 

                                             padre Gianni                                                                                                                     

   

Santuario S. Rita in S. Agostino

via Vittorio Emanuele, 318  –  95124 Catania

 

Insieme  in  chiesa

 

MAGGIO 2020

 

S. Messa          ore    9,30  festivo

18       feriale

 

Ogni giorno     ore  17,15   Recita del Rosario

17,45   Recita dei Vespri

18        S. Messa

 

Ogni martedì           18,30  Incontro biblico

Ogni giovedì             9,30  S. Messa in devozione a S. Rita

1° giovedì               17       Adorazione eucaristica

2° sabato                 19       Incontro agostiniano

 

 

 

Maggio

  1 Venerdì S. Giuseppe lavoratore     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  2 Sabato S. Atanasio vescovo     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  3 Domenica 4a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
  4 Lunedì S. Berillo vescovo     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  5 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  6 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  7 Giovedì 14 o Giovedì S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  8 Venerdì Maria Madre della Chiesa     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
  9 Sabato       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
10 Domenica 5a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
11 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
12 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
13 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
14 Giovedì S.Mattia ap. 15 o Giovedì S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
15 Venerdì       17 Celeb. spina di S.R. 18       S. Messa  
16 Sabato       17,15 Rinn.prom.battes. 18       S. Messa  
17 Domenica 6a Domenica di Pasqua 9,15 Lodi 9,30  S. Messa Benedizione  famiglie    
18 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa per tutti i defunti
19 Martedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa e Unzione degli Infermi
20 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Preghiere a S. Rita; varie categorie
21 Giovedì Transito di S. Rita 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Transito  S. Rita 18       S. Messa  
22 Venerdì S. Rita SS. Messe ??????      
23 Sabato   9,15 Lodi 9,30 S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
24 Domenica Ascensione del Signore 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      
25 Lunedì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
26 Martedì S. Filippo Neri     17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
27 Mercoledì       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
28 Giovedì Pellegrinaggio a Mompileri 9,15 Lodi 9,30  S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa  
29 Venerdì 8a  di S. Rita 9,15 Lodi 9,30 S. Messa 17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Dedicazione del Santuario
30 Sabato       17,15 Rosario e Vespri 18       S. Messa Veglia Pentecoste (Cattedrale)
31 Domenica PENTECOSTE 9,15 Lodi 9,30  S. Messa      

La chiesa rimane aperta negli orari consueti ma senza nessuna celebrazione liturgica (al momento della comunicazione della Chiesa catanese visto che con le recenti disposizioni governative si rende possibile celebrare la S.Messa  n.d.r.)

Patto per il Sud: gli Ordini tecnici professionali chiedono un intervento finanziario alla Regione Sicilia per avere un incarico di progettazione

 

Catania: Ance, Architetti, Geologi, Geometri e Ingegneri scrivono al sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese

 

Cantiere Edile - Foto e Immagini Stock - iStock

 

«EDILIZIA,  SBLOCCARE SUBITO PATTO PER IL SUD E PATTO PER CATANIA»

L’appello delle associazioni di categoria: «Ecco lo studio effettuato da Ance: dati allarmanti su risorse inutilizzate»

CATANIA –

«È stato un periodo critico, con lo spettro del fallimento per tante imprese del territorio e per molteplici attività professionali tecniche. La fase 2 si avvicina: è ora di far ripartire la nostra economia sbloccando i finanziamenti e generando lavoro». I presidenti di Ance Catania (Giuseppe Piana),  Geometri (Agatino Spoto), Ingegneri-Architetti (G. Platania); e Ordine dei Geologi di Sicilia (Giuseppe Collura), dopo il tavolo #CataniaSicura – organizzato per trovare nuove exit strategy e salvare il comparto da una crisi ormai annunciata – hanno deciso di scrivere una lettera al sindaco di Catania e metropolitano Salvo Pogliese, per sollecitare la ripresa economica attraverso gli strumenti amministrativi già disponibili e facilmente attivabili.

