Netanyahu: ” Riconoscere lo Stato della Palestina significherebbe premiare i terroristi e impedire ogni accordo di pace”

 

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo un nuovo colloquio sulla guerra a Gaza con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato che Israele respinge senza riserve i diktat internazionali” sul riconoscimento di uno Stato palestinese e ritiene che tale accordo possa essere “raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni”.

Israele continuerà ad opporsi al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese – ha aggiunto Netanyahu -. Tale riconoscimento all’indomani degli attacchi del 7 ottobre rappresenterebbe tuttavia  un premio enorme per il terrorismo, come non ne abbiamo mai visti, e impedirebbe qualsiasi futuro accordo di pace”.

Biden: “No ad operazioni militari nel sud di Gaza se il piano di sicurezza dei civili non  è credibile”

Nel nuovo colloquio tra il presidente Usa e il primo ministro israeliano, riporta la Casa Bianca, Biden ha parlato della situazione a Rafah e ha ribadito che un’operazione militare non dovrebbe procedere senza un piano credibile ed eseguibile per garantire la sicurezza ai civili della città nel sud della Striscia di Gaza.

Si apprende pure che il  presidente e Netanyahu hanno discusso anche dei negoziati sugli ostaggi in corso. Biden ha ribadito il suo impegno a lavorare “instancabilmente” per ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi il prima possibile  visto che 132 giorni di prigionia portano allo sfinimento . Il presidente ed il primo ministro hanno discusso anche della situazione a Gaza e dell’urgenza di garantire che gli aiuti umanitari arrivino ai civili palestinesi che ne hanno disperato bisogno.

Il mondo vuole la pace ma Hamas non lo consente Riprendono i lanci di razzi

 

Biden llegó a Israel y avaló la versión israelí sobre el ataque a un  hospital en Gaza | El Destape

 

Biden dice sì agli aiuti umanitari a Gaza, con l’ok dell’Egitto all’apertura del valico di Rafah. Aiuti militari a Israele, che deve evitare una guerra estesa a Hezbollah. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rientra a Washington dopo il viaggio lampo a Tel Aviv e l’incontro con il premier Benyamin Netanyahu nel momento di tensione altissima dopo il bombardamento all’ospedale al-Ahli di Gaza, con centinaia di morti e accuse incrociate tra Israele e Hamas.

Scambio di accuse che proseguono intanto tra Israele e Hamas sulle responsabilità del bombardamento dell’ospedale di Gaza in cui sono morte oltre 470 persone. Manifestazioni in Libano, Giordania, Egitto. Sale l’allerta terrorismo in  tutta Europa   Anche in Italia massima copertura dei punti sensibili e più noti

E’ altissima la tensione a Gaza da dove questo pomeriggio, subito dopo la ripartenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden dall’aeroporto Ben Gurion, sono ripresi i lanci di razzi sul territorio israeliano. 

Afferma Biden : “La responsabilità della strage,  è dell”altra squadra. I dati mi sono stati mostrati dal dipartimento della Difesa”. “Gli Stati Uniti saranno al fianco di Israele oggi, domani e sempre” “Capisco la rabbia di Israele, ma non lasciate che vi consumi”, aggiunge tracciando un parallelo tra la reazione degli Usa dopo l’11 settembre 2001 e quella che rischia di avere Israele oggi, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Prosegue Biden nelle sue dichiarazioni: “Se da un lato abbiamo visto la giustizia e l’abbiamo ottenuta, dall’altro abbiamo commesso degli errori. Lo Stato di Israele è nato per essere un posto sicuro per il popolo ebraico. Mentre oggi potrebbe non essere cosi… Israele deve tornare a essere un posto sicuro per il popolo ebraico”

“Ho chiesto al governo israeliano di accettare la fornitura di assistenza umanitaria ai civili a Gaza, fermo restando che ci saranno ispezioni e che gli aiuti devono andare ai civili e non a Hamas. Israele ha concordato che l’assistenza possa iniziare dall’Egitto a Gaza“, comunica Biden.

