Comportamento “anomalo” di madre “violenta” e/o insana contro la figlia: Carabinieri la fermano per evitare altre sevizie

Picchiavano figlia di sei anni, arrestati madre e convivente - La ...

(Archivi Sud Libertà)

Forse non era sana di mente. Saranno gli specialisti sanitari a dirlo e, se il caso, ad esprimersi.    Certamente un comportamento che non rientra nella norma.  Dicono gli inquirenti: “Legava la figlia, che ha meno di due anni, al seggiolone, anche dalle 12 alle 21, per obbligarla a non muoversi mentre lei usciva di casa. La colpiva violentemente e le ha rotto due denti con un colpo di cucchiaio perché aveva difficoltà a deglutire. Una volta, quando aveva 15 mesi, l’ha lanciata contro il parabrezza dell’auto del padre naturale della piccola, un suo ex amante, per convincerlo a dargli dei soldi.

Quando l’uomo si è rivolto ai Carabinieri lei ha rivolto minacce di farla finita con la bambina : “l’ammazzo di botte e, se me la penso, una volte per tutte, la prendo e la butto dal balcone”. E’ il quadro di sevizie emerso dalle indagini dei carabinieri di Catania su una 23enne, madre di tre figli, due bambine di 5 e 2 anni e un maschietto di due mesi, che è stata fermata e posta ai domiciliari in un’altra casa.

Il Gip, su richiesta della Procura, ha disposto anche la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale per sei mesi nei confronti della 23enne. Stando a quanto accertato dalle autorità, la donna,  avrebbe problemi di tossicodipendenza La famiglia ha sempre evitato di sporgere denuncia per paura delle vendette annunciate dalla 23enne sulla figlioletta, nel tentativo di proteggerla, ma senza riuscirci. Le violenze sono emerse dopo la denuncia ai servizi sociali comunali di una parente che ha notato la bambina piena di lividi e con un occhio sanguinante.

 

 

Lite a Lentini: anziano uccide una donna di 39 anni- Arrestato dai Carabinieri

Lentina, 82enne uccide donna di 39 anni anni che era andata a vivere in casa sua

 

SIRACUSA

Lentini  protagonista di cronaca nera.Una donna di 39 anni, Giuseppina Ponte, è stata uccisa questa mattina intorno alle 11 in un appartamento di via Sicilia a Lentini, in provincia di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del nucleo operativo, ad ucciderla con due colpi di pistola sarebbe stato un 82enne, Antonino Zocco, proprietario della casa dove i due da diversi giorni vivevano insieme. I vicini, che hanno avvertito gli spari, hanno avvertito le forze dell’ordine. I militari dell’Arma hanno trovato il corpo della vittima in una pozza di sangue.  

Il pensionato è stato  interrogato da parte del sostituto procuratore Marco Dragonetti che coordina le indagini dei carabinieri. 

Dopo l’interrogatorio, Zocco è stato fermato con l’accusa di omicidio. L’assassino avrebbe rivelato al giudice che era scoppiata i una lite culminata poi nella reazione dell’uomo che ha ucciso la donna

Catania, fermato l’autore delle “spaccate” ai negozi

 

Nicolò Zagame, 42 anni, è stato arrestato dalla polizia a Catania per furto aggravato, reato commesso con la modalità della “spaccata”, e ricettazione.

La vicenda delle “spaccate” ai negozi forse può considerarsi conclusa nella città etnea. L’uomo “specialista”è stato fermato ed arrestato dopo un assalto a una farmacia nel popoloso rione San Giorgio, utilizzando una Fiat Uno poi risultata rubata. Le telecamere del  sistema di videosorveglianza registrano la vettura mentre fa retromarcia e con due “colpi” spacca la vetrina, permettendo all’uomo, mascherato da un  scaldacollo e cappello di lana, di entrare nel negozio e portare a compimento il furto.

Dopo l’allarme l’auto guidata dall’arrestato è stata intercettata dalla polizia nell’ambito di un piano della Questura che era stato predisposto proprio per l’aumento dei furti con spaccate commessi di notte soprattutto ai danni di farmacie e panifici. La squadra mobile ha avviato indagini per verificare se Zagame sia l’autore di rapine o di altri assalti portati a termini con identica tecnica nella città di Catania

IRAN: ALTRA VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, ARRESTO DELL’AMBASCIATORE BRITANNICO

 

Ue, preoccupa fermo ambasciatore Gb

 

Non c’è pace in Iran. La tensione sale sempre più a a Teheran.   Adesso assistiamo ad una grave violazione del diritto internazionale dell’Iran . Ieri per qualche ora era stato fermato e poi rilasciato l’ambasciatore del Regno Unito a Teheran, Rob Macaire, a causa della sua presenza alle manifestazioni davanti al Politecnico.   Agenti antisommossa sono infatti nei pressi dell’ambasciata britannica, dove è in corso una dimostrazione contro i britannici.

