TECNICI DI CATANIA :«PROLUNGARE STATO DI CALAMITÀ E UNIFORMARE LE NORMATIVE»

 

Due i disegni di legge proposti da Ordine Ingegneri e OAPPC di Catania, Geometri etnei, Geologi di Sicilia e Commissario Straordinario per la ricostruzione Salvatore Scalia

 

CATANIA –

 Un’emergenza nell’emergenza, tra i tempi lenti e gli ostacoli della burocrazia, le difficoltà provocate dalla pandemia, il rischio idrogeologico, il dramma causato dal maltempo e le problematiche legate allo smaltimento della cenere vulcanica dell’Etna. È in questo scenario che «chiediamo di essere supportati per ricostruire velocemente, con progetti di qualità e nel solco della legalità», ha sintetizzato il Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano Salvatore Scalia, durante l’incontro di questa mattina (25 ottobre) – moderato dal direttore de La Sicilia Antonello Piraneo – voluto dall’Ordine regionale dei Geologi, da quelli etnei degli Ingegneri e degli Architetti PPC e dal Collegio dei Geometri di Catania.

«A distanza di quasi tre anni la ricostruzione prosegue a rilento, tra le difficoltà arrecate dall’emergenza coronavirus e un sistema normativo che rappresenta un freno, più che una spinta: i tempi per avviare i lavori sono molto lunghi e difficilmente in linea con le scadenze dello stato di emergenza, fissato per il 30 novembre 2021. A questo aspetto si aggiunge il termine del mandato del Commissariato i scadenza il 31 dicembre di quest’anno – ha sottolineato Scalia – per questa ragione è assolutamente necessario prolungare lo stato di emergenza e di applicazione del Sismabonus, uniformando la normativa a quella utilizzata per il terremoto del Centro Italia e dell’Emilia-Romagna, dove l’emergenza dura ormai da 9 anni».

Un confronto da cui sono emerse proposte attuative e criticità dell’attuale regolamentazione: «Molte pratiche non evase sono in fase di istruttoria a causa di alcune difformità urbanistiche, problema che in altre realtà è stato superato – ha aggiunto Scalia – altra disparità emersa è quella legata agli onorari dei tecnici, il cui compenso è individuato su base forfettaria e che incide sul numero e sui tempi degli interventi di piccoli importi. Ragion per cui sarebbe opportuno aumentare le quote destinate ai professionisti: ma affinché questo accada è necessario incrementare i fondi a disposizione. Infatti, i 200 milioni di euro individuati in una prima fase avrebbero dovuto vedere un secondo stanziamento, cosa che non è mai accaduta. Infine, altro aspetto è quello legato alla proroga del Sismabonus, non prevista per immobili unifamiliari e villette, che rappresentano la tipologia più diffusa del nostro territorio».

«Ritengo – è intervenuto il sindaco di Catania Salvo Pogliese – che si tratti di un’iniziativa lodevole, di equità e di buon senso: un testo in cui s’immagina la predisposizione di due disegni di legge da equiparare a quelli già approvati dal Parlamento Nazionale per il sisma dell’Italia centrale. È surreale che esistano due procedure diverse». L’attuale scenario, infatti, «sottovaluta la situazione del nostro territorio – ha evidenziato il presidente degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, che ha preceduto la relazione tecnica del segretario dell’Ordine Alfio Torrisi – creando distinzione tra “terremoti di serie A e serie B”. Chiediamo, dunque, che avvenga un allineamento sia sul piano finanziario, che normativo. Essenzialmente su due punti: quello dei piccoli abusi, dove ad oggi non è possibile avere un iter parallelo, così come avviene nel Centro Italia. L’altro legato alle competenze tecniche, dove nel contributo della ricostruzione non viene tenuto conto della complessità del progetto, a differenza di quanto accade nel Centro-Nord».

«Il percorso da seguire – ha aggiunto il presidente OAPPC CT Sebastian Carlo Greco – è quello delle altre zone terremotate del nostro Paese, in cui si è intervenuto con dovuti e tempestivi passaggi legislativi. Al momento, infatti, la disparità tra il testo che regolamenta la ricostruzione nei nove Comuni interessati e quello del resto d’Italia presenta due importanti violazioni all’articolo 3 della Costituzione. Le categorie professionali interessate si muovono nella stessa direzione, mostrando la capacità di fare rete intorno a un’emergenza prioritaria, che va affrontata con il contributo di tutti».

