Salvo Pogliese, sindaco di Catania sospeso dall’incarico in applicazione della legge Severino per la sua condanna per peculato in merito alle cosiddette ‘spese pazze’ all’Ars quando era parlamentare regionale si è dimesso.
Il comunicato reca la sua firma “.Oggi ho presentato -afferma Pogliese – le mie dimissioni da sindaco di Catania. E’ stata una scelta molto sofferta e a lungo ponderata e il momento era già stato individuato ben prima della crisi, imprevedibile, del Governo Draghi”. Lo afferma Salvo Pogliese, sindaco di Catania sospeso dall’incarico in applicazione della legge Severino per la sua condanna per peculato in merito alle cosiddette ‘spese pazze’ all’Ars quando era parlamentare regionale.
“Le mie dimissioni – aggiunge – sono sempre aleggiate fra gli addetti ai lavori e sulla stampa, seppure chi le invocasse di giorno facesse di tutto per scongiurarle di notte”.
“Adesso ho la serenità per fare quello che immaginavo già da mesi – ricorda Pogliese – la serenità di chi ha dato tutto sé stesso per rispettare la propria Città e il mandato ricevuto dai cittadini, con l’unico dispiacere di non aver concluso, mio malgrado, un percorso che ha già dato frutti importanti in termini di obiettivi raggiunti”.
“Lascio – continua Pogliese – anche nella fondata speranza di poter dimostrare come la mia vicenda giudiziaria, causa della sospensione, si risolverà nell’unico modo possibile, dimostrando la mia totale e assoluta estraneità ai fatti contestati”. “Auguro alla mia Catania e ai miei concittadini – conclude – ogni bene e di proseguire sulla strada della rinascita, dopo anni resi molto complicati anche dalla pandemia e dalla crisi internazionale”.
L’incontro del padre detenuto forse il motivo base del delitto. Le indagini vertono anche sul profilo social dove il ragazzo si sofferma con ammirazione per il padre detenuto per furti d’auto e sospettato di un tentato omicidio. «Papà sei il mio amore, ti amo», postava sul massimo social il quindicenne, fermato ieri dalla squadra mobile di Catania su provvedimento della Procura per i minorenni con l’accusa di avere ucciso la madre Valentina Giunta, 32 anni.
Si apprende che la madre, non voleva più saperne dell’ex marito e voleva trasferirsi lontano. Il ragazzo, che porta il nome del nonno, in passato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, aveva mantenuto rapporti con una parte della famiglia, i nonni paterni e probabilmente non digeriva il desiderio della madre di trasferirsi lontano. Gli investigatori si soffermano pure su un video su tik tok dove il ragazzo ha fatto un collage delle foto del padre e in più post ha scritto «ti amo leone, sei la mia vita a presto fuori».
Il consiglio comunale di Catania nella seduta di ieri sera ha approvato all’unanimità dei 20 presenti la delibera del piano tecnico economico e di gestione della pubblica illuminazione. La convenzione con Consip che affida a Enel Sole la cura degli impianti di illuminazione dell’area urbana di Catania per la sua riqualificazione di strutture e gestione, durerà nove anni a decorrere dal primo agosto prossimo, cioè fino al 2031. Il piano prevede il contenimento della spesa di quasi il 50%: 3,66 milioni di euro per i primi due anni, a fronte di una spesa annua degli anni precedenti di 6,4 mln di euro annui. Il nuovo servizio, che nella fase di avvio prevede anche un investimento per infrastrutture energetiche di quasi nove milioni di euro, metà dei quali utilizzando i fondi comunitari del React Eu, garantirà maggiore efficienza, funzionalità, minori emissioni e risparmi importanti anche in ottica “green”.
L’atto deliberativo, predisposto dal direttore delle manutenzioni comunali Salvo Leonardi, è stato illustrato in aula dall’assessore Pippo Arcidiacono: ”Un fatto di straordinaria rilevanza –ha detto Arcidiacono- che permetterà ai cittadini di cancellare le disfunzioni di cui la città da parecchi soffre in termini di illuminazione pubblica, a causa di impianti ormai vecchi e inadeguati. Per nove anni Catania potrà finalmente contare su infrastrutture energetiche all’avanguardia anche in ottica di efficientamento, un piano innovativo che interesserà anche tutta la zona industriale, sottraendola definitivamente alla gestione Irsap”.
