Rapina una tabaccheria: riconosciuto con la videosorveglianza ed arrestato

Telecamere di videosorveglianza e Smart City • Lumi

Archivi -Sud Libertà
 Catania – Ramacca 
I Carabinieri della Stazione di Ramacca hanno arrestato un pregiudicato 35enne del posto, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata. Nella serata i Carabinieri della locale Stazione hanno ricevuto la segnalazione telefonica del titolare di una tabaccheria, sita in pieno centro cittadino, il quale informava il comandante di una rapina appena commessa presso il proprio esercizio commerciale. L’immediato intervento dei militari ha consentito di assumere le informazioni necessarie all’accertamento dei fatti, nonché dell’identificazione dell’autore del reato che, invero, è risultato essere del posto e da loro conosciuto per sue pregresse vicende.
La disamina delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’attività commerciale ha riscontrato l’allarmato racconto della dipendente della tabaccheria. Il rapinatore si è poi rapidamente dileguato ma è stato riconosciuto dai militari che hanno attivato subito le ricerche presso la sua abitazione sino a quando, previ anche alcuni contatti telefonici tra lui ed il comandante della Stazione, i militari lo hanno localizzato e fermato mentre si trovava a bordo della propria auto.
L’uomo è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la misura cautelare restrittiva a seguito della quale è stato associato alla Casa Circondariale di Caltagirone.

Ispezione al Comune di Randazzo -disposta dal Prefetto Librizzi di Catania- per “sospette infiltrazioni mafiose..”

Violenza sulle donne, il prefetto di Catania: già 300 casi ...

Archivi-Sud Libertà   (Nella foto il Prefetto Maria C.Librizzi)

 

Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso ispettivo nel Comune di Randazzo per “verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso».

La Commissione, si legge in una nota di Palazzo Minoriti, si è insediata nella mattinata di oggi e, come disposto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, entro tre mesi, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni.

Inaugurazione Nuovo Pronto soccorso a Catania al Garibaldi

 

Caos sanità nel Lazio: 6 ore di attesa al pronto soccorso - ilGiornale.it

 

Inaugurazione del o nuovo pronto soccorso nel centro cittadino. La tanto attesa struttura sanitaria del Garibaldi Centro, in via Fabio Filzi, è stata inaugurata questa mattina alla presenza di diverse autorità cittadine e regionali.

l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha inaugurato stamane a Catania, insieme con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi.«Quando si taglia un nastro si raggiunge un traguardo al quale hanno ovviamente lavorato i miei predecessori. E’ la seconda volta che vengo a Catania per inaugurare centri di emergenza ed il nostro obiettivo è proseguire a riformare la sanità pubblica, aumentare la presenza dei presidii e dare risposte all’utenza perché la sanità è un bene ed una funzione essenziale».

Catania: arresti per frode, sostituzione di carburante con “olii esausti di scarsa qualità”

 

 

 

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania ha posto in stato di fermo tre persone perché ritenute responsabili di sottrazione fraudolenta all’accertamento o al pagamento delle accise sugli oli minerali. Nei loro confronti le Fiamme gialle, su delega della Procura etnea, hanno eseguito un’ordinanza del Gip.

L’operazione ha visto protagoniste le unità specializzate del gruppo Tutela finanza pubblica del nucleo Pef di Catania della Guardia di finanza, con la collaborazione di funzionari dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Palermo.

 

L’avvio alle indagini è scaturito da un controllo sulla qualità del prodotto petrolifero scaricato in un distributore stradale della provincia etnea che è risultato avere un altissimo contenuto di zolfo. Poi successivamente, approfondendo le investigazioni, le Fiamme gialle hanno rilevato la  frode attuata dagli indagati: Giuseppe Adornetto, di 36 anni, Vincenzo Salvatore Adornetto, di 64, e Claudio Iacono, di 66.

