I NAS SCOPRONO MEDICI ED OPERATORI SANITARI NON VACCINATI AL LAVORO . DEFERITI ALLE PROCURE

 

Agrigento, controlli dei carabinieri del Nas: sospesa attività -  ScrivoLibero.it

Controlli in Sicilia dei Carabinieri sulla regolarità degli adempimenti di legge in materia di vaccino. I carabinieri dei Nas  in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno scoperto 308 medici e operatori sanitari non vaccinati irregolarmente al lavoro. Durante i servizi di controllo, i militari hanno monitorato 6.600 posizioni. Deferiti alle Procure- anche del resto del Paese – 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, operatori professionali collaboratori e altre figure ritenute responsabili di  “esercizio abusivo “della professione per aver proseguito lo svolgimento delle proprie attività nonostante fossero oggetto di provvedimenti di sospensione. Eseguite anche chiusure e sequestri di 6 studi medici e dentistici nonché di 2 farmacie, al cui interno svolgevano l’attività professionisti già sospesi.

In particolare, i Nas di Catania hanno scoperto e sanzionato un dirigente medico che operava al Servizio di continuità assistenziale – Guardia Medica – di un paese in provincia di Messina nonostante fosse in possesso di green pass scaduto di validità per non essersi sottoposto alla terza dose di vaccino anti Covid-19 entro i termini previsti. Inoltre, un dirigente medico di oncologia, in servizio presso il presidio ospedaliero di Caltagirone (Catania), è stato sanzionato per aver esercitato la propria professione senza essersi vaccinato.

Durante l’attività investigativa, i carabinieri hanno sequestrato anche farmaci e dispositivi medici fraudolentemente utilizzati nel corso di attività e pratiche mediche da parte di soggetti non aventi titolo alla loro detenzione ed impiego. Il lavoro dei Nas proseguirà quindi con ulteriori servizi di controllo sull’osservanza delle varie tipologie di Green pass ed il rispetto degli obblighi vaccinali.

Misterbianco: uccisa giovane donna, i Carabinieri indagano a tutto campo e non escludono alcuna ipotesi

Furto al Compro Oro, uomo denunciato per ricettazione - Tuttoggi

 

Una giovane donna, di 27 anni,  Giovanna Cantarero, nota come “Jenny”è stata uccisa poco dopo le 21,30 a Montepalma, frazione di Misterbianco, nel catanese. La vittima è stata assassinata con diversi colpi di arma da fuoco indirizzati al volto mentre era in strada dopo essere uscita dal suo posto di lavoro,sito in Via Alfredo Nobel a quanto si apprende, un panificio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del comando provinciale e uomini del Sis che hanno avviato le indagini non escludendo alcuna ipotesi

 

Oltre 120 mila controlli ieri dei Carabinieri e forze dell’Ordine, 175 titolari sanzionati

Green pass, raffica di controlli dei carabinieri: multe a negozianti e  clienti - Giornale di Sicilia

 

 

Sono quasi 120mila (119.539) secondo i dati diffusi dal Viminale.i controlli eseguiti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali sulle nuove norme che prevedono l’obbligo di green pass e super green pass. Sono 937 le sanzioni comminate. A queste verifiche si aggiungono quelle svolte dalle aziende di tpl. Ad aver violato l’obbligo di indossare la mascherina sono invece 2.077 persone.

Sono 13.027 i controlli svolti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali nelle attività commerciali, tra cui ristoranti e bar, secondo i dati del Viminale. Sono 12 i locali chiusi e 175 i titolari sanzionati. Infine sono 13 le persone denunciate per violazione della quarantena.

Operazione “Pandora”: arresti a raffica dei Carabinieri di Palermo di 31 persone che realizzavano piazze di spaccio in Sicilia

 

Un’Ordinanza cautelare è stata notificata dai Carabinieri di Palermo nei confronti di 31 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di droga. Di questi 8 sono finiti in carcere, 23 ai domiciliari.

L’operazione è denominata dagli inquirenti “Pandora” e il provvedimento è del Gip del Tribunale di Palermo su richiesta del Procuratore aggiunto Salvatore dr. De Luca della Dda. L’indagine condotta dalla compagnia San Lorenzo tra il 2019 e il 2020 avrebbe permesso di svelare l’esistenza di tre organizzazioni che si rifornivano di droga nel mercato di Ballarò e avrebbero realizzato tre piazze di spaccio a Partanna Mondello, Borgo Nuovo e San Giovanni Apostolo (ex Cep).

