Palermo (Partinico) Custodia cautelare in carcere per il tunisino(cittadino italiano) stupratore

Risultati immagini per foto di uno stupro

Un  cittadino italiano di origini tunisine,K.L. 30 anni,accusato di aver violentato una trentenne palermitana nei pressi di una discoteca è stato condotto in carcere-dai carabinieri della Compagnia di Partinico (Palermo) .

Secondo la  ricostruzione della Procura di Palermo, che ha diretto le indagini, l’uomo  ha violentato la donna in preda all’alcool e alla droga con atti sessuali. La violenza è avvenuta la notte del 19 novembre dello scorso anno nel parcheggio di una discoteca a Villagrazia di Carini tra le 4 e le 8.30. La donna ha riportato diverse ferite nel tentativo di fuggire

I carabinieri spiegano che la vittima sarebbe riuscita a raggiungere  il comune di Balestrate, dove era in corso un after party”. In stato confusionale e coi vestiti strappati, la ragazza è stata soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Partinico

La prova più importante per risalire al turpe individuo – si apprende dagli investigatori- è stato  il profilo genetico presente sia sugli indumenti intimi che sul corpo della donna  compatibile con  la persona arrestata.

Odio etnico-razziale: arrestate sette persone in Sicilia

.Risultati immagini per foto arresti sette persone per odio razziale

Sette persone in tutto, tra cui due donne, sono state arrestate su ordine del Gip tra Alcamo (Tp) e Partinico (Pa) per l’aggressione avvenuta durante la notte di Ferragosto nella spiaggia di Ciammarita a Trappeto (Pa) ad un gruppo di migranti minorenni  presi a calci, e picchiati con bastoni e insultati con frasi tipicamente razziste. L’aggressione è continuata poi con l’inseguimento e lo speronamento dell’autovetturache stava riportando i giovani nel centro di accoglienza a Partinico.

 L’accusa è di lesioni e violenza privata aggravata dalla  finalità dell’odio etnico e razziale. Le vittime erano state colpite anche  mazze di ferro e pietre. Le porte del carcere si sono aperte per  Antonino Rossello, 40 anni, Roberto Vitale, 33 anni, Salvatore Vitale, 49 anni, Emanuele Spitaleri, 37 anni, tutti di Partinico. Il Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari per  Valentina Mattina, 28 anni di Partinico, Giacomo Vitale, di Alcamo, 71 anni e Rosa Inverga, 62 anni.

Alterava dati informatici al server: arrestato segretario e dirigente del comune di Mascali

 

Risultati immagini per immagine comune di mascali

Guai giudiziari per Raffaele Antonio Milazzo, attuale Segretario Comunale del Comune di Aci Catena e già Segretario Generale e Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria del Comune di Mascali agli arresti domiciliari per un’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale etneo.
Si apprende che  dall’agosto 2016, con  mandati di pagamento e atti di liquidazione alterati, il pubblico ufficiale si appropriava di una somma di denaro dell’Ente mascalese pari a 98.786 euro accreditandola su un conto corrente  appositamente aperto.    Pare sia riuscito ad alterare  dati informatici presenti sul server del Comune, attestando l’esistenza di debiti inesistenti e sostituendo e sopprimendo la documentazione amministrativa e contabile corretta con determinazioni e mandati di pagamento creati ad hoc e aventi contenuto differente e quindi mendace.
L’ingente somma di cui si appropriava il Segretario Comunale veniva liquidata apparentemente in ottemperanza ad una sentenza esecutiva emessa dal Tribunale Civile di Catania e registrata tra i “Servizi per conto terzi”, per ingannare ulteriormente il Consiglio Comunale ed eludere le verifiche sul bilancio.
Si procedeva inoltre al sequestro preventivo delle somme presenti su conti correnti intestati all’indagato e al sequestro dell’appartamento di residenza. Milazzo dovrà rispondere di: Artt. 81 – 314 “Peculato continuato”; Artt. 81 – 476 – 479 “Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”; “Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”; Artt. 490 – 476 “Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”.      Adesso tocca alla difesa esporre le proprie controdeduzioni.

 

Catania: arrestati due corrieri di droga con un’auto di Croce gialla

Risultati immagini per foto di corrieri di droga

 

 

Arrestati 2 corrieri che, a bordo di un’auto della “Croce Gialla” di Marina di Gioiosa Ionica (RC), avevano con sè 10 kg di hashish.
Il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, con l’ausilio del Gruppo  Anti Terrorismo Pronto Impiego del Gruppo di Catania, all’uscita del casello autostradale di San Gregorio di Catania, ha fermato al controllo l’auto , e interrogati subito i due occupanti,  IERACI Salvatore (cl.1979) e AMBROGIO Mariagrazia (cl.1984), una coppia di conviventi residenti nella cittadina calabra di Marina di Gioiosa Ionica. Le forze dell’ordine  insospettite del comportamento nervoso dei due ,insospettitisi ,li invitavano  a seguirli presso gli uffici del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, dove veniva eseguita la perquisizione personale e del veicolo.
All’interno di un pacco bianco riposto nel bagagliaio dell’autovettura sanitaria , il Nucleo di Polizia – ha rinvenuto 10 panetti, confezionati singolarmente con cellophane,  droga, hashish per un peso complessivo di circa 10 kg e di un valore superiore ai 100 mila euro destinato probabilmente al mercato siciliano.  La coppia è stata arrestata e gli investigatori hanno trasmesso il fascicolo alla Procura catanese.

