Caso Almasri, la Corte penale internazionale apre il procedimento ,chiede spiegazioni all’Italia sulla liberazione,” entro 30 giorni la risposta”

 

Bandiera della Corte penale internazionale (Fotogramma/Ipa)

Nell’immagine rappresentata la bandiera -simbolo della Corte penale internazionale

 

 

Sulla graticola dell’Aja ancora il ministro Nordio e la Meloni. La Corte penale internazionale ha notificato al governo italiano l’avvio di una procedura sul caso Almasri. Nel documento si chiede di spiegare “la mancata consegna” del generale libico entro 30 giorni. In pratica il governo italiano avrà tempo per fornire le “proprie osservazioni” fino al 17 marzo prossimo.

Nella nota della Corte dell’Aja si ricostruisce l’intero caso, dalla richiesta di un mandato di arresto a ottobre del generale libico per crimini contro l’umanità all’arresto a Torino, arrivando poi alla  liberazione e al rimpatrio -od espulsione come dicono le autorità italiane -.

Sul rilascio del generale le opposizioni hanno presentato  una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio che approderà in Aula martedì prossimo 25 febbraio.

I rischi per il ministro in carica  si configurerebbero – oltre al danno di immagine, già concretizzatasi in Italia -nei Paese europei per il “reato di Omissione di collaborazione con l’Ue” e, quindi un congelamento temporaneo del Passaporto personale…