La convenzione Consip permetterà al Comune una serie di altri vantaggi: la sostituzione di apparecchi illuminanti non conformi con quelli a Led; il nuovo cablaggio dei moduli led; l’installazione di orologi astronomici nei quadri elettrici e il telecontrollo a isola, ottenendo impianti più efficienti e tecnologicamente rinnovati con un monitoraggio più efficace.
In aula durante il dibattito sulla delibera sono intervenuti i seguenti consiglieri comunali: Grasso Giovanni, Anastasi, Sangiorgio, Bottino,
MA DOV’E’ LASOPRINTENDENZA ETNEA? LA DIRIGENTE NON AVREBBE DOVUTO TUTELARE PER LEGGE IL PATRIMONIO ARBOREO E MONUMENTALE SECOLARE, DELLA VILLA BELLINI? FA SORRIDERE -CREDE SUD LIBERTA’-LA POLIZZA ASSICURATIVA…..
Catania,
E’ già sold out il primo dei grandi eventi del SummerFest2022 promosso dal Comune di Catania al Giardino Bellini: sabato 16 i Pinguini Tattici Nucleari, nell’unica data siciliana di “A cielo aperto”, proporranno l’acclamatissimo viaggio tra i maggiori successi della loro storia musicale, compreso l’ultimo singolo “Giovani Wannabe”.
Un pienone annunciato,comunica il Comune etneo, così come per i prossimi concerti di Mecna + Coco, il 17 luglio, Luchè, il 20, e Gemitaiz, il 22, vicini al tutto esaurito.
Per accogliere al meglio e in sicurezza le migliaia di spettatori attesi per gli eventi, la macchina comunale ha predisposto una serie di provvedimenti, a partire dalla chiusura al pubblico del Giardino Bellini alle ore 16 in occasione dei concerti (per tutta la stagione del summerfest), con accesso riservato al pubblico degli eventi.
L’afflusso degli spettatori è stato preventivamente organizzato per prevenire qualunque possibilità di danneggiamento del giardino con apposite misure di sicurezza tra cui centinaia di addetti che vigileranno sull’area del concerto e i percorsi di accesso. Tuttavia Villa Bellini è stata coperta da polizza assicurativa per eventuali danni alle persone ma anche al patrimonio arboreo, arbustivo e monumentale, con accordi per la compensazione ambientale che includono la donazione di piante e arbusti da piantumare all’interno del grande giardino storico. Con ordinanza del Sindaco, è stata vietata, per i giorni dei concerti, all’interno dell’area di sicurezza e del Giardino Bellini, la vendita da asporto di bevande alcoliche da parte dei gestori dei pubblici esercizi e dei gestori di tutte le attività commerciali, ad esclusione dei casi in cui la somministrazione e la consumazione avvengano all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nelle aree pubbliche esterne autorizzate, di pertinenza dell’attività. Il divieto è valido per tutti i pubblici esercizi, mini-market, gli esercizi di vicinato e i distributori automatici situati nell’area di sicurezza. Divieto assoluto di vendita per asporto e consumo di bevande contenute in recipienti di vetro e lattina; di utilizzo di spray del tipo urticante e al peperoncino; di introdurre, depositare al suolo, detenere, trasportare, cedere o ricevere, a qualsiasi titolo, bottiglie, lattine, contenitori di qualsiasi tipologia atti ad offendere”.
Sul piano della mobilità, sono stati disposti divieti di circolazione nelle aree del centro storico in prossimità della zona concerti.
In particolare, con effetto limitato intanto ai giorni 16, 17 e 22 luglio 2022, è stato istituito il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto quelli dei residenti diretti in garage, delle forze dell’Ordine e dei mezzi di soccorso in emergenza) dalle ore 13 e fino a cessate esigenze in questi tratti viari:
Via Sant’Euplio (tratto da via Pacini e p.zza Roma); Via Litrico; Via Argentina; Via Etnea (tratto da via Litrico a via Andronico); Via Etnea carreggiata est (tratto da via Umberto a via De Felice); Via Umberto (tratto da piazza Ettore Majorana a via Etnea); Via Etnea carreggiata nord (tratto da via Caronda a via Etnea); Via Rosalia Zaccà (tratto da via De Felice a via Umberto); Via Ferdinando Disposto inoltre il divieto di sosta con rimozione coatta su entrambi i lati per tutti i veicoli dalle ore 13 e fino a cessate esigenze nei tratti viari: Via Sant’Euplio (tratto da via Rizzari e p.zza Roma); Via Litrico; Via Argentina; Via Etnea (tratto da via Litrico a via Andronico); Via Etnea carreggiata est (tratto da via Umberto a via De Felice); Via Umberto (tratto da via Rosalia Zaccà a via Etnea); Via Etnea carreggiata nord (tratto da via Caronda a via Etnea).
