Operazione “Sotto scacco”: quaranta arresti, dieci ai domiciliari e tre gruppi criminali disarticolati. Ma il “pizzo” diventa una cancrena

CATANIA 

Operazione ‘Sotto scacco’ dei carabinieri del comando provinciale di Catania Quaranta persone arrestate, dieci delle quali poste ai domiciliari, e tre gruppi criminali legati a Cosa nostra di Catania disarticolati.

Le attività tanto note, a Paternò e Belpasso,sin dal 2017 sotto i riflettori dell’Antimafia,  degli storici clan mafiosi Alleruzzo, Assinnata e Amantea e dei loro vertici legati alla ‘famiglia’ Santapaola-Ercolano che gestivano in esclusiva il traffico di droga e le estorsioni nella ‘zona di appartenenza’. Secondo diversi ‘pentiti’, ad esempio, gli spacciatori a Paternò non potevano ‘lavorare’ senza pagare una ‘tassa’ alla cosca Assinnata per potere esercitare la loro attività in una ‘piazza di spaccio’.

Militari dell’Arma hanno anche scoperto un piano per fare arrivare ingenti carichi di cocaina dall’Ecuador, nascosta in container contenenti banane. Non è stato scoperto se è stato poi realizzato, ma è stato invece accertato che la cosca utilizzava anche come nascondiglio per la marijuana il cimitero monumentale di Paternò, dove sono stati eseguiti dei sequestri di sostanza stupefacente.

Ricostruito anche il tentativo di estorsione aggravata all’industria dolciaria ‘Condorelli’ di Belpasso, dove fu fatta trovare una bottiglia con liquido infiammabile e un biglietto intimidatorio con la minaccia sgrammatica: “Mettiti a posto ho ti faccimo saltare in aria cercati un amico”.

 

La richiesta di tangente non andò a buon fine per il clan per il deciso rifiuto della vittima a pagare. Dalle indagini dei carabinieri, ha spiegato il comandante provinciale di Catania, il colonnello Rino Coppola, è emerso “un rilevante condizionamento da parte dei clan del tessuto economico locale” con “imprenditori che favorivano consapevolmente le illecite attività del clan”. Per la Dda di Catania è “emblematica la posizione di Salvatore Tortomasi, titolare di una ditta per la commercializzazione di prodotti agricoli ed ortofrutticoli” che “versava denaro anche in percentuale sugli utili dell’attività di impresa che, grazie alla mafia, aveva una posizione dominante nelle attività economiche esercitate”.

Altre figure imprenditoriali di Paternò in rapporti con il clan sono indicate dalla Dda in Angelo Nicotra proprietario di importanti gioiellerie, e Enrico Maria Corsaro, che, secondo l’accusa, avrebbero “nascosto la provenienza illecita di beni e denaro”. Scoperto anche un sodalizio specializzato, con l’aiuto di consulenti del lavoro compiacenti, nella truffa all’Inps per fare ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione agricola a falsi braccianti che ricevevano 20 euro al giorno per la loro complicità.

Il danno all’Ente previdenziale è stimato in oltre 85.000 euro. Dalle indagini è emerso anche che il boss Santo Alleruzzo, che sta scontando una condanna all’ergastolo per duplice omicidio, mafia e traffico di droga a Rossano (Cosenza), approfittava dei permessi premio per ritornare nel paese d’origine, Paternò, dove durante di summit mafiosi continuava ad impartire ordini e direttive per la gestione degli affari del clan.

La droga interessava anche gruppi criminali di Messina dove la polizia ha sgominato due organizzazioni di trafficanti attive nel rione Giostra gestite su base familiare con interi nuclei coinvolti. L’inchiesta della Procura dello Stretto ha accertato oltre 1.000 consegne di dosi e scoperto una ‘centrale dello spaccio’ realizzata in edifici di case popolari. Un’altra operazione antidroga è stata messa a segno dai carabinieri di Roma che hanno arrestato 21 persone accusate di spacciare cocaina nel quartiere di Tor Bella Monaca, alla periferia della Capitale. Ad altre 14 indagati è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