 

 

Gli illeciti procuravano alle organizzazioni somme elevate come  500 mila euro ogni anno. I componenti avrebbero utilizzato come basi di spaccio sia i propri appartamenti, ma anche una fitta rete di pusher che garantivano il rifornimento delle dosi su piazza.

Si apprende che un  gruppo era specializzato anche nella vendita a domicilio degli stupefacenti ad una fitta rete di clienti soprattutto nel centro del capoluogo. Alle bande si rivolgevano anche i pusher della provincia di Palermo per rifornirsi. I militari nel corso delle indagini hanno accertato la collaborazione tra i gruppi, soprattutto quando la droga scarseggiava. Le organizzazioni avrebbero avuto a disposizione magazzini, appartamenti ed esercizi commerciali per riunioni nel corso delle quali decidere le strategie, per nascondere e lavorare la droga.

Una delle basi -informano i Carabinieri-era una macelleria riconducibile ad uno degli arrestati da dove, insieme alla carne e agli insaccati, sarebbe stata smistata una grossa quantità di droga. Nel corso delle indagini sono già state arrestate in flagranza di reato 13 persone e segnalate alla locale Prefettura, quali acquirenti, 6 soggetti e sequestrati 12 chili di stupefacenti e circa 2.000 euro in contanti. 

Altri luoghi sono sedi di spaccio di droga. Scoperti dai Carabinieri. Giunge anche la notizia che i  Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Santa Margherita Ligure, nell’ambito di mirato servizio di contrasto dei reati in materia di stupefacenti, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio, un uomo di 40 anni, con precedenti di polizia, titolare di un esercizio commerciale di Rapallo.

L’arresto, effettuato a seguito di complesse e prolungate attività di osservazione e pedinamento, scaturisce da una mirata campagna di controlli volti a tutelare e salvaguardare i luoghi di aggregazione giovanili, tra i quali, in particolar modo, le scuole di ogni ordine e grado. Il locale commerciale è infatti ubicato nelle immediate vicinanze di uno dei principali comprensori scolastici della cittadina, frequentato giornalmente da centinaia di ragazzi di giovane età.

Il 40enne aveva predisposto un complesso sistema di sicurezza volto a tutelare la propria attività criminosa. Infatti i locali dell’esercizio commerciale, celati da vetri oscurati, erano dotati di un sofisticato sistema di videosorveglianza esterno – a doppia telecamera – che ne monitorava costantemente l’accesso, consentendo così al titolare di individuare in anticipo un eventuale controllo da parte dei carabinieri.

Il luogo, sede di attività di spaccio, era da tempo meta – come emerso nel corso delle articolate attività di indagine – di diversi tossicodipendenti della cittadina ligure, che vi accedevano non solo per fruire dei servizi commerciali ivi erogati, ma soprattutto per assicurarsi la fornitura di sostanze stupefacenti.

Al termine di un’accurata perquisizione nei locali dell’esercizio l’esercente veniva trovato in possesso di circa 15 grammi di cocaina ed eroina, in parte già confezionate e pronte alla vendita, e la somma di 1220 euro ritenuta provento dell’attività illecita.

Controlli a Siracusa di 200 militari impegnati in un servizio straordinario di sicurezza

Tribunale di Siracusa

Il Tribunale di Siracusa – (Archivio -Sud Libertà)
 Siracusa – 
Oltre 200 Carabinieri all’alba di oggi hanno circondato un intero quartiere della città di Noto (SR) e stanno setacciando casa dopo casa, alla ricerca di armi detenute illegalmente. A poche ore dall’inizio della vasta operazione, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, supportati anche da unità cinofile, hanno sequestrato ben 10 pistole, munizionamento di vario calibro, armi bianche e oltre 100.000 euro.
Le perquisizioni sono tutt’ora in corso e sono in atto verifiche con personale della società di fornitura di energia elettrica, volte ad appurare eventuali allacci abusivi.
Al vaglio le posizioni di alcune persone ritenute detentrici di alcune delle armi sequestrate.
L’odierno servizio di controllo straordinario del territorio si inserisce tra le attività intraprese a seguito del ferimento di un 17 enne di Noto ove nessuna collaborazione è pervenuta dai parenti e dai testimoni all’attività di indagine.