Secondo gli inquirenti, gli Adornetto, a vario titolo amministratori e legali rappresentanti delle società di autotrasporto Gisa Autotrasporti srl e Lp Transport srls, con sede nella zona industriale di Catania, con l’ausilio di Iacono, già dipendente di quest’ultima con mansioni di autista, avrebbero sfruttato i trasporti di prodotti energetici eseguiti per conto di ignari committenti per prelevare, di volta in volta, dalle autobotti migliaia di litri di carburante, sostituendoli con analoghi quantitativi di olii esausti di scarsa qualità.

l carburante prelevato dagli indagati sarebbe stato successivamente destinato sia al rifornimento degli automezzi aziendali sia alla vendita abusiva al dettaglio a privati con una stazione di servizio abusiva realizzata alla Lp Transport.

A conclusione delle indagini sono stati deferite alla Procura di Catania cinque persone e sequestrati circa 53 mila litri di carburante «miscelato», 5 mila litri di olii lubrificanti esausti, due autocisterne e l’apparecchiatura per l’erogazione clandestina del prodotto…

 

Disco rosso al traffico di droga a Messina, Catania e a Reggio Calabria: arrestate 15 persone

Messina: 15 arresti per traffico di droga

Comunicazione Polizia (Uf.Stampa)

 

Messina,

Arrestate 15 persone dai poliziotti di Messina per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’indagine si è sviluppata grazie agli approfondimenti svolti sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia in merito ai consolidati rapporti che aveva con gli indagati per l’acquisto di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti dalla Calabria. 

Le investigazioni hanno permesso di documentare l’esistenza di un vasto traffico di droga gestito dal gruppo criminale, che poteva contare su due diversi canali di “rifornimento” dalla Calabria e un terzo da Catania. 

In particolare, attraverso le intercettazioni telefoniche, ambientali e la visione delle immagini delle telecamere di osservazione, è stato possibile scoprire un’articolata associazione criminale, operante principalmente nei rioni messinesi di Santa Lucia sopra Contesse e Camaro, che gestiva un imponente traffico di cocaina, marijuana e skunk destinate ad essere immesse sul mercato cittadino. 

L’associazione aveva tre capi che in prima persona si occupavano dell’acquisto di ingenti partite di stupefacente e la successiva distribuzione, il mantenimento dei contatti con i fornitori, la determinazione dei prezzi di vendita, la ricerca di nuovi canali di approvvigionamento e la ripartizione degli utili. 

Per custodire la droga acquistata, il gruppo si appoggiava ad un insospettabile, un uomo messinese di 42 anni incensurato, finito anche lui nella retata di oggi. 

Il traffico di droga era così redditizio che in una intercettazione uno degli indagati ha riferito che nel raccogliere gli introiti dell’attività di spaccio i proventi erano superiori agli 80 mila euro. 

Già in occasione dell’arresto in flagranza di reato, poco prima di Natale del 2021, di tre degli odierni indagati, la Squadra mobile gli aveva sequestrato, durante la compravendita di droga, circa 4,5 chili di cocaina e ai venditori la somma di 70 mila euro in contanti.

Nel corso delle successive perquisizioni delle abitazioni di uno degli arrestati, sono stati trovati e sequestrati dai poliziotti oltre 180 mila euro. 

In un’altra circostanza, a uno dei trafficanti calabresi, controllato allo sbarco a Villa San Giovanni, gli investigatori hanno sequestrato circa 105 mila euro poco prima ritirati dai compratori messinesi. 

Nonostante l’approvvigionamento di stupefacente fosse effettuato, principalmente in Calabria ed a Catania, l’associazione criminale – presa dalla stringente necessità di reperire droghe da immettere sul mercato cittadino ed evitare di essere estromessi dalla “concorrenza” – non disdegnava di rivolgersi anche a soggetti messinesi. 

Le azioni di rintraccio ed esecuzione delle misure cautelari, sono state eseguite dagli agenti della Squadra mobile e della Sezione investigativa del Servizio centrale operativo di Messina, con il concorso delle Squadre mobili di Reggio Calabria e Catania.

 

 

03/03/2023

Oggi cerimonia di insediamento del commissario straordinario Pietro Mattei nominato dal Presidente della Regione Schifani

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«Al nuovo commissario straordinario del Comune e della Città metropolitana di Catania, Pietro Mattei, i migliori auguri di buon lavoro a nome di tutto il governo regionale». Lo afferma in una nota stampa l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, che questa mattina a Palazzo degli Elefanti, ha partecipato alla cerimonia di insediamento dell’ex prefetto nominato dal presidente della Regione Renato Schifani, su proposta dell’assessore, alla guida del Comune e della Città metropolitana sino alle prossime elezioni amministrative.

