Metro a Catania, da lunedì prossimo – 24 Marzo- aperta dalle ore 6.00 del mattino con partenza da Monte po

 

Catania, 

Da lunedì 24 marzo la Metropolitana inizierà le corse alle ore 6.00 del mattino dei giorni feriali con partenza da Monte Po, come avevano esplicitamente richiesto lo scorso 19 febbraio il sindaco Enrico Trantino e il vicesindaco Paolo La Greca ai vertici di Fce, titolare della concessione governativa, durante una riunione a Palazzo degli Elefanti.

In pratica viene anticipato di un’ora l’orario feriale delle corse, favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto a quello privati per gli spostamenti, legati soprattutto alle esigenze di chi deve recarsi nel posto di lavoro in orari prestabiliti.

“Ringrazio -ha detto il sindaco Trantino- il Commissario del Governo per la Ferrovia Circumetnea Angelo Mautone e il direttore generale Salvo Fiore che hanno tenuto conto della nostra sollecitazione di anticipare alle ore 6 la partenza dei treni  nei giorni feriali e alle ore 7 nei giorni festivi. Un piccolo ma significativo passo in avanti che allinea e la Metro di Catania alla funzionalità di quella di altre grandi città e in qualche misura persino la migliora, tenuto conto che il venerdì e il sabato l’infrastruttura su rotaia funziona fino all’una di notte, anche per agevolare lo svolgimento ordinato della Movida”.

Le frequenze delle corse dei treni della Metro nei giorni feriali sono di dieci minuti dalle ore 6 alle ore 15,30 e di tredici minuti dalle 15,30 alle 22,30.

Nm

 

 

Consiglio comunale di Catania approva regolamento sale giochi, una mozione e un odg

 

Consiglio

 

Catania,

Il Consiglio comunale di Catania ha approvato ieri all’unanimità dei 24 presenti il Regolamento per le sale giochi e per l’installazione di apparecchi elettronici da intrattenimento o da gioco. L’Aula si è espressa favorevolmente anche su una mozione e un odg.

L’assessore alle Attività Produttive, Giuseppe Musumeci, ha presentato il Regolamento sottolineando l’importanza per il Comune di dotarsi di uno strumento del quale era sprovvisto, e  dando atto alle commissioni consiliari,  agli uffici e  al suo predecessore, Giuseppe Gelsomino, per il lavoro svolto su questa materia.
I vari articoli sono stati formulati dall’Amministrazione nel rispetto delle disposizioni del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e delle norme vigenti, con una particolare attenzione rivolta al contrasto ai fenomeni di dipendenza, come anche previsto dalla legge regionale del 2020 “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”.
Il regolamento individua i criteri e i limiti per la diffusione di nuovi locali in cui si pratica il gioco lecito sul territorio, garantendo limiti di sostenibilità con l’ambiente circostante, oltre al corretto rapporto con l’utenza, la tutela dei minori e delle fasce più a rischio, la prevenzione di fenomeni di dipendenza.
Il testo si sofferma sulla definizione dei giochi, le prescrizioni per i gestori, le caratteristiche strutturali degli esercizi, con le distanze da luoghi “sensibili”. In particolare, è prevista la distanza minima di m. 500 rispetto a istituti scolastici, incluse le università e ogni altra struttura formativa; luoghi di culto; strutture sanitarie e ospedaliere; impianti sportivi e centri di aggregazione giovanile; strutture che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale.
Tra gli obblighi per i titolari delle sale giochi c’è quello di esporre all’interno dei locali la tabella dei giochi proibiti rilasciata dalla Questura, così come di esporre all’ingresso e all’interno degli esercizi  il materiale informativo predisposto dall’Asp  per evidenziare i rischi correlati al gioco e  segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico.
I giochi riservati ai maggiorenni devono essere collocati in area separata e opportunamente delimitata rispetto ad altri giochi o alle attività di diversa natura praticate nei locali. L’esercente deve prevedere idonea sorveglianza ed è tenuto a far rispettare il divieto di utilizzazione ai minorenni, anche mediante richiesta di esibizione di un documento di riconoscimento valido.
Riguardo agli orari di apertura, il regolamento dispone che  tutti gli apparecchi da gioco possono essere messi in funzione solo tra le ore 9 e le ore 24. Nel corso dell’anno scolastico inoltre, fino alle ore 14 dei giorni feriali, deve essere fatto divieto di accesso ai minori di anni 16 (quest’ultimo punto mira a dare un contributo alla lotta alla dispersione scolastica).