Una smentita sulle motivazioni dell’inusitato arresto proviene dallo stesso ambasciatore britannico in Iran, Rob Macaire…  Nel momento in cui è stato fermato dalle autorità del Paese con l’accusa di “fomentare una protesta” si stava limitando – afferma il diplomatico – a prendere parte a una veglia per le vittime del disastro aereo di mercoledì vicino Teheran.

. “Posso confermare che non stavo partecipando ad alcuna protesta. Sono stato a un evento descritto come una veglia per le vittime del volo PS752″. Il diplomatico ha spiegato di aver considerato ‘normale’ andare di persona a rendere omaggio alla memoria delle vittime tra le quali figurano tre cittadini britannici, ma ha voluto precisare di aver lasciato il posto dopo cinque minuti, quando alcuni hanno iniziato ad intonare canti. “Dopo aver lasciato la zona sono stato fermato e trattenuto per mezz’ora“…,. Macaire ha quindi rimandato alla nota di protesta del ministro degli Esteri britannico Dominic Raab, che ha denunciato una ‘flagrante violazione del diritto internazionale’.

” Il rispetto della Convenzione di Vienna è un obbligo. L’Unione europea chiede una de-escalation e l’apertura di uno spazio per la diplomazia”.   Sono queste le parole del  capo della diplomazia europea Josep Borrell, (nella foto sopra)dopo la vicenda dell’ambasciatore britannico fermato  a Teheran con l’accusa di ‘istigazione alla rivolta’ e poi rilasciato.

L’arresto temporaneo dell’Ambasciatore britannico a Teheran è inaccettabile” informa  la Farnesina. “Esprimiamo solidarietà al Regno Unito e lanciamo forte richiamo all Iran perché rispetti norme e principi di diritto internazionale”.

A partire dal pomeriggio inoltrato di oggi sono previste, inoltre, altre manifestazioni sia a Teheran sia in altre città.

CORRUZIONE A REGGIO CALABRIA: IN MANETTE SINDACO ED UNDICI PERSONE “…PER INTERESSI PRIVATI..”

In manette il sindaco di Villa S.Giovanni in Calabria. Con lui in manette sono finiti pure altri nove ai domiciliari, e due in carcere L’indagine ha la paternità  dei carabinieri di Reggio Calabria, con  il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia.       Il comunicato del Nucleo dei Carabinieri lo trascriviamo integralmente: Gli arrestati”sono il sindaco del comune di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, oltre che a Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente presidente del consiglio di amministratore e amministratore delegato della società di navigazione ‘Caronte & Tourist S.p.A.’, i principali destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria”.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Reggio Calabria,  ” i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione“.

 

Svolta nelle indagini dell’omicidio di Angela Stefani: prove raccolte dai Carabinieri contro l’ex compagno

 

Vincenzo Caradonna, 47 anni, arrestato per l’omicidio di Angela Stefani

Salemi, svolta nel giallo di Angela Stefani: arrestato l'ex compagno a 8 mesi dalla scomparsa

TRAPANI

Novità nelle indagini degli investigatori su l delitto di Angela Stefani I carabinieri hanno arrestato l’ex compagno della donna, 48 anni,  scomparsa il 5 febbraio scorso a Salemi (Trapani), Vincenzo Caradonna, di 47 anni, con l’accusa di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere e detenzione di ordigni esplosivi.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Marsala, su richiesta della Procura della Repubblica,in virtù  delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo e dai militari del Ris che avevano trovate tracce di sangue nell’abitazione della donna.

Angela Stefani, 48 anni, originaria del Bolognese, abitava a Salemi da diversi anni. A denunciarne la scomparsa l’ex marito della donna, Rosario Scianna. I coniugi hanno anche un figlio di 21 anni, Francesco. La segnalazione agli investigatori sulle violenze dell’ex compagno della donna è partita -si apprende- proprio da Francesco    L’ex marito. Scianna  accusava a sua volta il giovane di essere il responsabile della scomparsa della madre.