E’ davvero incredibile .Un infermiere del Cannizzaro di Catania, Vincenzo Villani Conti di 50 anni, è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio di due pazienti. La notifica del provvedimento eseguita dalla Polizia. Il Gip del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Secondo le indagini raccolte della Procura di Catania Villani Conti avrebbe provocato la morte di due pazienti ricoverati nel reparto di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza somministrando loro, con modalità estranee ad esigenze terapeutiche, Diazepam e Midazolam.
Gli accertamenti tecnici e la consulenza medico-legale e le analisi tossicologiche eseguite dopo la riesumazione dei cadaveri dei due pazienti, hanno risolto il quesito sul decesso delle due persone avvenuto dopo il turno notturno svolto dall’indagato. Gli investigatori affermano: ” Nelle cartelle cliniche non risultava indicata la prescrizione dei farmaci, proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie. Sui cadaveri, pur a distanza di diversi mesi dalla morte, sono state trovate, durante l’autopsia, tracce significative di tali farmaci. Resta l’enigma perchè l’infermiere abbia fatto questi delitti. E l’interrogativo: e nel passato?
“Sia nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente – hanno spiegato dalla Procura – determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”.
A questo punto la Procura ha così chiesto e ottenuto dal Gip la cattura del cinquantenne che ora si trova rinchiuso in un carcere catanese.
Dopo la reintegrazione nell’Ente ippico etneo del personale che aveva rifiutato il demansionamento,oggi un’altra sorpresa . La fornisce stavolta Il dott. Alfredo Alessandra, direttore dell’Istituto Incremento ippico di Catania sferra un inusitato ’attacco ai “gladiatori” (sei) dell’Ente e apre un inusitato procedimento disciplinare contro gli istruttori direttivi
Sostiene: “ Ho firmato la disposizione di servizio di cui alla nota n.2155 del 30 giugno scorso notificata brevi manu in data 1 luglio con la quale è stato chiesto di fornire entro il 4 luglio le misure e le taglie personali per poter provvedere alla fornitura dei DPI personali previsti dalla legge per garantire l’espletamento in sicurezza delle mansioni lavorative come previsto dalla normativa vigente sulla sicurezza Dl 81/2008
“Visto che a tutt’oggi gli istruttori direttivi non hanno dato riscontro alla mia nota, considerato che in assenza di queste informazioni non si può provvedere alla fornitura delle dotazioni di sicurezza obbligatorie per legge, io sono impossibilitato al suo regolare inserimento nelle attività lavorative previste dall’art. 2 della legge Regionale n.5/1985…”
Abbiamo detto che la classe dirigenziale della Regione Sicilia , in particolare di diversi dipartimenti dove sono in servizio diverse fasce di personale, funziona come comanda la casta dipartimentale. Il direttore generale è amico dei dirigenti del dipartimento, questi sono amici dei dirigenti delle strutture periferiche, insomma è una catena indiscutibile che prevede una turnazione ad incarichi privilegiati per chi sta al gioco dei potenti. Tutti, come sapete, al dipartimento ai Beni culturali e alle Soprintendenze, in primis, di Catania. Legami paralleli con la Funzione pubblica-Presidenza presidiata da dirigenti di “controllo”. I sindacati stanno anch’essi al gioco. Contributi e favoritismi ai segretari leader regionali.
Chi non entra in questo sistema, per far valere, come in questo chiarissimo caso dell’Istituto ippico, il diritto alla carriera e alla propria qualifica contrattuale , è costretto a vivere l’incubo delle tarantole .Le tarantole sono senza dubbio l’incubo degli aracnofobici, ma anche creature intelligenti. Una delle loro caratteristiche più straordinarie è la grande capacità di adattamento: al mondo-sappiamo- ne esistono circa 9oo specie diffuse negli ambienti più disparati, dalle foreste tropicali agli aridi deserti.
