Blitz dopo il racconto dei pentiti: arrestati il nipote di Greco e il figlio di Lo Piccolo
I magistrati palermitani riescono a scoprire nuovi boss della Cupola rigenerata: sono Calogero Lo Piccolo e Leandro Greco.
La dda di Palermo ha emesso un decreto di fermo nei confronti di sette persone nell’ambito delle indagini sulla ricostituita Commissione. L’inchiesta aveva determinato il fermo di 47 soggetti malavitosi pronti a creare la nuova Cupola siciliana
Il capo della Dda di Palermo Francesco Lo Voi, l’aggiunto Salvatore De Luca e i pm Roberto Tartaglia e Amelia Luise, hanno adesso identificato altri due elementi di spicco della cupola: Leandro Greco è nipote dello storico capomafia di Ciaculli, Michele Greco; Calogero Lo Piccolo è il figlio del boss di San Lorenzo Salvatore Lo Piccolo. Entrambi partecipavano alle riunioni della nuova Commissione provinciale.
Leandro Greco, detto Michele, 28 anni, è invece incensurato. Nipote di Michele Greco (ecco perchè viene detto “Michele”), il ‘papa’ di Cosa Nostra, è il boss di Ciaculli, dove ha di nuovo la sede il mandamento che comprende anche Brancaccio. Il suo nome era venuto fuori nel 2013 in un colloquio in carcere fra i fratelli Giovanni e Giuseppe Di Giacomo, il primo killer di Porta Nuova condannato all’ergastolo, mentre il secondo fu ucciso nel 2014.
Importanti le testimonianze dei nuovi collaboratori di giusitiza Francesco Colletti e di Filippo Bisconti. Colletti, capomafia di Villabate fermato il 4 dicembre dai carabinieri con l’accusa di far parte della nuova commissione di Cosa nostra, è un collaboratore a pieno regime con soddisfazione dei pubblici ministeri che conducono l’inchiesta antimafia…
Colletti, ai vertici della nuova Commissione, venne intercettato mentre parlava in auto col suo autista Filippo Cusimano. “Si è fatta comunque una bella cosa.. per me è una bella cosa questa.. molto seria… molto…con bella gente.. bella! grande! gente di paese..vecchia gente di ovunque”, disse confermando i sospetti degli inquirenti sulla restaurazione dell’organo direttivo.
Nel blitz di oggi fermato anche Giovanni Sirchia, affiliato alla famiglia mafiosa di Passo di Rigano, e accusato di aver partecipato alla ricostituzione dell’organo direttivo di Cosa nostra occupandosi della consegna ai boss delle convocazioni per i summit