Cardioprotezione Plaia di Catania:domani installazione di due defibrillatori nelle spiagge libere “Stromboli” e “Etna”

 

spiaggia
Foto Ufficio Stampa Comune di Catania

Due defibrillatori saranno consegnati e installati domani, giovedì 12 agosto, a partire dalle ore 10 nelle spiagge libere della Playa numero 3, “Stromboli”  e, a seguire,  numero 1, “Etna”, su iniziativa promossa dalla presidente della Commissione consiliare Sanità, Sara Pettinato.
Saranno presenti il sindaco Salvo Pogliese, gli assessori alla Salute, Pippo Arcidiacono, e al Mare, Michele Cristaldi, il professore Igo La Mantia, presidente dell’Ordine dei Medici di Catania che ha donato i due strumenti salvavita. 

 “Il nobile gesto – sottolinea Pettinato – è da attribuire alla grande sensibilità del presidente dell’ordine dei medici di Catania e a tutto il direttivo, che immediatamente hanno risposto all’invito a donare due defibrillatori alla Città, al fine di completare la cardioprotezione di tutto il litorale della Playa, da sempre la casa a mare dei catanesi”.
Per l’occasione è prevista anche una dimostrazione del salvataggio in mare con l’ausilio dei cani.
“Ricordo a tutti i  cittadini dai 16 anni in su – continua la presidente – l’importanza  di iscriversi ai corsi di primo soccorso e utilizzo del defibrillatore, perché ognuno di noi può salvare la vita di chi ci sta accanto qualora incorresse in un arresto cardiaco”.

Sequestro a Catania di 4 milioni di euro nei confronti di una società operante nella grande distribuzione alimentare

Sequestro di 4 milioni di euro nei confronti di una società operante nella grande distribuzione alimentare

 

Contrastata in modo efficace dalla Finanza la frode fiscale . Nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale etneo  hanno infatti eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei confronti di due imprenditori, sottoposti a indagini – in qualità di legale rappresentante pro tempore e amministratore di fatto di una società che gestisce importanti marchi della distribuzione alimentare organizzata – per omesso versamento delle ritenute con riferimento agli anni 2017 e 2018.

Nel dettaglio, le indagini, svolte dalle unità specializzate del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, hanno consentito di:  accertare, in primo luogo, il ruolo di amministratore di fatto di uno dei due imprenditori; porre in evidenza come la società oggetto di approfondimento investigativo abbia omesso di versare le ritenute IRPEF dovute in base alle dichiarazioni annuali presentate in qualità di sostituto d’imposta per gli anni 2017 e 2018, per un importo superiore a 4 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica etnea e svolte dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania hanno condotto a questi risultati :

  • i due imprenditori sono stati sottoposti a indagine per i reati previsti e puniti dagli artt. 81, 110 c.p. e 10-bis del d.lgs. n. 74/2000 perché in concorso tra loro – quali, rispettivamente, rappresentante legale e amministratore di fatto della società – non hanno versato, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto d’imposta, le ritenute dovute relative ai periodi d’imposta 2017 e 2018 per un ammontare complessivo pari a euro 4.050.764,63;
  • è stata individuata la somma corrispondente al profitto del reato sottoposta a sequestro preventivo, in esecuzione di apposito provvedimento del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania.

La Sicilia brucia, alcuni roghi sono dolosi -L’impegno dei Vigili del fuoco

 

Una rovente Catania brucia per il caldo afoso che ha superato picchi di 42-44 gr. e il soffocante vento africano e per le fiamme che alimentano diversi incendi. La zona maggiormente colpita è quella nel rione Fossa Creta dove diverse famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. Nella zona un’intensa nube di fumo.

Chiuso al traffico l’asse dei servizi e bloccato l’accesso anche ad alcune strade. Un rogo ha distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia. Sui diversi fronti sono impegnati numerosi Vigili del fuoco. Rinforzi stanno arrivando a Catania da altri comandi principali della Sicilia.

Catania: Caldo record e incendi in diverse zone della città e della provincia (Screen)
diverse zone della città e della provinci

Centocinquanta persone bloccate dagli incendi due zone marinare di Catania sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di porto. Per fuggire alle fiamme sono si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla guardia costiera prima con dei gommoni e poi trasbordate su motovedette. Sul posto anche un rimorchiatore e una mezzo navale della Guardia di finanza. Le persone soccorse sono dei villaggi Primosole e Azzurro. Alcuni di loro hanno perso la casa e saranno ospitati nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini messo a disposizione dal Comune. Gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura. 