“Annuncio 100 milioni di dollari di nuovi finanziamenti statunitensi per l’assistenza umanitaria sia a Gaza che in Cisgiordania. Questo finanziamento sosterrà più di un milione di sfollati palestinesi colpiti dal conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza. Vorrei essere chiaro, se Hamas devia o ruba gli aiuti, avrà dimostrato ancora una volta di non avere alcun interesse per il benessere del popolo palestinese”.

Biden e il presidente cinese Jinping si oppongono alla minaccia del nucleare nel mondo

 

Bomba Tsar: la madre di tutte le bombe nucleari - Focus.it

Bomba tsar. madre di tutte le testate nucleari –  Archivi- Sud Libertà

 

 

No al nucleare. E’ la sintesi del dialogo durato oltre tre ore  a Bali tra il presidente americano Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping.

“Il presidente Biden e il presidente Xi hanno ribadito l’intesa sul fatto che una guerra nucleare non dovrebbe mai essere combattuta e non potrà mai essere vinta e hanno sottolineato la loro opposizione all’uso o alla minaccia dell’uso di armi nucleari in Ucraina“.

Telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping, il leader cinese ...

Archivi-Sud Libertà

“Sulla crisi ucraina – ha detto ancora Xi – è importante riflettere seriamente su quanto segue: primo, i conflitti e le guerre non producono vincitori; secondo, non esiste una soluzione semplice per un problema complesso; e terzo, il confronto tra grandi Paesi deve essere evitato”.

Draghi: ” Oggi non c’è più un Golia. La Russia non è imbattibile. Ma bisogna chiedersi come si costruisce una pace”

Mario Draghi | www.governo.it

 

“Ieri il presidente del Consiglio Draghi ha incontrato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.Siamo d’accordo sul sostegno all’Ucraina e sulle pressioni su Mosca, ma occorre anche chiedersi come si costruisce la pace. Inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fossero un Golia e un Davide. Oggi non c’è più un Golia”

Ringrazio Biden e l’amministrazione Usa per l’accoglienza splendida. L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia, un partner forte, affidabile, un interlocutore credibile. Io ho ringraziato Biden per il ruolo di partnership che sta avendo in questa crisi” e di confronto “con tutti gli alleati. Siamo d’accordo sul sostegno all’Ucraina e sulle pressioni su Mosca, ma occorre anche chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale è difficile, il primo punto è come costruirlo”…..

La guerra ha cambiato fisionomia. Inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fossero un Golia e un Davide, sembrava una guerra di difesa disperata. Oggi il panorama si è capovolto, non c’è più un Golia. Quella che sembrava una potenza invincibile, sul campo non si è dimostrata tale almeno con le armi convenzionali”…..

Quali obiettivi ci si propone da entrambe le parti? Che tipo di pace si vuole? Prima ancora di arrivare a questo punto, c’è uno sforzo che occorre fare e che devono fare in particolare Russia e Stati Uniti: bisogna sedersi ad un tavolo, ci vuole un tavolo con tutti e l’Ucraina è l’attore principale.

Bisogna togliere il sospetto che si arrivi ad una pace imposta che fa comodo agli Usa, agli europei e ai russi ma non è accettabile dagli ucraini. Questa è una ricetta per arrivare al disastro perché a quel punto la pace non sarà credibile e verrà tradita ogni momento”……”Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta da altri né tantomeno dagli alleati. Il presidente Zelensky deve definire cos’è la vittoria, non noi“.

BIDEN: “RUSSIA NON INTERESSATA ALLA PACE, DOBBIAMO SOSTENERE INSIEME L’UCRAINA”

 

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Foto Ag.