Scandalo: Mons. Carlo Alberto Capella, rinchiuso in una cella della gendarmeria vaticana, per “reato di pedopornografia”

Risultati immagini per foto del vaticano di roma

Il  Vaticano comunica :”Questa mattina, su proposta del Promotore di Giustizia, il giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha emesso un mandato di cattura a carico di mons. Carlo Alberto Capella. Il provvedimento è stato eseguito dalla Gendarmeria Vaticana”..

“L’imputato – spiega il comunicato stampa – – è detenuto in una cella della caserma del Corpo della Gendarmeria, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’arresto giunge al termine di un’indagine del Promotore di Giustizia. Il giudice istruttore ha ordinato il provvedimento sulla base dell’articolo 10, commi 3 e 5, della legge VIII del 2013” che persegue il reato di pedopornografia.

 Gazzetta della Martesana dell'Adda

Capella,ex  funzionario della nunziatura di Washington, era destinatario di un ordine di arresto da parte delle autorità canadesi per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Si trovava in stato di restrizione in Vaticano, ospitato presso il Collegio dei Penitenzieri. Stamani l’arresto da parte del Vaticano. Adesso è rinchiuso in una cella della gendarmeria del Corpo di sicurezza  del Vaticano. Un caso negativo , di cronaca giudiziaria vaticana.

L’eroe della Catalogna, della Libertà e dei Principi umani, fermato dalla Polizia tedesca per il vergognoso ordine di cattura del governo spagnolo

Risultati immagini per foto dell'eroe Pdgemontmont della catalogna

L’eroe della Catalogna, ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, vive momenti difficili a causa dell’ordine dell’arresto europeo emesso dalla magistratura spagnola. E’ stato fermato infatti dalla polizia tedesca per il provvedimento della Spagna.

Si apprende  che Puigdemont si stava recando in Belgio per presentarsi alla magistratura belga quando è stato fermato dalle autorità tedesche. L’ex presidente della Generalitat, che è accusato di ribellione, sedizione e abuso di potere, era stato sorpreso in Finlandia – dove era stato invitato dal gruppo “amici della Catalogna” del parlamento finlandese e per una conferenza all’università di Helsinki – dal nuovo ordine di cattura europeo emesso dalla magistratura spagnola contro di lui e gli altri esponenti indipendentisti catalani che hanno lasciato il Paese.

A rendere noto che Puigdemont aveva lasciato il Paese era stato Mikko Karna, un parlamentare finlandese che aveva ospitato l’ex leader separatista catalano tra giovedì e venerdì.    Il mondo intero dovrebbe esprimere una vibrata protesta contro il governo spagnolo per aver tolto la libertà con l’ordine di cattura ad un uomo che ha portato la Catalogna alla vera libertà dei valori e dei principi umani.

L’Iran nel girone dell’Inferno: proteste,uccisioni,arresti, fermo dell’ex presidente…

 

Risultati immagini per foto dell'ex presidente iraniano

Clamoroso. Secondo notizie di Agenzia e fonti iraniane l’ex presidente dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad è in stato di fermo a Shiraz con l’accusa di sobillazione della popolazione contro gli attuali governanti.   Le autorità iraniane – si apprende – intendono adesso  porre Ahmadinejad agli arresti domiciliari con l’approvazione del leader supremo Ali Kahamenei.

 Risultati immagini per foto dell'ex presidente iraniano

L’ex presidente arci-conservatore  si era recentemente  scagliato pubblicamente contro la “cattiva gestione” dell’Iran  ritenendo e diffondendo che l’attuale presidente riformista Hassan Rohani e il suo governo “si considerano  proprietari della terra e pensano che il popolo sia ignorante“.

Le proteste contro il regime sono iniziate oltre una settimana fa e si sono svolte in diverse città dell’Iran con scontri con le forze di sicurezza che hanno provocato almeno 22 morti. Secondo diversi osservatori, potrebbero essere state istigate dagli ultraconservatori per mettere in difficoltà i riformatori, ma poi sono andate oltre le intenzioni dei promotori diventando una protesta contro l’intero regime.

Si apprende inoltre che  si è svolta oggi una seduta speciale del Parlamento iraniano dedicata alle proteste, cui hanno partecipato anche il ministro dell’Interno, il capo dei servizi di intelligence, diversi capi della polizia, i vertici delle Guardie della Rivoluzione, il capo della tv di Stato e il segretario del Consiglio di Sicurezza. Nelle prossime ore sapremo il destino dell’ex presidente.

  

 

Ci risiamo: violenza sessuale in Guardia medica

Trecastagni, provincia di Catania, è balzata agli onori della cronaca per una aggressione e violenza ad un medico di guardia medica.  Il medico, una donna, è stata aggredita e violentata da un 26enne arrestato dai carabinieri di Acireale. La Procura di Catania ha aperto una inchiesta. Il giovane sarebbe entrato con la scusa di farsi curare. Sarebbe invece andato in escandescenze, danneggiando arredi della stanza, e poi sequestrando e violentando la dottoressa che era in servizio.

Un passante sentendo urla di donna provenire dalla guardia medica ha avvisato i carabinieri che sono subito intervenuti. La dottoressa, che sarebbe riuscita a fuggire, è stata soccorsa da militari che hanno fatto irruzione nella guardia medica e arrestato il 26enne.

“Una vicenda drammatica ma purtroppo non isolata”, osserva Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici), che sottolinea: “Le guardie mediche vanno presidiate o ripensate, spostate in contesti in cui non siano isolate. Le donne medico non devono avere paura di fare il loro lavoro”. “Dobbiamo renderci conto – continua – che tra un po’ saranno soprattutto le donne a lavorare in sanità. E non possiamo permettere che vadano a lavorare con la paura di essere picchiate, violentate o massacrate”.

(Agenzia)