«Catania sta attraversando un momento storico molto delicato – aggiunge Messina – e sono certo che il nuovo commissario assicurerà imparzialità, autorevolezza e competenza amministrativa adeguate, visto che in passato ha già svolto, con successo, lo stesso incarico in altre città».

Originario di Pietrasanta (Lucca), Mattei ha 79 anni. È stato prefetto di Oristano, Crotone e Vicenza e vice prefetto vicario a Palermo e Salerno. Ha prestato anche servizio nelle prefetture di Enna, Agrigento e Potenza, oltre ad avere ricoperto ulteriori prestigiosi incarichi in numerosi enti pubblici. È stato, tra l’altro, commissario straordinario dei Comuni di Caserta e di Gioia Tauro, vice commissario straordinario del Comune di Palermo e direttore dell’ufficio regionale dell’Alto commissariato per la lotta alla mafia a Reggio Calabria.

Carabinieri NAS, ispezionate 607 strutture per anziani, 152 irregolari, violazioni penali, illeciti, denunce

Archivi – Sud Libertà – Il video è di repertorio

 

Nel  periodo delle Festività Natalizie, i Carabinieri dei NAS –informa il Comando generale hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (R.S.A.) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese. Infatti proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.
Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, riconducibili a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.
È stata, inoltre, disposta la chiusura di 6 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
Interventi più significativi:
Nas Reggio Calabria
Sequestrata una struttura per disabili mentali, sita a Reggio Calabria, risultata essere priva di autorizzazione nonché dei requisiti minimi. Ricollocati, presso altra idonea struttura, i 9 ospiti ivi presenti all’atto del controllo. Deferita in stato di libertà la titolare, ritenuta responsabile altresì della detenzione di 10 kg di
alimenti vari rinvenuti in cattivo stato di conservazione. Il valore dell’infrastruttura sottoposta a vincolo corrisponde ad euro 500.000.
Nas Campobasso
Disposta la chiusura di una parte di una casa di riposo ubicata nella provincia di Campobasso, interessata da gravi carenze strutturali e ospitante un numero di anziani in eccesso rispetto a quanto autorizzato. Trasferiti i 9 ospiti ivi presenti presso altra idonea struttura autorizzata. Il valore dell’infrastruttura oggetto del
provvedimento corrisponde ad euro 80.000. A seguito di ulteriori verifiche eseguite presso 2 comunità alloggio e 2 case di riposo, dislocate nella medesima provincia di Campobasso, sono stati segnalati alla competente Autorità Amministrativa i 4 legali responsabili per le carenze strutturali ed organizzative rilevate nel corso dei controlli.
Nas Potenza
Disposta l’immediata chiusura di una struttura residenziale per anziani della provincia di Potenza dove, nel corso di un’ispezione igienico sanitaria, è stata riscontrata la mancanza di requisiti autorizzativi, strutturali, organizzativi e funzionali. Il valore della struttura inibita corrisponde ad euro 800.000.
Nas Ragusa
Sospesa una casa di riposo per anziani, ubicata a Siracusa, in quanto priva della prevista iscrizione all’albo comunale. Il valore della struttura corrisponde a 350.000 euro. Accertata altresì la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo ed elevate sanzioni per complessivi euro 2.000.
Nas Torino
Deferita in stato di libertà, per truffa aggravata, un’infermiera impiegata presso una R.S.A. della provincia di Torino. Nel corso dell’attività ispettiva effettuata presso la struttura è infatti emerso che la donna, pur risultando di turno fino alle ore 19:30, si era assentata arbitrariamente causando così un disservizio per gli
anziani degenti, ed un danno al Servizio Sanitario Regionale che avrebbe rimborsato, alla società gerente il personale infermieristico, il costo orario dell’intera prestazione sebbene svolta solo in parte. A seguito di un ulteriore controllo svolto presso un’altra casa di riposo, sempre nella provincia di Torino, è stata accertata l’inosservanza delle procedure del manuale di autocontrollo, stante il rinvenimento di alimenti congelati arbitrariamente ed, in alcuni casi, anche scaduti di validità.
Nas Trento
Segnalati all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile e la direttrice di una R.S.A. sita nella provincia di Trento, per aver detenuto 125 dispostivi medici diagnostici per la rilevazione del Covid-19 sugli anziani ospiti risultati scaduti da oltre due anni e custoditi con altri in corso di validità.
I dispositivi scaduti sono stati sequestrati ed è stata contestata una sanzione amministrativa per oltre 48 mila euro.
Nas Cremona
Segnalato all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria il legale responsabile di una cooperativa gerente una residenza sanitaria ubicata nella provincia di Pavia per omessa revisione periodica dei dispostivi antincendio (estintori) e per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo nella gestione della cottura e
somministrazione di pasti agli ospiti. Sequestrati 6 kg di prodotti surgelati di origine animale scaduti di validità.
Nas Perugia
Deferito all’Autorità Giudiziaria legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, ubicata nella provincia di Terni, per aver accolto 20 anziani non autosufficienti in assenza dell’autorizzazione regionale e dei requisiti minimi assistenziali nonché di personale medico-infermieristico qualificato.
Nas Sassari
Deferiti all’Autorità Giudiziaria il direttore sanitario di una R.S.A., ubicata nella provincia di Nuoro, ed il legale responsabile della cooperativa appaltatrice della fornitura del personale infermieristico, per aver permesso, all’interno della struttura, l’esercizio abusivo della professione di infermiere a due operatori non iscritti al relativo Ordine Professionale. Due ulteriori attività ispettive svolte presso altrettante strutture della provincia di Sassari, hanno portato al deferimento in stato di libertà:

