Clan mafioso nigeriano con base Catania: ventotto arresti

Mafia, dati della DIA allarmanti - Movimento 5 Stelle Lombardia

Catania

Ventotto  persone, nigeriane, appartenenti alla confraternita cultista dei «Maphite»sono state fermate dalla Polizia di Stato di Catania, su delega della Dda etnea..    Tutti risultano , appartenenti ad un Clan ,alla confraternita cultista dei «Maphite» , organizzazione criminale transnazionale con sede in Nigeria e basi nei Paesi europei ed in diverse regioni italiane.

Gli inquirenti spiegano che gli arrestati fanno parte a loro volta di una ” cellula operativa siciliana “Family Light house of Sicily”; individuati il capo dell’organizzazione, i suoi responsabili di zona ed altri affiliati rintracciati nel resto della penisola. Nel corso delle indagini è stato possibile documentare diversi summit svolti tra i vertici dell’organizzazione. Ulteriori dettagli sull’operazione verranno illustrati alle ore 10.15 nella Sala riunioni della Questura di Catania. 

POLIZIA CATANIA, UNA SALA D’ATTESA FUNZIONALE PER GLI UFFICI IMMIGRAZIONE

 

  

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CATANIA

Un concorso d’idee, rivolto agli architetti under 35, per realizzare una struttura amovibile da destinare alla Questura di Catania, quale luogo d’attesa dei locali di viale Africa, dove sono attualmente allocati gli uffici aperti al pubblico della divisione di Polizia Amministrativa e dell’Immigrazione.

Un’idea che nasce dalla Rete catanese “Restiamo Umani -Incontriamoci” – che riunisce una ventina di associazioni territoriali che promuovono i valori dell’accoglienza e dell’inclusione sociale – poi accolta e promossa dall’Ordine degli Architetti di Catania e dall’Amministrazione comunale.

Presso gli uffici centrali della Polizia di Stato del capoluogo etneo, la firma del protocollo d’intesa tra il Questore di Catania Mario Della Cioppa – alla presenza del dirigente divisione Pasi (Polizia Amministrativa e Sociale e dell’ImmigrazioneLorena Paparo e del vicequestore Manuela Recca – e il presidente dell’Ordine degli Architetti A. Amaro.

Un progetto – che mira alla risoluzione di una problematica esistente e già al vaglio degli Uffici della Polizia di Stato – nato per un esigenza di civiltà e servizio al pubblico ancorata alla funzionalità che il valore culturale dell’architettura restituisce come strumento di valorizzazione del territorio, in grado di contribuire alla tutela e alla promozione del patrimonio architettonico, attraverso iniziative dal forte valore sociale.

 Il progetto, che verrà selezionato da una Commissione formata da tutti gli attori coinvolti, verrà poi finanziato attraverso una campagna di raccolta fondi, attraverso la piattaforma siciliana di crowdfunding Laboriusa.it. Secondo il cronoprogramma stilato questa mattina, entro Natale sarà possibile vedere realizzata quest’iniziativa sociale, che mette al centro le fasce deboli e che coinvolgerà tutta la città attraverso donazioni “dal basso”.

Il Commissario Scalia del “Terremoto S.Stefano”: ” la ricostruzione può partire veloce con risparmio di risorse”

 

 

Anteprima allegato

«TERREMOTO S. STEFANO, LA RICOSTRUZIONE PUÒ FINALMENTE PARTIRE»

Il commissario straordinario Salvatore Scalia: “Una grande opportunità per tutti”

 

 

CATANIA –

 Ricostruire e ripartire: questo l’obiettivo comune annunciato da Architetti, Ingegneri e Geometri catanesi. Frutto dell’analisi dell’ordinanza “Danni lievi” nel corso dell’incontro “Ricostruzione Terremoto Santo Stefano”.