In Italia e in Europa le persone adesso vogliono la fine di questi massacri, di questa violenza e di questa macelleria e le persone pensano cosa possiamo fare per portare la pace“, è il messaggio che il premier consegna all’amico americano. Anche per gli Usa, la soluzione diplomatica è la via da perseguire ma “allo stato attuale non sembra che la Russia sia interessata ai colloqui di pace”, sottolinea la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

“Quello che sta succedendo in Ucraina ha portato un drastico cambiamento nell’Ue, eravamo vicini e ora siamo ancora più vicini e so che possiamo contare sul vostro sostegno come un sincero amico dell’Ue e dell’Italia”. E proprio in Biden il premier italiano potrebbe trovare un alleato prezioso nella battaglia europea per imporre un tetto al prezzo del gas, soluzione caldeggiata dall’Italia. Biden, del resto, è consapevole di quanto l’Ue giochi un ruolo fondamentale per gli Usa nella partita della guerra in Ucraina.

Un’Unione Europea forte – ha detto – è nell’interesse degli Stati Uniti. Fa bene a tutti”. Al termine del breve ‘spray’ -nel gergo della Casa Bianca il breve scambio di dichiarazioni tra i leader che anticipa i bilaterali- arriva un fuoco di domande urlate dai cronisti, soprattutto americani. Draghi e Biden non si prestano alle risposte ma non risparmiano sorrisi: l’intesa è piena.

Draghi ha sollevato con convinzione il tema della pace e del percorso per arrivare a un cessate il fuoco. “Molti in Europa – le sue parole a Biden – condividono la nostra posizione unita nell’aiutare l’Ucraina, e nel sanzionare la Russia. Ma si chiedono anche: come possiamo mettere fine a queste atrocità? Come possiamo arrivare a un cessate il fuoco? Come possiamo promuovere dei negoziati credibili per costruire una pace duratura? Al momento è difficile avere risposte, ma dobbiamo interrogarci seriamente su queste domande”.

La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri”, ha inoltre rimarcato il premier incassando un “sono d’accordo” di Biden che in ambiente di Palazzo Chigi salutano con enfasi. Come i complimenti, graditissimi, di Potus sui passi compiuti dall’Italia per recidere il cordone ombelicale da Mosca sul gas. “Mi congratulo con te per quello che hai fatto sul fronte della diversificazione energetica. È più di quello che sarei riuscito a fare io!”, ha riconosciuto Biden. Sul fronte del petrolio, l’inquilino della Casa Bianca ha riaffermato la disponibilità degli States ad aumentare la produzione, “ma vogliamo anche mantenere i nostri obiettivi di transizione energetica”.

Biden: “Nuove armi moderne e uno stanziamento di 800 milioni di dollari per l’Ucraina”

 

 “Mariupol? Non ci sono prove che sia caduta”. Usa chiudono i porti alle navi russe

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Il presidente Usa Joe Biden, nel corso del discorso alla Casa Bianca per aggiornare gli americani sugli sforzi per assistere il popolo ucraino e presentare i nuovi aiuti L’Ucraina si trova in una “fase cruciale della guerra” con la Russia – fase in cui bisogna “muoversi più velocemente possibile” per far arrivare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno per difendersi nella nuova offensiva russa nel Donbass – e, per questo, gli Usa stanzieranno un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. L’importo anche stavolta sarà di 800 milioni di dollari.

Risulta  chiaro al mondo intero: la Russia ha spiegato il presidente -ha lanciato e concentrato la sua campagna alla conquista di nuovi territori, e noi ora siamo in una finestra cruciale di tempo durante la quale imposteranno la prossima fase della guerra

La battaglia di Kiev è stata una storica vittoria per gli ucraini, una vittoria per la libertà, vinta dal popolo ucraino con l’aiuto senza precedenti” degli Stati Uniti ed i suoi alleati, ha sottolineato Biden, continuando: “Ora dobbiamo accelerare questo pacchetto di aiuti per aiutare gli ucraini a prepararsi per l’offensiva russa che sarà più limitata in termini di geografica ma non in termini di brutalità”…….

Il presidente americano ha poi ribadito la convinzione che, di fronte ai “coraggiosi militari e civili ucraini” e il continuo sostegno degli Usa e degli alleati, Vladimir Putin “non potrà mai vincere, non potrà mai riuscire a dominare ed occupare l’Ucraina”.