Nel corso della seduta è stata anche approvata, all’unanimità dei 25 presenti, la mozione a firma del consigliere Maurizio Zarbo e del gruppo consiliare Prima l’Italia, sulla  “Promozione di iniziative volte a prevenire e contrastare le situazioni di disagio psicologico”, anche attraverso l’Asp,  con riferimento in particolare alle conseguenze per la cittadinanza determinate da un evento come l’esplosione causata da una fuga di gas a Trappeto nord nel gennaio scorso.
Il Consiglio ha dato inoltre il via libera, con dodici  favorevoli  tre astenuti e otto contrari, all’ordine del giorno presentato dal consigliere Maurizio Caserta relativo all’adesione alla manifestazione di sabato 15 marzo a Roma “Una piazza per l’Europa. Tante città in un’unica voce”, per riaffermare i valori della pace, della libertà, della solidarietà.

Catania, è morto il ragazzo caduto dal lucernario di Etnapolis

 

 

Delusione.

 

 

Belpasso,

E’ morto il ragazzo di 16 anni precipitato ieri sera dal lucernario di un tetto nel centro commerciale Etnapolis a Belpasso, in provincia di Catania. Il giovane era stato soccorso e trasportato in ospedale,(S.Marco) ma le sue condizioni era gravissime e nella notte è deceduto.

Si apprende che la Procura etnea ha già ipotizzato il reato di omicidio colposo  Sul caso sono al lavoro i carabinieri di Paternò (Catania) che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.Non è stato necessario disporre l’autopsia sul corpo del ragazzo.

Serie tv: torna in città la produzione di “Vanina – Un vicequestore a Catania”

 

 

 

Catania,

Il sindaco Enrico Trantino ha ricevuto nel Palazzo degli Elefanti una delegazione della “Palomar”, la società di produzione della serie tv Mediaset “Vanina – Un vicequestore a Catania”.

Nel corso dell’incontro in municipio il produttore esecutivo Palomar, Francesco Beltrame, l’organizzatore generale Giacomo Barbieri e il location manager Saverio Nicastro hanno presentato al primo cittadino una proposta di  progetto, condivisa anche con il direttore di produzione Alessandra Li Mandri, per la realizzazione nel capoluogo etneo di una seconda stagione della serie con protagonista Vanina/Giusy Buscemi, dopo il successo su Canale 5 degli episodi girati a Catania in gran parte nell’estate del 2023.

Il sindaco ha accolto con interesse le novità rappresentate dalla produzione e ha confermato anche per le prossime lavorazioni la fattiva disponibilità e collaborazione dell’Amministrazione, con il coordinamento del capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro, presente all’incontro. Per il Comune sono intervenuti anche Paolo di Caro, direttore della Cultura, Sabina Murabito, responsabile della Film Commission, e Carmela Costa, esperta conoscitrice di storia e siti culturali cittadini.

 

 

La Palomar prevede la realizzazione, a partire dalla prossima primavera, di quattro nuovi film di 100 minuti  ispirati ai romanzi di Cristina Cassar Scalia, con riprese in location catanesi già “collaudate” e apprezzate,  e altre inedite, anche di particolare suggestione, che potranno contribuire ad offrire al territorio un importante ritorno in termini di immagine e turismo, oltre che a livello di economia, considerata la lavorazione della serie in città per diversi mesi, con il coinvolgimento di professionisti, maestranze, strutture ricettive e  tutto un indotto considerevole.

Il sindaco Trantino ha ringraziato la Palomar per avere scelto ancora una volta Catania: “Un ritorno in città che ci inorgoglisce – ha detto – perché tra l’altro conferma  la capacità attrattiva della nostra meravigliosa Catania. Faremo del nostro meglio per assecondare il lavoro di una produzione capace di attenzionare e valorizzare culture e territori, come già dimostrato anche con la serie capolavoro sul commissario Montalbano”.