«Un progetto che ha preso vita lo scorso gennaio grazie all’importante coinvolgimento del commissario straordinario Salvatore Scalia  incaricato per la ricostruzione dell’area etnea dopo il terremoto che il 26 dicembre 2018 ha colpito le aree dei comuni alle pendici del Vulcano – e che consentirebbe una ricostruzione veloce e un risparmio considerevole di risorse destinate al patrimonio edilizio privato», hanno commentato Alessandro Amaro (Architetti), Giuseppe Platania (Ingegneri), Mauro Scaccianoce (Fondazione Ingegneri) e Agatino Spoto (Geometri).

 Il provvedimento offre infatti l’opportunità di procedere prioritariamente all’esecuzione di interventi di riparazione in immobili destinati ad abitazione principale, che hanno subito danni lievi, al fine di consentire nei tempi più brevi e nel maggior numero di casi possibile il rapido rientro dei residenti nelle proprie abitazioni, ricostituendo così il tessuto sociale della zona terremotata e riducendo la spesa relativa ai contributi per l’autonoma sistemazione.

I lavori sono stati aperti dal  rappresentante degli Architetti: «L’ordinanza rappresenta un’occasione importante per consentire ai cittadini di tornare nelle proprie case – ha spiegato Amaro -snellendo gli iter burocratici. A patto che tutti abbiano chiari i passaggi da seguire, anche e soprattutto nella presentazione dei progetti, per evitare inutili rallentamenti derivanti dalle eventuali integrazioni alla documentazione».

 «Abbiamo raggiunto un ottimo risultato – ha proseguito il presidente degli Ingegneri Giuseppe Platania – Un ringraziamento particolare va al commissario straordinario Scalia. È in virtù della  sua tenacia e interessamento che finalmente possiamo iniziare questo percorso, seppur limitato nel numero di interventi. Il nostro Ordine e quello degli Architetti subito dopo il sisma si sono mobilitati recandosi all’Unità di crisi, dove è scattata una gara di solidarietà che ha visto attivi i professionisti dell’area etnea e della Sicilia. Abbiamo effettuato continui sopralluoghi e mappato ogni edificio, tentando di avviare quel procedimento che oggi trova terreno fertile grazie all’Ordinanza».

La Sibeg che “valorizza le eccellenze della filiera agrumicola siciliana”: l’impegno senza fine di Luca Busi

 

Le nuove tasse e il rischio fuga della Sibeg-Coca Cola da Catania ...

 

PRODOTTA ANCHE NELLO STABILIMENTO DI SIBEG LA NUOVA FANTA LIMONATA CON SUCCO 100% DI “LIMONE DI SIRACUSA IGP”

 

Catania 

Lo stabilimento catanese di Sibeg- afferma una nota Ag. Press- produrrà la nuova Fanta Limonata IGP Senza Zuccheri Aggiunti con succo di “Limone di Siracusa IGP”: una limonata con succo di limone 100% controllato dal Consorzio di Tutela del “Limone di Siracusa IGP”, valorizzando così un’eccellenza della filiera agrumicola siciliana e continuando lo storico legame tra Fanta e l’Italia, dove questa bevanda nacque nel 1955.

Sibeg da 60 anni produce e commercializza sul territorio siciliano i marchi della The Coca-Cola Company e conferma il proprio legame con questa terra.

SIBEG: storia di un miracolo siciliano

«Siamo orgogliosi di poter valorizzare le materie prime del nostro Paese – ha dichiarato Luca Busi, (nella foto sopra)amministratore delegato Sibeg – un impegno che testimonia il rapporto tra Coca-Cola e la Sicilia, iniziato più di 90 anni fa e rafforzato dalla nostra presenza a Catania dal 1960»L’arrivo di Fanta Limonata Senza Zuccheri Aggiunti con succo di “Limone di Siracusa IGP” –   è disponibile in Sicilia in bottiglie in vetro da 25 cl, in PET da 45cl, 90cl 100% riciclabili  dimostra ancora una volta il sostegno di Coca-Cola a favore della filiera agrumicola siciliana, delle comunità locali e del loro sviluppo. Secondo lo studio realizzato nel 2019 da SDA Bocconi School of Management, l’impatto socio-economico di Coca-Cola in Sicilia è pari a 48,2 milioni di euro con circa 1000 occupati e un indotto per oltre 2400 persone.