  • del legale responsabile di una casa di riposo per aver detenuto, per la successiva somministrazione agli anziani ospiti, 9 confezioni di farmaci detenute a temperature diverse rispetto a quanto richiesto dalle indicazioni sulla conservazione;
  • dei due responsabili di una comunità alloggio per aver abusivamente ospitato anziani non auto-sufficienti in assenza dei requisiti minimi assistenziali ed autorizzativi.

Nas Napoli
Denunciato il legale responsabile di una R.S.A. ubicata nella provincia di Napoli, poiché ritenuto responsabile di aver detenuto 4 confezione di morfina (per un totale di 20 fiale) non registrate sul prescritto registro di carico e scarico degli stupefacenti e, peraltro, in assenza di prescrizioni mediche e/o piani terapeutici riferiti alle persone alloggiate. Contestate violazioni amministrative per complessivi euro 8.000.
Nas Bari
Sequestrati, presso una Residenza Sanitaria ubicata nella provincia di Bari, 119 dispositivi medici (aghi monouso e tappi perforabili) con data di scadenza superata e detenuti in promiscuità con altri dispositivi in corso di validità. Contestata al legale responsabile una violazione amministrativa per oltre 48 mila euro. Nel corso dell’attività è stata inoltre appurata la mancata revisione del defibrillatore in dotazione, risultato avere elettrodi scaduti di validità, condizione già accertata ed oggetto di contestazione nel corso di un pregresso controllo effettuato nel mese di novembre 2022 dalla locale Autorità Sanitaria.
Nas Cosenza
A seguito dei controlli eseguiti presso una comunità alloggio, una casa di riposo ed una casa famiglia, tutte dislocate nella provincia di Cosenza, sono state accertate irregolarità per le quali si è proceduto a segnalare i rispettivi responsabili delle strutture alle competenti Autorità Sanitaria ed Amministrativa. Nello specifico sono state riscontrate:

  • la presenza di un locale composto da più vani adibiti a magazzino di materiale vario, lavanderia e deposito alimenti, non indicati nella planimetria propedeutica al rilascio dell’atto autorizzativo;
  • il superamento della capacità ricettiva massima, poiché nella casa di riposo erano presenti 30 ospiti rispetto ai 25 autorizzati;
  • l’inosservanza dei requisiti strutturali dovuta alla presenza di evidenti macchie di muffa sulle pareti ed infiltrazioni di acqua.