 

 

Operazione “Saracena”. 18 misure cautelari nei confronti di famiglia mafiosa- Procura di Catania, ricostruite le attività illecite del clan Mazzei

 

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Catania,
Su disposizione di questa Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, nei confronti di 18 persone nei confronti delle quali, nell’attuale fase del procedimento e ferma restando la presunzione di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva, è stata ritenuta la sussistenza di gravi indizi di reato in ordine ai delitti di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti questi ultimi tutti aggravati dal metodo mafioso e con finalità di agevolare il sodalizio mafioso in riferimento.
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo e coordinata da questa Procura Distrettuale della Repubblica, si è sviluppata a partire dalla fin del 2020, permettendo di ricostruire le attività illecite di un’associazione mafiosa legata al clan “Mazzei” di Catania al cui vertice, sulla base degli indizi raccolti, risulterebbe esservi Montagno Bozzone Francesco. Il sodalizio criminale operava nei territori di Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe, esercitando un controllo capillare sul territorio attraverso estorsioni, traffico di droga ed intimidazioni sistematiche.
Le investigazioni, nell’attuale fase procedimentale, avrebbero permesso di individuare i re ferenti del clan in Spitaleri Eugenio, che avrebbe assunto la direzione dell’organizzazione su Bronte e Maletto, e in Galati Rando Mario, detto “Balilla”, per il territorio di Maniace. Inoltre, risulterebbe documentata l’operatività di un’altra articolazione del clan Mazzei, il gruppo Lo Cicero, attivo tra Adrano e Bronte e diretto da Lo Cicero Cristian.
Le indagini hanno evidenziato come l’assenza dal territorio di Catania Salvatore, arrestato nel novembre 2020 unitamente a Montagno Bozzone Mario – condannato a nove anni di reclusione per un’estorsione ai danni dell’imprenditore e attuale sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi – avrebbe favorito l’ascesa nel sodalizio di Spitaleri Eugenio. Quest’ultimo avrebbe consolidato il proprio ruolo di vertice, intensificando in particolare le attività estorsive ai danni di imprenditori locali ed il traffico di sostanze stupefacenti, anche grazie alla collaborazione con Galati Rando Mario.
Le attività investigative hanno evidenziato a livello di gravità indiziaria come il gruppo criminale operasse con particolari cautele per eludere le indagini, utilizzando nomi in codice, evitando di specificare dettagli nei loro incontri e ricorrendo a telefoni occasionali e SIM intestate a soggetti estranei al sodalizio. Un ruolo fondamentale nei rapporti tra il duo Spitaleri-Galati Rando e il clan Lo Cicero sarebbe stato svolto da due soggetti di Bronte, mentre con compiti prettamente esecutivi avrebbero operato Bontempo Scavo Sebastiano,”, suo fratello Francesco, detto “Ciccio”, Barbagallo Giuseppe, Augusta Renato e Longhitano Biagio. Il gruppo sarebbe legato a Montagno Bozzone Francesco, per il tramite del figlio Montagno Bozzone Santino.
Il clan Lo Cicero, invece, vedeva inizialmente ai vertici i fratelli Agatino e Cristian Lo Cicero, fino alloro arresto nel gennaio 2022, quando la leadership sarebbe passata al fratello Lo Cicero Salvatore. Il gruppo operava con una rete di corrieri e spacciatori, incaricati di garantire la distribuzione della droga sul territorio.
Inoltre, le indagini hanno permesso di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un altro gruppo criminale, attivo principalmente a Maniace che sarebbe diretto da Conti Taguali Carmelo, detto “Carbuni” con il cOll1pito di garantire i rifornimenti anche da Fiumefreddo di Sicilia. Il gruppo si sarebbe occupato del traffico di sostanze stupefacenti attraverso una rete di giovani spacciatori, inizialmente riforniti, come le indagini sembrerebbero evidenziare, da Galati Rando Mario e da suo figlio Sebastiano, poi collaborati da Parisi Gabriele.
Le investigazioni hanno anche evidenziato a livello di gravità indiziaria, episodi di intimidazione ai danni di giovani spacciatori, nonché estorsioni sistematiche a imprenditori del catanese ed un fiorente traffico di cocaina e marijuana.
Il controllo del territorio esercitato dal sodalizio sulla base delle indagini svolte, sembrerebbe capillare: in diversi episodi, dopo il passaggio delle Forze dell’Ordine, gli affiliati avrebbero chiesto ai residenti informazioni sui motivi della loro presenza, raccogliendo dettagli utili per la loro attività illecita. Le indagini avrebbero inoltre permesso di accertare quattro episodi di estorsione, commessi in particolare da Augusta Renato e Incognito Giuseppe nei confronti di imprenditori locali. Le richieste di denaro avvenivano con minacce esplicite e violenza verbale, accompagnate da riferimenti all’appartenenza al clan, con lo scopo di incutere timore e ottenere ingiusti profitti.
Nel corso delle indagini, a riscontro delle attività investigative, i Carabinieri hanno eseguito sette arresti in flagranza di reato e un deferimento in stato di libertà per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a segnalare alla Prefettura sette acquirenti. Inoltre, sono stati sequestrati 1 kg di marijuana, 200 grammi di cocaina e 3.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Il quadro indiziario relativo alla natura mafiosa del sodalizio è stato documentato da specifiche vicende, quali, ad esempio, quella in cui Spitaleri Eugenio avrebbe imposto la propria “protezione” ad un’importante azienda attiva nel commercio delle fragole di Maletto, tentando di estendere tale imposizione ad altri imprenditori del settore attraverso richieste di percentuali sugli incassi.
Gli  elementi raccolti hanno consentito a questa Procura Distrettuale della Repubblica di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania l’emissione dell’odierno provvedimento cautelare nei confronti di 18 indagati, mentre per un ulteriore soggetto la misura sarà valutata dopo l’interrogatorio preventivo previsto dalla legge. Altri 15 indagati riceveranno la notifica dell’a\Tiso di conclusione delle indagini preliminari
A seguito dell’esecuzione della suddetta ordinanza, sarà avviato il contraddittorio procedimentale, nel quale gli indagati potranno fornire durante l’interrogatorio di garanzia la propria versione dei fatti e presentare eventuali prove a loro discolpa.

