IL PROCESSO DI PALERMO SEGUITO ANCHE DALL’EX BOSS SANGUINARIO -E TRA I PIU’ CRUDELI DEL MONDO INTERO -GIOVANNI BRUSCA, DA “UOMO LIBERO”

 

Dalla strage di Capaci alla scarcerazione: la storia di Giovanni Brusca |  Sky TG24

PALERMO, –

La Procura generale di Palermo ha  richiesto alla Corte d’assise d’appello di confermare le condanne inflitte in primo grado a boss, ex carabinieri e politici imputati di minaccia a Corpo politico dello Stato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
  Ricorderemo che nel  primo grado  il boss Leoluca Bagarella, venne condannato a 28 anni di carcere,a 12 gli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Antonio Subranni, l’ex senatore di Fi Marcello Dell’Utri e il capomafia Antonino Cinà.

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Nella foto d’Archivio Il piccolo Di Matteo

 

Otto anni la pena inflitta all’ex capitano del Ros Giuseppe De Donno. Invece la prescrizione salvò il Killer/mostro Giovanni Brusca da una pena più severa  , noto al mondo come l’uomo che su ordine del Capo dei capi ,Totò Riina, oltre all’assassinio del giudice Falcone e della scorta,dispose di sciogliere nell’acido il figlioletto del pentito Di Matteo,mentre l’ex figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Massimo Ciancimino ebbe 8 anni per calunnia, accusa dichiarata prescritta in appello.

Si apprende che oggi ha partecipato al processo da una località segreta(dove resterà vigilato per quattro anni)  Giovanni Brusca, scarcerato per la settimana scorsa, dopo 25 anni di detenzione.