Il cardinale Angelo Becciu si è dimesso e ha rinunciato al cardinalato. Lo comunica il Vaticano. “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”..
Nella foto il Cardinale Angelo Becciu
Dunque esce di scena il cardinale Angelo Becciu, già sostituto della Segreteria di Stato dal 2011 al 2018, poi ‘promosso’ prefetto per la congregazione della causa dei Santi. Forse lo scandalo del palazzo di Londra che da mesi fa tremare i Sacri Palazzi hanno causato la retromarcia del cardinale.
Ricorderemo allora gli ” investimenti fatti dalla Segreteria di Stato nell’Athena Capital Global Opportunities Fund del noto finanziere Raffaele Mincione, dopo un analogo tentativo di business naufragato in Angola, che parte l’inchiesta portata avanti dagli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo aggiunto Alessandro Diddi. Un’operazione, quella con Athena, nata proprio quando a capo della sezione Affari generali della Segreteria c’era monsignor Angelo Becciu, e considerata anomala dalla magistratura vaticana già solo per il fatto che si fosse deciso di finanziare in parte il fondo con i denari dell’Obolo di San Pietro, destinando dunque a operazioni speculative somme possedute con vincolo di scopo per il sostegno delle attività caritatevoli”.
Il Vaticano cambia direzione negli affari ed acquista l’immobile di Sloane Avenue a Londra con l’intermediazione del broker Gianluigi Torzi e della sua Gutt Sa.
L’operazione però non si rivela trasparente e disinteressata.Mons. Mauro Carlino (suo ex segretario, ‘emissario’ della Segreteria di Stato nella trattativa con Torzi),viene indagato per estorsione in concorso con Torzi, Crasso e Fabrizio Tirabassi, e da mons. Alberto Perlasca, responsabile degli investimenti della Segreteria di Stato, indagato per peculato in concorso con Torzi, Tirabassi, Crasso e Mincione. Oltre ovviamente a Crasso, l’uomo a cui Becciu ha affidato per intero le casse vaticane. Perlasca, Tirabassi, Carlino e un altro stretto collaboratore di Becciu, Vincenzo Mauriello, oltre al direttore dell’Aif Tommaso Di Ruzza, saranno poi licenziati dal Papa il 1 maggio 2020, a seguito della perquisizione negli Uffici della Segreteria di Stato.