Autobooks: domenica 2 Marzo – a Catania in piazza Università letture e scambio libri “fantasy” nell’ambito della mostra “Tolkoen”

 

Domenica con Tolkien

 

 

Catania,

Reading, attività di lettura e scambio libri all’insegna del “fantasy” animeranno la “Domenica  con Tolkien”, in programma il 2 marzo dalle ore 9 alle 13 in piazza Università,  dove sarà presente il presidio del Book Crossing della Biblioteca Bellini e dell’Autobooks di Librincircolo dedicato allo scrittore.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale, si inserisce nell’ambito delle attività collaterali alla mostra “Tolkien, uomo, professore, autore” prevista nel  Palazzo della Cultura dall’8 marzo al 31 luglio, in omaggio a uno degli autori più letti del pianeta, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo e di un nuovo mondo immaginario abitato da Hobbit, Elfi, nani e uomini.     .
L’Associazione culturale “Universo Fantasy” proporrà uno sguardo sui personaggi creati dalla fantasia dello straordinario scrittore, attraverso la lettura di brani significativi della trilogia del Signore degli Anelli, pagine dalla grande potenza narrativa che ancora oggi accompagnano generazioni di lettori .

Pedopornografia Catania: 115 perquisizioni e 34 arresti in tutta Italia

 

 

postale

Catania,

Si è conclusa l’attività investigativa denominata “Hello” contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, condotta dagli specialisti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) di Catania, in collaborazione con gli esperti del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale.

Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente oltre 500 poliziotti, che hanno operato in 56 città in tutta Italia eseguendo 115 perquisizioni domiciliari e informatiche al cui esito sono state arrestate 34 persone in flagranza di reato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, a seguito del sequestro di numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file illegali.

L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, e sviluppata, anche con attività sotto copertura, sulla piattaforma di messaggistica istantanea utilizzata dagli indagati, ha consentito di individuare diversi gruppi specializzati nello scambio di materiale pornografico minorile, con bambini abusati in età infantile ed episodi di zooerastia (istinto sessuale che porta ad avere rapporti sessuali con animali) con vittime minorenni.

