COME SUD LIBERTA’ AVEVA PREVISTO E PUBBLICATO, LA PREMIER MELONI E I SUOI MINISTRI RICEVONO L’AVVISO DI GARANZIA DALL ATTENTO PROCURATORE DOTT F.LO VOI

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DI  RAFFAELE LANZA
Non era possibile che la Premier italiana e gli uomini che la circondano come ministri – riportiamo sotto il comunicato e i nomi – la passassero liscia sul caso del rimpatrio del criminale sanguinario generale libico Almasri.     Non era possibile che la Magistratura italiana, pur con gli errori e la sbavature dei più giovani  magistrati, restasse indifferente a questo clamoroso caso della liberazione dell’assassino libico.       E non riusciamo a comprendere ancora le istituzioni politiche che dicono “Vergogna” ai magistrati che hanno restituito  l’onore all’Italia.
Almasri, che è il leader della milizia Rada, è anche il capo della polizia giudiziaria di Tripoli ed è stato il responsabile della gestione di diversi centri di detenzione e prigioni tra cui il carcere di Mitiga, la zona vicino Tripoli in cui si trova anche l’aeroporto civile della città.
Benissimo, un plauso al Procuratore dott Francesco Lo Voi perchè quel criminale libico che si muove ora liberamente nel suo Paese chissà di quanti altri omicidi – mostruosità si macchierà?
Signora Meloni, l’abbiamo ammirata in tanti casi ma non si possono “difendere gli italiani” restituendo quest’assassino alla Libia.  La Corte penale internazionale lo ricercava e lei signora Meloni che vuol rappresentare l’   Europa si comporta così?  E i suoi uomini -ministri?   Sono forse di carta?             E’ giusto ora che un’adeguata punizione arrivi anche per lei dalla Magistratura più attenta. E’, vede, un problema di coscienza, non di partito.       Tutti i suo “colleghi”- vediamo i comunicati di “solidarietà”- saranno dalla sua parte ma non Dio e la coscienza autentica di chi ama davvero l’Italia e  una vita più giusta
Caso Almasri, Meloni: ” I magistrati mi hanno inviato avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato”

Avviso di garanzia anche a Nordio, Piantedosi e Mantovano. La presidente del Consiglio: “Non sono ricattabile e non mi faccio intimidire”

L’annuncio della  Meloni

La notizia di oggi è questa: il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino libico Almasri”.

L’avviso di garanzia sul caso Almasri è stato emesso “presumo, a seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Ligotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.

“Io penso – prosegue Meloni – che valga oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire“.

Avviso di garanzia – prosegue Meloni – che è stato inviato anche ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano, presumo a seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.

La Cpi aveva spiccato un mandato di arresto contro Njeem Osama Almasri Habish il 18 gennaio: per questo l’uomo, in Europa dal 6 gennaio, era stato arrestato a Torino il 19 gennaio. La corte di appello, però, non ha convalidato il suo trattenimento, rilevando un vizio di forma nella procedura dell’arresto. Nel frattempo, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha firmato un decreto di espulsione, seguito da un volo di stato che ha rimpatriato Almasri in Libia, dove è stato accolto da festeggiamenti.

Riferendo al parlamento, Piantedosi ha dichiarato che l’uomo è stato espulso  perché considerato “pericoloso”. Ma le polemiche e le critiche non si sono fermate, anche da parte della Cpi, che accusa l’Italia di non avere rispettato gli obblighi di cooperazione che derivano dallo statuto di Roma.

Almasri, che è il leader della milizia Rada, è anche il capo della polizia giudiziaria di Tripoli ed è stato il responsabile della gestione di diversi centri di detenzione e prigioni tra cui il carcere di Mitiga, la zona vicino Tripoli in cui si trova anche l’aeroporto civile della città.

E’ possibile – dice infine la Meloni -che io sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi, diventi migliore. Ma anche e soprattutto per questo, intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della Nazione, a testa alta e senza paura“.

Avviso di garanzia anche a Nordio, Piantedosi e Mantovano

“L’avviso di garanzia – ha quindi aggiunto Meloni – è stato inviato anche ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano”.