Noi ne aggiungiamo metaforicamente un’altra: quella della classe dirigenziale (dal dipartimento ai beni culturali all’agricoltura, alla funzione pubblica, presidenza-dirigenza della Regione Sicilia)che non vive un rapporto alla pari con il personale delle strutture periferiche siciliane.
Qual è la competenza del direttore dell’Istituto ippico a richiedere ai dipendenti istruttori le misure dei dispositivi della sicurezza se almeno la metà di essi detiene provvedimento dell’Asp di inidoneità alla gestione e pulizia dei cavalli? Ma dobbiamo proprio giocare a scacchi, dott. Alessandra?
.Proseguiamo a dire della tarantola. Afferrata la preda, usa le zanne (lunghe fino a 2,5 centimetri) per iniettare una dose di veleno letale, subito dopo inietta enzimi digestivi, in modo da predigerire la preda e risucchiarne il corpo attraverso l’appendice boccale simile-vedi la foto-immagine- a una cannuccia..
Ora, pur comprendendo che nessuno vorrà iniettare veleno ai dipendenti dell’istituto incremento ippico che hanno il coraggio di rifiutare le mansioni inferiori, l’Istituto ippico apre un ridicolo e superfluo procedimento disciplinare che in sostanza ripropone il quesito depositato ai giudici catanesi–come la tarantola- cerca di spaventare l’aggressore ergendosi sulle zampe posteriori , in modo da sembrare più grande e mostra le zanne come avvertimento.
ALESSANDRA,NON SI E’ RESO CONTO CHE DA OLTRE VENT’ANNI IL PERSONALE E’ STATO UTILIZZATO COME “SCHIAVO” AGENTE TECNICO E PERSINO NELLE BUSTE PAGA LA QUALIFICA NON E’ STATA MAI CAMBIATA….
Non scherziamo dottAlessandra: lei per chi scrive ,è solo un pesce piccolo, non è lei la tarantola perchè non sta in cima alla classe dirigenziale che ha tolto dal 2000 smalto, e diritto alla carriera agli istruttori direttivi dell’Istituto ippico. Perchè vuole pavoneggiarsi ora con le procedure disciplinari? Ha nel cassetto due sentenze favorevoli inerenti due elementi ? Ma quei giudci d’Appello, dottAlessandra non sapevano del giudizio di inidoneità del personale. Oppure-vista l’assoluta evidenza dei fatti – potrebbero essere giudici superficiali ,opinionisti ancora. Per un ventennio i dirigenti dell’Istituto li hanno utilizzato come veri schiavi e, ora il direttore ha la faccia tosta di aprire un procedimento disciplinare che getta solo discredito sull’immagine dell’Isttituto ippico e sulla incapacità della classe dirigenziale che prende la scorciatoia-la contestazione – quando pretende obbedienza cieca.
Deve sapere allora dott Alessandra –Lezione n.1 di Procedure disciplinari- che i dipendenti pubblici hanno facoltà di rimostranza nei confronti dell’ordine scritto del superiore gerarchico e, in questo caso, aggravato dal fatto che lei e la sua segreteria ne siete perfettamente a conoscenza- gli istruttori destinatari della sua contestazione possono assumere comportamenti omissivi o astensivi.
Perché, si chiederà il dirigente direttore dell’Istituto Ippico?
Le rispondiamo: Lezione n. 2.
Il pubblico dipendente , generalmente tenuto a mente dell’art 17 del Testo Unico 10 gennaio 1957 n.3 ad eseguire gli ordini dei superiori gerarchici, non può farlo allorchè essi costituiscano un illecito penale o arrechino un danno o male fisico come nel caso di tre istruttori direttivi che hanno le carte e la documentazione in regola vistata dall’Asp.
Lezione n. 3 dott. Alessandra: La tutela del pubblico dipendente va posta in relazione non alla sua posizione professionale ma alla sua responsabilità nel senso che l’obbedienza ad un ordine illegittimo trasferisce la responsabilità stessa al superiore dirigente che ha impartito l’ordine ( a mente-desidero citarle solo questo appunto -ricordo di studi sindacali- della sentenza del Tar Lazio sez III 6 Aprile 1991 n.334.