«Il titolo di questo convegno – ha commentato il presidente dei geometri di Catania Agatino Spoto – è frutto di una riflessione e un lavoro fatto in sinergia tra gli Ordini professionali e il Commissario Straordinario, sulla base di criticità emerse nel corso del tempo. Oggi, l’obiettivo è uno solo: accelerare i tempi per la ricostruzione». Riflessione ampiamente condivisa da Mauro Corrao, presidente del Geologi di Sicilia, che ha puntualizzato: «Il nostro è un territorio estremamente fragile, dal punto di vista idrogeologico, vulcanico e sismico. Conoscerlo a fondo e pianificare al meglio l’urbanizzazione diventa di fondamentale importanza in termini di sicurezza e riqualificazione. Per far questo, però, occorre fare fronte comune affinché la politica possa rendere fattive le idee tecniche di intervento». Proprio il mondo politico è stato il primo destinatario dell’incontro di oggi, con l’invito ai parlamentari regionali della provincia di Catania e ai deputati e senatori eletti in Sicilia, oltre che ai sindaci dei nove Comuni interessati. Presenti gli onorevoli Gaetano Galvagno, Angela Foti, Fausto Raciti, il senatore Cristiano Anastasi, in collegamento il sindaco del Comune di Acireale Stefano Alì, il sindaco di Aci Sant’Antonio Santo Orazio Caruso, il sindaco di Zafferana Salvatore Russo.

PROMOZIONE DEL TERRITORIO PER PIANIFICARE IL FUTURO DELLA CITTÀ DI CATANIA

Architetti etnei incontrano il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l’assessore Mirabella

Confronto tra primo cittadino e il nuovo Consiglio dell’Ordine etneo e della sua Fondazione

 

CATANIA –

 «Promozione e valorizzazione del territorio attraverso il contributo attivo della nostra categoria e la condivisione di scelte politiche strategiche per una Catania migliore. Vogliamo che l’architettura torni ad avere un peso specifico nella nostra città». Questa la posizione del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Catania, che ha incontrato il sindaco della città etnea Salvo Pogliese e l’assessore alla Cultura di Catania Barbara Mirabella, per avviare nuove possibili collaborazioni su molteplici fronti.

«Il confronto con gli ordini, i sindacati e le associazioni è di fondamentale importanza per la nostra Amministrazione, che ha sempre condiviso i percorsi di sviluppo – ha commentato Pogliese – è nostro dovere instaurare un dialogo proficuo e affidarci a chi ha competenze adeguate. Proprio nei giorni scorsi la giunta da me presieduta – su proposta dell’assessore alle Politiche comunitarie Sergio Parisi e l’impulso dell’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Trantino – è stato approvato un bando per l’assunzione triennale di ingegneri, geometri e architetti, con l’obiettivo di potenziare l’organico tecnico in un momento cruciale di cambiamento della città».

Un’evoluzione dettata anche dai Concorsi di idee, «modello sposato dalla nostra Amministrazione con l’obiettivo di arricchire di bellezza, contenuto e professionalità la visione urbanistica della città – ha aggiunto l’assessore Mirabella – Una condivisione d’intenti quella con l’Ordine e la sua Fondazione, in un percorso di rinnovamento in cui la sfida dev’essere anche quella di ripensare gli spazi, modellandoli a misura di donna e bambino».

«Occorre porre l’attenzione sulla visione d’insieme della città, partendo dalla storia e dal rapporto con la natura e il paesaggio: due punti fondamentali per intraprendere un percorso di pianificazione, a distanza di 50 anni dall’approvazione del vecchio strumento urbanistico. Una metamorfosi metropolitana “sistemica” per creare nuove opportunità e per valorizzazione il patrimonio artistico e culturale», ha spiegato il presidente dell’OAPPC CT Sebastian Carlo Greco. «In quest’ottica – ha proseguito – assume grande importanza la realizzazione di un Urban Center, luogo deputato a ricevere, condividere e “metabolizzare” la progettualità, perché Catania ha bisogno di “essere osservata” non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dai cittadini e dai visitatori. Così com’è essenziale esaltare il legame con il mare, valorizzando e trasformando il concetto di Waterfront attraverso l’istituzione di un apposito ufficio costiero, che punti i riflettori sul lungomare, il litorale della Plaia e il porto».