Prima di tutto è da vedere se veramente controlla Mariupol“,  “Una cosa certa sappiamo di Mariupol – ha poi aggiunto -, è che dovrebbe lasciar passare gli aiuti umanitari per permettere alle persone di uscire. Questo è quello che ogni capo di Stato farebbe in queste circostanze”. Il presidente americano ha poi continuato ribadendo che “non ci sono ancora prove che Mariupol sia completamente caduta.

Non sappiamo – ha detto ancora il presidente Usa – quanto durerà questa guerra ma mentre ci avviciniamo alla soglia dei due mesi, ecco quello che sappiamo: Putin ha fallito nelle sue grandi ambizioni sul campo di battaglia. Dopo settimane di bombardamenti, Kiev ancora regge, il presidente Zelensky e il governo democraticamente eletto rimangono al potere”. Biden ha ripetuto più volte come sia cruciale per Kiev il “costante flusso di armi, munizioni, intelligence da tutte le nazioni del mondo libero guidate da noi”.

Per questo Biden ha insistito sulla necessità di continuare e di mantenersi uniti. “Mentre la Russia continua l’avanzata militare e le brutalità, Putin spera che noi perdiamo interesse – spiega -, l’ho detto dall’inizio, lui contava sul fatto che la Nato, la Ue, i nostri alleati in Asia si dividessero, ed ancora scommette su questo: ma ancora una volta dimostreremo che si sbaglia“.

L’unità con i nostri alleati e con il popolo ucraino sta inviando un messaggio inequivocabile a Putin: non riuscirà mai a dominare ed occupare l’Ucraina”…. “La cosa più importante in questo momento è mantenere l’unità”, ha ripetuto.

Anche gli Stati Uniti chiudono i propri porti alle navi russe, ha poi annunciato Biden. “Nessuna nave battente bandiera russa, che sia di proprietà o gestita da interessi russi, sarà fatta entrate in porti degli Stati Uniti“, ha affermato il presidente americano, sottolineando che questo è “un altro passo cruciale” che gli Stati Uniti fanno insieme agli alleati in Europa e il Canada per “negare alla Russia i benefici del sistema economico internazionale di cui hanno goduto in passato”.

Il nuovo pacchetto arriva una settimana dopo un altro, sempre da 800 milioni di dollari, che comprendeva artiglieria pesante, compresi i primi radar anti-artiglieria consegnati a Kiev dall’inizio dell’invasione russa. L’amministrazione Biden sta lavorando per far arrivare gli aiuti militari a Kiev il più velocemente possibile perché si ritiene che il conflitto sia arrivato ad un punto critico e l’assistenza Usa può fare la differenza di fronte alla nuova offensiva russa nell’Ucraina orientale.

Il nuovo pacchetto di aiuti – che comprende artiglieria pesante e munizioni – porterà il 3,4 miliardi di dollari il totale dell’assistenza militare fornita da Washington a Kiev dall’inizio dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio. Nei giorni in cui è stato messo a punto il nuovo pacchetto, Biden ha avuto una video chiamata con gli alleati, lunedì scorso, al termine della quale anche altri Paesi hanno annunciato nuovi invii di armi a Kiev.

E ieri il presidente ha incontrato il capo del Pentagono ed i vertici delle Forze armate Usa che ha ringraziato per il costante il flusso degli aiuti militari all’Ucraina. “Armi e munizioni arrivano ogni giorno e noi vediamo come sono vitali le nostre alleanze in tutto il mondo”…..

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DRAMMA SENZA FINE. PUTIN CRIMINALE RISCHIO PER IL MONDO

 

Mentre Biden definisce pubblicamente Putin il peggior criminale di guerra dei nostri tempi ,Il Cremlino Dmitry Peskov afferma che “la nostra delegazione sta facendo uno sforzo colossale e dimostra più disponibilità nei loro confronti rispetto a quanta ne dimostri l’altra parte“. Peskov ha aggiunto che “accettando il documento” elaborato da Mosca e rispettando “tutti i suoi parametri”, gli ucraini “potrebbero fermare molto rapidamente ciò che sta accadendo”. Sui progressi nei colloqui, il portavoce del Cremlino ha detto che la Russia ne parlerà quando ci sarà effettivamente qualcosa da riferire.