Droga Palermo: Operazione CARTHAGO, 12 arresti per traffico di stupefacenti

 

Informazioni sui Vari Tipi di Droghe

PALERMO,
 Ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone (n.6 in carcere e n.6 agli arresti domiciliari), indagate, in concorso tra loro, per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
L’esecuzione è stata affidata ai Carabinieri della Compagnia di Monreale. Il provvedimento – emesso dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, nel corso delle indagini preliminari, su richiesta della Sezione “Palermo” della locale Direzione Distrettuale Antimafia – è frutto di una complessa attività investigativa, condotta dai Carabinieri di Monreale tra il settembre 2018 e l’aprile 2020; l’indagine ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati relativamente alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti nel quartiere Passo di Rigano di Palermo.

Sempre secondo l’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi di colpevolezza circa i seguenti fatti:
l’attività di spaccio sarebbe avvenuta di giorno anche nella villetta comunale antistante alla scuola media del quartiere (aggravante riconosciuta nel provvedimento cautelare eseguito), in favore di innumerevoli acquirenti provenienti anche da altre province siciliane; lo spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana sarebbe stata la principale fonte di sostentamento per le famiglie degli indagati;
gli indagati avrebbero utilizzato per le attività di stoccaggio, lavorazione e spaccio di stupefacenti gli inospitali meandri degli edifici, le strette vie del quartiere e le abitazioni degli indagati con i nuclei familiari; tali siti sarebbero stati utilizzati per lo stoccaggio di marijuana e hashish e come laboratori per “cucinare” e “basare” la cocaina per la produzione del crack;
i proventi dell’attività di spaccio, stimati in un giro d’affari di circa 500.000 euro annui, sarebbero stati utilizzati anche per garantire il sostentamento delle famiglie degli indagati durante i loro periodi di detenzione e per il pagamento delle spese legali.
Il GIP, inoltre, ha ritenuto sussistere gravi indizi circa:l’utilizzo della violenza al fine di imporre la loro presenza sul territorio (come, ad esempio, da un presunto violento “pestaggio” nei confronti di un acquirente, accusato di aver causato con le proprie dichiarazioni l’arresto di uno degli indagati; l’uomo sarebbe stato colpito da più soggetti, sulla pubblica via ed in pieno giorno, unitamente al padre 51enne intervenuto a sua difesa);
le intimidazioni ad un militare dell’Arma con lo scopo di alleggerire l’attività di contrasto dei Carabinieri sul territorio (uno degli indagati si sarebbe avvicinato un Carabiniere rivolgendogli velate minacce con cui lo si invitava ad alleggerire i controlli nell’area di azione degli indagati).
Nel corso dell’attività sono già state arrestate in flagranza di reato 9 persone, segnalati alla locale Prefettura, quali acquirenti, 20 soggetti e sequestrate circa 500 dosi di stupefacente.

L’operazione odierna è il frutto della costante azione di contrasto al grave fenomeno del traffico di stupefacenti che i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo conducono, senza sosta, attraverso l’incessante azione di controllo del territorio e la capillare presenza su tutta la Provincia di Palermo, con particole riferimento alle aree ed ai quartieri più disagiati.

 

 

Scavi clandestini, i Carabinieri scoprono oltre 11 mila reperti archeologici

 

Sequestrati da carabinieri del nucleo per la Tutela del patrimonio culturale (Tpc) di Palermo, in collaborazione con la sezione di Siracusa e la compagnia di Santo Stefano di Camastra, oltre undicimila reperti archeologici provenienti da scavi clandestini..

Scoperti dai militari  in due diverse abitazioni, a Caronia (Messina) e a Siracusa riconducili alla stessa persona che è stata denunciata per ricerche archeologiche non autorizzate e impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, reati previsti dal «Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio».

Gli oltre 11.000 reperti archeologici sono costituiti da lucerne, pesi da telaio, testine, oscilla, tessere di mosaico, elementi in pasta vitrea, elementi in bronzo, frammenti ceramici risalenti a varie epoche (arcaica, a vernice nera, rosa, di età medioevale), corredati da «pizzini» con l’indicazione dei siti archeologici siciliani di provenienza, tra cui Himera, Morgantina e Megara Hyblea.