Tasselli importanti, con l’«ambizione di restituire all’Architettura un ruolo centrale nel dibattito sulla costruzione del vivere e dell’abitare – ha dichiarato la presidente della Fondazione Eleonora Bonanno – la nostra figura professionale può e deve dare un grande contributo al processo di riqualificazione e rigenerazione urbana. La Fondazione mira proprio al potenziamento della formazione, perché è grazie alle competenze dell’architetto che è possibile immaginare, progettare e interpretare la città presente e futura. Occorre costruire nuovi modelli urbani “sostenibili”, in linea con le nuove esigenze della società e con le direttive dell’Unione Europea, in grado di valorizzare il potenziale di genere e di riscrivere i codici di lettura degli spazi. Gli architetti sono depositari di una forte responsabilità etica nei confronti della società: la nostra mission è restituire alla nostra professione un ruolo attivo e propositivo».

Presenti all’incontro i referenti degli uffici, Governo del Territorio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. Giuseppe MessinaAndrea Toscano (Relazioni Pubbliche), Giovanni Lucifora (Sicurezza), Pippo Gianformaggio (Sismica e Protezione Civile), Veronica Leone (Internazionalizzazione) e Salvatore Borzì (Osservatorio piano strategico città metropolitana).

 

Da Catania vibrato appello: ” Velocizzare con la politica siciliana la ricostruzione post- sisma SStefano del 2018″

Lunedì 25 ottobre, ore 10.30, via V. Giuffrida 202 Catania: incontro organizzato da Ordini professionali e Commissario Straordinario per la ricostruzione

L’appello di Ingegneri, Architetti, Geometri etnei e Ordine dei Geologi di Sicilia ai parlamentari regionali della provincia di Catania e ai deputati e senatori eletti in Sicilia

 

CATANIA –

Velocizzare e rendere efficace la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano, terremoto che nel 2018 ha segnato il nostro territorio. Da quasi tre anni i lavori vanno a rilento: motivo che ha spinto gli Ordini professionali catanesi a trovare e proporre soluzioni per accelerare l’iter. Ordine degli Ingegneri (presidente Mauro Scaccianoce), Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (presidente Sebastian Carlo Greco), Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Catania (presidente Agatino Spoto) e Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia (presidente Mauro Corrao), insieme al Commissario Straordinario ricostruzione post-sisma Salvatore Scalia, sono i promotori di un incontro che si terrà lunedì 25 ottobre 2021 alle ore 10,30 nella sede degli Ingegneri (via V. Giuffrida 202), dal titolo “#Sisma di Santo Stefano – da terremoto di “Serie B” a emergenza prioritaria”.

Un confronto per avanzare una proposta legislativa con l’obiettivo di uniformare il Piano di Ricostruzione post-terremoto con quello del Centro Italia. A puntare i riflettori sull’argomento – dopo i saluti del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del sindaco di Catania Salvo Pogliese – saranno i presidenti degli Ordini organizzatori e il Commissario Scalia. Un incontro volto a spezzare l’attuale stasi per cambiare rotta: la mozione sarà posta all’attenzione dei parlamentari regionali della provincia di Catania e dei deputati e senatori eletti in Sicilia (invitati tutti per l’occasione), alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali dei 9 Comuni coinvolti: Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana.

Il dibattito sarà moderato dal direttore del quotidiano etneo La Sicilia Antonello Piraneo

Catania Summer Fest, un enorme palcoscenico a cielo aperto con 229 appuntamenti culturali che hanno valorizzato l’eccellenza locale

I numeri della manifestazione organizzata dal Comune etneo: 220 appuntamenti, 1661 giornate lavorative di tecnici e 3722 di artisti, registi e collaboratori

Il sindaco Pogliese e l’assessore Mirabella: «Un vero successo grazie alla qualità della proposta culturale»

CATANIA 

Sono i numeri a decretare il successo di quest’edizione di Catania Summer Fest, la Rassegna organizzata dal Comune di Catania – in collaborazione con la Città Metropolitana – che ha accompagnato cittadini e turisti lungo la stagione della ripresa. Una macchina organizzativa imponente che, da luglio a ottobre, ha visto la presenza di 44.950 spettatori – nel rispetto assoluto delle disposizioni antiCovid – registrando 1661 giornate lavorative di tecnici e 3722 di artisti, musicisti, ballerini, registi e coreografi.