Adesso si stanno raccogliendo prfove contro Putin che poi sono sotto gli occhi di tutti: l’uccisione di bambini e civili.

“Oggi” in ogni caso dovrebbero esserci “contatti” tra i negoziatori in quello che è il 22esimo giorno di guerra dall’invasione russa, ha spiegato il portavoce Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass. I colloqui “dovrebbero” continuare “oggi”, ha detto. “Non so se siano già in corso, ma dovrebbero svolgersi su vari binari – ha aggiunto -. Contatti dovrebbero tenersi oggi”.
Ucraina, i primi 10 giorni di guerra (in foto) | Vanity Fair Italia
L’Ucraina deve essere riconosciuta nei suoi confini internazionalmente riconosciuti del 1991. Tutto quello che otterremo” nel corso dei negoziati “dovrà essere meglio rispetto a prima della guerra perché altrimenti a cosa saranno serviti i sacrifici del popolo ucraino. Quindi rimanete tranquilli: non tradiremo i nostri interessi”, afferma intanto Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, nel corso di un briefing.

“CREMLINO COME HITLER”

Intanto però arriva l’attacco di Kiev in collegamento con Bruxelles. In Ucraina “paghiamo il prezzo della nostra scelta ogni giorno. La tirannia per noi è inaccettabile. Quello che il Cremlino sta facendo è veramente barbaro: dico responsabilmente che il Cremlino è l’Hitler dei giorni nostri”, dice il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in collegamento oggi con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo.

La Russia in Ucraina “distrugge città e piccoli villaggi, saccheggiandoli. Abbiamo la conferma che finora sono morti 103 bambini per l’occupazione. Sono statistiche che crescono” a mano a mano che il tempo passa, dice.

 

Putin che sconta già il peso delle sanzioni avverte il mondo: “Io consiglierei di non esacerbare la situazione con restrizioni….”

Russia, il cancelliere tedesco Scholz rifiuta il tampone? Vladimir Putin lo  umilia così: la brutalità dello zar – Libero Quotidiano
Putin con i suoi interlocutori si mette ad oltre 3o metri di distanza…..

 

Nel nono giorno della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, Vladimir Putin torna a parlare alla nazione assicurando di “non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti”, ma ‘consigliando’ all’Occidente di “peggiorare la situazione”. “Io consiglierei di non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione.   Sembra quindi che la Russia stia assorbendo se non scontando già il peso delle sanzioni Onu.

Putin dall’emittente russa assicura il mondo: ” N oi continueremo a rispettare i nostri obblighi”,, tornando a difendere l’attacco all’Ucraina come un’azione difensiva, una risposta “ad azioni negative di altri Paesi verso la Russia”. “Credo – ha concluso il presidente russo – che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente”.

Secondo quanto rendono noto dal governo tedesco, Putin ha poi parlato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz al quale ha annunciato che un nuovo round, il terzo, Russia e Ucraina è fissato per il weekend.

Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non sono previsti contatti telefonici a breve tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo statunitense, Joe Biden. Già ieri la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki, aveva affermato che “non è questo il momento per un contatto, una telefonata o un incontro” tra i due leader.Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

Biden invia nuove truppe in Ucraina, lo scenario è il rischio di una guerra iniziale tra Stati Uniti ed alleati e la Russia “invasiva”

 

Ucraina, il presidente Biden autorizza lo spostamento di truppe verso il  Sud-est dell'Europa

 

 

Proseguono le conversazioni tra gli esponenti degli  Stati Uniti, alleati Nato e leader europei: si cerca un fronte comune, anche nel caso in cui Mosca decidesse di tagliare le forniture di gas. Il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov, ha detto che “al momento non c’è una minaccia d’invasione, ma ci sono scenari rischiosi”. Sia Washington che Bruxelles si dicono pronte ad applicare misure restrittive. Borrell: “Momento più pericoloso da Guerra Fredda”. Francia e Germania invitano al dialogo con Putin

Resta alta la tensione sulla situazione dell’Ucraina. Gli  Stati Uniti seguono la situazione perchè sono il guardiano del mondo. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha detto che un attacco russo all’Ucraina potrebbe avvenire “in qualsiasi momento, ma ancora una volta non possiamo fare una previsione su quale decisione prenderà il presidente Putin”.

