Kiev e Mosca confronto di truppe e ricordo della favoletta Davide e Golia

 

Foto gratuita zombie che camminano per la città

 

 Si apprende che  Kiev – che non conta più sul generale Valeri Zaluzhny , ex comandante delle forze armate recentemente sostituito dal generale Oleksandr Syrsky- ha problemi pure di truppe. In caso di attacco russo, esiste il rischio di un collasso delle prime linee ucraine. La Russia, dopo il forcing delle ultime settimane con droni e missili, potrebbe “bucare la prima linea e spezzarla in più punti”, secondo gli ufficiali interpellati da Politico.

 Non vi è rapporto alla pari tra Kiev e Mosca

“Non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina ora perché non esistono tecnologie serie in grado di aiutare l’UIcrain,mper la grande massa di truppe che la Russia probabilmente lancerà contro di noi. Non disponiamo di queste tecnologie e anche l’Occidente non le possiede in numero sufficiente”. E’ sbagliato, aggiungono le fonti, pensare che la strategia russa si limiti a utilizzare ‘carne da cannone’ per le offensive.

“Abbiamo usato missili Storm Shadow e SCALP per un breve periodo. I russi studiano e si aggiornano, non ci danno una seconda chance. Non bisogna credere alla narrazione secondo cui si limitano a mandare soldati all’assalto. Fanno anche quello, ovviamente, sfruttando l’impatto legato alle maggiori risorse a disposizione. Ma imparano e cambiano strategia”. Nemmeno l’invio degli F-16 sarebbe risolutivo: “Ogni arma serve al momento opportuno. Gli F-16 erano necessari nel 2023, non andranno bene nel 2024. Negli ultimi mesi, abbiamo notato che la Russia hga lanciato missili dal nord della Crimea, ma senza testate esplosive. Non capivamo cosa facessero, poi ci siamo resi conto: stavano testando la gittata” in vista dell’arrivo di jet nemici.

 

Esplode la protesta degli infermieri. Il NurSind Sicilia: nessun aumento del personale, si arriva a un infermiere per 20 pazienti.

Medici ospedalieri: 'La situazione è gravissima' - Sanità - ANSA.it

NurSind: in Sicilia si  rischia un boom di contenziosi, rivedere i parametri.
Esplode la protesta degli infermieri siciliani. Secondo il sindacato NurSind le nuove dotazioni organiche in corso di approvazione da parte delle aziende non stanno garantendo aumenti reali di personale. Ci sono sale operatorie attivate con un solo infermiere, in Sicilia il rapporto infermiere-paziente a volte arriva a uno su venti quando il rapporto ottimale dovrebbe essere di uno su sei, e si verifica lo sforamento sistematico di reperibilità e straordinari per carenza di personale.
Per questo motivo il sindacato ha chiesto un incontro urgente a governo e commissione Salute all’Ars evidenziando tutte le criticità del settore. Secondo alcune stime del Nursind, con gli attuali parametri in Sicilia mancherebbero circa 2 mila infermieri in servizio e 2 mila tra Oss e personale di supporto. 
Il NurSind ha segnalato ad esempio che nelle dotazioni organiche talvolta non vengono calcolati i parametri per i reparti covid. Inoltre “il personale con gli incarichi di funzione, cioè i coordinatori, viene calcolato all’interno delle dotazioni organiche di assistenza quando andrebbe calcolato a parte”. 
E ancora, “non viene considerato, nel calcolo del fabbisogno, l’attività ambulatoriale dove sono impiegati molti infermieri, cosa che viene fatta regolarmente per il personale della dirigenza medica con un dirigente medico ogni 5 mila prestazioni. È inaccettabile che in molte unità operative l’attività ambulatoriale utilizzi risorse umane che sono calcolate sul numero dei posti letto, rendendo quindi deficitaria l’assistenza dove più necessita”.
Secondo il NurSind di fatto sta avvenendo un progressivo svuotamento delle risorse assistenziali nelle Degenze e nelle Terapie intensive. Il NurSind solleva anche il caso degli infermieri pediatrici che in molti casi non sono previsti nelle dotazioni organiche. 
Altro aspetto grave è “la determinazione ridicola del personale di supporto Oss e personale sanitario. Percentuali così esigue aggravano il demansionamento infermieristico causando contenziosi che vedono soccombere le aziende”.