In serata, l’aeroporto di Catania è tornato operativo. Lo comunica la Sac. Le operazioni di volo in partenza e in arrivo erano state sospese a causa degli incendi scoppiati vicino lo scalo per permettere l’intervento dei mezzi elicotteri dei Vigili del fuoco. 

Sicilia in fiamme

Sicilia in fiamme con incendi e focolai in buona parte dell’Isola. Alimentati dalle alte temperature e dal vento caldo – senza escludere la mano dei piromani – sono diversi i roghi registrati anche tra Palermo e Messina.


Nel Palermitano, a Piana degli Albanesi, sono circa 800 gli ettari di bosco devastati. Canadair in azione e Vigili del fuoco sono stati impiegati a terra e con mezzi aerei. Le squadre antincendio hanno fatto evacuare, per precauzione, alcune famiglie che abitano in prossimità di Monte Pizzuta e di contrada Casalotto. Il sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, ha parlato di azione criminale. Roghi anche ad Altofonte.

A Messina, elicotteri del Corpo forestale e Vigili del fuoco sono intervenuti sulle colline sopra la frazione di Camaro. Un vasto incendio, su almeno 4-5 fronti, ha interessato anche l’area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito. E nella zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della città dello Stretto, distrutti ettari di campagna. La sala operativa ha ricevuto nelle ultime ore centinaia di telefonate dai residenti allarmati per i numerosi focolai e il fumo nero ben visibile anche a distanza.

Per le città di Catania, Messina e Palermo è stata diffusa dalla Protezione Civile regionale un’allerta “rossa” di livello 3 (massimo). In tutta la Sicilia, il Dipartimento regionale ha diramato il nuovo bollettino con lo stato di “preallerta” e di “attenzione” per il rischio incendi e ondate di calore, fino al 6 agosto. 

 

L’uso al femminile dei mestieri vale anche ora per la donna “architetta”

 

Architetti etnei: istituito Osservatorio “Pari opportunità”

La parità sul lavoro, un diritto da verificare e da pretendere - Corriere.it

Archivi Sud Libertà–                       

       Una visione meno sessista condivisa dalle istituzioni

CATANIA –

«Una decisione che rispetta la libera scelta delle professioniste di essere identificate in quanto donne e che contrasta in maniera evidente il principio androcentrico che ha regolato per secoli la lingua italiana». Questo il commento della presidente della Fondazione degli Architetti di Catania Eleonora Bonanno, a seguito dell’iniziativa dell’Ordine della categoria etnea, che ha ufficialmente approvato il timbro professionale di genere, con la dicitura al femminile “architetta”.

Una visione meno sessista condivisa da istituzioni, enti e anche dall’Accademia della Crusca, per una parità che parta proprio dall’idioma: «L’uso al femminile dei mestieri – spiega Bonanno – era già stata vista in modo favorevole nel 1986 dalla Commissione nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna. E nella stessa direzione si è mossa l’Unesco nel 1994, invitando a un uso non sessista della lingua, per prendere coscienza che certe forme di linguaggio possono essere sentite come discriminatorie per le donne, perché tendono a nascondere la loro presenza o a farla apparire come eccezionale».

«Non si tratta di un obbligo, ma solo di una possibilità di scelta – sottolinea il presidente dell’Ordine etneo Sebastian Carlo Greco – chiara dimostrazione della nostra posizione in merito al dibattito sulla parità di genere e sul tema dell’inclusione, in una società dove spesso le minoranze vengono poste ai margini e dove i cliché sulla donna possono offuscare qualità e professionalità».

Proprio le pari opportunità e la lotta a ogni tipo di discriminazione sono pilastri del programma del nuovo Ordine e della nuova Fondazione – insediatisi lo scorso giugno – che hanno «istituito un “Osservatorio per le Pari opportunità”, con lo scopo di evidenziare eventuali difficoltà riscontrate dalle nostre iscritte e proporre valide soluzioni – concludono Greco e Bonanno – Sappiamo bene che la desinenza di una parola non è risolutiva delle problematiche della società, ma è un segnale, forte, che vogliamo dare a tutta la comunità».