Arresti in carcere:
1)  ALLERUZZO Francesco, nato a Palermo il 22/12/1982
2) ALLERUZZO Santo, nato a Paternò il 21/03/1954;
3) AMANTEA Salvatore Vito, nato a Paternò il 19/10/1995;
4) ASSINNATA Domenico Filippo, nato a Agira il 29/04/1952;
5) BEATO Giuseppe, nato a Paternò il 30/11/1979;
6) BEFUMO Davide Alessandro nato a Paternò il 08/05/1980;
7) BORZI’ Omar Francesco, nato a Augusta il 18/09/1989;
8) DI LEO Lorenzo, nato a Paternò 10/11/1991;
9) DI LEO Marco, nato a Paternò il 10/11/1991;
10) DI MAURO Sebastiano, nato a Catania il 13/04/1994;
11) FAZIO Alessandro, nato a Paternò il 06/07/1977;
12) FONTANAROSA Michele, nato a Catania il 13.4.1957;
13) FRENI Giorgio, nato a Catania il 27/10/1965;
14) GATTARELLO Vincenzo, nato a Catania il 03/02/1982;
15) LICCIARDELLO Daniele, nato a Catania il 07/08/1973;
16) MENDOLARO Alfio, nato a Catania il 28/06/1981;
17) MOBILIA Francesco, nato a Paternò il 19/05/1980;
18) MOBILIA Giuseppe, nato a Paternò il 19/11/1977;
19) PARISI Carmelo, nato a Paternò (CT) il 08/04/1975;
20) PUGLISI Pietro, nato a Paternò il 11/08/1974;
21) RECCA Giuseppe, nato a Catania il 05/09/1963;
22) SCHILLACI Lorenzo Michele, nato a Troina (EN) il 25/04/1968;
23) SCUDERI Ivan Gianfranco, nato a Catania il 10/10/1992;
24) SINATRA Orazio, nato a Paternò il 22/01/1971;
25) SINATRA Giuseppe, nato a Paternò il 27/12/1993;
26) STIMOLI Barbaro, nato a Paternò il 01/07/1978;
27) STIMOLI Salvatore, nato a Paternò 02/12/1981;
28) STIMOLI Vincenzo junior, nato a Paternò il 30/09/1994;
29) TERRANOVA Cristian, nato a Paternò il 24/09/1992;
30) TORTOMASI Salvatore, nato a Paternò il 16/03/1958.

Agli arresti domiciliari:
1)  CORSARO Enrico Maria nato a Catania il 15/12/1972;
2) COSENTINO Barbaro Luca Maria, nato a Paternò il 06/07/1995;
3) GIANGRECO Giovanni Battista, nato a Paternò il 15/08/1995;
4) LA DELFA Andrea, nato a Paternò il 25/10/1980;
5) MALANDRINO Pasqualino, nato a Siracusa il 27/06/1981;
6) NICOTRA Angelo nato a Catania il 12.12.1974;
7) ORTO Giuseppe, nato a Paternò il 03/06/1962;
8) PIRRO Alfio, nato a Catania il 26/09/1975;
9) SARACENO Sebastiano, nato a Siracusa il 06/12/1965;
10) SINATRA Maurizio, nato a Paternò 08/05/1988.

Operazione della Polizia per reprimere l’azione dei parcheggiatori/taglieggiatori abusivi

Catania: si è insediato il nuovo questore Mario Della Cioppa - QdS

  Altra operazione straordinaria del Questore Dr. Mario Della Cioppa (nella foto d’archivio) per il controllo del territorio a largo raggio in tutta la provincia di Catania e nel comune capoluogo, che ha impegnato diverse pattuglie della Polizia di Stato.

Siamo all’ottavo intervento che ha riguardato l’azione di prevenzione e di repressione di vari reati e che ha come obiettivo attuare un presidio allargato a diverse zone, sviluppandosi attraverso la contemporanea azione di più posti di controllo, così da realizzare una perimetrazione della città.

Complessivamente,- si apprende – sono stati schierati 18 equipaggi all’interno dell’area urbana, composti da agenti dei Commissariati cittadini, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, della Sezione di Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera Aeroportuale, dei Cinofili dell’UPGSP e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. A loro si aggiungono le 11 pattuglie disposte nelle città di Adrano, Caltagirone e Acireale con posti di controllo strategici in modo da garantire la massima efficacia.
A essi si aggiunge l’ausilio dell’elicottero della Polizia di Stato – IV Reparto Volo di Palermo, che ha consentito il coordinamento delle operazioni dall’alto e di individuare per tempo eventuali situazioni d’emergenza operativa.

La mappa delle strade da controllare è già consolidata dalle precedenti edizioni dell’operazione e prende in considerazione quelle aree ritenute particolarmente sensibili sotto il profilo della sicurezza: viale Africa, via Acicastello, via del Bosco, via S. Martelli Castaldi, piazza Giovanni XXIII, via Del Rotolo, via San Pio, via G.M. Frontini, Piazza Europa, piazza Federico di Svevia, piazza Stazione Acquicella, via Acquicella Porto, via Plebiscito, viale Librino, viale San Teodoro, viale Castagnola.