Gli indagati sono tutti di sesso maschile e con un’età compresa tra 21 e 59 anni.

Due di loro, oltre a detenere migliaia di file pedopornografici, avevano immagini e video autoprodotti con abusi sessuali su minori, vittime che sono state già identificate dagli operatori di Polizia.

L’identificazione degli utenti che scambiavano immagini e video di pornografia minorile, ha richiesto un lavoro di approfondimento e analisi tecniche che hanno consentito di superare le barriere dell’anonimato in rete.

La maggior parte degli indagati faceva ricorso a sofisticati sistemi di crittografia e all’archiviazione in cloud per occultare il materiale illecito, rendendo difficile la sua individuazione.

Gli investigatori della Polizia postale hanno ricostruito i percorsi digitali, decrittando dati protetti e rinvenendo prove fondamentali per l’accertamento dei reati.

Catania Palanesima: lavori in corso ,finalmente, per il rilancio dell’impianto – ci sono voluti 14 milioni di euro – per gli eventi sportivi

 

 

Catania,

 

Procedono a ritmo sostenuto i lavori per la riqualificazione del Palasport di Nesima, il grande impianto sportivo coperto di via Filippo Eredia, vandalizzato e abbandonato per anni. L’intervento, avviato lo scorso luglio su iniziativa del sindaco Trantino e dell’assessore Parisi, mira a restituire alla città una struttura strategica per lo sport e gli eventi.

Un recente sopralluogo della Quinta Commissione Consiliare Lavori Pubblici, presieduta da Angelo Scuderi, si è svolto nel cantiere al confine con la zona Lineri di Misterbianco, alla presenza dell’assessore Sergio Parisi e dei consiglieri comunali. L’incontro è servito a fare il punto sull’avanzamento dei lavori già eseguiti e sul cronoprogramma degli interventi previsti fino alla primavera del 2026, termine fissato per la conclusione .

Per  quasi trent’anni, il Palanesima è stato simbolo delle opere incompiute: previsto per le Universiadi del 1997, non è quasi mai stato utilizzato. Tuttavia, nonostante vandalismi e furti, le strutture portanti dell’edificio, tra cui copertura, pareti perimetrali e tribune con una capienza di oltre 4.500 spettatori, sono rimaste integre.

L’azienda esecutrice dei lavori, aggiudicati dal Comune di Catania con una base d’asta di 14 milioni di euro, ha già installato una grande gru all’interno della struttura per realizzare gli interventi previsti dal progetto. Le opere comprendono la sistemazione e l’impermeabilizzazione del tetto, la posa di nuove grate e parapetti in ferro, il rifacimento delle pavimentazioni, la sostituzione degli infissi interni ed esterni, il ripristino dei servizi igienici e degli spogliatoi completamente devastati, oltre all’installazione di nuovi impianti di illuminazione, climatizzazione, elettrici, antincendio e idrico-sanitari.

“Nei primi mesi di apertura del cantiere – ha spiegato l’assessore Parisi – ci siamo concentrati sulla bonifica dell’area, rimuovendo oltre 140 tonnellate di materiale inerte e rifiuti di ogni genere. Questo passaggio era indispensabile per mettere in sicurezza il cantiere e avviare i lavori a pieno ritmo. Oggi possiamo affermare con certezza che il Palanesima non sarà più un’incompiuta: gli interventi in corso lo trasformeranno in un centro polifunzionale capace di ospitare sia attività sportive che eventi culturali, in una posizione strategica per la mobilità cittadina”.

Il progetto di riqualificazione prevede anche il rifacimento delle pavimentazioni, dei rivestimenti, degli arredi, dei bagni e degli impianti tecnologici. L’obiettivo è rendere l’impianto un punto di riferimento non solo per le attività sportive indoor – incluso il tennis e le competizioni internazionali – ma anche per eventi culturali come concerti, spettacoli, mostre e convegni, grazie a un parterre di oltre 70 metri di lunghezza e quasi 40 di larghezza.