Catania: contrasto alla contraffazione e tutela del consumatore

 

Prosegue l’impegno delle Fiamme Gialle etnee nel contrasto alla contraffazione e alla tutela del consumatore

 

C atania

Mercato dei beni e servizi sotto controllo a Catania .I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito di mirati servizi svolti su tutto il territorio della provincia etnea, orientati al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e sicurezza prodotti, hanno sottoposto a sequestro, complessivamente, oltre 16.700 prodotti, tra capi di abbigliamento e mascherine contraffatti, elettrodomestici a bassa tensione, giocattoli vari privi dei requisiti di sicurezza, pericolosi proprio per l’alta esposizione al rischio di “incidenti domestici” e perché destinati ai più piccoli, nonché prodotti e merchandising vari riportanti il logo “UEFA Euro 2020” contraffatto.

In particolare nel corso di una perquisizione effettuata presso il domicilio del titolare di un’attività di stampe di un comune etneo, sono stati rinvenuti circa 60 articoli, tra cappellini, mascherine e cover per telefonini, riportanti i loghi contraffatti delle più famose società calcistiche italiane, oltre ad 1 computer e 2 stampanti utilizzate per la loro riproduzione, un fenomeno che provoca danni, oltre che ai titolari dei diritti, anche al funzionamento delle dinamiche del mercato.

Le attività condotte dalle Fiamme Gialle etnee hanno riguardato diversi esercizi commerciali collocati tra Catania, Misterbianco, Giarre e Aci Catena, gestiti, in diversi casi, da cittadini di nazionalità cinese. Durante uno degli interventi è stata rilevata anche la presenza di un lavoratore “in nero”, a seguito della quale è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività ai sensi dell’art. 14 D.L.vo n. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro.

I prodotti contraffatti, a marchio «Juventus, Fortnite, Me contro Te, Marvel, Disney» squadre di calcio blasonate ecc…, sono stati sottoposti a sequestro penale, con contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria dei responsabili, 4 cittadini cinesi e 3 cittadini italiani, per il reato di cui all’art. 474 e 517 del codice penale, mentre per quelli non conformi alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti si è proceduto al sequestro amministrativo con la conseguente irrogazione delle relative sanzioni pecuniarie.

L’ operazione di servizio si colloca nell’ambito del più ampio piano di intervento nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi che coinvolge costantemente la Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale a tutela dei consumatori ed è finalizzata alla repressione delle pratiche commerciali scorrette che, nel contesto di un mercato già fortemente penalizzato dall’attuale emergenza epidemiologica, attraverso una concorrenza sleale basata sui minori costi di produzione e sulla scarsa qualità dei prodotti posti in vendita, danneggia ulteriormente gli operatori economici che esercitano la propria attività nel rispetto delle normative vigenti.

«DALLA GESTIONE DELLA PANDEMIA ALLA SICUREZZA DEGLI OPERATORI NEI LUOGHI DI LAVORO:IL BILANCIO DELLE VITTIME E’ DI 359 MEDICI (DA AGGIORNARE)

Assemblea annuale degli iscritti Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania

 

 

“L’IMPEGNO DEL NUOVO CONSIGLIO PER IL 2021»

CATANIA

Un’assemblea svoltasi in presenza (all’Hotel Nettuno), partecipata da oltre 150 iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania, dopo vari rinvii causati dalla pandemia. Un momento di confronto per condividere l’attività del nuovo Consiglio negli ultimi nove mesi (dall’insediamento di ottobre scorso a oggi) e per tracciare le linee guida del prossimo futuro in un momento così delicato per la categoria che, nel capoluogo etneo, conta oltre 11mila iscritti. «Un grazie ai colleghi che hanno riposto la loro fiducia nel lavoro di questo Consiglio, a seguito di un lungo e travagliato periodo che ha visto alternarsi vari commissariamenti – ha detto il presidente Igo La Mantia in apertura – l’augurio è che il percorso intrapreso dopo le spiacevoli vicende che nostro malgrado hanno riguardato l’Ordine etneo, possa consentire una proficua collaborazione con chiunque abbia interesse a partecipare alla vita ordinistica. Ci tengo inoltre a sottolineare che tutto il Consiglio attuale Ordine dei Medici è solidale con l’ex presidente Diego Piazza, a seguito dell’annullamento delle precedenti elezioni – che ha avuto non poche conseguenze per l’Ente sul piano morale ed economico – poi ritenuto illegittimo dalla Cassazione. Esprimendo anche il pensiero degli attuali Consiglieri, considero i colleghi Diego Piazza, Francesca Catalano, Riccardo Castorina, Marco Barbanti, Federica Filosco e Giorgio Giannone come Consiglieri “aggiunti” con i quali condividere programmi a favore della categoria».