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Avviso di garanzia a Giuseppe Conte e sei ministri . Il premier : roba da archivio, tanti ci hanno addebitato comportamenti criminali

Conte al Senato, per il premier scatta la standing ovation dell'Aula

C’è posta per Te.  Conte e sei dei  suoi ministri hanno ricevuto un Avviso di garanzia dalla Magistratura.   Se l’aspettava il premier. Spiega: “Nei mesi scorsi alcuni cittadini, avvocati, finanche un’associazione dei consumatori hanno dichiarato pubblicamente di avere presentato denunce nei miei confronti e del Governo per la gestione della pandemia. Le accuse sono state le più varie”.

Alcuni ci hanno accusato di avere adottato misure restrittive, altri ci hanno accusato di non aver adottato misure sufficienti o di averle adottate troppo tardi. Ci hanno addebitato i più variegati comportamenti criminali: il reato di epidemia, di omicidio colposo, di attentato alla incolumità pubblica, di attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici dei cittadini, e altri ancora”, spiega il premier, che continua: “La prova che il nostro Paese ha vissuto e che in parte ancora sta vivendo è stata e continua ad essere impegnativa: chi ha responsabilità di governo deve rimanere concentrato sugli obiettivi da raggiungere che sono, ad un tempo, la tutela della vita e della salute dei cittadini e la ripresa più rapida possibile della vita sociale ed economica”..

“Abbiamo lavorato sempre allo stesso modo: ci siamo affiancati scienziati ed esperti per disporre costantemente di una base scientifica di valutazione dei dati epidemiologici e abbiamo sempre ispirato la nostra azione ai principi di precauzione e trasparenza e ai criteri di adeguatezza e proporzionalità”..

Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis ‘politica’, delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunita’ nazionale”.

“Per massima trasparenza vi informo che io e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza – spiega quindi Conte -abbiamo ricevuto un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989.  Abbiamo fatto accesso agli atti e abbiamo appreso che alla Procura di Roma, per competenza territoriale, sono state convogliate nei mesi scorsi buona parte delle denunce di reato presentate nei nostri confronti provenienti da varie parti d’Italia”.

“Doverosamente, la Procura di Roma ha aperto un procedimento nei nostri confronti e dopo aver valutato una ad una le relative denunce le ha giudicate ‘infondate e dunque da archiviare'”

Conte conclude: “Ha quindi trasmesso il fascicolo al Collegio dei magistrati competenti per i reati ministeriali accompagnando la trasmissione con la richiesta di archiviazione. L’invio del fascicolo al Collegio è un atto dovuto in quanto previsto dalla medesima legge cost. n. 1/1989. Lasciamo che la Magistratura completi questo iter procedimentale”

 

L’AMORE AL POTERE : IL PM LUIGI PATRONAGGIO PERSONAGGIO DEL MOMENTO “SPONSORIZZATO” DA SALVINI

 

di  Raffaele Lanza

VIDEO DELLO SCONTRO TRA POLITICA E MAGISTRATURA:  SALVINI E PATRONAGGIO

Giriamo ai nostri lettori l’interessante video dello scontro tra Salvini e il Pm Luigi Patronaggio autore dell’avviso di garanzia al ministro. Ricorderemo che sarà ora il tribunale dei ministri ad attivare la procedura giudiziaria contro Salvini che si ritiene indignato dell’atto in un momento in cui le Procure sono piene zeppe di fascicoli giudiziari e la Giustizia italiana si rivela lumaca e , in tanti casi davvero inutile e dannosa.    

Vorremmo dare un’idea del  tribunale dei ministri dove il ministro Salvini è stato deferito, esso  è la sezione specializzata del tribunale ordinario competente per i reati commessi dal presidente del Consiglio e dai ministri nell’esercizio delle loro funzioni. La materia è regolata dalla legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, che ha modificato, tra gli altri, l’art. 96 della Costituzione il quale prevede che “Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei Deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale”.

Presso il tribunale ordinario del capoluogo del distretto di Corte d’Appello è istituito un collegio composto di tre membri effettivi e tre supplenti, estratti a sorte tra tutti i magistrati in servizio nei tribunali del distretto che abbiano da almeno cinque anni la qualifica di magistrato di tribunale o qualifica superiore. Il collegio, noto come tribunale dei ministri, è competente per tutti i reati ministeriali commessi nel distretto nel quale è istituito.

Generalmente la preoccupazione per un ministro colpito da un avviso giudiziario nasce quando si crea isolamento nel governo.  Ma nel caso specifico la compagine governativa ha detto chiaro e tondo di essere compatta con Salvini.     Si apprende infine che il politico Gianni Alemanno ha presentato od elaborato una denuncia contro il Pm agrigentino per “Attentato ai diritti politici”.