Agrigento: Cartella esattoriale per il testimone di giustizia Ignazio Cutrò, l’imprenditore che lotta contro la Mafia di Agrigento

 

Testimoni di giustizia, Ignazio Cutrò: "Lo Stato deve scegliere da che  parte stare" - Sicilia Network

Nella foto l’imprenditore Ignazio Cutrò

L’appello agli imprenditori: “Denunciate, nonostante tutto denunciate. Io credo sempre in quello che ho fatto, lo rifarei di nuovo. Anche se questa terra continuando così non ha nessun futuro”

Il Ministro dell’Interno aveva promesso a Cutrò di annullare l’intero debito ma ad oggi nulla di nulla

L’imprenditore bivonese , abbandonato dallo Stato,  afferma che sarà costretto a chiudere se lo Stato non gli tende una mano.

Nuove misure del Governo in arrivo- Congelate le cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2020 -Nulla per l’occupazione giovanile

 

Il premier Conte firmerà il nuovo dpcm nelle prossime ore per mandarlo in Gazzetta entro domenica sera perché entri in vigore da lunedì. 

Domenica sera, tornando a parlare agli italiani come nei giorni drammatici del lockdown, il premier illustrerà nuove regole, elencherà altri blocchi, dallo sport alla movida. Su cosa in concreto fare, il confronto si infiamma in maggioranza: Iv si dice pronto a dire tanti «no» a nuove chiusure, convinta di trovare una sponda nel premier, il M5s si mostra prudente, Pd e Leu spingono per agire con nettezza, subito.

Due punti fermi nell’azione di Conte: non chiudere le scuole, non fermare le attività produttive. Sul primo punto tutto il governo concorda: va bene aumentare la didattica a distanza, non chiudere le aule. Sul secondo punto invece si discute. C’è chi ritiene che alcune attività non essenziali siano “sacrificabili” per far abbassare la curva, garantendo i necessari ristori a tutte le categorie interessate con un decreto legge da approvare insieme alla manovra. C’è chi pensa al contrario – e Teresa Bellanova per Italia viva si sta intestando questa battaglia – che non si possa «esagerare», si debba evitare ogni chiusura. A far discutere è il «coprifuoco» ipotizzato da più d’uno nel governo e proposto alle Regioni: far chiudere ristoranti, locali, negozi alle 22 o alle 23.

Il solo termine «coprifuoco» fa paura, tanto che Palazzo Chigi invita la stampa a non «alimentare confusione con fughe in avanti» e attendere le «comunicazioni ufficiali» sulle nuove misure, che arriveranno dopo un confronto con Regioni ed enti locali, scienziati, «per tutelare nel modo più efficace gli interessi sanitari e socio-economici di tutti i cittadini». Quali saranno dunque i provvedimenti?

Proroga della cassa integrazione, aiuti ai settori più colpiti durante l’emergenza Covid, stop alle cartelle esattoriali e assegno unico per i figli a partire da luglio 2021. Sono alcune delle misure annunciate dal governo dopo il disco verde nella notte alla manovra da 40 miliardi, con la formula ‘salvo intese’, e al decreto sulle riscossioni.

DL BILANCIO 2021 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO (DPB) – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il provvedimento trova la sua traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2021 che viene quindi trasmesso alla Commissione europea.      Un documento che prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese.       Garantite  le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura.

SCADENZE FISCALI-Proroga – Niente condono fiscale come chiedono la maggioranza degli italiani in questo periodo particolare ma proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

SANITÀ vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza

COVID-19 Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

FAMIGLIE Viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riforma per le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.

MEZZOGIORNO viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione.

CUNEO FISCALE Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro.

RIFORMA FISCALE – vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”.

GIOVANI Vengono azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

MISURE DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

LAVORO E PREVIDENZA Vengono finanziate ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna.

TRASPORTI PUBBLICI – Con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.

SCUOLA, UNIVERSITÀ E CULTURA Viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

 

AGENZIA DELLE ENTRATE: “PRONTI MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI”- IL GOVERNO RINVIERA’ CON DECRETO A DICEMBRE

Riscossione e decreto rilancio, le faq dell'Agenzia delle Entrate ...