«Catania e la sua Città Metropolitana hanno già una dotazione di finanziamenti tra Patto per il Sud e Patto per Catania non indifferente – scrivono i rappresentanti di categoria – da uno studio effettuato da Ance Catania (aggiornato a dicembre 2019) emergono però dati allarmanti. Relativamente al Patto per il Sud – firmato a settembre 2016 – nell’area della Città Metropolitana ricadono 206 interventi. Dallo studio su un campione di 72 interventi (valore € 403 milioni circa), risulta che solo l’1,4% riguarda lavori conclusi, mentre il 6% ricade in interventi in fase di esecuzione dei lavoriappena il 2,8% sembrerebbe pronto per essere mandato in gara, mentre per un 5,9% si attende ancora l’esito di gara. Del rimanente 84% o si sono perse le tracce o si è nella fase embrionale della “determina per l’individuazione di tecnici per la redazione del progetto”».

Non meno allarmante il quadro che emerge per il Patto per Catania, firmato il 30 aprile 2016 (circa 747 milioni di euro, di cui 332 milioni a valere su Fondo di Sviluppo e Coesione FSC): «Dall’analisi effettuata su 92 interventi, tutti rientranti nella categoria infrastrutture (importo pari a 374,5 milioni €) risulta che solo il 3,4% riguarda lavori conclusi, mentre solamente il 10,3% è nella fase di esecuzione e solo un 15,3% sembrerebbe pronto per essere mandato in garaIl rimanente 71% è privo di valida progettazione o non si hanno informazioni. La lettura dei dati – delinea una situazione a dir poco preoccupante. Delle risorse assegnate oltre 600 milioni di euro risultano senza progettazione e pertanto non cantierabili».

«Rimane inspiegabile il ritardo nella redazione delle progettazioni e i relativi bandi di gara, non costituendo possibili giustificazioni né lo stato di dissesto in cui versa il Comune, né l’insufficienza numerica dei tecnici – è il contenuto della missiva indirizzata a Pogliese – una soluzione possibile per raggiungere l’obiettivo potrebbe essere l’affidamento ai liberi professionisti per l’intera progettazione e per la direzione dei lavori, chiedendo alla Regione Siciliana un intervento finanziario straordinario per l’esternalizzazione degli incarichi.

Per i progetti più rilevanti la strada più corretta sarebbe quella dei concorsi di progettazione, che consentirebbero un’accelerazione degli iter burocratici e amministrativi, garantendo allo stesso tempo la qualità delle opere. Di fronte alla fragilità economica e sociale in cui versa la Città di Catania servono rimedi e medicine straordinarie, anche a costo di chiedere al Governo la nomina di un Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per la gestione delle risorse del Patto per il Sud e del Patto per Catania».

Gli scriventi chiedono a Pogliese di prendere atto dei ritardi finora registrati nella gestione delle risorse dei due Patti e conseguentemente, avendo a cuore i destini di Catania e della Città metropolitana, di richiedere ai Governi Regionale e Nazionale di procedere all’adozione di misure straordinarie tali da consentire l’utilizzo delle risorse stanziate: «Chiediamo un incontro urgente, onde verificare ogni possibile percorso utile per l’accelerazione della spesa».

Catania, fermato l’autore delle “spaccate” ai negozi

 

Nicolò Zagame, 42 anni, è stato arrestato dalla polizia a Catania per furto aggravato, reato commesso con la modalità della “spaccata”, e ricettazione.

La vicenda delle “spaccate” ai negozi forse può considerarsi conclusa nella città etnea. L’uomo “specialista”è stato fermato ed arrestato dopo un assalto a una farmacia nel popoloso rione San Giorgio, utilizzando una Fiat Uno poi risultata rubata. Le telecamere del  sistema di videosorveglianza registrano la vettura mentre fa retromarcia e con due “colpi” spacca la vetrina, permettendo all’uomo, mascherato da un  scaldacollo e cappello di lana, di entrare nel negozio e portare a compimento il furto.

Dopo l’allarme l’auto guidata dall’arrestato è stata intercettata dalla polizia nell’ambito di un piano della Questura che era stato predisposto proprio per l’aumento dei furti con spaccate commessi di notte soprattutto ai danni di farmacie e panifici. La squadra mobile ha avviato indagini per verificare se Zagame sia l’autore di rapine o di altri assalti portati a termini con identica tecnica nella città di Catania

BANCO DI SICILIA:   TENEBRE E “FAVORITISMI” DI GUARDIA GIURATA

 

Che ci sta a fare la vigilanza guardia giurata davanti alla banca Unicredit di Catania che mette più disordine che altro ?