L’attenzione particolare che Coca-Cola riserva agli agrumi nazionali si riflette nella scelta del succo italiano per molte delle proprie bevande, con l’acquisto annuale di oltre un terzo della produzione di arance e di limoni siciliani destinate alla trasformazione. Il succo di limone e arance è acquistato da fornitori siciliani che collaborano con Coca-Cola da decenni anche per prodotti che vengono distribuiti fuori dall’Italia.

Il ruolo internazionale, infatti, dell’Azienda fa sì che più della metà del succo acquistato da Coca-Cola in Italia, come quello di mela, di pera, oltre che di limone e di arancia, venga utilizzato per produrre varie bevande di The Coca-Cola Company in Europa, contribuendo così in modo positivo all’export delle materie prime italiane più apprezzate.

Fanta Limonata Senza Zuccheri Aggiunti con succo di “Limone di Siracusa IGP” nuovo prodotto per valorizzare la Sicilia

Catania: notifica ordinanza di custodia della Procura a tre componenti del Clan Cappello

Catania, operazione "Tondicello": tre arresti nel clan Cappello per droga

Catania –

Il nucleo della squadra Mobile etnea ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catania in carcere a carico di tre indagati, all’epoca dei fatti minorenni,  ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico di sostanze stupefacenti nonchè detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di cui all’art.416 bis, per avere commesso il fatto  con le  condizioni  tipiche di assoggettamento e  omertà peculiari di un’associazione mafiosa ……

L’indagine, avviata a fine 2018, svolta sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha consentito di acquisire significativi elementi in ordine al sodalizio criminale riconducibile al clan mafioso dei “Cappello- Bonaccorsi”. Ricorderemo che già la Polizia ha provveduto all’esecuzione di un provvedimento di fermo disposto dalla Procura Distrettuale di Catania lo scorso 12 dicembre a carico di 21 indagati, in virtù  delle  dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che rivelarono agli inquirenti gravi elementi di colpevolezza a carico dei tre indagati…

Infatti i tre erano dediti al traffico di sostanze stupefacenti nel rione San Cristoforo, nonchè nella gestione di una “piazza di spaccio” coincidente con l’area del cosiddetto “Tondicello”, al fine di ampliare l’attività dell’organizzazione criminale.

I tre hanno anche partecipato attivamente all’aggressione ai membri di un equipaggio delle volanti, avvenuta il 2 dicembre 2019, a seguito della quale il questore di Catania Mario Della Cioppa dispose una perlustrazione e una serie di controlli straordinari del territorio ….

Proposte di rilancio dell’Economia catanese. Ecco gli strumenti

 

SUPERBONUS: «OCCASIONE MANCATA SE NON SI SNELLISCONO PROCEDURE E BUROCRAZI

 

La denuncia dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, durante il seminario su tecniche e opportunità del nuovo strumento fiscale 

 

CATANIA

«Il Superbonus potrebbe rappresentare un potente strumento per il rilancio dell’economia mediante l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, da noi auspicati da tempo. Ma per farlo bisogna superare alcune criticità, tra cui il ritardo della conversione in legge del decreto Rilancio che dovrà avvenire entro il 18 luglio. A partire da questa data, il MISE avrà 30 giorni di tempo per emanare il decreto con cui saranno stabilite le modalità attuative e l’Agenzia delle Entrate, contestualmente, dovrà emanare le proprie disposizioni. Pertanto, se non si verificheranno ulteriori ritardi, la piena operatività del decreto Rilancio non avverrà prima dell’inizio del mese di settembre». Questo il messaggio dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri di Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, in occasione del seminario “Ecosismabonus: tecniche e opportunità”, organizzato con l’Associazione Ingegneri Ionico Etnei, l’Associazione Europe ArchIng, l’Associazione ingegneriarchitettiacesi, l’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto, l’Associazione Ingegneri del Calatino e l’Associazione Ingegneri e Architetti dell’Etna.

Un incontro volto ad analizzare gli aspetti fiscali, le classi di rischio sismico e la tipologia di interventi per «dare spazio a quello che potrebbe rappresentare una svolta nella ripresa del mercato delle costruzioni e delle professioni tecniche», ha dichiarato Platania.