Ad Acireale: Lungomare Santa Tecla, Lungomare Stazzo, Zona Capo Mulini. A cura della Polizia di Frontiera: Santa Maria Goretti e Terminal Autolinee, Sedime portuale, via San Giuseppe La Rena. A cura della Polizia Ferroviaria: Stazione FS Catania Centrale, Stazione FS Acireale.

Ripetuta è anche la strategica presenza degli istruttori di tecniche operative che hanno dato, come la volta scorsa, un contributo in più per la sicurezza degli uomini della Polizia di Stato, accrescendone la professionalità e, quindi, l’efficacia operativa.

Complessivamente sono state controllate 170 persone e 106 veicoli, le contestazioni per infrazioni al Codice della strada sono state: 19 tra esse 4 per mancato uso del casco protettivo, 6 per mancata copertura assicurativa R.C.A. e 2 per guida senza patente.

Inoltre, a seguito di una segnalazione giunta sull’applicazione Youpol , gli agenti sono intervenuti in piazza Trento, dove hanno sanzionato amministrativamente, tale Filippo Bruno, nato a Catania il 28/10/1974, sorpreso ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo Successivamente è stato accompagnato in Questura, dove gli veniva notificato l’avviso orale emesso dal Questore di Catania; un altro posteggiatore abusivo è stato sanzionato in piazza Manganelli.

Nel corso dei controlli, è stato sorpreso il pregiudicato S.D., poco dopo aver rubato un giubbotto da un’auto in sosta in piazza Grenoble. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà.

A  BELPASSO PROSEGUE LA SUA ATTIVITA’ IL “PARCHEGGIATORE” ABUSIVO- IL PERSONALE PROTESTA INASCOLTATO

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Poliambulatorio di Belpasso       Qui il taglieggiatore prosegue ancora la sua azione indisturbato

Un rilievo lo pone Sud Libertà. A Belpasso davanti al Poliambulatorio ( nella foto d’archivio  sopra) continua ad esercitare la sua attività di parcheggiatore abusivo/taglieggiatore tale Giuseppe dalle ore 9 allee ore 12.  Qui si registrano alcune lamentele da parte del personale dipendente del Poliambulatorio che ritrova le automobili danneggiate o “visibili lineature nella carrozzeria rovinando la verniciatura delle auto” visto che gli operatori dell’Asl – sappiamo -non pagano in gran parte  “il pizzo” al “parcheggiatore”.   Diversi medici specialisti -si apprende – incoraggiano purtroppo il fenomeno pagando al giovane malavitoso la quota richiesta.  Non si comprende perchè il vicino Comando della Polizia urbana comunale – distante neppure 50 metri – non sia ancora intervenuto a riguardo . Sarà opportuno un controllo del Questore e una sanzione per reprimere comportamenti illeciti e dannosi per la comunità.

POLIAMBULATORIO DI BELPASSO COME UNA “POLVERIERA”

DISFUNZIONI ED ILLECITI CONSENTITI DALLA DIREZIONE “FACENTE FUNZIONE ” DI PATERNO’ : GROSSI PROBLEMI PER IL DIRETTORE GENERALE DR LANZA

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Sembra non essere passato un anno da quando abbiamo scritto (l’8 dicembre 2018) le contestazioni sollevate contro i dirigenti “facenti funzioni” di Paternò e Belpasso:   la disapplicazione in tutta l’Asp di fondamentali norme sulla sicurezza dei lavoratori dovuta a croniche carenze igienico sanitarie in tutti i presidi e distretti; la gravissima insufficienza del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari nonché uno scorretto utilizzo delle risorse umane; la mancanza quasi ventennale dell’indizione di concorsi interni all’Asp Catania atti ad individuare anche  le figure dei coordinatori, la politica clientelare che ha generato invenzioni di coordinatori pupilli dei primari.    Tutto è rimasto immutato. Allora riportiamo integralmente quello scritto- visto che il dialogo si svolge con i sordi- e aggiungiamo alcuni ingredienti maturati nel frattempo. 

       POLIAMBULATORIO DI BELPASSO: RAPPRESENTANTI SINDACALI “D’ACCORDO” CON I DIRIGENTI ASL INCAPACI, DISFUNZIONI E MANSIONI STRAVOLTE

Ma la carenza infermieristica si avverte notevolmente nel  Distretto della provincia etnea, quello di Belpasso, un Poliambulatorio dove nel passato era stata più volte lamentata dagli operatori infermieristici la carenza in pianta organica di infermiere od operatore professionale Collaboratore. Richiesta  disattesa dai vertici dirigenziali dell’Asp di Catania.