Il mondo intero, in particolare i Paesi della Nato si chiedono sui possibili rifornimenti di gas nel caso in cui Putin decidesse, di chiudere i rubinetti all’Europa.

Intanto il presidente Biden – dopo che il Pentagono ha inviato in assetto di guerra 8500 uomini- ha dichiarato che il Paese potrebbe “muovere alcune truppe a breve”, precisando però che per il momento si esclude un impiego di militari in Ucraina. Il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price ha poi chiarito che a subire “una risposta rapida e decisa” sarebbe anche la Bielorussia, nel caso in cui decidesse di aiutare Mosca a invadere l’Ucraina.

La Russia risponde alle critiche mobilitando le sue truppe per manovre ai confini ucraini

Le richieste della Russia per risolvere la crisi in Ucraina - Il Post

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg afferma che Washington continua a portare avanti colloqui con i leader europei e con la Nato, che “invierà alla fine di questa settimana una proposta scritta” alla Russia per “trovare una via di uscita” dalla crisi che si è creata

. Sono pure  possibili sanzioni che potrebbero colpire personalmente Putin, mentre circolano anche le misure a cui la Casa Bianca starebbe pensando contro la Russia in generale. Si parte dal divieto di esportazione di tecnologia americana in diversi campi (intelligenza artificiale, computer avanzati, difesa, aerospaziale) e si arriva allo stop delle transazioni in dollari per le banche russe.

 

 

 

 

 

 

 

 

Kamikaze, riappare la tecnica dell’antico Giappone, “morire per nulla”

I Kamikaze erano fanatici oppure eroi? - Dailygreen

Aerei kamikaze del Giappone: tecnica inventata da questo Paese

Biden: “Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo”

Biden, discorso da presidente eletto Usa: «È tempo di curare l'America  domani sarà un giorno migliore». Kamala Harris: «Possiamo ricostruire il  futuro»

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

La tecnica talebana ricorda tanto quella dei piloti giapponesi al tempo in cui l’America per “risolvere” il problema Giappone e il suo potentato ricorse addirittura alla bomba nucleare L’Isis con i suoi kamikaze è solo in fase di imitazione. Non sono gruppi ma singoli scellerati c he non danno alcun valore alla vita propria ed altrui.   Chissà cosa riescono ad inculcare nella loro testa questi terroristi. La gravità della situazione l’avvertiamo quando scopriamo che questi folli uomini robotizzati mentalmente e cinturati con tanto esplosivo, distruggono la vita di decine, centinaia di innocenti che nulla a che fare hanno con il credo dell’orrore praticato dal gruppo Isis    Il bilancio dei morti all’aeroporto di kabul sale di ora in ora: prima 40, poi 90, adesso si parla di dati più elevati fino a passare nell’indifferenza internazionale.   Parola d’ordine: uscire da quell’inferno al più presto dove i talebani girano casa per casa per fare esecuzioni sommarie. Ritirare gli ambasciatori che rischiano la vita a contatto con questi “tagliagola”, come ha già fatto ieri il presidente Macron e poi, se la comunità internazionale deciderà coralmente, isolare a regola d’arte questo Paese del terrore.

E’ pressochè impossibile dialogare con uomini che quotidianamente danno esempi di gigantesca viltà ed infamia. Impossibile. Anzi vien la nausea solo a pensarci.  Questi kamikaze devono avere in testa idee confuse sull’accoglienza che Dio, pardon “Allah” farà loro dopo la morte del loro corpo ridotto in brandelli per l’esplosione volontaria e suicida.