FRASI DIVERTENTI : Le migliori barzellette sulle banche

Immagine Archivio Vignette Sud Libertà

di  R.Lanza

Non avremmo voluto parlare della banca Sicilia od UniCredit di Piazza Verga a Catania perchè sappiamo tutti che questi luoghi sono nati per il potere e l’interesse capitalistico di chi  ha degli appetiti da soddisfare. Ma una nota a firma di lettori del “Quotidiano Sud Libertà” che forniscono alcuni dettagli                       sull’omessa trasparenza di questa filiale e l’inusitato comportamento di un vigilantes in servizio davanti alla banca per “l’annotazione in ordine di arrivo dei clienti e dei cosiddetti “clienti prenotati”, offre alcuni spunti al cronista. 

Anzitutto sui recapiti telefonici di UniCredit e di un numero verde  Tutti i numeri della banca non sono operativi – è la prima accusa dei nostri lettori se non in rarissimi momenti della giornata lavorativa.  Abbiamo verificato con la redazione di Sud Libertà. Vero.    Anche l’email-l’unica citata sul sito di Unicredit  è fuori sintonia.    Anche qui abbiamo controllato. Questa la “risposta della banca”:  

“l recapito non è riuscito per i seguenti destinatari o gruppi: ucbancosicilia@unicreditgroup.com () Non è stato possibile recapitare il messaggio. Nonostante i tentativi ripetuti di recapitare il messaggio, la query nel DNS (Domain Name System) per le informazioni sulla posizione del dominio del destinatario non è riuscita. Per altre informazioni e suggerimenti per correggere il problema, vedi questo articolo: https://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=389361″                                         Fin qui il messaggio dell’UniCredit sull’unica e-mail visibile sul sito Internet.

I nostri lettori e, in genere , chi fruisce dei servizi di questa filiale- chiediamo alla direzione generale di Catania – sono clienti di un luogo trasparente o di una struttura tenebrosa dove i funzionari e il direttore/preposto- persone impiegate che hanno gli stipendi sicuri – pongono più ostacoli alla gente che servizi?   Sarebbe interessante avere la risposta del direttore della filiale

Non è finita. Dulcis in fundo in questo periodo di coronavirus in questa filiale si entra due alla volta perchè i cassieri-ritualmente quattro- sono due adesso. Punto in regola se non fosse che l’ordine di arrivo dei clienti della banca di Piazza Verga a Catania viene stravolto giorno 24 aprile scorso dal vigilantes /guardia giurata in servizio davanti l’ingresso con il foglio delle presenze del giorno    ” Non è ammissibile -scrivono nella missiva i lettori – che questa guardia giurata apponga il nominativo di una signorina di bella presenza (Rullo n.d.r.) che sconosce gli elementi basilari dell’educazione e del rispetto, prima di coloro che erano arrivati abbondantemente ore prima. E’ una indecenza a cui il direttore della filiale deve provvedere”

L’alibi paradossale  della guardia giurata che lascia attoniti i presenti: “La signorina era in macchina a fare l’attesa”.

Logico e naturale il malcontento generale. Osserviamo che queste guardie che la Banca di Sicilia od UniCredit lascia davanti il portone d’ingresso devono essere istruite meglio e bene dall’Istituto di vigilanza dove provengono e controllate pure, a più riprese nel corso della giornata, dal direttore della filiale di banca dove prestano servizio. Altrimenti l’ordine verrà tramutato sistematicamente in disordine, come nella fattispecie,  per una strizzatina d’occhio alla signorina che chiede alla giovane guardia di favorirla.

Poi c’ anche un altro aspetto che mi riferiscono: ma la guardia in servizio davanti alla banca di Sicilia giorno 24 aprile perchè non era fornito di una mascherina regolamentare -anzichè una benda  nera da scambiarlo per un bandito/rapinatore- dove aveva questo signore la radio ricetrasmittente geolocalizzata? Perchè indossava  un’arma-la pistola così ampia   e  – così appariscente da preferire solo in un film di “Guerre stellari”?

Perchè il suo contestabile vestito-senza giacca nè giubbotto – non era munito di fregi identificativi dell’Istituto di vigilanza -o non erano affatto visibili per la sporcizia-.  ?