«Una criticità che abbiamo ravvisato – prosegue il presidente dell’Ordine – risiede nell’obbligo, per i professionisti che devono asseverare i lavori, di stipulare una polizza di 500mila euro. Noi riteniamo che si tratti di una soglia alta, soprattutto per i giovani professionisti che rischiano di essere tagliati fuori. Un giovane professionista, mediamente, ha in corso polizze tra 200mila e 300mila euro. È augurabile che il legislatore, in sede di conversione del decreto Rilancio, tenga conto di questa circostanza abbassando la suddetta soglia».

A conclusione del suo intervento, il presidente Platania ha comunicato che è stata inviata al sindaco di Catania «una richiesta congiunta con architetti e geometri per sollecitare l’emanazione di un atto di indirizzo che definisca in modo preciso le ZTO “A” e “B”, e quelle ad esse assimilabili, ai sensi del DM 1444/1968, con riferimento al vigente PRG al fine di consentire la corretta e serena applicazione del bonus facciate».

A partire dal primo luglio, ci saranno 18 mesi per beneficiare del bonus, «a patto che vengano snellite e velocizzate le procedure – puntualizza Scaccianoce – garantendo in tempo il pagamento degli operai e delle fatture dei lavori, aprendo nuove commesse per gli ingegneri, dando slancio all’economia e rendendo più sicuri gli immobili. Agli ingegneri va certamente riconosciuto un ruolo centrale in tutto il processo, anche con compensi adeguati alla qualità delle progettazioni. In quest’ottica un ruolo di rilievo avranno le banche, incaricate di acquisire e trasferire il credito d’imposta, mostrando senso di responsabilità e mettendosi al servizio della collettività. A questo deve affiancarsi anche una burocrazia più efficiente e veloce. Ad oggi i lavori sono molto lenti e l’opera finale, spesso, risulta già superata dal punto di vista progettuale e delle tecnologie utilizzate, riducendosi a ostacolo per la crescita dal Paese».


«In questo caso – conclude Scaccianoce – credo che il Superbonus possa essere importante per tre ragioni: rilancio economico e nuove prospettive lavorative per chi saprà cogliere questa opportunità, messa in sicurezza delle città con gli interventi sismici, diminuzione di consumi e minori emissioni grazie all’efficientamento energetico. Questi fattori porterebbero un miglioramento alla qualità della vita».

CATANIA:COLORE E CALORE PER I PICCOLI PAZIENTI PEDIATRICI

 

Crowdfunding, distribuiti i Kit “DPI Baby” acquistati grazie ai donatori digitali

Lazio, i nuovi casi sempre più sotto controllo: "85 in 24 ore in ...


INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO PER POTENZIARE L’ACCOGLIENZA

Dalla parte di più fragili. Dalla parte dei piccoli pazienti pediatrici. Per proteggerli; per costruire un nuovo modello di accoglienza; per dare un tocco di colore e di calore che possa offrire alle famiglie la vicinanza degli operatori sanitari, ma anche dei cittadini che vogliono dare un contributo nell’ottica di una solidarietà creativa. Questo l’obiettivo del progetto “DPI Baby, Desideriamo Proteggervi Incondizionatamente”: iniziativa promossa da CittadinanzAttiva Sicilia su Laboriusa.it, per l’acquisto di dispositivi di protezione (mascherine, termometri, igienizzanti, brochure informative) per i reparti degli ospedali siciliani.

Questa mattina (24 giugno) presso l’aula Dusmet dell’ospedale Garibaldi, la distribuzione dei kit acquistati grazie ai 5mila euro donati attraverso il crowdfunding. «Un’iniziativa – ha sottolineato il segretario di CittadinanzAttiva Sicilia Giuseppe Greco  portata avanti grazie al potere comunicativo dei social, che hanno permesso d’instaurare nuove sinergie attorno alla parola “donare”. Una parola che rientra appieno nella mission della nostra associazione, volta a sostenere il servizio sanitario con grande impegno civico per sviluppare un innovativo percorso ospedale-territorio».