Sostanzialmente i sei gladiatori potranno invertire la situazione e deferirla alla Presidenza-Ufficio disciplinare oppure-per i motivi preriferiti alla Procura di Catania. Scacco matto dott Alessandra !
E’ tutto pronto a Catania per uno degli eventi musicali più attesi dell’estate: il viaggio live di Ultimo approda nel capoluogo etneo, unica tappa in Sicilia, l’11 e il 12 luglio, riportando dopo otto anni i grandi concerti nello stadio “Angelo Massimino”. L’ex Cibali, che nel 2014 fece da cornice straordinaria al concerto di Ligabue, si appresta ad accogliere le due sole date siciliane del pluripremiato cantautore con all’attivo 16 dischi d’oro e 52 di platino. Reduce dalla collaborazione internazionale con Ed Sheeran per il singolo “2step”, Ultimo proporrà al pubblico i suoi migliori successi per quasi due ore ininterrotte di musica. Il repertorio spazierà dal più recente singolo “Vieni nel mio cuore” e i brani di “SOLO”, per la prima volta presentati live, alle canzoni più amate dei dischi “Colpa delle favole”, “Peter Pan”, “Pianeti”. Per consentire al meglio lo svolgimento dei due concerti, già vicini al sold out dopo i rinvii del 2020 e del 2021 dovuti alla pandemia, la macchina comunale ha predisposto una serie di misure con il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, l’assessore ai grandi eventi Cinzia Torrisi e le direzioni gabinetto del Sindaco e protezione civile guidate dal capo di gabinetto Giuseppe Ferraro e dalla dirigente Lara Riguccio. Sul piano della sicurezza, secondo quanto convenuto nel corso del tavolo tecnico del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’area intorno allo stadio sarà suddivisa in tre cerchi concentrici presidiati dalla polizia locale e dagli steward dell’organizzazione. Per favorire l’afflusso delle migliaia di spettatori attesi da tutta la Sicilia e dalla Calabria, è stato approntato un piano di viabilità che prevede anche aree di sosta dedicate ai pullman, nelle vie Ballo, Ugo Monterosso, S. Pio X, e nove varchi pedonali di prefiltraggio in via Cantone (all’altezza del civico 62), via Maratona (civico 1), via Ammiraglio Toscano angolo via Rasà (civico 71), via Fava angolo via De Cosmi, via Lavaggi angolo via De Cosmi, via Cifali angolo via Impallomeni, via Mimosa angolo via Cesare Beccaria (civico 21), via Val di Savoia (civico 7), via Cifali (civico 104). L’assistenza alla popolazione e la gestione delle vie di fuga all’interno e all’esterno della zona del concerto saranno garantite dal servizio di protezione civile del comune insieme con le organizzazioni di volontariato di protezione civile, con il coordinamento del responsabile del servizio, Marco Romano, dalla sala Gos dello stadio Massimino, in stretto contatto con le autorità di pubblica sicurezza. Nel corso degli eventi saranno vietati l’utilizzo di contenitori in vetro per il consumo di bevande e la somministrazione di alcolici sia all’interno dello stadio che nelle immediate vicinanze.
Sul piano epidemiologico è fortemente raccomandato l’uso della mascherina.
Questi i provvedimenti di circolazione E’ istituito il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto quelli dei residenti diretti in garage o aree private, delle Forze dell’Ordine, dei mezzi di soccorso in emergenza e autorizzati) dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 11 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze e dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze, nei tratti viari di seguito indicati: Piazza Spedini; Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele; Via Cantone; Via Dell’Atleta; Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini); Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari); Largo Filippo Raciti; Via Cesare Beccaria (da via C. Vivante a via Cifali); Via Lombroso; Via Lavaggi (da via Franchetti a via Lombroso); Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Samuele a via Maratona); Via Maratona (da via Stazzone a piazza Spedini).