 

Foto Press- Igo La Mantia-Presidente Ordine Medici

Il presidente La Mantia ha poi riservato grande attenzione alla situazione d’emergenza sanitaria in atto, sempre in continua evoluzione: «L’OMCeO di Catania è stato fortemente impegnato a fare la propria parte – ha continuato – collaborando a pieno ritmo con le istituzioni e assicurando la continuità dei servizi: dall’iscrizione in urgenza dei giovani medici in modalità semplificata, all’attivazione a distanza dei tirocini post laurea, passando per la  mappatura delle attività in modalità smart, la prosecuzione delle attività disciplinari, la formazione in modalità Fad». E ancora, «abbiamo inoltrato la richiesta, insieme a tutti i presidenti degli ordini siciliani, di un provvedimento legislativo sulla circolare Inps che blocca la pensione ai medici vaccinatori in quiescenza, prima chiamati alle armi, oggi penalizzati per la loro disponibilità. Siamo intervenuti anche in tema di “green pass” che è sicuramente un’ottima soluzione che va però accompagnata a una tempistica certa della terza somministrazione, soprattutto per medici e sanitari che devono continuare a lavorare con serenità. Grazie al personale amministrativo dell’Ordine, coordinato dal consigliere segretario Alfio Saggio e da Maurizio Vancheri, abbiamo consentito ad oltre tremila medici di sottoporsi alla vaccinazione. A febbraio di quest’anno il bilancio delle vittime era di 359 medici italiani, ma temo, con dolore, che l’elenco oggi sia da aggiornare. Durante la solennità civile dedicata agli operatori della salute (20 febbraio 21), insieme a tutti i presidenti regionali abbiamo voluto rendere omaggio ai medici scomparsi con una manifestazione laico-religiosa che si è conclusa con l’intitolazione della cappella ai medici caduti e la benedizione di un sacrario marmoreo presso la sede dell’OMCeO Palermo, con i nomi di tutti i colleghi della Regione Siciliana».

La Mantia in conclusione ha ringraziato il direttivo per il lavoro svolto (il presidente dell’Albo Odontoiatri Gian Paolo Marcone; il vicepresidente Ezio Campagna e la tesoriere Elisa Battaglia), ribadendo che le attività del 2021 saranno concentrate sull’etica e la tutela della professione: «L’Ente è fortemente impegnato sul fronte della prevenzione degli atti di violenza, per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, chiedendo nuove risorse per adeguare strutture e presidi. La violenza è indice di vulnerabilità del sistema, che non deteriora solo le condizioni di lavoro degli operatori ma anche la qualità delle prestazioni sanitarie». Ultimo atto della relazione, l’aggiornamento sulla vicenda della nuova sede dell’Ordine: «Abbiamo riattivato la convenzione col Dicar – ha concluso La Mantia – allo scopo di avere un parere tecnico sulla opportunità di ristrutturare o vendere la sede acquistata nel 2016, avviando contestualmente una manifestazione di interesse tramite il Cev (Consorzio europeo di valutazioni di Verona), che con grande trasparenza vaglierà l’esistenza di eventuali acquirenti. Solo dopo l’acquisizione di entrambi i pareri, il Consiglio proporrà all’assemblea eventuali strade da intraprendere».

 

L’assemblea si è conclusa con la votazione del bilancio consuntivo 2020 (approvato da tutti con un solo voto contrario) e del bilancio preventivo 2021 (approvato all’unanimità)

 

IN ITALIA IN CRISI OLTRE 370MILA SOGGETTI NON FALLIBILI: NECESSARIA UNA SECONDA CHANCE ALLE NOSTRE IMPRESE»

Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

 

foto Press

Evento nazionale a Catania, organizzato da Commercialisti e Avvocati etnei, Osservatorio della Crisi d’Impresa e Scuola di Alta Formazione dei Commercialisti siciliani

 

CATANIA –

Garantire il principio di continuità aziendale; promuovere un differente approccio imprenditoriale; evitare l’esclusione dal mercato delle imprese a rischio chiusura, dando loro una seconda chance. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza presenta molti aspetti complessi, su cui hanno puntato i riflettori gli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati di Catania, l’Osservatorio della Crisi d’Impresa e la Scuola di Alta Formazione dei Commercialisti siciliani, durante l’evento nazionale al chiostro del Monastero dei Benedettini di Catania (in programma ieri 2 e oggi 3 luglio).