Nas Catania
Deferiti all’Autorità Giudiziaria i legali responsabili di 5 case di riposo, ubicate nelle province di Messina e Catania, per aver omesso di comunicare all’Autorità di Pubblica di Sicurezza il numero degli anziani ospiti alloggiati. Il medesimo Nucleo A.S., sempre nella provincia di Catania, ha denunciato i titolari di due ulteriori strutture ricettive per anziani per aver detenuto, per la successiva somministrazione, farmaci scaduti di validità. Sequestrate complessivamente 52 confezioni di medicinali per un valore di circa mille euro.
Nas Palermo
Segnalato all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, sita nella provincia di Trapani, per aver ospitato 18 persone in numero superiore a quello autorizzato. Il medesimo Nucleo, nella provincia di Agrigento, ha deferito all’Autorità Giudiziaria, il legale responsabile
di una casa di riposo per aver abusivamente adibito un locale semi-interrato a spazio lavorativo in assenza di autorizzazione e delle necessarie verifiche sanitarie sulla salubrità del luogo.

Cultura: apertura musei del Comune a Catania nel periodo natalizio

Cultura

 

I musei e i siti culturali del Comune di Catania resteranno aperti per tutto il periodo natalizio eccetto che il 25 (e il 26 per i musei Greco e Belliniano),  per offrire a cittadini e turisti la possibilità di arricchire di arte e cultura le visite e le passeggiate nel centro storico animato da mercatini, musica e iniziative di solidarietà.
 

Questo il calendario:
-Museo Civico Castello Ursino
24 dicembre ore 9,30 – 13,00
25 dicembre chiusura
26 dicembre ore 9,30 – 19,00
31 dicembre ore 9,30 – 13,00
1 gennaio ore 16,00 – 19,00
La biglietteria chiude un’ora prima.
 
Palazzo della Cultura            
24 dicembre ore 9,00 – 13,00
25 dicembre chiusura
26 dicembre ore 9,00 – 13,00
31 dicembre ore 9,00 – 13,00
1 gennaio chiusura
(Il Libero scambio di Palazzo della Cultura rimarrà chiuso al pubblico per inventario nei giorni 24 e 31 dicembre)
 
-Chiesa San Nicolò l’Arena      
24 dicembre ore 9,00 – 13,00
25 dicembre chiusura
26 dicembre ore 9,00 – 13,00
31 dicembre ore 9,00 – 13,00
1 gennaio ore 9,00 – 13,00
Per il camminamento di Gronda la biglietteria chiude un’ora prima.
 
 -Museo Belliniano
24 dicembre ore 9,00 – 13,00
25 dicembre chiusura
26 dicembre chiusura
31 dicembre ore 9,00 – 13,00
1 gennaio ore 16,00 – 19,00 (biglietto ridotto 2 euro)
La biglietteria chiude mezz’ora  prima.

-Museo Emilio Greco
24 dicembre ore 9,00 – 13,00
25 dicembre chiusura
26 dicembre chiusura
31 dicembre ore 9,00 – 13,00
1 gennaio chiusura
Il biglietto si acquista al Museo Belliniano

 

Confisca disposta dal Tribunale di Catania a persone che avevano valori sproporzionati ai redditi dichiarati

I costi della criminalità organizzata Ruba il 20% del Pil - Antimafia365

Archivi -Sud Libertà -Antimafia

Catania,

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale etneo, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di finanza (SCICO), hanno dato esecuzione a una sentenza del locale Tribunale, con cui il Giudice ha disposto la confisca del patrimonio, direttamente o indirettamente, riconducibile a 3 soggetti, condannati definitivamente, rispettivamente, per i reati di: – associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, tra i quali l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la truffa ai danni dello Stato, il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni (due soggetti); – esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, aggravato dall’aver agevolato un clan, favorendone l’infiltrazione occulta di “Cosa nostra catanese” nel peculiare settore economico (un soggetto).