Disposto il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati per tutti i veicoli dalle ore 00:01 di giorno 11 luglio 2022 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti vie e piazze: Piazza Spedini; Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele; Via Cantone; Via Dell’Atleta; Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini); Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari); Largo Filippo Raciti; Via Cesare Beccaria (da via Mimosa a via Cifali); Via Lombroso; Via Lavaggi (da via De Cosmi a via Lombroso); Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Ammiraglio Toscano a via Maratona); Via Maratona (dal civ. 1 a piazza Spedini); Largo Taormina lato ovest; Via Rosselli. Divieto di sosta inoltre in via Ammiraglio Toscano lato nord, da mt. 10 dall’intersezione con via G. Fava e per mt. 10 di lunghezza, eccetto che per l’automezzo targato BJ555YG adibito a vendita di panini, dalle ore 16:00 di domenica 10 luglio 2022 alle ore 08:00 di mercoledì 13 luglio 2022.
Dopo anni di continue violazioni di automobilisti e motociclisti,- comunica il Comune di Catania- diventa finalmente effettiva la Zona a Traffico Limitato nel Centro Storico, con epicentro piazza Ogninella e via Pulvirenti, nei pressi del Teatro Massimo Bellini. Un’ampia area in cui sono in già in funzione, per la fase di pre-esercizio, impianti automatizzati di telecamere installati per rendere accessibile la zona solo alle auto dei residenti e di quelli specificatamente autorizzati, delimitata dal seguente perimetro: Via Antonino Di Sangiuliano, Via Antonio Mancini, Via Monsignor Ventimiglia, Via Euplio Reina, Via della Loggetta, Via Santa Maria del Rosario, Via Sant’Agata, via Vittorio Emanuele II, via Leonardi, Via Valle, Via Landolina. Una fase “cuscinetto” in cui temporaneamente non scatteranno le multe con l’occhio delle telecamere per chi transita senza autorizzazione, ma che diventerà effettiva a decorrere dal 28 luglio. Fino a quel giorno i cittadini aventi diritto, in questo modo, potranno attivare il servizio di rilascio dei pass di ingresso all’interno della suddetta area, che avverrà esclusivamente mediante procedura on-line collegandosi alla piattaforma web del sito dell’Amts
Solo per la fase di pre esercizio le violazioni alla disciplina di accesso alla zona a traffico limitato saranno accertate e contestate direttamente dalla Polizia Municipale presente ai varchi.Poi, dal 28 luglio termine della fase di pre-esercizio, quando le disposizioni avranno efficacia permanente, la rilevazione delle contravvenzioni avverrà tramite l’occhio elettronico fissato sui varchi di accesso, per segnalare le auto irregolarmente in transito o in sosta nel complesso costituito dalle vie e piazze seguenti: Via Euplio Reina, dopo l’incrocio con via della Loggetta, Piazza Ogninella, Via Sant’Orsola, Via Giuseppe Perrotta, Piazza Scammacca, Via Pulvirenti, Via Sant’Agata, dopo l’incrocio con Via Santa Maria del Rosario, Via Mazza, Via Leonardi, dopo l’incrocio con Via Valle, Via Maria Callas (ex via Birreria).
Compito difficile e, probabilmente arduo per il Medico competente Rosaria Bella. Lo avevamo detto. Il medico della sorveglianza sanitaria ha ieri comunicato alla direzione dell’Istituto incremento ippico di Catania la “sospensione della diagnosi ed attività “nei confronti dei sei dipendenti interessati (istruttori direttivi) noti come “gladiatori” per le epiche vicende che li ha visti coinvolti.
Gli interessati, fra l’altro, a scanso di equivoci, ed alla luce dei fatti messi in luce dal Quotidiano “ Sud Libertà” g.29 hanno inviato una Raccomandata Pec al medico invitandola a non andare oltre le attribuzioni di competenza e “ad attuare una sorveglianza inerente l’idoneità a rischi o meno della qualifica in atto detenuta nell’osservanza della legge 10 del 2000”.