L’Agenzia delle entrate non fa dormire gli italiani con i suoi annunci roboanti “Pronti milioni di cartelle esattoriali”, annunci dilatati dai governanti.  Un vero boomerang per il governo sotto pressione con il  fronte fisco, nell’ambito del prossimo decreto che opererà con le risorse stanziate grazie all’ultimo scostamento di bilancio (25 miliardi).

Si apprende che una  delle prossime misure  sarà l’estensione dello stop alla riscossione coattiva dei tributi fino alla fine dell’anno. Proprio oggi l’opposizione era tornata a insistere sul tema delle cartelle esattoriali.

La spinta a dilatare il problema del pagamento delle cartelle esattoriali proviene da Salvini. Naturalmente i consensi sono molto ampi perchè la questione tasse  rappresenta un tasto delicatissimo per tutti gli italiani figuriamoci in questo momento che conviviamo con il Covid -19      Pagare ulteriormente tasse significherebbe far affondare non solo le imprese, già al limite della sopravvivenza, ma anche e soprattutto le famiglie che non arrivano neppure a metà mese.      Un condono fiscale anche con la contrarietà del governo?            La proposta parte sommessamente dalle opposizioni e nel  corso di un incontro pubblico a Prato il leader della Lega Matteo Salvini ha affermato: “Questi matti -il governo- a settembre pensano di inviare 12 milioni di cartelle esattoriali di Equitalia a casa degli italiani. Noi faremo di tutto per bloccarle, perché sarebbero un massacro per l’economia”.

Si apprende infine che sarà estesa fino al 31 dicembre 2020 anche la moratoria mutui per le famiglie. Sul fronte lavoro, sono due le misure di decontribuzione che il governo è pronto a mettere in campo: in primo luogo, è prevista una decontribuzione fino a fine anno per il datore che riprende il lavoratore messo in cassa integrazione. Il secondo strumento di decontribuzione riguarderà invece i neo-assunti.

 

“ONDA ANOMALA” DI CARTELLE ESATTORIALI IN ARRIVO: NAPOLI HA INVIATO GIA’ LA TARI (490 MILA “AVVISI”)

 

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NAPOLI

L’onda «anomala» di ben 490mila cartelle esattoriali della tassa dei rifiuti è in arrivo da parte del Comune di Napoli :  giàl’onda di cartelle ha  invaso le case di circa la metà dei contribuenti napoletani. La Tari – ovvero la tassa per la raccolta dei rifiuti – ha un indice di evasione pari al 50%, vale a dire che un napoletano su due non la paga. Per essere più chiari, di questo 50% di evasori il 60% è costituto da utenze commerciali e la restante parte da utenze familiari. Una stangata che i mancati contribuenti e gli evasori di professione troveranno un po’ l’ultimo dell’anno quale augurio comunale e del suo sindaco magistrato antimafia

Si apprende che gli  «avvisi di accertamento» inviati nel mese di dicembre ed i primi giorni di gennaio sono 490mila – 100mila sono stati inviati tra ottobre e novembre – e riguardano gli omessi versamenti per parte del 2013 e 2014 e tutto il 2015, 2016 e 2017. Nella sostanza, le richieste di mancato pagamento valgono  500 milioni ai quali vanno aggiunti altri 150 milioni per sanzioni (30% dell’omesso versamento) e interessi dalla scadenza del tributo ad oggi.

Sono coinvolte 165mila famiglie per totale o parziali pagamenti. Per la prima volta – nel senso che è la prima volta di invio massivo in Italia da parte di un ente locale – verranno inviati 45mila atti via Pec a società iscritte nel registro pubblico. Non è finita qui perché, al netto degli evasori conosciuti e morosi, ce ne sono molte migliaia sconosciuti, sommersi, sono coloro senza il «ruolo» ovvero che producono rifiuti ma sono invisibili Generalmente si tratta di esercizi commerciali che ogni anno cambiano denominazione, o falliscono difficili dunque da individuare

Al riguardo stanno per partire 1500 atti di «omessa o infedele dichiarazione» relativamente all’anno 2013 indirizzati proprio a quei contribuenti totalmente o parzialmente sconosciuti per un totale di 2 milioni di maggiori entrate.