Un confronto importante – aperto dal prorettore Unict Vania Patanè – per sciogliere i nodi del groviglio di norme «su cui permane ancora l’incertezza dell’entrata in vigore – ha dichiarato Andrea Foschi, componente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti – il mese scorso dal Governo è parsa chiara l’intenzione di far slittare la data ufficiale al 2022. Una proroga che speriamo possa essere utile ad apportare modifiche e migliorie più volte richieste: speriamo che il processo, dopo tanti anni di lavoro, non venga interrotto». Il Codice potrebbe rappresentare la via da seguire per «evitare il crollo di molte aziende e scatenare un effetto domino sull’economia, che farebbe perdere al nostro Paese credibilità a livello europeo – ha commentato il presidente del Tribunale di Catania Francesco Saverio Maria Mannino –

La parola chiave di oggi è responsabilità, su cui bisogna sensibilizzare gli organi di crisi e i professionisti, dando loro gli strumenti utili per operare in modo adeguato, prevenendo i casi di insolvenza». Secondo uno studio della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, nel 2022 sono oltre 370mila le imprese non fallibili a rischio di crisi. Questo per l’effetto “tampone” generato dalle misure di sostegno del Governo: l’interruzione di queste ultime potrebbe corrispondere a un boom di casi di insolvenza.

Il Codice d’Impresa mette a disposizione strumenti importanti, «ma sono ancora troppe le incertezze normative – ha spiegato il presidente dei Commercialisti etnei Giorgio Sangiorgio – In attesa dell’entrata in vigore, dobbiamo focalizzare l’attenzione su quelle leggi già a nostra disposizione da cui emerge il ruolo chiave dei professionisti, come curatori fallimentari, attestatori o come consulenti delle società. Eventi come quello di oggi – con quasi 200 persone in presenza e oltre 500 colleghi da remoto – dimostrano che i vari attori di questo processo possono fare fronte comune, per gestire con grande responsabilità la crisi che ha investito il Paese e il suo tessuto imprenditoriale».

 

Secondo il presidente dell’ordine degli Avvocati di Catania Rosario Pizzino, il convegno rappresenta una tappa importante per tre ordini di ragioni: «La prima è di carattere emotivo e ha a che fare col profondo piacere di ritrovarci in presenza fisica. La seconda è di carattere politico-associativo, perché questo convegno apre per l’avvocatura un periodo molto intenso. Lunedì avremo la visita del ministro della Giustizia, che ci presenterà l’ufficio del processo. Si affronteranno quindi i nodi di questa nuova riforma in itinere e sarà un’occasione anche per fare il punto sullo stato della giustizia a Catania. A fine luglio, terremo il Congresso Nazionale a Roma: una sessione straordinaria per discutere delle riforme. Infine, vi è una ragione più squisitamente giuridica. Confrontarsi durante questa due giorni con il nuovo Codice d’Impresa: un argomento strategico anche per il Paese».

Importanza strategica anche secondo il coordinatore dell’Osservatorio sulle Crisi d’Impresa Massimo Ferro, che ha evidenziato «la necessità di inserire nel Codice elementi che rimandino ai pilastri individuati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Dopo tanti stravolgimenti normativi, è giunto il momento di tracciare delle linee guida da seguire». Parole a cui fanno seguito quelle del magistrato e componente dell’Osservatorio Giuseppe Fichera, che ha coordinato l’incontro: «La responsabilità dei soggetti che operano nell’ambito dell’impresa è chiara ai professionisti e alle figure del sistema giudiziario, sia che si tratti dell’organo di gestione sia che riguardi l’organo di controllo. Ma interessa anche tutti quei soggetti che nella fase di crisi e di insolvenza intervengono con il ruolo di curatori, commissari o giudici delegati. Tutti hanno grande responsabilità nella gestione dell’impresa, sia quando essa è in bonis, sia quando si trova nello stato di insolvenza. Argomenti su cui, grazie agli illustri relatori presenti, è stato possibile confrontarsi in modo proficuo».