«Grazie a tutti coloro che da sempre ci sono vicini – ha continuato il direttore dell’U.O. di Chirurgia Pediatrica del Garibaldi Sebastiano Cacciaguerra – e che lo dimostrano ogni giorno con il loro sostegno. Anche questo progetto è stato un successo e contribuirà ad innalzare il livello qualitativo dei nostri reparti». Al centro di “DPI Baby”, i bambini «che hanno bisogno, in un momento di crescita – ha continuato il direttore sanitario Arnas Garibaldi Giuseppe Giammanco – di riconoscere l’ospedale quale luogo familiare e di ricevere un’educazione sanitaria adeguata attraverso un linguaggio che si avvicini il più possibile al loro mondo, così com’è stato fatto con questo coloratissimo progetto».

«Oltre alla donazione, in questa iniziativa c’è il trasferimento di un messaggio importante rivolto alle famiglie – ha spiegato il direttore del Dipartimento Materno Infantile Giuseppe Ettore – un messaggio legato alla sicurezza e alla prevenzione. Questo progetto aggiunge valore al nostro lavoro, consentendo di avviare un programma condiviso con gli utenti».

«Grazie per l’attenzione rivolta al mondo dei bambini ospedalizzati – ha ribadito il primario dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Catania Giovanna Russo – un mondo fragile, soprattutto quando parliamo di malattie neoplastiche: la sanità di oggi dev’essere capace di rispondere ai bisogni dei pazienti col massimo sforzo mirato al benessere dei nostri piccoli».

«Un ringraziamento va a Maurizio Di Piazza Field Value Manager di Bristol Myers Squibb: insieme abbiamo voluto ampliare i confini di questo progetto, utilizzando uno strumento innovativo come il crowdfunding  – ha detto il direttore del Centro Studi ILHM Unict (Innovazione in Health Management) Elita Schillaci – in un momento doloroso i bambini ricevono un regalo, un dono che contiene amore, protezione, sostegno. Un progetto che ha visto impegnato un ecosistema virtuoso che ha agito nell’ottica del “fare”».

«Un’ennesima dimostrazione di solidarietà – ha concluso il direttore generale dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola – che vede un’integrazione tra sanità pubblica e associazionismo; istituzioni e cittadini. Credo che il Covid, oltre alle preoccupazioni e alle paure, abbia lasciato un segnale molto positivo. Negli ultimi mesi abbiamo registrato infatti un rinnovato senso di generosità che forse nell’ultimo periodo si stava perdendo. Piccoli significativi gesti che hanno contribuito a creare una filiera solidale che conforta tutti coloro che ogni giorno sono in prima linea, e parlo degli operatori sanitari, impegnati nell’assistenza e nell’accoglienza. Tutto va nella direzione del potenziamento di una sanità pubblica che funziona e che vive di una nuova umanità».

Durante l’evento si è tenuto il collegamento con il direttore dell’U.O. di Oncoematologia Pediatrica dell’Arnas Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo Paolo D’Angelo.

CROWDFUNDING, DOMANI CONSEGNA DEI KIT “DPI BABY” PER I PICCOLI DEGENTI DEI REPARTI PEDIATRICI

 

Mercoledì 24 giugno, ore 12.30, Aula Dusmet Ospedale Garibaldi Catania (piazza S.M. di Gesù)

Chiusura del progetto “Desideriamo Proteggerli Incondizionatamente” promosso da CittadinanzAttiva Sicilia attraverso la piattaforma laboriusa.it

Domani, mercoledì 24 giugno alle ore 12.30, presso la direzione generale dell’Arnas Garibaldi di Catania (Aula Dusmet del presidio ospedaliero di piazza Santa Maria di Gesù), si terrà la consegna ufficiale dei kit “DPI Baby”, acquistati attraverso le donazioni dal basso sulla piattaforma di crowdfunding laboriusa.it.