Tutte queste domande le giriamo anche al Prefetto di Catania che ha la prerogativa istituzionale  di controllo -e di revoca – delle concessioni di vigilanza

 

Vigilanza Armata Antirapina - M.G. Security S.r.l.      SUI PROCEDIMENTI E CONTROVERSIE CON LE BANCHE: COME AGIRE

Foto d’Archivio (generica)                                      

Apprendiamo che la Banca d’Italia e la Consob, al fine di limitare gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sui procedimenti che si svolgono dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), hanno disposto la sospensione di tutti i termini della procedura di risoluzione stragiudiziale delle controversie innanzi all’ABF e all’ACF medesimi, :

  • La sospensione dei terminidella procedura innanzi all’Arbitro Bancario Finanziario, già disposta con delibera di Banca d’Italia n.144 del 17 marzo 2020, è da intendersi prorogata fino all’ 11 maggio 2020;
  • La sospensione dei terminidella procedura innanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, già disposta con delibera CONSOB n. 21299 del 12 marzo 2020 è da intendersi prorogata fino all’11 maggio 2020.

Gli adempimenti della banca devono assolvere a questi termini:

  • 15 giorni lavorativi per i reclami relativi a Servizi di Pagamento di cui alla Direttiva 2015/2366/UE cd. PSD2, come, ad esempio, bonifici, addebiti Sepa Direct Debit, addebiti su carte di debito e carte di credito;
  • 30 giorni di calendario per i reclami ordinari e per i reclami relativi alla distribuzione dei prodotti assicurativi;
  • 60 giorni di calendario per i reclami relativi ai servizi ed alle attività di investimento.

Per i servizi di pagamento, se, in situazioni eccezionali, la banca non può rispondere entro le 15 giornate lavorative, invia una risposta interlocutoria, indicando le ragioni del ritardo e specificando il termine entro il quale il cliente otterrà una risposta definitiva. In ogni caso il termine per la ricezione della risposta definitiva non supera i 30 giorni di calendario ovvero il diverso termine tempo per tempo vigente.

 CONTROVERSIE INERENTI AD OPERAZIONI E SERVIZI BANCARI E FINANZIARI O SERVIZI DI PAGAMENTO DI CUI ALLA PAYMENT SERVICE DIRECTIVE (PSD2)

Per soprusi contabili  rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF): i) se l’operazione o il comportamento contestato è successivo alla data del 1.1.2009; ii) nel limite di 100.000 € se il reclamo comporta la richiesta di una somma di denaro; i) senza limiti di importo, in tutti gli altri casi.

Il ricorso è predisposto e trasmesso secondo le modalità indicate sul sito dell’arbitro finanziario. e non può essere proposto qualora siano trascorsi  più di 12 mesi dalla presentazione del reclamo alla Banca. Sulle modalità per rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario

  • richiedere di attivare la procedura di conciliazione                    definita da UniCredit con le Associazioni dei Consumatori di rilevanza nazionale riconosciute dal Ministero dello Sviluppo economico partner di Noi&UniCredit, il programma di collaborazione attivo dal 2005. La procedura, operativa da febbraio 2011, può essere attivata dal cliente-consumatore per controversie inerenti ai seguenti prodotti e servizi: conti correnti, carte di debito, incassi e pagamenti, carte di credito e carte prepagate, contratti di credito ai consumatori come definiti dal disposto dagli artt. 121 e 122 del D.lgs. n. 385 del 1993. Il valore delle controversie non potrà superare i 50.000 € e dovrà essere riferito ad operazioni poste in essere nei due anni antecedenti al reclamo a cui la controversia si riferisce.

Resta ferma la possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria in caso di mancato accordo. Al fine della definizione stragiudiziale di eventuali controversie, prima di fare ricorso all’Autorità Giudiziaria, anche in assenza di preventivo reclamo, il Cliente e/o la Banca devono, ai sensi dell’art. 5 comma 1 bis Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28, attivare, quale condizione di procedibilità, un procedimento di mediazione – finalizzato al raggiungimento  di un accordo – ricorrendo:

  • all’Organismo di Conciliazione Bancaria costituito dal Conciliatore Bancario Finanziario – Associazione per la soluzione delle controversie bancarie, finanziarie e societarie – ADR.