Le attese diventano quindi  estenuanti per una visita, specialisti alla ricerca di un infermiere che li aiuti, i quattro infermieri in servizio a Belpasso – qualificate con autentico spirito di sacrificio ed abnegazione si devono distribuire tra visite, assistenza, registrazione visite, relazioni informative con gli utenti, richieste di materiale sanitario da inviare all’Ospedale di Paternò, costrette quasi tutte- due sono prossime al pensionamento – a superare abbondantemente gli orari contrattuali , anche di un’ora o due, per poter lasciare le consegne ai colleghi dei turni successivi.   Vi sono incongruenze all’interno del personale infermieristico: una operatrice, Sigra Anna Motta, fruisce della legge 104 che consente permessi e giorni di congedo mensili. Ciò causa un ulteriore inevitabile limitazione del servizio e costringe le operatrici in  organico a svolgere le mansioni più disparate.       Sindacati intervengono?     Non ne parliamo, i rappresentanti sindacali del sindacato autonomo dell’Asl di Paternò non intervengono per timore di ritorsione dei dirigenti nei loro confronti. I rappresentanti provinciali sono poi – è coro unanime al distretto di Belpasso- dei veri fantasmi, resta il paradosso che le operatrici professionali di Belpasso- abbandonate da decenni dai sindacati- mantengono la carità dell’iscrizione sindacale (14 euro di detrazione) per timori di natura probabilmente di  mobbing, ai fannulloni sindacalisti allineati con la direzione Asl.    Una vergogna.

 

 

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Una vergogna pure il declassamento di una Operatrice professionale qualificata D6, cioè con funzioni direttive, a trascrivere pure – perchè l’addetto protocollista incaricato (sig. Campisi) con apposito Ordine di servizio non intende assolvere a tale compito – il protocollo generale dell’Ufficio del Poliambulatorio di Belpasso. Possibile che il dirigente responsabile della struttura dr. Alfio Reina e la vice dott.ssa Borzì  non riconducano alla norma di liceità  le irregolarità tanto palesi  e le disfunzioni verificatesi sotto i loro occhi?           Possibile che il  “distante coordinatore “Sig Merennino, con ambizioni personali di carriera, e la dott Zago responsabile generale  “facente funzioni” del distretto di Paternò e Belpasso non sappiano che tale circostanza genera “sfruttamento” ed arricchimento illecito amministrativo da parte dell’Asl direzione generale nei confronti di una infermiera professionale direttiva-D6- non tutelata da alcuno?

Non si comprende neppure il silenzio del direttore generale dell’Asl, dr. Lanza  e del dirigente, recentemente promosso ai vertici di Catania sanitaria,  dr. Torrisi.

 Se  l’Autorità Giudiziaria od anche, per carità di patria, un’ispezione dell’Asl, dovesse approfondire questi aspetti che denunciamo,certamente si esprimerebbe in termini di condanna dell’omesso intervento del  direttore generale e dei dirigenti dell’Ambulatorio di Belpasso che non potevano non sapere del Protocollo amministrativo , rifiutato da un dipendente “amministrativo” (si fa per dire, visto che era ausiliario) e non hanno segnalato o trascurato le criticità esistenti causando l’indebito “arricchimento dell’Asp con sfruttamento provato e documentato delle lavoratrici. 

 Ma dulcis in fondo i dirigenti dell’Asl nella consapevolezza della cronica carenza di personale a Belpasso per il susseguirsi di congedi per pensionamenti di numerose unità di personale infermieristico hanno persino “inventato”, una disposizione di servizio,a firma della dott.Zago , passata inosservata tra i distratti sindacati locali, che  dispone da diverso tempo  l’invio all’Ospedale di Paternò di una o due unità infermieristiche di Belpasso in dispregio della normativa e della giurisprudenza consolidata che consente la mobilità solo in via temporanea ed eccezionale.        Tale circostanza-si apprende – è stata programmata tramite il   ” Coordinatore infermieristico” dell’Ospedale di Paternò, ovviamente avallata dal direttore di servizio,(Zago) da oltre un anno e mezzo.

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Ma qui la situazione è resa ancora più grave dalla disattenzione e probabili illeciti consumati della direzione generale dell’Asl che mantiene nelle mansioni di “amministrativo” un ex infermiere generico od  ausiliario, negli Uffici amministrativi dell’ambulatorio di Belpasso (si apprende  sia  un ex assessore comunale) anzichè alle mansioni previste dalla qualifica originaria nell’osservanza dell’ordinamento giuridico. 