Il progetto, promosso da CittadinanzAttiva Sicilia, in poche settimane – grazie a 81 donatori digitali – ha raggiunto l’obiettivo di 5mila euro per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale da distribuire nei reparti pediatrici degli ospedali siciliani. Mascherine per bambini e per mamma e papà, termometri, igienizzanti, brochure informative e anche un piccolo gadget a forma di cuore quale segno di speranza per il futuro: questo il contenuto dei 600 kit destinati ai piccoli degenti.

Saranno presenti per la consegna: il direttore generale dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola; il direttore del Dipartimento Materno Infantile Giuseppe Ettore (Arnas Garibaldi); il direttore dell’U.O. di Chirurgia Pediatrica Sebastiano Cacciaguerra (Arnas Garibaldi); il direttore dell’U.O. di Pediatria Antonino Palermo (Arnas Garibaldi); il primario dell’Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania Giovanna Russo; il segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia Giuseppe Greco; i referenti per la comunicazione di CittadinanzAttiva Sicilia Andrea Greco e Agata Figuera; la coordinatrice cittadina di CittadinanzAttiva Catania Francesca Motta; la coordinatrice della segreteria regionale di CittadinanzAttiva Virginia Alibrandi; il direttore del Centro Studi ILHM – Unict (Innovazione in Health Management) Elita Schillaci; Maurizio Di Piazza Field Value Manager del gruppo farmaceutico Bristol Myers Squibb; Stefania Scrofani della Farmacia Lucina.

Durante l’evento si terrà il collegamento con il direttore dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Arnas Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo Paolo D’Angelo.

Una balena,priva di pinna caudale, nelle acque di Catania

Avvistata a Catania balenottera senza coda, la Guardia costiera la 'scorta'

Uno spettacolo inusuale ieri a Catania per l’avvistamento di un cetaceo di  circa 20 metri  a circa 200 metri dalla costa. Una motovedetta della Guardia costiera l’ha accostata  in zona Santa Tecla e giunto in prossimità del mammifero l’equipaggio ha constatato che aveva qualche difficoltà a nuotare e procedeva lentamente a causa della mancanza della pinna caudale.

L’Istituto zooprofilattico di Palermo, cerca di capire le cause di questa parte importante del cetaceo per l’orientamento in acqua e ha suggerito  di monitorarla lungo il suo percorso per evitare eventuali pericoli per l’incolumità del cetaceo e delle persone che avrebbe incontrato.

La Guardia costiera, in attesa di ulteriori indicazioni da parte del referente nazionale per i cetacei, ha continuato a scortare l’esemplare che procede lentamente verso sud. Gli esperti raccomandano di non causare ulteriore stress all’animale avvicinandolo con le barche e di avvertire la Guardia costiera in caso di avvistamento.

TEST COL MASSIMO RIGORE ALLA SIBEG-COCA COLA QUALE STRATEGIA DI CONTENIMENTO DEL COVID 19

 

 

Ad Sibeg, noi player primario in settore bevande - Sicilia - ANSA.it

CATANIA –

Sibeg Coca-Cola comunica che sono tutti negativi i tamponi dei tre lavoratori risultati positivi ai test sierologici avviati nei giorni scorsi dall’azienda nell’ambito di un Piano di prevenzione a tutela della salute dei dipendenti.

Il risultato è arrivato ufficialmente questa mattina dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania: «Grazie alla disponibilità e al pronto intervento dell’assessorato regionale alla Salute e degli uffici dell’Asp – commenta l’Ad Sibeg Luca Busi  (nella foto in alto)– è stato attivato tempestivamente il protocollo sanitario per verificare l’attuale presenza del virus: l’esito che speravamo e attendevamo è arrivato, facendo rientrare l’allarme. Questa notizia  ci rincuora e ci aiuta a guardare con speranza e tranquillità al futuro: ripeteremo i test ai nostri dipendenti ogni quindici giorni per monitorare la situazione. Non abbasseremo la guardia e continueremo, col massimo rigore, a seguire le strategie di contenimento per tornare quanto prima alla normalità. Il ringraziamento – conclude Busi – va a tutti coloro che in queste ore si sono resi collaborativi e disponibili sapendo che l’obiettivo primario per Sibeg è da sempre la salute e la sicurezza dei suoi lavoratori».

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