 

“DURC FALSI” IN CASSA EDILE, ANCE CATANIA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE  

 

Costruzione Con Le Gru Di Palazzo Multipiano Fotografia Stock - Immagine di  appartamento, metallo: 138618610

CATANIA 

 Durc falsi alla Cassa edile del capoluogo etneo: Ance Catania – attraverso l’avvocato Giampiero Torrisi del Foro di Catania – chiederà di costituirsi parte civile, dopo le anomalie emerse a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. «La nostra posizione rimane sempre la stessa: netta e chiara agli occhi di tutti – spiega il presidente dell’Associazione dei costruttori etnei Rosario Fresta – non abbiamo mai pensato di indietreggiare di un passo nei confronti di una vicenda che getta ombre sull’ente che riunisce imprenditori edili e sindacati di categoria. Il nostro obiettivo adesso è ritrovare quella fiducia, quell’equilibrio e quella serenità che consenta a tutti di lavorare nella direzione della trasparenza e nel rispetto delle regole. La legalità è un valore assoluto che non si declina a piacimento, per cui agiremo a 360 gradi facendo largo alla meritocrazia, con una gestione economica oculata. Insomma, useremo la diligenza del buon padre di famiglia fatta di impegno, rigore e onestà ».

Progetto Estate Catania 2021, partono le attività dei centri di aggregazione per mille ragazzi dai 6 ai 17 anni

Centri estivi

CATANIA

Disco verde per le attività gratuite dei centri di aggregazione estivi per mille ragazzi dai 6 ai 17 anni residenti nel comune di Catania.
Parte il primo luglio, per concludersi il 30 settembre, il progetto “Catania Estate 2021”, promosso dall’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo d’intesa con il sindaco Salvo Pogliese per impegnare i giovani in iniziative di educazione alla salute, allo sport, alle arti, alla legalità anche nel periodo estivo attraverso attività sportive, ricreative, laboratori manuali, artistici e musicali, cineforum, teatro, giochi in spiaggia. Da settembre ci sarà anche il recupero scolastico.

Le attività, finanziate dal Ministero delle Pari opportunità e della Famiglia, si svolgeranno nei tredici centri di aggregazione convenzionati con il Comune, sotto il  coordinamento della direzione Famiglia e politiche sociali. I genitori interessati possono effettuare le iscrizioni direttamente nei centri estivi dislocati nei sei municipi.

Il programma, messo a punto tenendo conto del pieno rispetto delle misure anti-Covid, va dal lunedì al venerdì, per due giorni a settimana con orario dalle 9 alle  13, e possibilità  di gite, passeggiate in montagna, mare, percorsi guidati in siti di interesse culturale e paesaggistico. Per tre giorni  l’orario sarà pomeridiano, dalle 15,30 alle 19,30.

Il progetto  mira a sviluppare ambiti differenti: l’educazione alla salute e l’educazione ai valori tramite lo sport; l’arte come strumento di narrazione e di trasformazione del conflitto; la musica come dialogo interculturale. Nella consapevolezza che il valore strategico dell’educazione risiede nel suo potere di promozione e di inclusione sociale, il minore verrà posto al centro dell’accompagnamento educativo, inteso come protagonista attivo del suo percorso di crescita. E’ prevista anche un’attività di educazione rivolta alla legalità in collaborazione con enti del pubblico e del privato sociale che si occupano di educazione alla legalità e di azioni di contrasto alla cultura mafiosa, utilizzando forme e linguaggi adeguati ai giovani con l’obiettivo di promuovere un’adesione a modelli culturali positivi che non possono essere imposti dall’alto, ma che è necessario costruire attraverso il dialogo, la partecipazione, il confronto, la pratica dei valori.

Questi i centri convenzionati:

1) COLLEGIO MARIA AUSILIATRICE – VIALE GRIMALDI N.13 – MUNICIPIO 6

2) SOC. COOP. SOC. PROSPETTIVA – VIA SAN LUCA EVANGELISTA N.6 – MUNICIPIO 4

3) ORATORIO SAN FILIPPO NERI – VIA ALTAVILLA N.5 – MUNICIPIO 2

4) ISPETTORIA SALESIANA SICULA SAN PAOLO S.M.DELLE SALETTE – VIA S. MARIA DELLE SALETTE N.116 – MUNICIPIO 1

5) ISPETTORIA SALESIANA SICULA ORATORIO SACRO CUORE – VIA DEL BOSCO N.71 – MUNICIPIO 2

6) ISPETTORIA SALESIANA SICULA SAN FRANCESCO DI SALES – VIA CIFALI N.7 – MUNICIPIO 4

7) SOC.COOP. MARIANELLA GARCIA – VIA MONTEPALMA N.35 – MUNICIPIO 5

8) I GIRASOLI SOC. COOP – VIA ANFUSO N.33 – MUNICIPIO 2

9) SOC COOP. SOC. GIOVANNI PAOLO II – VIALE NITTA N.3 – MUNICIPIO 6

10) SOC.COOP. SOLIDARIETA’ CHE PASSIONE – VIA ETNEA N.595 – MUNICIPIO 3

11) APS DUSMET – VIA TEATRO GRECO N.32 – MUNICIPIO 1

12) CONSORZIO SOL.CO – VILLA FAZIO LIBRINO – MUNICIPIO 6

13) SPAZIO 47 – VIA VILLASCABROSA N. 128 – 

 

 

«IMPRESE ASSOCIATE IN CRESCITA PER RILANCIARE IL SETTORE EDILE»

Ance Catania, Assemblea 2021 con la nuova governance

 

 

«Più servizi per le imprese: focus su proroga Superbonus e caro-materiali»

 

CATANIA –

Rilancio del settore edile; rete con gli interlocutori istituzionali; crescita della compagine associativa e potenziamento dei servizi a favore delle imprese iscritte, con l’obiettivo di rafforzare la presenza sul territorio e dare un contributo fattivo allo sviluppo economico. Questi gli obiettivi – ma anche una sintesi dei primi sei mesi del 2021 – di Ance Catania, emersi durante l’ultima Assemblea.

«Tra la fine del 2020 e la prima metà del nuovo anno abbiamo registrato una crescita delle imprese associate: molte le aziende che hanno inteso condividere con noi un percorso sinergico per il raggiungimento di obiettivi importanti. Tra questi, specialmente a seguito della pandemia, il rilancio del settore e della sua filiera: il comparto ha subito nuovamente un crollo, dopo aver dato segni di ripresa a distanza di circa dieci anni», ha dichiarato il presidente di Costruttori etnei Rosario Fresta, affiancato dai vicepresidenti Giuseppe Costantino e Salvo Messina e dal tesoriere Gaetano Vecchio. Infine, accendendo i riflettori anche su un altro nodo spinoso, ha aggiunto: «Potremo uscire da questa situazione solo dopo aver affrontato anche l’ultimo ostacolo che si è posto davanti alla nostra strada, il “caro materiali”. Il considerevole aumento di alcune materie fondamentali per il nostro settore rischia infatti di bloccare tantissimi cantieri e scoraggiare i committenti».

L’Assemblea è stata occasione per fare anche il punto sulle attività dell’Associazione, «attiva e presente sul territorio – ha continuato Fresta – a cominciare dallo sportello dedicato ai bonus edilizi, che ha avuto ottimo riscontro non solo dalle imprese, ma anche da parte dei cittadini. Proprio dal confronto sono emerse le criticità sulle tempistiche e sulla possibilità di realizzazione dei lavori nell’arco temporale previsto dall’attuale normativa. Ragion per cui, insieme ad Ance Nazionale, ci siamo attivati per richiedere un’ulteriore proroga della scadenza del Superbonus. Sempre sul 110, abbiamo stipulato diversi accordi con gli istituti bancari: tra questi, la Banca Agricola Popolare di Ragusa». E, ancora, «siamo stati attenti all’evolversi dell’emergenza pandemica e alle attività messe in campo dal Governo, organizzando numerosi webinar per trasferire gli aggiornamenti agli addetti ai lavori. Tra le iniziative, di rilievo la presentazione del Cassetto per le Imprese: un vero e proprio Albo degli operatori economici, frutto del dialogo con il Dipartimento regionale tecnico e l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone». Sempre con le istituzioni, «è stato intensificato il rapporto con buona parte dei Comuni etnei, al fine di individuare finanziamenti e fondi utili per interventi nel settore delle opere pubbliche».

Sul sociale, «tante le attività rivolte ai giovani, al fine di aprire nuove opportunità nel mondo del lavoro. A queste, si affiancano le iniziative su temi sociali di grande importanza, quali la lotta contro la violenza sulle donne e un sostegno concreto alla campagna vaccinale». Infine, durante l’assemblea sono stati eletti i Probiviri e i Garanti Contabili.

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