Una cosa di non poco se consideriamo che una persona può rappresentare di fronte a tanta carenza, una boccata d’ossigeno per l’intero personale infermieristico e specialistico. Si impone dunque una indagine  dell’Autorità Giudiziaria per sapere chi e e perchè si sia creata in tanti anni una situazione a dir poco illecita  ed intollerabile tra la  cronica  indifferenza dei dirigenti dell ‘Asp 3 di Catania, autentici “sfruttatori” del personale.

 

SERVIZI  Asl BELPASSO SEDE TEL/FAX ORARI AL PUBBLICO
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Medicina legale, fiscale e necroscopica

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Giovedì 

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Tragedia sulla Statale Catania-Paternò: quattro morti e un ferito

RIENTRAVANO DA UNA SERATA IN DISCOTECA – UNICO SUPERSTITE L’AUTISTA,DI 40 ANNI- IPOTESI DI OMICIDIO STRADALE

Tremendo e drammatico ‘incidente è avvenuto all’alba di stamane,verso le 5, sulla statale 121 Catania-Paternò all’altezza dello svincolo per la zona industriale di Belpasso (Svincolo di PianoTavola).L’auto, una Seat Leon, distrutta nello schianto (vedasi foto Carabinieri) su cui viaggiavano 5  giovani che rientravano da una serata in discoteca, si è schiantata contro il guarddrail – spartitraffico centrale e nell’impatto si è spezzata in due. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Paternò che indagano, il conducente dell’auto – un 40enne- ha perso il controllo del mezzo a causa dell’alta velocità: nell’impatto gli occupanti , che non avevano allacciato le cinture di sicurezza, sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo. Sul colpo sono morti la convivente del conducente di 28 anni, due ragazzi di 17 e 20 anni e una ragazza di 15. Tutti e cinque avevano trascorso la notte in discoteca.

Le vittime sono Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta di 20, un ragazzo di 17 anni, Manuel Petronio, e una ragazzina di 15, Erika Germana Bozza.  Sembra dalle informazioni sommarie in possesso degli investigatori, che i giovani fossero residenti ad Adrano

La Procura di Catania, dopo avere ricevuto il verbale con la  relazione dei carabinieri di Paternò, aprirà un’inchiesta sull’incidente ipotizzando il reato di omicidio stradale. Il guidatore, che ha 40 anni è ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale Cannizzaro per la frattura di una caviglia. Nell’incidente ha riportato contusioni ed escoriazioni varie

I carabinieri, con il  capitano Angelo Accardo, hanno effettuato i rilievi sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e attendono ora gli esiti degli esami per verificare se il 40enne avesse preso  sostanze stupefacenti o bevuto alcoolici.

 

Belpasso, tragedia al rientro dalla discotecaQuattro giovani morti, ferito il conducente

 

Incidente sul lavoro a Belpasso: perde la vita un operaio

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Incidente sul lavoro nel catanese Ripropone il problema della sicurezza nelle aziende siciliane. Un operaio è morto a Belpasso.  un 55enne, che stava lavorando nei locali della sua ditta, in contrada Pantano,  è stato schiacciato da un lastrone di pietra lavica.

Secondo una prima versione dei fatti ricostruiti, la vittima insieme a un collega stava spostando la pesante lastra per prelevare un’altra sottostante.     La valutazione  risultata errata e  ha condotto al cedimento del materiale che è caduto     sull’operaio. Nulla da fare, decesso immediato.. . Sul posto  personale del 118 e i vigili del fuoco oltre che i Carabinieri che stanno indagando sulle misure pure di sicurezza adottate dall’azienda.

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CATANIA, STRADA STATALE 114: GIOVANE VA FUORI STRADA E PERDE LA VITA

soccorso avanzato manutenzione ambulanza - c.f.e.s. medical servizi 2

Una persona ha perso la vita in un incidente stradale verificatosi sulla strada statale 114 “Orientale Sicula”.La vittima e’ un giovane di 25 anni, originario di Belpasso, e  secondo un comunicato stampa, è finito fuori strada con una Fiat Punto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada e il personale dell’Anas. L’incidente si e’ verificato stamattina intorno alle 9,15

 Il traffico e’ provvisoriamente bloccato in direzione dell’autostrada Siracusa-Gela, all’altezza di Siracusa e viene deviato attualmente allo svincolo di Belvedere (km 147,600) con percorrenza della SP46 e della SS124, e rientro sulla SS114 allo svincolo di Siracusa Sud

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