Un enorme palcoscenico a cielo aperto con 220 appuntamenti di teatro, musica, danza, cinema, letteratura, arte e solidarietà, che hanno fatto rivivere location uniche del capoluogo etneo: Giardino Bellini, Palazzo della Cultura, Museo Civico Castello.

 

Oltre ai grandi concerti live di artisti di fama nazionale come Loredana Bertè, Max Pezzali, Michele Bravi, Aka7eventantissimi gli spazi per le realtà locali d’eccellenza che operano nell’ambito della cultura. Espressione di un segnale forte di speranza per la ripresa del settore degli eventi, la Rassegna ha infatti consentito a tantissime compagnie territoriali di potersi esprimere: «Nonostante l’emergenza e le misure per limitarla – spiega il sindaco Salvo Pogliese – grazie a Catania Summer Fest siamo comunque riusciti ad aprire una parentesi di intrattenimento e cultura, che ci ha concesso di avvicinarci a una normalità per troppo tempo persa a causa delle restrizioni. Non solo cittadini, anche tantissimi turisti hanno assistito agli eventi, confermando la bontà dell’iniziativa e soprattutto la qualità dell’offerta. Abbiamo cercato, e continueremo a farlo, di offrire agli operatori spazi e occasioni per consentire alla città di tornare a vivere».

 

«Oltre ai tantissimi ospiti nazionali, abbiamo voluto omaggiare tre grandi personalità che hanno segnato questo 2021 con il loro centenario: Turi Ferro, Nino Martoglio e la marionettistica dei fratelli Napoli – afferma l’assessore alla Cultura di Catania Barbara Mirabella – Dietro le quinte dell’industria culturale e creativa, dall’inizio della Rassegna a oggi, abbiamo registrato 7 spettacoli teatrali a cura del Teatro Stabile di Catania13 serate a cura del Teatro Massimo Bellini e 5 concerti per la Rassegna BellininFest promossa da Regione Siciliana con il Comune, il Teatro Massimo Bellini; l’Università e vari enti musicali; 9 appuntamenti organizzati dal Teatro ABC; 20 dall’Istituto Musicale Vincenzo Bellini; un concerto del Grand’Organo Jaquot della Cattedrale di Catania in occasione delle celebrazioni in onore di Sant’Agata, 78 spettacoli teatrali, 44 serate di musica e 35 di cabaret, danza e presentazioni di libri. E poi c’è stato Corti in CortileUrsino Buskers, il Gran Premio del Teatro AmatorialeLibertango e tantissimi momenti di intrattenimento che hanno coinvolto migliaia di spettatori. Una vetrina unica per i cantastorie e la musica elettronica; la lirica e la letteratura; il rap e il jazz; un palcoscenico dal grande valore simbolico che ci ha consentito di soddisfare trasversalmente tutte le generazioni».

Confusione Vaccini: “i certificati di esenzione possono essere rilasciati solo dai pediatri di famiglia e medici generici”

 

Confusione e mercato nero del Green pass : indagine dei Nas e  4  medici catanesi deferiti all’Autorità Giudiziaria

Green pass: come ottenerlo in caso di errori o ritardi - Wired

 


ORDINE DEI MEDICI, IGO LA MANTIA: «       Solo i medici vaccinatori possono rilasciare i certificati»

 

CATANIA –

«L’indagine dei NAS di Catania, che riguarda i certificati di esenzione al vaccino e che ha condotto al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 4 medici della provincia etnea non autorizzati al rilascio, ha puntato i riflettori su una situazione inammissibileche mette in imbarazzo l’Ordine etneo e tutta la categoria – ha dichiarato Igo La Mantia, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania – certificazioni false, esenzioni irregolari, “mercato nero” dei Green Pass: sono tutti fenomeni che devono essere identificati e puniti. Non si tratta solo di inadempienze etiche e deontologiche o di responsabilità morali in capo al professionista, ma di violazioni civili e penali – che configurano veri e propri reati – in contrasto con quanto emanato dal ministero della Salute. La normativa è chiara: a rilasciare i certificati possono essere solo i medici vaccinatori, dunque i pediatri di famiglia e i medici di medicina generale che abbiano aderito alla campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2 nazionale. Da sempre la nostra professione segue linee rigide entro le quali bisogna operare e noi siamo impegnati quotidianamente nel controllo e nella verifica delle norme e degli obblighi che i nostri iscritti devono seguire con rigore.