L’indagine – si apprende -è stata coordinata dalla Procura di Patti ed era stata avviata dopo una segnalazione pervenuta alla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina su scavi clandestini avvenuti nell’area archeologica di «Halaesa Arconidea» nel territorio di Tusa (Messina), sito risalente al 403 avanti Cristo e ricco di opere antiche archeologiche

Scoperto dai Carabinieri un deposito per l’essiccazione della droga. Due arresti

Tipi di marijuana - provenienze varietà e caratteristiche

Lotta alla droga Jacurso è il borgo da tutti conosciuto quale eccellenza del gelato artigianale ma due giovani fratelli del posto, poco più che ventenni, si stavano invece dedicando ad un altro tipo di redditizia attività artigianale ovvero coltivare cannabis indica più comunemente conosciuta come marijuana. Hanno dovuto fare però i conti con i Carabinieri della Compagnia di Girifalco che, coadiuvati dal fiuto infallibile dei cani antidroga “Black” e “Brigi” in servizio al Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno posto fine all’attività illecita.  
Alle prime luci dell’alba di ieri i Carabinieri hanno bussato alla porta di casa dei due fratelli jacursesi, rispettivamente di 20 e 23 anni, per eseguire un controllo e, al termine della perquisizione domiciliare hanno rinvenuto 20 kg di marijuana in fase di essiccazione, un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento tra cui, addirittura, una macchina per il sottovuoto. Il tutto ben occultato in diversi luoghi all’interno di una abitazione rurale in uso ai due giovani.
Insomma, una vera e propria attività a conduzione familiare quella che si sono trovati davanti i Carabinieri, che oltre all’ingente quantità di droga, che avrebbe potuto portare un guadagno illecito di più di 100 mila euro, hanno rinvenuto anche un fucile calibro 20 senza marca, oggetto di furto nel 2014 e abilmente nascosto con una cartuccia inserita e pronto all’uso su un lato del camino, nonché ulteriori 51 cartucce di vario calibro nascoste in svariati posti della casa. I due fratelli avevano forse intenzione di proporsi quali referenti dello smercio della marijuana nel loro paese e in quelli limitrofi.
L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di reato dei due giovani jacursesi che risponderanno davanti al Tribunale di Lamezia Terme del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di arma e ricettazione.

 

 

Arrestato ad Agrigento un cittadino di 51 anni che deve scontare 15 anni di carcere per traffico di droga

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Immagine di repertorio
Agrigento
I Carabinieri della Stazione di Santa Elisabetta, su segnalazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia –Divisione Si.Re.Ne.- hanno arrestato un cittadino di 51 anni, imprenditore, che da qualche giorno era ritornato nel proprio paese di origine dopo un periodo trascorso in Germania.
L’uomo era destinatario di un provvedimento di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche poiché ritenuto responsabile di traffico di sostanze stupefacenti. Fatti commessi in Germania lo scorso anno. L’uomo, che è stato rintracciato dopo rapide ricerche sul territorio dai Militari dell’Arma dovrà scontare 15 anni di reclusione. Al termine delle formalità di rito lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione della competente A.Giudiziaria.

 

I Carabinieri presentano il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2022

 

Ecco il Calendario Storico dei Carabinieri 2022 (video)

 Roma,
Ieri pomeriggio, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, sono stati  presentati il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2022 dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. 
Il Calendario dell’Arma, pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta al secondo conflitto mondiale, risulta essere un interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Con una tiratura che ormai da molti anni supera il milione di copie, l’edizione 2022 prosegue il cammino intrapreso due anni fa continuando ad arricchire racconti di narrativa contemporanea con pregiate tavole di maestri della “transavanguardia”. Quest’anno viene celebrato il Regolamento Generale che risale al 1822 e da allora, immutato nei valori ma sempre aggiornato con integrazioni susseguitesi in questi due secoli, guida l’agire dei Carabinieri. Preziosa cornice sono le tavole realizzate dall’artista Sandro Chia, uno dei principali esponenti della Transavanguardia, accompagnate dagli intriganti testi di Carlo Lucarelli, scrittore, autore di programmi, sceneggiatore e conduttore che, grazie al suo talento con la sua prosa incisiva ha trasformato vicende reali in toccanti storie.
Presentato il calendario storico dell'Arma dei Carabinieri: "Una sintesi  dell'Italia" - IVG.it
 
L’agenda 2022, sempre più richiesta, attraversa le espressioni pittoriche delle maggiori tradizioni stilistiche sino al fumetto. 
Durante la manifestazione, oltre a essere presentate anche altre due sempre più apprezzate opere editoriali: il Calendarietto da tavolo 2022, dedicato al tema “Carabinieri… persone e territorio” e il Planning 2022 che racconta lo “Squadrone Eliportato Cacciatori”, è stato presentato il nuovo sito dell’Arma dei Carabinieri www.carabinieri.it profondamente rinnovato grazie ad una nuova interfaccia e ricco di nuovi contenuti.