 

  CONTROVERSIE INERENTI A SERVIZI E ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
  •  il cliente può rivolgersi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) per la risoluzione di controversie insorte con la banca relativamente agli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza previsti nei confronti degli investitori (nell’esercizio delle attività disciplinate nella parte II del D.Lgs. n. 58/98, incluse le controversie transfrontaliere e le controversie oggetto del Regolamento UE n. 524/2013), purché il cliente non rientri tra gli investitori classificati come controparti qualificate o tra i clienti professionali ai sensi del medesimo D.Lgs. n. 58/98.  Il diritto di ricorrere all’ACF non può formare oggetto di rinuncia da parte del cliente ed è sempre esercitabile, anche in presenza di clausole di devoluzione delle controversie ad altri organismi di risoluzione extragiudiziale contenute nei contratti. Il Cliente può rivolgersi all’ACF a condizione che:
    • ) abbia preventivamente presentato sui medesimi fatti reclamo alla banca al quale sia stata fornita espressa risposta ovvero siano decorsi più di 60 giorni dalla sua presentazione senza che la banca abbia comunicato al cliente le proprie determinazioni;
    • ) non sia decorso più di un anno dalla data di presentazione del reclamo alla banca, ovvero, se il reclamo sia stato presentato anteriormente alla data di avvio dell’operatività dell’ACF, entro un anno da tale data;
    • ) non siano pendenti, anche su iniziativa della banca a cui il cliente ha aderito, altre procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie sui medesimi fatti;
    • ) il ricorso venga proposto personalmente dal cliente o per il tramite di un’associazione rappresentativa degli interessi dei consumatori ovvero di procuratore.

Resta ferma la possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria.

  • al fine della definizione stragiudiziale di eventuali controversie prima di fare ricorso all’Autorità Giudiziaria, anche in assenza di preventivo reclamo, il cliente e/o la banca devono attivare quale condizione di procedibilità, un procedimento di mediazione (finalizzato al tentativo di trovare un accordo) ricorrendo, ai sensi dell’art. 5 comma 1 bis Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28  all’Organismo di Conciliazione Bancaria costituito dal Conciliatore BancarioFinanziario – Associazione per la soluzione delle controversie bancarie, finanziarie e societarie – ADR.  Giustizia.

 

 

 

DONATI DUE VENTILATORI POLMONARI AGLI OSPEDALI GARIBALDI E CANNIZZARO

CATANIA

 

Il presidente Consiglio Notarile Andrea Grasso

«L’emergenza in atto ha immediatamente mostrato il ruolo strategico che ricopre ogni singolo presidio ospedaliero all’interno della comunità di riferimento: per questo motivo il nostro Consiglio si è attivato tempestivamente per lanciare una raccolti fondi tra i propri iscritti, con l’obiettivo di dare un contributo concreto alla battaglia contro Covid19». Il presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso ha così coinvolto i notai del Collegio per l’acquisto di due ventilatori polmonari, uno destinato all’Arnas Garibaldi  e collocato all’interno di Palazzo Signorelli, lo stabile dedicato alla gestione dei pazienti affetti dal virus – e l’altro alla terapia intensiva dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, strutture in prima linea per salvaguardare la salute dei cittadini e salvare vite umane.

Il Consiglio Notarile del capoluogo etneo ha voluto contribuire e manifestare la propria vicinanza a medici, infermieri e volontari che operano quotidianamente e con grandi sacrifici in corsia, per fronteggiare questo delicatissimo momento che ci vede tutti coinvolti. «Abbiamo acquistato i dispositivi in pronta consegna ed effettuato la donazione, cercando così di accorciare i tempi ed evitando di gravare sulla struttura ospedaliera da un punto di vista burocratico e organizzativo. Un piccolo segnale di stima e riconoscenza – conclude Grasso – nella speranza di poter superare al più presto quest’emergenza, rafforzando il legame tra i cittadini con piccoli gesti solidali che uniscono tutti verso un obiettivo comune».

NUOVA CAMPAGNA DI “CROWDFUNDING” PER POTENZIARE LA TERAPIA INTENSIVA DEL CANNIZZARO

 

 

 

INSIEME #CELAFAREMO

SIFI, azienda farmaceutica oftalmica, adotta il progetto e offre ai donatori una maglietta con un disegno realizzato da una ragazza “speciale” per lanciare un messaggio di speranza per il futuro

 CATANIA –

 Via alla nuova campagna lanciata su Laboriusa.it in questo delicato momento di emergenza sanitaria e sociale, per rispondere “dal basso” alle esigenze del territorio, coinvolgendo aziende e cittadini che vogliono e possono contribuire alle cause solidali lanciate sulla piattaforma siciliana di crowdfunding.