Valutiamo molto positivamente lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione del Palanesima – ha dichiarato il presidente della Commissione Consiliare Lavori Pubblici, Angelo Scuderi, presente con i consiglieri comunali Zarbo, Trovato, G. Bonaccorsi e Manara. – La vicinanza alla stazione della metropolitana rende questa struttura strategica per la città. L’Amministrazione ha fatto benissimo a investire nel recupero di questo impianto. Nei prossimi giorni, con l’assessore Parisi, effettueremo un altro sopralluogo nel parcheggio Sanzio con l’annessa area a verde per stabilire la data della completa consegna delle opere”.

I lavori del Palanesima si inseriscono in un più ampio progetto di rigenerazione e completamento del complesso polifunzionale della zona, che comprende anche la piscina olimpionica, un campo di calcio regolamentare e vaste aree di parcheggio per automobili e moto.

“Già quattro anni fa, con l’allora sindaco Pogliese, avevamo immaginato questo percorso di recupero – ha ricordato l’assessore Parisi – e oggi, grazie al sostegno del sindaco Trantino, stiamo finalmente portando a compimento questo progetto. Non era pensabile lasciare il Palanesima in quelle condizioni: adesso, invece, sarà un centro di riferimento per lo sport, l’arte e la cultura a Catania. Realizzeremo anche un percorso ciclopedonale per connettere direttamente il grande parcheggio di Nesima con il Palasport”.

 

Enti locali: lunedì 10 convegno nella sede della Città metropolitana -Via Nuovaluce

 

 

Enti locali: la programmazione, il bilancio 2025-2027 e la gestione dopo le leggi di bilancio 2025 statale e regionale” è il titolo del convegno in programma lunedì 10 febbraio, a partire dalle ore 9.30, nel Centro direzionale Nuovaluce della Città metropolitana di Catania (via Nuovaluce 67/a, Tremestieri Etneo).
L’evento è promosso da Comune di Catania e Città metropolitana, Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania (Odcec), Associazione nazionale dei ragionieri degli enti locali (Ardel), Associazione siciliana amministratori enti locali (Asael).
Interverranno il sindaco Enrico Trantino, i rappresentanti delle associazioni e degli enti promotori, l’assessore al Bilancio del Comune di Catania, il ragioniere generale della Città metropolitana; relazionerà Francesco Bruno, presidente onorario Ardel.
Gli argomenti al centro dell’incontro sono:  “I recenti principi contabili sulla programmazione”, “La manovra di bilancio 2025”  a partire dalle analisi delle norme di riferimento per gli Enti locali, “Le misure finalizzate alla riduzione  dei tempi di pagamento: obblighi e sanzioni”.
Dalle 15.30 alle 17.30 è prevista  la tavola rotonda  “Gli accantonamenti della Missione 20: limiti e criticità”, introdotta dal ragioniere generale del Comune Catania, con gli interventi di Caterina Furnari, Alfina Marino, Gianfilippo Marino, Gaetano Oliva e Giuseppe Sapienza.

Catania ricorda l’ispettore di polizia Filippo Raciti

 

 

Catania ricorda Filippo Raciti

Nella foto sopra l’ispettore Filippo Raciti

Catania,

Ricorre domani il 18° anniversario della scomparsa dell’ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti.

Filippo fu colpito mortalmente a Catania il 2 febbraio 2007, a soli 40 anni,  durante gli scontri fuori dallo stadio Massimino per l’incontro di calcio Catania-Palermo.

Domattina, presso il cimitero di Acireale (Ct), alla presenza del questore di Catania Giuseppe Bellassai, del dirigente del commissariato di Acireale Tito Cicero, del dirigente del X Reparto mobile Pasquale Alongi e dei familiari di Raciti, verrà deposta una corona d’alloro.

La commemorazione continuerà presso la parrocchia “Santi Cosma e Damiano”, a Catania, dove si terrà una messa in suffragio presieduta dal Cappellano della Polizia di Stato con la partecipazione delle Autorità della provincia di Catania, al termine della quale i partecipanti si sposteranno allo stadio “Angelo Massimino”, dove il Questore deporrà una corona d’alloro in memoria di Filippo Raciti.