Quanto accaduto ci lascia profondamente colpiti, siamo in attesa di ulteriori sviluppi e determinazioni da parte delle Autorità Giudiziarie e dell’ASP, per procedere eventualmente con l’apertura di un provvedimento disciplinare a carico dei professionisti coinvolti. L’appello ancora una volta a tutti i cittadini e ai colleghi per denunciare violazioni e bloccare certificazioni presuntivamente compiacenti»

Slittamento servizi sociali Asili nido: l’assessore Lombardo punta il dito contro la burocrazia

Asili nido

 

Lo slittamento dell’apertura degli asili nido comunali,provoca una nota di chiarimenti dell’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo nella quale afferma che “la gara per il servizio ausiliario non si è conclusa nei termini utili per l’avvio del servizio nei tempi stabiliti a causa di disservizi, durati 20 giorni, della piattaforma nazionale MEPA, la cui soluzione non è dipesa dall’amministrazione comunale.

Inoltre, una volta espletata la gara sul mercato elettronico -ha aggiunto Lombardo- si è registrato un altro rallentamento, anch’esso di carattere squisitamente burocratico, legato stavolta alla valutazione dell’offerta economica e dunque anche in questo caso non dipendente da cause riconducibili al Comune. Una valutazione rimessa alle approfondite valutazioni da parte del RUP e della Commissione di gara, al termine delle quali si potrà procedere con l’aggiudicazione definitiva e l’avvio del servizio degli asili nido.

E’ agevole riscontrare che si tratti di circostanze entrambe imprevedibili che tuttavia si spera di superare in pochi giorni – ha proseguito Lombardo- tanto da confidare nella ripartenza del servizio nei primi giorni di novembre e comunque entro giorno 10. Evenienze certamente spiacevoli –ha concluso l’assessore ai servizi sociali- di cui l’Amministrazione Comunale, pur non avendo alcuna diretta responsabilità sulle fattispecie, si scusa coi genitori dei bambini e il personale ausiliario, per i disagi causati”.

 

Soccorsi 84 migranti .Arrestati due scafisti

 

Mazara, operazione di soccorso in mare, tratti in salvo 5 migranti • Prima  Pagina Mazara

 

Nell’ambito di articolate attività d’indagine coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, unitamente a personale della Polizia di Stato, hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto due soggetti, uno di origine russa e uno di origine ucraina,  gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il provvedimento restrittivo in parola è scaturito dalle attività investigative eseguite in occasione dell’arrivo, nella notte del 14 ottobre u.s. presso il litorale di Acitrezza (CT), di 84 migranti di nazionalità afgana, irachena e siriana, che si trovavano a bordo di un veliero incagliatosi nelle rocce.

Il passo successivo, l’identificazione degli uomini visto che , a seguito della segnalazione della Guardia Costiera e della Sezione Operativa Navale della Guardia di finanza di Catania di uno sbarco di migranti, sono intervenuti militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Catania che, unitamente a personale della Compagnia “Pronto Impiego” di Catania, della Squadra Mobile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, hanno provveduto oltre alle attività di identificazione, pure di foto-segnalamento nonché alle prime incombenze di carattere sanitario.

Nel citato contesto, personale della Squadra Mobile di Catania, unitamente a personale del GICO del Nucleo PEF di Catania – grazie anche alla segnalazione degli operatori di FRONTEX presenti sul posto nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti – ha intercettato a bordo di un autobus turistico in transito per le vie centrali di Catania due soggetti, uno di origine russa, l’altro di origine ucraina, sorpresi con zaini contenenti, tra l’altro, cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante. Sulla scorta degli elementi acquisiti sono stati escussi alcuni testimoni dell’evento migratorio, dalle cui dichiarazioni è emerso che i due menzionati soggetti avevano condotto il veliero dalla Turchia sino alle coste siciliane.

Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro è emerso, in particolare, che i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino, chiedendo come corrispettivo 10 mila euro a persona.

In esito alle investigazioni compiute dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Catania e dalla Squadra Mobile di Catania, la Procura della Repubblica del capoluogo etneo ha disposto quindi il fermo di indiziato di delitto dei due soggetti,  gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Successivamente, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha convalidato il fermo ed emesso contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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ANCE CATANIA, ACCELERAZIONE E SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE

Semplificazioni bis: martedì 19 ottobre, ore 15.00 webinar tecnico

OCCHI PUNTATI SUGLI APPALTI PUBBLICI

Catania: Rosario Fresta è il nuovo presidente dell'Ance - Eco di Sicilia

 

CATANIA –

Semplificazione, accelerazione e snellimento delle procedure amministrative: questi i contenuti principali del decreto-legge 77/2021, convertito nella legge 29 luglio 2021 n.108 e contenente importanti novità in materia di contratti pubblici. Gli aspetti più interessanti del decreto Semplificazioni bis saranno al centro del prossimo webinar organizzato da Ance Catania – da sempre impegnata a informare ed aggiornare le imprese del territorio – I riflettori si accenderanno sull’affidamento dei contratti pubblici legati al piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al Piano Nazionale per gli investimenti Complementari (PNC), sulle modifiche alle procedure di aggiudicazione degli appalti e sul subappalto.

Dopo i saluti del presidente dei Costruttori etnei Rosario Fresta,(nella foto d’Archivio in  alto) l’evento sarà introdotto dal vicepresidente Ance Catania Giuseppe Costantino, che lascerà spazio agli approfondimenti dell’avvocato Bruno Urbani, della direzione Opere Pubbliche di Ance, e dell’avvocato Mariano Maggi, Founding Partner dello studio legale MMZ.

Appuntamento online martedì 19 ottobre, a partire dalle ore 15.00 su piattaforma Zoom.

 

Riparte il servizio doposcuola e di sostegno ai ragazzi svantaggiati

 

 

Scuole

 

Nel distretto socio sanitario di Catania è ripartito il servizio doposcuola, attività di sostegno ai ragazzi delle scuole dell’obbligo svantaggiati, promosso alla fine dello scorso anno scolastico, attività quando le norme anticovid lo hanno consentito, per l’assistenza alla didattica extrascolastica di oltre trecento ragazzi, quale attività di supporto allo studio e assistenza agli alunni che presentano difficoltà nell’apprendimento.

Il progetto  è quello di consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico e migliorare così progressivamente l’autonomia personale riguardo le capacità in maniera specifica agli alunn, con difficoltà scolastiche, sostegni realizzati con il contributo di istruttori, educatori, accompagnatori e psicologi.

Il Servizio di sostegno educativo scolastico ed extrascolastico parte dalla consapevolezza che il mancato accesso alla didattica, alle attività educative e ricreative per bambini e adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati e periferici, si possa tradurre in un isolamento che facilmente può portare all’aumento della dispersione scolastica.

L’intervento costituisce pertanto un tassello della più ampia strategia adottata dal Comune capofila del Distretto  3 che comprende anche Catania e Motta Sant’Anastasia, che in questi mesi è stato in prima linea per sostenere anche materialmente i nuclei familiari e i minori maggiormente a rischio, con un aiuto immediato per esempio buoni spesa, tablet per la fruizione della DAD e servizi di accompagnamento nel medio periodo.

Un progetto sostenuto dall’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo, avviato nei mesi successivi al lockdown “Con la ripresa delle attività scolastiche -ha detto Lombardo- abbiamo ripreso il percorso già avviato con un impegno congiunto dei servizi sociali, del mondo della scuola (insegnanti e dirigenti scolastici) nonché degli attori sociali ed educativi, i quali malgrado le restrizioni dovute alla pandemia hanno cercato di dare continuità allo sviluppo e all’apprendimento dei bambini e ragazzi, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la didattica a distanza, al fine di garantire il rispetto del diritto all’istruzione. Tra mille difficoltà, disagio economico, difficoltà organizzative imposte dalle restrizioni,  dalla demotivazione i bambini e i ragazzi sono stati sostenuti da personale educativo e psicologi delle Cooperative affidatarie del servizio che hanno accompagnato i ragazzi sia per lo studio da remoto che nel rientro tra i banchi di scuola. Un lavoro che prosegue e di cui siamo orgogliosi, in una città che ha tante sacche di marginalità e inaccettabili livelli di dispersione scolastica”.