La loro anima e quella dei loro “maestri”-addestrano persino bambini come visibile dalle foto- dovrebbe essere presa a “a calci” e scaraventati all’Inferno

 Joe Biden, presidente degli Stati Uniti,  dopo l’attacco all’aeroporto di Kabul, in Afghanistan.E’ stato un attacco dell’Isis. La pagheranno” L’azione rivendicata dall’Isis ha provocato decine di morti, compresi 12 militari americani. “Questi soldati americani che hanno dato la vita, in una missione per salvare vite di altri, sono eroi. Sono la spina dorsale dell’America, sono il meglio che il paese può offrire”.. non perdoneremo, non dimenticheremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare. Difenderò i nostri interessi e la nostra gente con ogni mezzo a mia disposizione”

Non chiamateli kamikaze - Magazine - quotidiano.net

Aereo Kamikaze giapponese- Archivi Sud Libertà

 

“Abbiamo motivo di credere che sappiamo dove si trovino i leader che hanno ordinato” l’attacco, dice riferendosi ai membri dell’Isis-k, lo Stato islamico della provincia di Khorasan.

Si sa anche che Biden ha già ordinato ai vertici militari di “sviluppare piani operativi per colpire obiettivi dell’Isis-K, la leadership e le strutture. Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo”.   Il presidente americano si riferisce probabilmente al Palazzo presidenziale occupato dai talebani e attende il 31 agosto-la conclusione dell’evacuazione- per poter agire.  Non può essere escluso l’uso di bombe nucleari a portata ridotta, comunicano alcune fonti americane anche se vi saranno contrarietà dell’Europa e della Nato

 

I bambini Kamikaze, le nuove armi dell'ISIS - SocialNews

Un bambino kamikaze oggi-

 

La missione per evacuare americani e collaboratori dall’Afghanistan prosegue. “Possiamo e dobbiamo completare questa missione, lo faremo. E’ quello che ho ordinato. Continueremo l’evacuazione, l’America non si farà intimidire dai terroristi”, aggiunge  Biden visibilmente emozionato e commosso, che ricorda anche il figlio Beau – militare in Iraq poi morto a 46 anni per un cancro al cervello – prima di interrompere il suo intervento per un momento di silenzio.

“I terroristi dell’Isis non vinceranno, porteremo in salvo gli americani che sono lì. Porteremo fuori i nostri alleati afghani, la nostra missione andrà avanti”, prosegue il presidente. “Ogni giorno ai nostri comandanti chiedo cosa gli serva per completare l’opera. Oggi ho ripetuto tre volte che devono adottare tutti i passi necessari per proteggere i nostri uomini sul campo”, aggiunge, ribadendo che saranno inviati altri uomini se dovesse essere necessario per portare a termine la missione di evacuazione.

 

L'Afghanistan nelle mani dei talebani, civili in fuga all'aeroporto di Kabul.  Usa: sospesi tut FOTO | Sky TG24

 

“Nessuno si fida” dei talebani, “ma contiamo sul fatto che è nel loro interesse che noi possiamo lasciare il paese” nei termini stabiliti. “Al momento non c’è nessun elemento” che lasci pensare ad una “collusione tra i talebani e l’Isis in relazione a ciò che è accaduto oggi e a ciò che ci si aspetta possa ancora accadere”.

 

Afghanistan: a Roma i primi rimpatriati. Riaperto l'aeroporto di Kabul -  Mondo - ANSABambini "lanciati" oltre il filo spinato dell'aeroporto: il dramma delle  madri di Kabul - Il Faro Online

Nella foto a destra bambini “lanciati” oltre il filo spinato dell’aeroporto

 “Non ho mai ritenuto che avremmo dovuto sacrificare vite americane per provare a creare un governo democratico in Afghanistan, una paese che non è mai stato unito nella sua intera storia. Il nostro interesse mirava ad evitare che al Qaeda riemergesse, puntavamo a Bin Laden e ad eliminare al Qaeda in Afghanistan. Come ho detto 100 volte, il terrorismo si è diffuso come una metastasi nel mondo. Abbiamo minacce più grandi provenienti da altri paesi, molto più vicini agli Stati Uniti”. “Il nostro interesse nell’andare in Afghanistan era prendere Osama bin Laden, spazzare via al-Qaeda e impedire che potesse accadere” un nuovo 11 settembre,