Al voto -359 milioni di diritto- per scegliere come indirizzare il futuro dell’Unione europea Con la speranza di rappresentanti ed una “guida” che reclami solo la pace, la serenità e la fratellanza tra i popoli

 

23 milioni di giovani votano alle europee per la prima volta

 

 

Sono circa 359 milioni gli aventi diritto di voto  per scegliere come indirizzare il futuro dell’Unione. Più di 23 milioni parteciperanno alla loro prima votazione europea.

Alle ultime elezioni, nel 2019, erano stati il 50,66 per cento gli aventi diritto a presentarsi ai seggi. Un numero in aumento, più di 8 punti rispetto alla tornata elettorale precedente, stabilendo addirittura il picco di partecipazione dal 1994.

Intanto si   profila un’astensionismo generale in queste elezioni europee. Vuoi per il conflitto in Ucraina, vuoi per le problematiche di guerra di Israele ed Hamas, i cittadini -quelli più maturi nell’età- avvertono il peso dell’indifferenza nei confronti di Bruxelles    Vediamo in alcuni Paesi come viene stimata l’affluenza alle urne

  •  Germania, affluenza al 32% alle 14

    Viene stimata in un 32,3% l’affluenza alle elezioni europee in Germania alle ore 14, quattro ore prima della chiusura dei seggi fissata per le 18.  Alle elezioni europee del 2019, l’affluenza complessiva alle urne è stata del 61,4%, viene ricordato senza fornire il dato della stessa ora di cinque anni fa.

  • Eurocamera, primi exit poll alle 18,15

     I risultati provvisori delle elezioni potranno essere pubblicati solo dopo le 23, quando si saranno chiuse le votazioni in Italia.

    Il programma prevede  una prima proiezione dei seggi del nuovo parlamento, prevista intorno alle 20.15-20.30, basata su stime nazionali e sondaggi.
    I primi risultati provvisori di alcuni Stati membri con stime per gli altri, insieme a una seconda proiezione dei seggi del nuovo Parlamento, saranno pubblicati intorno alle 23.15-23.30.

     Spagna:  affluenza al 28%, in calo di 6,7 punti

    In Spagna l’affluenza registrata fino alle ore 14 per le elezioni europee è stata pari al 28,01%, nel totale non contano i voti per posta. Si tratta di un calo della partecipazione di 6,73 punti percentuali rispetto al 2019. Tuttavia va considerato che la precedente tornata elettorale coincise con il voto per elezioni comunali e regionali. .

    Italia e Grecia richiedono più “maturità” per votare

    L’Italia, assieme alla Grecia, è l’unico paese ad avere un’età così alta per potersi candidare: 25 anni. Gli altri paesi prevedono un’età più bassa per l’elettorato passivo: per la maggior parte dei paesi la soglia è di 18 anni, per la Romania 23 mentre per Bulgaria, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Polonia, Estonia, Slovacchia, Irlanda e Cipro l’età per candidarsi è 21 anni.

    Chiudono i seggi in Belgio, Lussemburgo e a Malta   Hanno già avviato le operazioni di scrutinio

    Chiudono i seggi di Belgio, Lussemburgo e Malta. Alle 14 hanno iniziato a chiudere i seggi dei tre Paesi che hanno già avviato le operazioni di scrutinio. Belgio, Lussemburgo e Malta si aggiungono a Repubblica Ceca, Irlanda, Lettonia, Olanda e Slovacchia che hanno già completato le procedure di voto tra giovedì e ieri.

     Francia affluenza in via d’eccezione in aumento

    Si apprende che il presidente francese Emmanuel Macron  abbia  votato questo pomeriggio alle elezioni europee al seggio elettorale di Le Touquet, poco dopo che i primi dati provvisori sulla partecipazione indicavano un leggero aumento rispetto al 2019. Il 19,81% registrato alle 12 è leggermente superiore al 19,2 del 2019, ma si distingue di più rispetto al risultato provvisorio del 2014 in questo periodo, quando aveva già votato il 15,7%. I sondaggi delle ultime settimane stimavano che l’estrema destra Jordan Bardella avrebbe ottenuto circa il 33% dei voti, il doppio del punteggio previsto per il principale candidato di Macron, Valérie Hayer, pari a circa il 16%.

    Primi dati Viminale, affluenza intorno al 23,7% alle 12

    Fino alle ore 12 di oggi secondo i primi dati del Viminale e relativi a circa la metà delle sezioni (30.500 su 61.650)  hanno votato il 23,7% degli aventi diritto. dai primi dati del Viminale e relativi a circa la metà delle sezioni (30.500 su 61.650).

    Affluenza in ogni regione alle 23 di sabato

    Queste le percentuali dell’affluenza registrate alle 23 di ieri nelle regioni al voto per le elezioni europee

    Italia nord occidentale 16,79%; Liguria 16,23 Lombardia 16,43 Piemonte 17,96 Valle D’Aosta 11,33.

    Italia nord orientale 15,58%; Emilia Romagna 18,35 Friuli Venezia Giulia 13,70 Trentino Alto Adige. 10,81 Veneto 14,71

    Italia centrale 15,77%; Lazio 13,60 Marche 15,69 Toscana 18,77 Umbria 17,86

    Italia meridionale 12,53%; Abruzzo 12,71 Basilicata 12,32 Calabria 11,60 Campania 11,71 Molise 14,59 Puglia 13,98

    Italia insulare 10,57%; Sardegna 10,00 Sicilia 10,76.

    Primi dati Viminale, affluenza alle 23 è del 14%

    Per le elezioni europee, alle ore 23, secondo i dati del Viminale,  ha votato il 14,07% degli aventi diritto. ’ e relativi a circa la metà delle sezioni (35.700 su 61.650). L’ultima volta che si è votato per le europee su due giorni è stato nel 2009: in quell’occasione l’affluenza alle 22 fu del 17,8%, quasi tre punti percentuale in meno (20,5%) della precedente tornata elettorale, nel 2004, quando si votò sempre su due giornate.  A questo punto non resta che attendere i dati prima della chiusura dei seggi in questa tornata elettorale dove pare concretizzarsi il fenomeno dell’astensionismo italiano ed europeo