Un piano d’intervento finalizzato a riequilibrare le opportunità di partenza per ragazzini a “rischio” esclusione,  che ha tra i “motori”  Giusi Delfa e Lucia Leonardi, rispettivamente Dirigente responsabile e Posizione Organizzativa Gestione fondi extracomunali dei servizi sociali etnei del capoluogo: “Garantire il diritto all’istruzione dei bambini e degli adolescenti più svantaggiati e contrastare gli effetti della emergenza sulla povertà educativa e sull’aumento delle diseguaglianze nell’apprendimento. Questa è la finalità del Servizio di sostegno educativo scolastico ed extra-scolastico”.

La durata del servizio lo scorso anno è stata di 24 settimane per un massimo di 120 ore suddivise in 4 ore. Dodici sono stati gli enti che hanno preso parte: Team, Fondazione Cirino La Rosa, Prospettiva, Marianella Garcia, Associazione Sacro Cuore, societa Cooperativa Delfino, I Girasoli, Solidarietà che passione, Società cooperativa Euroservice, Iride, Media Hospes, Società cooperativa Penelope.

Al progetto anche quest’anno  sono coinvolti i minori residenti nei tre comuni del distretto socio sanitario, compresi nella fascia di età dell’obbligo scolastico che presentano problemi di marginalità sociale, disturbi del comportamento e a rischio di dispersione scolastica. Accanto all’aiuto scolastico individualizzato, è  attivo uno spazio di ascolto psicologico presso le strutture scolastiche finalizzato alla comprensione dei problemi dei minori che vanno dall’autismo alla logopedia attraverso figure specializzate.

 

Ordine Ingegneri e Tribunale etneo insieme per una formazione d’eccellenza sul territorio

Catania, incontro tra Ordine degli Ingegneri e presidente del Tribunale di Catania


COMPOSIZIONE NUOVO CONSIGLIO DI DISCIPLINA E PERCORSI FORMATIVI D’ECCELLENZA SU INGEGNERIA FORENSE

CATANIA –

Un incontro per segnare gli obiettivi prioritari a breve e a medio termine. Questa la finalità del confronto tra l’Ordine degli Ingegneri di Catania e il presidente del Tribunale etneo Francesco Saverio Maria Mannino, tenutosi presso il Palazzo di Giustizia del capoluogo etneo. Dal rispetto della professione alla formazione di figure professionali profilate, tanti gli argomenti affrontati con l’obiettivo di rendere un servizio migliore alla collettività.

Si parte dagli impegni imminenti, che definiranno ulteriormente l’organigramma dell’Ordine: «Abbiamo già avviato la procedura per comporre il nuovo Consiglio di Disciplina – a cui spetta il compito di valutare i comportamenti etici e deontologici degli iscritti in via preliminare – raccolti i nominativi, sarà proprio il presidente del Tribunale a selezione i membri del Consiglio», ha commentato il presidente degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, affiancato dal segretario Alfio Torrisi, dalla vicepresidente Sonia Grasso e dal consigliere Antonio Brunetto.

Altro tema trattato riguarda la formazione, da sempre al centro della programmazione dell’Ordine e della sua Fondazione (presidente Filippo Di Mauro). Tra le iniziative quella di «un percorso formativo di ingegneria forense, patrocinato e in collaborazione con il Tribunale – ha proseguito Scaccianoce – un’ulteriore dimostrazione di impegno da parte nostra per la tutela della categoria e per la formazione d’eccellenza nel nostro territorio, con l’obiettivo di rispondere sempre più alle richieste del mercato del lavoro». Una sinergia che punta alla stipula di un protocollo che renderebbe la scelta del professionista da parte del giudice più aderente alle competenze richieste in relazione alla causa da seguire: la formazione infatti andrebbe a profilare ulteriormente i curricula dei professionisti, consentendo una scelta mirata, sulla base dell’esperienza e delle competenze specifiche della figura richiesta.