Insieme #celafaremo” è l’iniziativa nata per sostenere e potenziare la terapia intensiva dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, attraverso l’acquisto di ventilatori polmonari utili alla battaglia contro il Covid-19.

Ad adottare il progetto è la società farmaceutica SIFI, eccellenza catanese nel campo oftalmico. Oltre ad avere effettuato la prima donazione, SIFI regalerà una maglietta con un disegno realizzato da Virginia, una ragazza “speciale” dello Studio psicopedagogico Parentage e dell’associazione La Casa di Toti.

 

LABORIUSA, COME DONARE 

Per sostenere la campagna sulla piattaforma bastano pochi passi:

  • Collegati su www.laboriusa.it
  • Seleziona il progetto “Insieme #celafaremo”
  • Compila i dati richiesti
  • Scegli la somma da destinare e la modalità di pagamento (paypal, carta di credito, bonifico)
  • Condividi la tua donazione sui social

LEGAMBIENTE SOLIDALE: 100 CARRELLI PER CATANIA

 

Il Circolo etneo lancia  una campagna di crowdfunding a km0: «Voi date un piccolo contributo con una donazione online, noi portiamo la spesa ai più bisognosi con il supporto dei produttori dell’Etna»

 

 

CATANIA

«Vicini a chi ha più bisogno. Oggi più che mai. Senza lunghe catene, ma con piccoli gesti concreti, spingendo quel carrello fatto di collaborazione reciproca, solidarietà, calore, amore verso gli altri». Così Legambiente Catania lancia sulla piattaforma di crowdfunding www.laboriusa.it il progetto “100 Carrelli per Catania”, con l’obiettivo di contribuire al disagio che inizia a crescere a dismisura, moltiplicando i bisogni e le incertezze, lanciando grida di disperazione che rimbombano tra strade vuote, piazze deserte, vicoli di una città dove ogni attività rimane legata al filo invisibile del virus, e dove lo sconforto continua a farsi strada, contagiando la comunità.

«Dall’altra parte, oltre quella barricata fatta di paure e preoccupazioni che fanno alzare l’asticella dell’emergenza sociale – commenta la presidente di Legambiente Catania Viola Sorbello –c’è una città attiva, positiva, attenta, generosa, laboriusa, che si muove al ritmo del cuore, ritrovando le forze per reagire e soprattutto per sostenere i più fragili. In questo momento siamo tutti in difficoltà, ma chi ha un po’ di più è tenuto ad aiutare chi vacilla. Chi può riempire il carrello, spingendolo fino a casa, ha il dovere di aiutare coloro che realmente rischiano di patire la fame e la miseria, in questa condizione che per tutti è diventata straordinaria».

In uno scenario dove la forbice della povertà si allarga sempre di più, e dove oggi non conta nient’altro che sopravvivere, occorre legare a doppia mandata quello spirito solidale che unisce la popolazione in questa battaglia contro Covid-19 e contro ogni tensione che non farebbe altro che far saltare le misure di prevenzione anti-contagio, col rischio di prestare il fianco alla criminalità organizzata.

«Mentre il Governo assume importanti decisioni con politiche di welfare e misure che devono comunque superare le trafile burocratiche e distanze geografiche – continua Sorbello – ci sono piccoli gesti che possono nell’immediato offrire una boccata d’ossigeno. Un pacco di pasta, una scatola di legumi e una confezione di tonno, ma anche libri di narrativa o testi scolastici: ingredienti per restituire al presente quella dignità strappata dall’emergenza».

Legambiente Catania ha creato tempestivamente una rete con l’associazionismo del territorio, in primis la Comunità di Sant’Egidio, per adottare alcune famiglie maggiormente bisognose e consegnare nell’immediato beni di prima necessità acquistati dai produttori del territorio (Mercatino Terre dell’Etna). Saranno ben accette tutte quelle realtà economiche che vorranno farsi avanti e aderire al progetto del circolo etneo, per smistare le buste della spesa.

Un’azione a km0 e sostenibile che vedrà protagonista il nostro territorio, con i suoi prodotti freschi e genuini, in linea con i valori da sempre promossi da Legambiente. Donate e spingete il vostro cuore oltre la porta di casa. Quella stessa casa che oggi protegge tutte le nostre speranze.