Ieri il comunicato di Rosaria Bella. Il personale dell’Istituto incremento ippico che oggi avrebbe dovuto passare la visita – hanno telefonato in redazione – esulta perché essi sono riusciti a respingere quel che si prevedeva un altro autentico inghippo dalla complessità non comune … Naturalmente anche la dottssa Bella sfugge -in questa rete – al contenzioso e , dunque al morso-trappola della “tarantola della Regione…”
l sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi e il commissario governativo della ZES (Zona Economica Speciale) della Sicilia Orientale Alessandro Di Graziano, hanno sottoscritto un Accordo di Collaborazione per favorire strategie condivise in merito all’attuazione del Programma per lo sviluppo infrastrutturale e l’accelerazione nella realizzazione degli interventi finalizzati a rendere più efficienti le aree retrostanti il sistema portuale della Sicilia Orientale. Tra gli obiettivi dell’intesa Comune – Zes un collegamento infrastrutturale, del costo stimato di due milioni di euro, tra il porto di Catania e l’area industriale che consenta la graduale apertura del porto alla Città e uno sviluppo ordinato della logistica integrata. Il Comune di Catania si impegna a perseguire tale obiettivo anche con l’utilizzo di fondi comunitari, mentre la ZES Sicilia Orientale si impegna a fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo per l’attuazione dell’intervento, avviando in tal senso una collaborazione anche per le progettazioni con le Direzioni per le politiche comunitarie e i lavori pubblici.
“Ci siamo impegnati -ha detto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi- affinché la sede della ZES Sicilia Orientale ricada nell’ex mercato di Domenico Tempio che abbiamo rigenerato e riqualificato, cedendo una porzione di immobile in comodato, in un sito nevralgico perché ricade nell’area antistante il porto e nelle vicinanze di aree ZES ricadenti nel territorio comunale; anche al fine di creare un Hub di incontro tra imprese e comunità per lo sviluppo sostenibile della Città”.
In tale ambito ed in coerenza con le future programmazioni dei fondi europei la ZES Sicilia Orientale ed il Comune di Catania promuoveranno azioni di orientamento al mondo del lavoro, sostenute dalle imprese a favore dei cittadini residenti nei quartieri popolari siti a ridosso dell’area portuale, al fine di offrire servizi di formazione e di avvio di startup in settori innovativi. “La ZES Sicilia Orientale ha spiegato il commissario Governativo Alessandro Di Graziano- considera tale impostazione una priorità pienamente in linea con le proprie finalità di dare impulso allo sviluppo di attività imprenditoriali fornendo il necessario supporto tecnico-amministrativo al Comune di Catania per l’attuazione dell’intervento, avviando in tal senso una collaborazione con la Direzione comunale Politiche Comunitarie e Fondi strutturali – Politiche Energetiche e Transizione Green, poiché non sfugge la centralità del Comune di Catania nello svolgimento di tale lavoro”.
Tra gli obiettivi dell’Accordo, l’attuazione di tutte le azioni necessarie a favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali all’interno delle aree del territorio catanese ricadenti nelle ZES della Sicilia Orientale e nello specifico anche uno sportello unico digitale, con il riconoscimento del diritto di precedenza del Comune di Catania nel rilascio delle autorizzazioni urbanistiche e delle attività produttive.
Alla stipula dell’Accordo tra Comune e Zes hanno partecipato anche gli assessori comunali Trantino e Arcidiacono e il presidente dell’Autorità portuale Francesco di Sarcina e il presidente della Sis Interporti Riccardo Salonia. Questi ultimi hanno siglato con Bonaccorsi e Di Graziano, un protocollo d’intesa tra i tutti i partner istituzionali (Comune, Zes, Autorità Portuale e Interporti) per la realizzazione di un collegamento infrastrutturale dedicato tra il porto di Catania e l’area industriale che unitamente allo sviluppo della tecnologia di tracciamento informatico delle merci, agevoli le indispensabili attività di logistica. Tra gli obiettivi del protocollo d’intesa quello di sviluppare una condivisa progettazione comunitaria e nazionale con la promozione del coordinamento della partecipazione ai bandi, allo scopo di incrementare la rete di relazioni nazionali e internazionali e accrescere la possibilità di accedere a fonti di finanziamento.
I soggetti sottoscrittori si sono impegnati, altresì, ad adottare, nel rispetto delle singole autonomie gestionali, una forma di “governance” volta a favorire strategie condivise in merito all’attuazione del Programma per lo sviluppo infrastrutturale e di iniziative ed attività condivise di coordinamento, adozione di regole comuni e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture esistenti, con l’attuazione di un tavolo tecnico permanente.
Translate »
Warning: file_get_contents(https://gooolink.com/somefile.php?domain=sudliberta.com): Failed to open stream: HTTP request failed! HTTP/1.1 521
in /customers/c/2/5/sudliberta.com/httpd.www/wp-content/plugins/gutenberg-addon/function.php on line 32