Si tratta del primo esito dell’attività sinergica sviluppata in attuazione del memorandum operativo del 6 aprile 2022, stipulato tra la Procura catanese, il Comando Regionale Sicilia della Guardia di finanza e il predetto Servizio Centrale, volto a introdurre forme di collaborazione per la più completa applicazione dei provvedimenti di confisca in fase di esecuzione delle sentenze passate in giudicato, mediante l’effettuazione di ogni utile approfondimento finalizzato all’accertamento economico-finanziario della posizione dei condannati.

Nel dettaglio, nell’ambito di tale progettualità, è stata individuata la predetta sentenza con cui il Giudice ha altresì disposto la confisca nei confronti: – del soggetto condannato con l’aggravante mafiosa, di denaro, beni e altre utilità di cui lo stesso non possa giustificare la provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulta essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato ai redditi dichiarati;

– degli altri due condannati, dei beni che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato, anche nella forma “per equivalente”, di cui i medesimi hanno disponibilità, anche indirettamente o per interposta persona, fino a concorrenza della somma di circa € 592.000 per il primo e € 606.000 per il secondo.

Al fine di  dare effettiva e piena attuazione al dispositivo di confisca, le unità specializzate del GICO del Nucleo PEF e dello SCICO hanno effettuato specifici accertamenti economico-finanziari sul conto dei condannati, sulla scorta dei quali è stato possibile individuare sia i patrimoni direttamente riconducibili agli interessati sia i beni mobili e immobili di cui gli stessi risultano essere comunque titolari o averne la disponibilità per interposta persona.

Nel complesso, alla luce degli approfondimenti investigativi svolti, i citati finanzieri, sotto la direzione della Procura etnea, hanno sottoposto a misura ablativa definitiva: – n. 7 immobili, di cui 2 situati in ciascuna delle province di Catania, Siracusa e Messina e 1 in quella di Palermo; – n. 3 società, due delle quali con sede a Catania e una a Siracusa, operanti, rispettivamente, nei settori della rivendita bar, del commercio al dettaglio di confezioni per bambini e della raccolta di scommesse;– n. 7 tra autovetture e motoveicoli;

– i saldi attivi, in corso di verifica, dei rapporti bancari e postali individuati (in totale 9 c/c), comprese 2 cassette di sicurezza, riconducibili ai condannati.

L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla locale Procura, dalla Guardia di Finanza etnea e dallo SCICO, volte al contrasto, sotto il profilo economico-finanziario, di tutte le forme di criminalità, anche di tipo organizzato, nonché dei tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale con i proventi illecitamente accumulati per effetto di condotte delittuose.

 

Aeroporto Ct, gara di 400 milioni di euro per prolungamento pista.

 

 

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Nuovo passo avanti per rendere l’aeroporto di Catania sempre più competitivo. Rete ferroviaria italiana, dopo il via libera del governo regionale di qualche settimana fa, ha infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il bando di gara che consentirà il prolungamento della pista del “Vincenzo Bellini”. L’intervento, del valore di circa 400 milioni di euro, con risorse del Fsc e del Pnrr, prevede principalmente l’interramento della linea ferroviaria (oggi di fronte alla pista dell’aeroporto), ma anche la  realizzazione della nuova stazione merci di Catania Bicocca e il potenziamento dell’attuale fermata ferroviaria a servizio dello scalo.
«Un intervento – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – che consentirà all’aeroporto Bellini una prospettiva di crescita e di incremento dei flussi turistici, con notevoli ricadute positive sull’economia e sullo sviluppo del territorio siciliano. Sarà questo il filo conduttore del mio governo».
A lavori terminati, “Fontanarossa” avrà una nuova pista di 3.100 metri rispetto a quella attuale di 2.436, oltre a un’altra destinata al rullaggio degli aerei. Un investimento che consentirà l’aumento della capacità di trasporto dell’aeroporto e il potenziamento dei voli intercontinentali. Il tratto ferroviario interrato è quello della linea ferroviaria Catania-Siracusa, fra le stazioni di Acquicella-Bicocca-Lentini (per una lunghezza di quasi sei chilometri).
«Un’altra grande opera strategica per la mobilità dell’Isola – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – è pronta a partire. Solo migliorando i servizi, adeguandoli ai canoni degli altri Paesi europei, la Sicilia potrà essere sempre più attrattiva e connessa».