A questo punto  i carabinieri hanno arrestato il Caradonna in casa della sorella. Si era trasferito lì da quando la sua abitazione, dove viveva con Angela, era stata posta sotto sequestro dalla Procura.   In casa i militari rintracciavano tracce di sangue ;ll’esame degli investigatori anche i tabulati del cellulare della donna scomparsa e dell’indagato.

Tragedia a Lampedusa: turista uccisa da auto pirata

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Lampedusa centro -Foto Arc hivio Sud Libertà

Tragedia a Lampedusa .Una donna di Pinerolo (Torino) di 49 anni è stata investita da una auto pirata alle ore 23 circa ed è deceduta 

La vittima  di Torino  alloggiava in un residence , decise di  fare la prima passeggiata in centro: mentre la donna camminava è stata investita da un  fuoristrada Suzuki Santana  sbattuta su un palo.

L’automobilista dopo poche decine di metri ha fermato l’auto ed anzichè tentare di prestare soccorso  è fuggito insieme ad altre tre persone che trasportava

La vittima è stata portata con una ambulanza nel Pronto soccorso dove è stata constatata la morte. Il marito sotto choc è rimasto un pò di tempo all’Ospedale senonchè i Carabinieri lo hanno accompagnato in caserma per le formalità di rito e per acquisire informazioni sulla dinamica dell’incidente mortale

 

Giardini Naxos : arrestato dai Ros boss ricercato per traffico di droga

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Foto Archivio Sud Libertà

Blitz dei Carabinieri del Ros, assieme ai Gruppi  di Catanzaro e Messina, in un appartamento a Giardini Naxos (Messina,dove ieri sera hanno arrestato Francesco Riitano, di 39 anni, esponente ‘ndranghetista del clan Gallace di Guardavalle (Catanzaro).

Il boss appena accortisi dell’arrivo dei militari dell’Arma- stava cenando in compagnia di familiari -ha tentato di improvvisare una fuga, praticamente seminudo,  ma è stato prontamente fermato ed arrestato dai Carabinieri che avevano circondato l’edificio

. L’uomo era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti ed altro, ed a suo carico vi è  un provvedimento cautelare emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Milano.

Arrestati genitori che maltrattavano i propri tre figli

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CATANIA –

Ai genitori è stata sospesa la patria potestà, tre fratellini i affidati ad una casa famiglia. La coppia di coniugi alzava le mani e maltrattava per futili motivi sui propri tre figli, di 9, 8 e 3 anni, li trattava con disprezzo  e creava  un clima di terrore e assoggettamento. E’ l’accusa contestata dalla Procura di Catania ai loro genitori, 39 anni lui e 33 lei, che sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia nei confronti dei figli minorenni.

A seguito di una visita medica al più grande dei tre fratelli che aveva un ematoma all’occhio destro e lividi su guance, braccia e addome,sono scattate le indagini dei Carabinieri , avvalse anche di intercettazioni audio-video  che hanno «confermato che la casa era per i ragazzini una sorta di “lager domestico” dove gli insulti, le botte e le violenze psicofisiche erano all’ordine del giorno».

TRAGEDIA AD UCRIA PER UNA LITE SU UN PARCHEGGIO

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Un duplice omicidio per un litigio su un parcheggio       La tragedia si è consumata a Ucria, piccolo paese del messinese dove la comunità è rimasta sconvolta e dopo l’episodio si è barricata in casa per paura.

Le vittime sono Antonino Contiguglia, 60 anni, e Fabrizio Contiguglia, 30 anni, rispettivamente zio e nipote. Il presunto assassino ,originario di Paternò(Catania) è stato arrestato  dai carabinieri presso la sua abitazione . Dopo il duplice omicidio è scoppiata anche una lite fra due gruppi di persone vicine alle vittime e all’assassino.

Un altro parente delle vittime,  è  stato trasportato in ospedale a Patti, in condizioni gravissime, da parenti ed amici.

A coordinare le indagini il tenente Rocco Romeo e il capitano Marcello Pezzi, della compagnia dei carabinieri di Patti, che hanno fatto confluire in paese diverse pattuglie delle stazioni vicine dei Nebrodi e della costa tirrenica, per catturare l’uomo che avrebbe sparato senza alcuna <esitazione numerosi colpi d’arma da fuoco. La Procura della Repubblica sta cercando adesso di ricostruire le drammatiche fasi della sparatoria.

 

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Ucria, Messina
(Comunicazione Ag)

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